Benvenuto nel club!

In attesa di due mamme per un colloquio a scuola. Non arriva la prima. Non arriva la seconda. Mi innervosisco, mi adiro: non c’è più rispetto, si sa, i prof sono una categoria sociale infima, se fosse stato il parrucchiere sarebbero venute puntualissime!

Mi dirigo verso la classe e interrompo la lezione della collega di greco e latino, persona splendida, che mi accoglie benevolmente.

“Sono stato tradito da due donne, in meno di un’ora! Ragazzi ma non dovevano venire le vostre mamme?”
I due alunni incriminati – da che mondo è mondo – delle colpe dei loro padri (anzi delle loro madri), mi guardano in imbarazzo e timidamente:
“Ma prof lei sul libretto ha scritto il 25 non il 24…”
Mi viene il dubbio. Dubbio che si tramuta presto nella certezza della mia incontrovertibile grafia, che decreta la mia autocondanna pubblica.

La collega benevola mi guarda:
“Non ti preoccupare. Dopo una certa età succede. Benvenuto nel club!”

4 commenti

  1. Pubblicato il 24 marzo 2009 at 18:31 | Permalink

    Coraggio prof! Pensa a quelli che nel club sono entrati da parecchio e sono anche più giovani di te. La sottoscritta ne è una prova!
    Vedrai che domani arriveranno anche in orario!
    Carmen

  2. Pubblicato il 24 marzo 2009 at 19:32 | Permalink

    Prof adesso sei entrato ufficialmente nella categoria “Professori”…Finora le tue sembianze esteriori avevano ingannato tutti… 😉

    Con affetto e stima :)))
    tua sorella

  3. Pubblicato il 24 marzo 2009 at 20:56 | Permalink

    Se può consolare, una volta ho parlato per mezz’ora con una mamma di un ragazzo che non era suo figlio.. (uno tra gli episodi più divertenti della mia carriera scolastica.. grazie per avermelo fatto ricordare!)
    Una prof

  4. Pubblicato il 24 marzo 2009 at 22:09 | Permalink

    non è poi così male essere “nel club”. Si ha la capacità di riconoscere i propri errori senza scoraggiarsi!

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Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie non protetta che speri si estingua presto”.

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