Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie non protetta che speri si estingua presto”.
Cosí, quando arriva un nuovo supplente di Storia e Filosofia, il protagonista si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva.
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Un commento
Gent.mo prof D’avenia
Sono un ragazzo di 21 anni, Mi sono trovato una copia del suo libro per caso in casa…sa quelle che arrivano tramite venditori e club…all’inizio volevo rispedirlo ma poi ho provato a leggerlo e mi sono accorto che mi appassionava sempre di più. Per certi aspetti rispecchiava e lo rispecchia ancora il mio animo e ciò che penso dei sentimenti. Oggi questi valori tra noi ragazzi si stanno perdendo. Grazie di aver scritto un romanzo così bello e profondo. Anche io a volte sono stato “Leo”. Spero che la sua penna possa scrivere ancora qualcosa di così fantastico. Devo dire anche grazie al club che me lo ha inviato a casa…Mi scusi per l’intrusione nel suo blog ma volevo ringraziarla…attendo un suo nuovo libro…