“Cuore normanno” di Anna Joy French – Classic 1105

ROMANZI_1105Potrà l’amore trionfare
sulle menzogne e sui fantasmi del passato?

All’indomani della presa di Bari da parte dei Normanni, nell’XI secolo, Elena, figlia del defunto catepano bizantino Avartutele, viene catturata durante una rappresaglia e sta per essere venduta come schiava al nuovo governatore. A ribaltare le sorti è Gérard de Bailleul, mercenario normanno soprannominato il Lupo per la ferocia con cui combatte, che rapisce Elena e la conduce al castello di Otranto, di cui ora è signore. La bella fanciulla greca decide di non rivelare la propria identità, ma le sue difese vacillano quando, dietro la maschera del feroce guerriero, in Gérard scopre un uomo ferito dalla vita, disposto a rimettersi di nuovo in gioco in nome dell’amore…

Note:

CUORE NORMANNO è il romanzo d’esordio di Anna Joy French, nuova e promettente autrice italiana.
Le lettrici potranno trovare al link indicato qui di seguito la videointervista in cui Anna Joy French presenta CUORE NORMANNO, e scaricarne gratuitamente il prologo ed il primo capitolo:

http://blog.librimondadori.it/blogs/iromanzi/2015/02/18/il-primo-romanzo-di-anna-joy-french-cuore-normanno/

Ambientazione:

Italia, 1071

Commenti
  • Matesi

    Otto giorni ancora di attesa sono proprio tanti!

  • GIUSY73

    Bella copertina, bel video, bel periodo storico, ottima anteprima,autrice italiana…Tanti motivi per aspettarlo con ansia!….sono impaziente di scoprire se Gérard riuscirà a farmi innamorare…

  • stella67

    Non vedo l’ora di leggerlo bellissima copertina bel periodo storico bellissima la mia Puglia
    Grazie!!!

  • Miriam Formenti

    Benvenuta Anna Joy.
    Il prologo del tuo romanzo è molto interessante e ben scritto.
    In bocca al lupo, quindi, per un futuro successo.
    Miriam Formenti

  • Anna Joy French

    Grazie a tutte per la fiducia che mi avete accordato. Sono orgogliosa di aver scritto una storia ambientata nella bellissima Puglia.
    Miriam, ricevere complimenti da parte di una delle madrine del romance italiano fa battere forte il cuore!
    P.S. Anche io non vedo l’ora che esca il libro. Ormai manca poco!

  • Ely

    E’ sempre un piacere scoprire un’opera prima, per giunta di un’autrice Italiana e ambientata in Italia. Anna, se posso permettermi, ti auguro tanta fortuna, per questo libro e per i prossimi!.

  • cosetta

    Ciao,
    É Domenica 8 Marzo!
    Dove sono i formati e-book?
    Le usate non sono per il primo sabato del mese?
    Che succede?
    Grazie ciao

  • Matesi

    Cosetta, gli ebook sono usciti tutti ieri.

  • Matesi

    Romanzo storico d’azione e d’amore, ambientato nell’Italia medievale di Roberto il Guiscardo, molto interessante, soprattutto nella prima parte. Poi l’autrice paga un po’ l’inesperienza e non riesce a controllare del tutto lo sviluppo della trama, trovando il giusto equilibrio ed approfondimento dei due filoni, quello sentimentale e quello storico-avventuroso.
    Solo qualche sbavatura linguistica. In conclusione: una nuova scrittrice molto promettente.

  • Lauretta

    La storia mi ha coinvolta sin dalla prima pagina.
    Elena e Lupo non potrebbero essere più diversi, eppure tra loro sboccia l’amore, che dovrà superare battaglie, duelli e intrighi prima di trionfare.

    I personaggi secondari sono caratterizzati in modo assai accurato e conferiscono spessore alla storia. Ho particolarmente apprezzato le vicende di Arnoux e lo scorcio della vita intima del Guiscardo con la moglie Gaita.
    Le scene d’arme, a volte piuttosto cruente, penso che si adattino bene allo spirito dell’epoca.

    L’attenzione per il dettaglio storico impreziosisce le pagine di questo bel romanzo, dove amore, storia e azione trovano un perfetto equilibro.
    L’ultimo capitolo mi ha commossa e l’epilogo mi ha lasciata col sorriso sulle labbra.
    Spero di leggere presto altri romanzi di questa autrice esordiente!

  • GIUSY73

    Bel romanzo, l’ambientazione italiana e la ricostruzione storica sono ottime, sembra di vivere davvero nel Medioevo mentre si legge, e all’autrice il talento non manca, ma alcune scene mi hanno lasciata perplessa. Niente da obiettare sulla trama, è interessante e coinvolgente, e leggerò sicuramente un altro suo romanzo.

    Attenzione Spoiler

    Argirizzo dovrebbe essere l’antagonista per eccellenza, ma a me ha dato l’impressione di uno stupido imbranato. Ha un piano diabolico ma si concede tutto il tempo di perdere la” preda”, anzi di lasciarsela portar via senza affannarsi a riprenderla, dato che gli serve per avere potere e prestigio. Poi, quando si vede perduto e vuole eliminarla, pur avendo in mano una spada, cerca di strangolarla.
    La protagonista mi era simpatica nella prima parte, poi diventa irritante perchè sceglie un uomo che la disgusta, piuttosto che chiudersi in convento, dubita di Gérard nonostante lui l’abbia rispettata per mesi e si sia aperto con lei, confidandole i suoi tormenti.
    Molto spassose invece le parti con Arnoux, giovane luogotente, ironico, adorabile dongiovanni. Mi dispiaceva talmente quando il Lupo lo strapazzava, che finivo per tifare per lui. E infine lui, il protagonista dagli occhi verdi, con il carattere di un guerriero e l’animo di un poeta. Sì, mi sono innamorata di Gérard de Bailleul.

  • GIUSY73

    Pardon…Luogotenente :)

  • Anna Joy French

    Prima di tutto vi ringrazio per avermi accordato la vostra fiducia di lettrici. Le vostre recensioni sono tutte positive, posso dire di essere più che soddisfatta. Grazie.
    Ovviamente un romanzo non può piacere a tutti. Questo lo dico soprattutto da lettrice, anch’io ho delle preferenze, anch’io, come Giusy e Matesi, ho trovato dei punti poco convincenti in alcuni romanzi che ho letto. Questo non vuol dire che li abbia trovati brutti. Semplicemente non hanno raggiunto il mio cuore. Ci sono poi delle persone, come Lauretta, che entrano in sintonia con lo scrittore. Sono rimasta sorpresa dalle parole che ha usato. Io avrei scritto le stesse cose! Lauretta, sono molto lusingata dal tuo commento, hai apprezzato lo spaccato di vita di Roberto il Guiscardo e della moglie Sichelgaita, la principessa guerriera. Sono personaggi che mi stanno particolarmente a cuore. Una storia d’amore reale e bellissima che vorrei tanto poter raccontare in un prossimo romanzo.

  • Anna Joy French

    Volevo aggiungere solo un paio di considerazioni per Matesi e Giusy. Ho apprezzato le vostre recensioni perché offrono molti spunti di riflessione. Per questo vorrei parlarne un po’.
    Matesi, ho curato molto l’ambientazione storica, è la parte dove mi sento più sicura, per via della mia precedente esperienza come ricercatrice e medievista. Forse avrei dovuto bilanciare meglio i due filoni, quello sentimentale e quello storico avventuroso, perché chi non conosce bene l’epoca trova delle difficoltà a comprendere alcune scene. Cercherò di provvedere in futuro.
    Giusy, mi hai fatto sorridere! Argirizzo non è un cattivo imbranato, è un debole, almeno così lo vedo io. Se ci pensi bene, anche nella vita reale incontriamo persone tracotanti che tramano alle spalle degli altri solo per mascherare le loro insicurezze. Puoi commiserarle, ma non t’inteneriscono. Quanto a Elena, non decide di sposare Argirizzo per non restare a San Giacomo. Anzi, lo fa per salvare il monastero dalla soppressione, perché Argirizzo ricatta le monache. Ricordi il capitolo dove Elena parla con la badessa Dottula? San Giacomo è un monastero ortodosso e, dopo la conquista della Puglia da parte dei Normanni, il papa cercò in tutti i modi di far sopprimere il rito greco, per via dello scisma religioso tra oriente e occidente. Quanto alla spada, Argirizzo è disperato e la sua reazione è sbadata. Inoltre ragiona da uomo medievale e considera la donna un essere inferiore e incapace di combattere, quindi non degna neppure di morire infilzata da una spada. Questo è solo il mio pensiero, che non devi necessariamente condividere. Anzi, ti ringrazio ancora per la bella recensione. Un abbraccio!

  • Matesi

    Cara Anna, forse non mi sono spiegata bene. Amo molto la storia, in particolare quella italiana (per cui stravedo proprio e non ne ho mai abbastanza), in particolare quella medievale. Quindi il tema va bene e per la verità un romanzo su Roberto, di cui so poco, e la moglie, di cui non so niente, mi pare ottima e l’aspetto già da ora, qui o altrove.
    Però questi sono romance storici e quindi la storia d’amore dev’essere sempre centrale.
    Sulla faccenda della spada sono d’accordo: era una cosa per uomini e uomini nobili.
    In ogni caso penso che per un primo tentativo il tuo volume mi fa pensare che diventerai una delle colonne di questa collana.

  • Matesi

    Errata corrige ottimo

  • Anna Joy French

    Matesi! Grazie davvero!

  • GIUSY73

    @ Anna Joy French
    Non mi riferivo al dopo per Elena, ma nel momento in cui sceglie Argirizzo perchè dubita di Gérard. Io,al posto di Elena, se un uomo mi disgustasse solo baciarlo,(figuriamoci il resto) , preferirei diventare monaca piuttosto che sposarlo. Per giunta dopo mesi di convivenza con Gèrard, dopo aver diviso l’intimità con un uomo che la rispetta, dopo la sua affermazione di essere innocente… come fa a non crederlo? Non ricorda più che Avertutele era contrario all’unione di lei con quel “coso”? E che lei stessa ha potuto vedere come l’imbranato tratta le donne? Poi, quando è ormai lontanissima e si è lasciata dietro un cuore infranto per la seconda volta, ecco che lo cerca…No, non è ciò che mi aspetto da una protagonista, ma è solo questione di gusti personali.

    Grazie a te, spero di leggere presto un altro tuo romanzo. :)

  • Lauretta

    @Anna Joy French
    Sarei felicissima di leggere un tuo romanzo sul Guiscardo e Sichelgaita! Spero che tu lo scriva presto 😀

  • FLM

    Comincio col dire che questo romanzo mi è piaciuto tanto, ma proprio tanto.
    La storia d’Italia, in particolare quella dell’Italia meridionale mi è (per mia vergogna) pressoché sconosciuta e aver letto un libro che ne parla con così maestria e competenza non può che farmi desiderare di saperne di più. La bravura dell’autrice mi fa auspicare racconti su i personaggi solo accennati, i fratelli di Gerard, non importa se non in Italia, un normanno al seguito di Guglielmo in Inghilterra, e un normanno alla corte di Bisanzio non possono che intrigarmi.
    Se un appunto devo fare, non una critica, solo un appunto, al racconto e’ la poca “personalità da cattivo” e la conclusione del suddetto cattivo rimasta così, un po’ sfumata. Io credo, Anna Joy puoi correggermi, che ti abbia penalizzato il fatto che Argirizzo è un personaggio realmente esistito. Questo fatto secondo me, non da la libertà all’autore la libertà di descrizione ne la libertà della fine che si vuol far fare ad un personaggio, i puristi della storia non te lo perdonerebbero. Credo che i protagonisti debbano essere sempre personaggi di fantasia, così si può fargli fare qualsiasi vita o fine che si voglia. Avrei voluto un po più di amore, ma dopo aver letto la risposta a Matesi te lo “perdono” volentieri. Resto della mia idea che il disprezzo per le donne fa si che la spada fosse riservata solo ai “nemici” le donne erano “solo” donne…..
    Non altro se non il consiglio per chi non ha ancora letto “Cuore normanno” di leggerlo perché non ve ne pentirete. A rileggerti presto……Franca Lisca

  • FLM

    Una cosa che ho dimenticato. Leggendo storico ho imparato molte cose, con questo libro ho imparato perché si dice “cardare la lana”. Onestamente forse non mi ero mai chiesta il perché, ma adesso lo so.
    Grazie Anna Joy !!!

  • ornella albanese

    Carissima Anna,
    desidero ringraziarti per avermi citata nei ringraziamenti. Lo considero un onore.
    Con affetto.

  • Anna Joy French

    Carissima Ornella, come potevo non citarti nei ringraziamenti? “Cuore normanno” ha visto la luce anche grazie a te. Io, al contrario, ho fatto di tutto per eclissarmi!

  • Anna Joy French

    Carissima Franca, sono contenta che ti sia piaciuta la scena della cardatura della lana. Pensa che io l’ho vissuta dal vivo negli stages di archeologia sperimentale. A dire il vero, ho provato anche a filarla, un’esperienza bellissima. 😀 😀 😀

  • Alice69

    Un bellissimo romanzo, supportato da una approfondita conoscenza storica. Mi è’ piaciuto moltissimo Gerard, ho apprezzato il modo in cui Anna Joy French lo ha descritto. Devo confessare che a volte avrei voluto dare una tirata d’orecchie a Elena! Molto ben caratterizzato anche Arnoux che mi ha fatto sorridere nei suoi scontri verbali con Gerard, per il quale si dimostra un vero amico.
    Il capitolo che vede protagonisti Roberto e Sichelgaita è’ davvero bello, in poche pagine riusciamo a percepire l’amore e la passione che li univano. A completare un così bel romanzo un dolcissimo epilogo. Brava Anna Joy French!

  • Lady Isobel

    La nuova voce del romance italiano, Anna Joy French, mi ha lasciato piacevolmente sorpresa. Il romanzo mi è piaciuto particolarmente, vuoi per l’ambientazione, la nostra cara, antica, meravigliosa Italia, vuoi per l’ottima conoscenza storica e le descrizioni accurate.
    La French ha uno stile molto evocativo e potente, deciso. Nel corso della lettura, ho avuto la sensazione di vivere insieme ai personaggi, di aggirarmi per il maniero di Hydruntum…
    Il protagonista maschile Gérard mi ha colpito da subito: un uomo rude, che ha fatto della guerra la sua unica ragione di vita ma che ha conservato nel cuore, benché ferito, un germoglio di speranza che è sbocciato grazie ad Elena Doukas, la bella nobildonna bizantina strappata dalle grinfie di Argirizzo che, vorrei ribadire, mi è apparso un buon antagonista.
    Ho apprezzato molto il fatto che Gérard sia stato dipinto come uomo normale, senza l’adolescenziale desiderio irrefrenabile che si legge nei romance degli ultimi tempi.
    Elena da fanciulla si è trasformata in una donna risoluta e sicura di sé, anche se l’avrei strozzata quando ha creduto che Gérard avesse potuto commettere un misfatto di quella portata (mi tengo sul generico per evitare spoilers..) quello che ho apprezzato di lei è stata la sua capacità di perdonare e la sua resa all’amore, per niente scontata.
    Arnoux mi ha fatto piangere dalle risate, un personaggio molto ben costruito insieme a quello di Majida, uno dei miei preferiti, tra l’altro.
    In più punti sono scoppiata a piangere, per l’enorme tenerezza e lo struggimento che Gérard ed Elena mi hanno suscitato.
    Cuore Normanno è uno di quei romanzi che vorresti non finisse mai, perché sai che, in qualche modo, resterà sempre parte di te.
    Nonostante la storia sia quella classica del romanzo rosa d’amore, la French ha dato il suo tocco unico e ha portato una ventata di aria fresca nella stagnante categoria dei romance.
    Un grande in bocca al lupo a questa stella nascente!

  • Mercuriade

    Personalmente non sono una lettrice di romance, e per nulla un amante del genere; ma il grande pregio di questo libro è andare oltre i generi, ma anche di saper trattare la Storia come merita di essere trattata.
    L’autrice si sforza di aderire al contesto storico italomeridionale della seconda metà dell’XI secolo, e tutto sommato ci riesce nonostante qualche errore e qualche ingenuità; la tensione erotica è resa in maniera aggraziata, senza cadere nel volgare, e l’introspezione psicologica rende i personaggi vivi e dinamici.
    Non posso che augurare all’autrice di fare sempre meglio perché le capacità si vedono e il prossimo potrebbe essere un gran bel romanzo storico.

  • Mercuriade

    Personalmente non sono un’appassionata del genere romance, e la mia formazione da medievista mi rende alquanto diffidente verso i romanzi che si spacciano per storici ma che di storico non hanno niente, specie se si tratta di Medioevo. In questo caso abbiamo un’autrice che non solo riesce ad andare oltre i generi, ma che tratta la Storia come merita di essere trattata. Lo sforzo di ricostruire l’ambientazione dell’Italia meridionale della seconda metà dell’XI secolo è palese, nonostante qualche piccola ingenuità nell’evocazione della vita materiale.
    La storia coinvolge, la tensione erotica è resa in modo aggraziato e senza volgarità, l’introspezione psicologica crea personaggi tridimensionali e dinamici.
    Incoraggio l’autrice a continuare perché ha tutti gli strumenti per farlo, e spero che il prossimo romanzo possa essere una grande storia di quelle che lasciano il segno.

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