Canti del caos

Per un autore come Antonio Moresco sembra quasi invetabile suscitare polemiche ad ogni uscita di un nuovo libro. A maggior ragione quando l’opera in questione rappresenta la versione finale e definitiva di un lavoro che ha occupato quindici anni della vita dello scrittore e che è stata acclamata da più parti come tra le più importanti della letteratura italiana degli ultimi decenni.

Qualunque sia la vostra opinione in merito, rimane il fatto che I canti del caos sono un’impresa editoriale destinata a lasciare memoria di sé. Uno sforzo che ha significativamente coinvolto tre delle maggiori case editrici italiane e che prende ora una sua forma definitiva in un volume di 1.072 pagine che, nel corso del tempo, hanno preso la forma di un organismo vivente, pieno di violenza ma anche di delicatezza e dolcezza, di oscenità ma anche di trascendenza, di passaggi narrativi incalzanti e di affondi lirici. In questa edizione definitiva, alle prime due parti, pubblicate da Feltrinelli nel 2001 e da Rizzoli nel 2003 e ora completamente riviste, si aggiunge la terza e conclusiva parte, dando così all’opera un carattere di assoluta singolarità.

Sì, sì, lo so, vi capisco, però questa volta dovete dimenticare tutto quello che avete imparato finora. Questo libro bisogna sentirlo venire dal basso, da lontano, come i pellerossa che appoggiavano l’orecchio a terra per sentire il lontano rumore dei cavalli lanciati al galoppo sulla prateria che impercettibilmente vibrava.

Le recensioni online e sulla carta stampata sono già numerosissime. Qui ne riportiamo soltanto alcune. A voi, ai lettori fedeli come a coloro che nutrono dubbi, la libertà di segnalarne altre, oltre che di lasciare la vostra opinione.

Recensioni ai “Canti del caos” 1   Recensioni ai “Canti del caos” 2

http://is.gd/O70S   http://is.gd/O6AZ  http://is.gd/O6P  http://is.gd/O73I

In più, alcuni video dell’intervista di Daria Bignardi a Moresco e Fabri Fibra, durante L’era glaciale del 29/05/09: