La scuola che non si vede

Da una mail ricevuta da una collega:

…l’altro giorno una primina delle medie ha portato i cannoli fatti dal padre per spiegare la Sicilia: 30 cannoli e dolcetti mandati dalla nonna e regalati ai compagni! Stanno crescendo un sacco e vedo che funziona da morire il credere in loro e far sentire, accanto all’essere autorevoli e presenti, l’affetto per loro. Da aprile mi sono impegnata a che, accanto alle osservazioni di qualcosa che era andato effettivamente male, ci fosse almeno una nota positiva di ciò che invece era stato un traguardo raggiunto o un cammino in fieri…

C’è una scuola che cresce e non si vede. La scuola che tutti vogliono: genitori, professori, alunni. Una scuola senza ideologia, violenza e scandali. Una scuola fatta di persone al servizio e in collaborazione con altre persone. Una scuola che non si vede in tv e sui giornali. Perché si sa lì non si parla della realtà…
Ma quella scuola c’è. Io la vedo crescere.

8 commenti

  1. Pubblicato il 29 maggio 2009 at 15:00 | Permalink

    Quella scuola c’è! Confermo.
    Grazie per raccontarla…
    1sorriso!

    prof A.

  2. AC
    Pubblicato il 29 maggio 2009 at 15:16 | Permalink

    Bello… le maestre di mia sorella (5 elementare) non sanno far altro che sgridare gli alunni. Mia sorella piange praticamente tutte le mattine perchè non vuole andare a scuola… “c’è sempre troppo caos” dice “e le maestre gridano sempre e sgridano tutti”. Alla fine della sgridata di solito puniscono la classe dicendo: “ecco, oggi dovevamo fare dei cartelloni… visto che vi siete comportati così li facciamo fare all’altra sezione”…e mia sorella come sempre ci rimane male. Copione fisso… tutti i giorni… non fanno più cartelloni, non cantano più, non preparano più niente… solo compiti e verifiche… daranno compiti anche per le vacanze estive (dalla 5^ alla prima media?!?!): libri da leggere, libro di matematica, ricerca di due o tre regioni, compiti di inglese. Mia sorella è disperata!
    Alla fine della riunione le maestre hanno detto: “vorremmo andare a mangiare la pizza con i bambini… pensiamo possa essere una cosa divertente”… Ma forse era meglio lavorare con amore prima, invece che risolvere tutto con una pizza, no? Ultima cosa: due o tre bambine della classe di mia sorella hanno portato una volta degli oggetti da mostrare alla maestra e ai compagni (per approfondire un discorso fatto in classe)… la maestra ha detto “Brave” e le ha rimandate al posto… che bello, no? :(
    Questa è la scuola? Speriamo cambi presto! Io sono pronta per una nuova scuola!!!
    Ciao ciao
    AC

  3. Pubblicato il 29 maggio 2009 at 15:30 | Permalink

    Un percorso si costruisce solo camminando insieme giorno dopo giorno nonostante le difficoltà. Ovviamente siamo umani e non perfetti. Sbagliamo anche noi.
    Ma se il lavoro viene svolto con passione, i frutti del tuo operato li raccogli alla fine, proprio in questo periodo quando ti senti dire: “quest’anno è stato meraviglioso per tutto quello che hai fatto, per la bontà, per la pazienza e soprattutto per l’ affetto che ci hai donato”.
    Cade una lacrima…e ti rendi conto che anche tu stai crescendo…
    Ciao prof

  4. Pubblicato il 29 maggio 2009 at 16:51 | Permalink

    A scuola abbiamo indetto il concorso del sorriso. Ognuno a turno deve raccontare un episodio divertente avvenuto nella settimana.Non è facile abituare i bambini a leggere la realtà quotidiana positiva negli avvenimenti e nelle persone ma abbiamo fatto molti passi avanti e quando per qualche giorno non vado a sentire i loro racconti mi sollecitano e sopratutto sorridono.

  5. Pubblicato il 29 maggio 2009 at 16:58 | Permalink

    1+1=5
    La racconti anche tu!

    AC: cambiatele scuola, per il suo bene…

    Anonimo: proprio così, metamorfosi reciproca.

    Mamma e.r.: lo metterò in pratica anche io, anche se i miei sono un po’ cresciutelli…

  6. Pubblicato il 29 maggio 2009 at 16:59 | Permalink

    Mamma e.r.: dimenticavo, se hai qualche racconto di sorriso significativo fammi sapere…

  7. Pubblicato il 29 maggio 2009 at 20:41 | Permalink

    E’ la prima volta che sento parlare una persona in positivo, che vede la realtà dei Tg ma anche quella della vita quotidiana…del mondo reale…

  8. Pubblicato il 21 giugno 2009 at 22:39 | Permalink

    Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce

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