Questo compito è bello!

“prof, ho finito ora di leggere. Credo che andrò a letto visto l’ora. buona PARTE di notte che resta”.

Leggo solo a fine mattina questa mail scritta alle 3 di notte circa.
Oggi a prima ora compito dedicato alla lettura del libro in questione.
Chi ha scritto la mail porta in viso i segni della notte di lettura…”Potete tenere il libro sul banco e consultarlo se ne avete bisogno”.
“No, davvero? Non ci posso credere…” – sorridono, sbalorditi, rassicurati.
“Ragazzi questo compito non serve a costringervi a leggere il libro, ma a distillare ciò che ne avete cavato fuori”.

Odio costringere a leggere e sembra che questa via di mezzo dia i suoi frutti.
Il compito è accettato sulle prime con paura, poi con serenità e quasi divertimento.
Non ci sono le domande tipiche delle orrorose schede narrative che accompagnano racconti e romanzi per la scuola, né mi aspetto risposte “esatte” (di esatto nella vita ci sono solo la matematica e l’ora), ma il distillato di chi prova a riflettere sull’esperienza della lettura, di chi va alla scoperta di risposte che sono nascoste da qualche parte tra le emozioni provate.
Perché leggere è fare esperienza di qualcosa, di una parte di mondo non ancora conosciuta. Ma solo chi riflette sulla propria esperienza ne trae frutto e non solo emozioni…
I libri non si consumano. Si distillano. Come il buon vino.

“L’ho letto tutto prof! Mi dispiace ammetterlo, ma…”
La guardo con paura…
“…mi è anche piaciuto!”.
Sorrido e penso dentro di me “vittoria!”.

“Sa prof, questo compito è bello!”
Sorrido e penso dentro di me “oggi giornata di grazia!”.

8 commenti

  1. Pubblicato il 2 aprile 2009 at 13:30 | Permalink

    Questo post conferma una risposta che diedi a me stesso tempo fa alla fine degli anni del liceo: mia madre è riuscita con successo a trasmettermi il suo amore per la lettura solo e soltanto per il fatto di non avermi mai costretto a leggere.
    Saluti!

    p.s. Volendo, anche l’ora e la matematica non sono esatte… 😉

  2. Pubblicato il 2 aprile 2009 at 15:37 | Permalink

    Ahahah..così mi sta dicendo che avevo delle occhiaie paurose, giusto?!
    La ringrazio e le comunico che ieri sera alle 9:30 ero morta nel letto =D

  3. Pubblicato il 2 aprile 2009 at 16:31 | Permalink

    Già.. E’ per questo che tutto quello che leggiamo, in qualche modo, ci cambia; così come ci cambia tutto quello che ci accade e che noi non lasciamo rimanere in superficie, ma che permettiamo ci interpelli e penetri nel profondo riempiendo il nostro mondo interiore (quello che ci caratterizza veramente al di là delle apparenze): anche se esteriormente, dopo aver letto un libro, siamo gli stessi, in realtà qualcosa in noi ci rende diversi..
    una prof

    ps.per confermare quanto scrive Francesco, posso testimoniare che oltre alle fanta-versioni esistono anche le fanta-dimostrazioni… e anche la matematica può diventare assolutamente incerta..! Ma soprattutto: siamo così sicuri che 1+1 faccia sempre e comunque 2?! 😉

  4. Pubblicato il 2 aprile 2009 at 19:06 | Permalink

    Francesco: era giusto per concedere a qualcuno o qualcosa l’illusione dell’esattezza…

    alunnainterista: io non ho detto nulla… comunque te lo ricorderai per tutta la vita quel libro letto siano alle 3…

    1+1=2?: se metti in dubbio la materia che insegni io non so più a che serva sta matematica…

  5. Pubblicato il 3 aprile 2009 at 19:53 | Permalink

    1.Beh, tanto per cominciare, senza la matematica non esisterebbero televisori, cellulari, computer, … e quindi nemmeno questo blog.. 😉

    2.Se dico “tre” voi mi capite perché avete idea di cosa sia un numero; ma una volta non era così: esistevano “tre sassi”, “tre pecore”, “tre bastoni”, … ma il numero tre come concetto a se stante non esisteva nella mente dell’uomo… Questa è matematica! E ognuno di noi la usa nei suoi ragionamenti e nel suo pensiero più di quanto a volte riesca a immaginare…
    (sono convinta che se si studiasse un po’ più di storia della matematica, molti si avvicinerebbero a questa materia con meno reticenza e più curiosità)

    3.”La matematica è l’alfabeto nel quale Dio ha scritto l’universo” Galileo Galilei
    (Il libro della Natura è un dono di Dio ed esso è scritto in linguaggio matematico)

    4.”All’inizio e alla fine abbiamo il mistero. Potremmo dire che abbiamo il disegno di Dio. A questo mistero la matematica si avvicina, senza penetrarlo” Ennio De Giorgi

    5.”Anche la scienza (e quindi, aggiungo io, la matematica) è una strada verso il vero; poiché in essa si sviluppa il dono di Dio nella ragione, che secondo la sua natura è destinata non all’errore, ma alla verità della conoscenza” Giovanni Paolo II

    7….

    ps.Non metto in dubbio la materia che insegno! Mi piace solo stupirmi e lasciarmi sorprendere dal fatto che nella vita 1+1 a volte non fa semplicemente solo 2..

  6. Pubblicato il 4 aprile 2009 at 09:05 | Permalink

    Finalmente una prof di matematica che fa il suo dovere! L’avessi avuta io…
    Ti consiglio caldamente la lettura di Flatlandia (Adelphi). Secondo me ci si può fare un lavoro bellissimo. Fammi sapere.

  7. Pubblicato il 6 aprile 2009 at 19:31 | Permalink

    Grazie del consiglio! Sono alla ricerca di idee per il prossimo anno e ogni suggerimento è sempre ben accetto. Ti farò sapere.
    1sorriso per tutti!
    prof A.

    ps.ne approfitto per augurare a tutti Buona Pasqua!! Io sarò a Roma (spettacolo!).. Mi ricorderò anche di voi (abitanti di Shit City, turisti, passanti, curiosi, …) e di quello che più vi sta a cuore in questo momento.. A presto!

  8. Pubblicato il 7 aprile 2009 at 13:56 | Permalink

    Grazie. La Città ringrazia e accompagna gli emigranti…

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libro

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