Letture

Consiglio caldamente questo libretto dello stesso autore di “Non è un paese per vecchi” e “La strada”, che, in poco più di un centinaio di pagine, senza paura affronta il problema centrale dell’esistenza umana: perché vale la pena vivere?

NERO: Metti che Gesù ti parlasse, tu che fai?BIANCO: Perché? Pensa che mi potrebbe parlare?

NERO: No, non credo. Ma io che ne so.

BIANCO: Non sono abbastanza virtuoso.

NERO: No, professore. Non c’entra niente. Non si tratta di essere virtuosi. Si tratta di stare zitti. Non è che posso mettermi nei panni del Signore, ma l’esperienza mi porta a credere che lui parla a quelli che l’ascoltano. E non c’entra un accidente se sono virtuosi o no.

C.McCarthy, Sunset Limited, Einaudi 2008, p.91.

***

«Tutto ciò che non riguarda la vita o la morte non è interessante» (C.McCarthy)

12 commenti

  1. Pubblicato il 25 settembre 2009 at 19:46 | Permalink

    Già…e se solo a volte non dimenticassimo che "c'è Gesù in questa stanza", saremmo in grado di ascoltarlo.
    Carmen

  2. Pubblicato il 25 settembre 2009 at 20:16 | Permalink

    Lo consiglieresti a quelle persone che pensano non valga la pena vivere in questo mondo perché "fa schifo" e perché "Dio, se esiste, non fa niente"?
    O pensi che sarebbe solo un modo per farle arrabbiare ancora di più… (perché di solito sono sempre arrabbiate ed è difficilissimo aiutarle a vedere il mondo in modo diverso).
    Io comunque lo aggiungerò alla lista dei libri da leggere.
    Grazie!
    z.

  3. Pubblicato il 25 settembre 2009 at 20:49 | Permalink

    Bella domanda Z.!
    Mi sembra di "conoscere" le persone in questione…Aspetto la risposta del prof, anche se penso di consigliarlo…visti gli sviluppi, anzi non sviluppi, della discussione.
    Carmen

  4. Pubblicato il 25 settembre 2009 at 21:08 | Permalink

    Ehm…Z. e Carmen…fate capire anche a noi qualcosa?
    ;-)!

  5. Pubblicato il 26 settembre 2009 at 06:09 | Permalink

    Ero alla ricerca di un libro da leggere, spero che non mi deluda,
    ti farò sapere,
    (nonno) Baffo

  6. Pubblicato il 26 settembre 2009 at 08:48 | Permalink

    Lo consiglio a tutti, senza bisogno di fare categorie. I libri belli sono belli per tutti. I libri non salvano le persone, ne rendono il cuore più tenero.

  7. Pubblicato il 26 settembre 2009 at 13:50 | Permalink

    "I libri belli sono belli per tutti".
    Purtroppo, per esperienza personale, faccio un po' fatica a essere pienamente d'accordo. Ci sono persone prevenute (ne conosco diverse) che considerano certi libri cavolate perché "il mondo in realtà fa schifo" e leggere certe cose li fa arrabbiare ancora di più.
    Non so se hai in mente persone di questo tipo e se riesco a farmi capire.
    Ma forse hai ragione tu, sai: in realtà questo tipo di persone vuole solo pro-vocare e sotto sotto, invece, quello che legge gli rimane (proprio perché bello) e magari è proprio questo che le fa arrabbiare…
    Lo leggerò e lo consiglierò! Grazie.
    z.

  8. Pubblicato il 26 settembre 2009 at 16:37 | Permalink

    Prof ma che c'hai in questi giorni??? I tuoi commenti di risposta stroncano un pò!!!
    😉
    Anonimo del 25 alle 22:08

  9. Pubblicato il 26 settembre 2009 at 18:17 | Permalink

    Z: non volevo imporre una verità assoluta, tanto più in un ambito come questo in cui il peso dei gusti è considerevole. Semplicemente mi piacerebbe che ciascuno diventasse il lettore che il libro vuole che diventi. Come con le persone, se non le ascolti con totale apertura finisci con l'incasellarle in uno schema e questo ti impedisce di conoscerle sul serio. Personalmente io mi infastidirei se qualcuno mi regalasse un libro con un intento catechetico. Amo invece quando qualcuno mi dice: è così bello che non te lo puoi perdere!

    Anonimo del 25: no, no. Solo mancanza di tempo che mi porta ad essere più rapido nelle risposte e e fa sembrare secche. Mai stato più felice di questi giorni!

  10. Pubblicato il 26 settembre 2009 at 19:53 | Permalink

    Farò tesoro di questa risposta.
    Grazie!
    z.

  11. Pubblicato il 8 novembre 2009 at 15:37 | Permalink

    Lo sto leggendo.
    Bello, ma il linguaggio è un po' troppo volgare secondo me.

  12. Pubblicato il 8 novembre 2009 at 16:12 | Permalink

    Mi sa che la volgarità è funzionale a dare coerenza alla "voce" dei personaggi. Però capisco che può urtare.

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