“Prigioniera del duca” di Adele Ashworth – Passione 134

PASSIONE_134“Una storia di vendetta e di ardente passione.”
RT Book Reviews

 

Dopo aver ereditato un titolo molto prestigioso e le enormi ricchezze che ne derivano, Ian Wentworth, duca di Chatwin, va a Londra con un obiettivo preciso: vendicarsi dei patimenti e degli orrori che gli sono stati inflitti cinque anni prima, e che non hanno smesso di tormentarlo. Tutti i responsabili hanno avuto la giusta punizione, tranne uno: Viola Bennington-Jones, l’affascinante lady Cheshire. E Ian non avrà pace finché non la vedrà soffrire. Viola ha molti segreti da nascondere, e quando riconosce Ian a un ballo viene colta dal panico. Lui è determinato a fare di lei la sua prigioniera, ma non ha fatto i conti con la passione che già una volta li ha uniti…

Note:

PRIGIONIERA DEL DUCA ( The Duke’s Captive ) è il quarto ed ultimo romanzo della serie Winter Garden, così chiamata dalla cittadina in cui sono ambientate la maggior parte delle vicende narrate.
I romanzi precedenti della serie, LADRO DI CUORI ( Stolen Charms ), INNAMORARSI A WINTER GARDEN ( Winter Garden ) e NEMICI E AMANTI ( A Notorious Proposition ), sono già stati pubblicati nella collana I Romanzi Passione – nr. 112, 119 e 128 rispettivamente.
Tra le opere di Adele Ashworth già pubblicate in precedenza da Mondadori nella collana I Romanzi Passione, ricordiamo IL DUCA DEL PECCATO ( Duke of Sin ), TI AMERO’, MIO DUCA ( Duke of Scandal ), IL DUCA INDISCRETO ( The Duke’s Indiscretion ) e MIA DOLCE CAROLINE ( My Darling Caroline ).

Ambientazione:

Inghilterra, 1856 ( epoca vittoriana )

Commenti
  • Matesi

    Conclusione in bellezza della serie Winter Garden****
    Romanzo di buon livello, incentrato sulla guerra dei sessi, in questo caso complicata da molti altri elementi. Apprezzabile il ritmo narrativo e belle le scene di sesso, una in particolare. 

  • Blue

    E’ uno dei libri più insulsi e stupidi che io abbia mai letto. Nei rosa si sopportano tante cose, ma qui si va oltre.
    A parte che non c’è alcun rispetto delle regole sociali dell’epoca. Lei appena uscita dalla vedovanza (anche se una vedovanza di anni, mi sembra di aver capito) si veste di rosso rubino. Va da sola a casa di giovani scapoli senza porsi alcun problema. Riceve in casa giovani scapoli (con la scusa di doverli dipingere. Vabbe’). Ma poi sin dall’inizio, c’è questo pazzo invasato che non si sa bene perché tu hai amato. (cioè in realtà non lo hai quasi conosciuto dal momento che lui era per lo più incosciente) Ti minaccia, è un pericolo per la tua sicurezza e quella di tuo figlio. E che fai? Ovviamente accetti di fargli il ritratto, di rimanere sola cin lui. Ovvio. Logico, anzi. Poi, verso la fine, anche lui si innamora, due paroline in croce e lei è di nuovo ai suoi piedi. Ma che schifo!

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