“Dietro il sipario” di Amanda Firth – Extra Passion 84

EXTRA_84Gli occhi viola di Nancy Pearl sono fari irresistibili per tutti i gentiluomini che comprano da lei un bouquet di fiori da offrire alle loro signore. Persino Edmund Peckinpah, attore la cui bravura è nota in tutta Londra al pari della sua irascibilità e arroganza di libertino, non sembra esserne immune. Nonostante possa vantare una fitta schiera di ricche pretendenti che richiedono i suoi favori a letto, infatti, Edmund permette che Nancy entri a far parte della sua compagnia per sottrarla alle minacce di un uomo inquietante che vorrebbe impossessarsi dell’unico pegno del suo misterioso passato: un medaglione. Ma nessuno avrebbe previsto che, mettendo in scena l’unica notte d’amore tra Romeo e Giulietta, potesse scatenarsi una passione così …

 

Note:

DIETRO IL SIPARIO, primo titolo della serie “I segreti dei teatri di Londra”, è il romanzo con cui l’autrice italiana Amanda Firth esordisce in collana.
La serie proseguirà e giungerà a termine nel 2018.

 

Ambientazione:

Inghilterra, Londra, 1888-93 ( epoca vittoriana )

Commenti
  • Silvia

    Mi è piaciuto. Lui è un gran mascalzone, lunatico, immorale ma affascinante. Lei è giovane, di buon carattere, insicura e bisognosa d’affetto. Proprio questo profondo bisogno d’affetto spiega l’atteggiamento di Nancy nei confronti di Edmund, la cui figura è per certi versi troppo realistica. Un uomo del genere, nella realtà, mi risulterebbe insopportabile, ma nel mondo della fantasia… Per me il romanzo d’amore o erotico storico è come una fiaba per adulti, e i lupi cattivi sono ammessi (entro certi limiti, che questo romanzo, dal mio punto di vista, non supera). Con questo non intendo dire che Edmund sia un lupo cattivo, ma decisamente non è l’uomo perfetto.
    Ho trovato la storia avvincente, a tratti anche divertente ed emozionante. Mi è piaciuto molto l’espediente narrativo del sogno a occhi aperti, che permette di inserire scene bollenti in un contesto in cui i due protagonisti non sono ancora abbastanza vicini e intimi da poterle vivere realmente. Credo che l’autrice abbia posto attenzione allo sviluppo psicologico dei personaggi e alla credibilità dei loro sentimenti.
    Nelle scene d’amore (specifico: non di sesso) avrei preferito in un paio d’occasioni l’uso di termini meno volgari.
    Bella l’ambientazione del teatro, mi è capitato ogni tanto di pensare all’atmosfera caotica e magica al tempo stesso di “Shakespeare in Love”. E a proposito di Shakespeare, il finale della rappresentazione teatrale di “Romeo e Giulietta ” è incompleto! Cosa che mi ha lasciato perplessa ma non mi ha rovinato il piacere della lettura.
    Complimenti all’autrice per la scelta di “Firth”, adoro Colin Firth e la sua interpretazione di Mr. Darcy.
    Spero di poter leggere presto il seguito!

  • Matesi

    Personalmente mi pare sia stato scorretto da parte della Mondadori parlare di una serie, visto che in realtà si tratta di un vero e proprio romanzo a puntate, cosa per me sempre sgradevole. Ci sono poi un paio di strane sviste: nei primi giorni in cui vive in teatro, non si sa come mai, Nancy non mangia neanche una volta e scandalosa mi è sembrata l’idea di cambiare il finale a Romeo e Giulietta, cosa di cui non si capisce la funzione. Forse perché non ce l’ha.
    Da una parte il romanzo racconta una tipica storia da romanzo d’appendice con al centro un’orfanella perseguitata, dall’altra si presenta come un erotico insopportabile. Come è insopportabile il protagonista Edmund, probabilmente ispirato al personaggio storico di Kean, che però non era così affascinante e soprattutto magari un alcolizzato, ma, spero, non un prostituto.
    Non mi sono piaciute le numerose, lunghissime scene erotiche basate solo su fantasie e tantomeno tutto il sesso con donne diverse da Nancy.
    Infine troppi refusi per un libro di casa editrice.
    Non che la Firth scriva male, ma non credo che continuerò la “serie”.

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