Dopo una lunga lezione dedicata alla fenomenologia dell’amicizia della settimana scorsa oggi Alunnasorrisoradioso mi si avvicina, felice…
Io avevo semplicemente spiegato che alla base di ogni relazione vitale, anche quando la relazione è asimmetrica (amici, fidanzati, sposi, genitori-figli, professori-alunni, Dio-uomini…) ci deve essere amicizia. Altrimenti il resto è costruito sul nulla. E ci sono tre tipi di amicizia, i primi due destinati a farla morire e un terzo destinato a farla durare. I primi due tipi di amicizia sono quella basata sul piacere (in senso ampio) e quella basata sull’utile: cerco l’altro perché la sua presenza è funzionale ad altro: un piacere, un utile (sono tuo amico finché mi passi le versioni, finché mi inviti a casa tua con la piscina, finché mi aiuti a fare i compiti…). Insomma l’altro non è il fine ma il mezzo per raggiungere altro. Tutte le relazioni basate sul piacere o sull’utile infatti sono destinate a morire se non maturano. Il terzo tipo di amicizia si basa invece sull’altro come “un altro me”. L’altro e la sua vita sono importanti in quanto tali. L’altro è un me stesso fuori di me. La frase che riassume i primi due tipi di amicizia è “mi fai stare bene” (mi servi per il mio bene, raggiunto il quale tu puoi anche sparire), quella che invece riassume la seconda è “ti voglio bene” (sono felice di renderti felice, di fare il tuo bene, anche se dovesse costarmi sacrificio).
Alunnasorrisoradioso dice: “Prof ho riflettutto su quella lezione. E ho lasciato il mio ragazzo. Adesso sono libera”.
La vedo felice, felice di una libertà conquistata con un ragionamento semplice che l’ha portata a considerare senza paura una verità, anche se dolorosa. Niente ci rende liberi come un’amicizia vera, niente ci imprigiona come una falsa amicizia…
4 commenti
No…non siamo sicuri. Grazie per le riflessioni che induci.
Carmen
Si..nessun dubbio sulla vera amicizia!
ah sant’Aristotile.. se non ci fossi stato tu..
Oggi chi le avrebbe classificate le specie naturali?!
quante parole "sprecate" per parlare dell'amicizia..si, parole sprecate perché l'amicizia nn la si può descrivere, formalizzare in tre semplici parole:ti voglio bene..l'amicizia, quella vera, intendo, va ben oltre..
spesso ci si trova davanti a situazioni dove una persona si definisce amica di tutti..sarà vera amicizia? bella domanda! per me no..bisogna saper cercare in mezzo alla folla dell'ipocrisia e falsità l'unica persona che è giusta per ognuno di noi..i veri amici si possono contare sulle punta delle dita..l'amico è colui che con un sorriso e anche solo con una parola ti aiuta e ti fa sentire amato..l'amico è colui k ti sta accanto sempre, ti segue anche quando gli si sbatte mille volte la porta del cuore in faccia..in questo momento non sarei la persona giusta per parlare di amicizia:ho perso la mia amica come in autunno un'ondata di vento spazza via le foglie dagli alberi..ma i ricordi e i miei sentimenti sono rimasti impressi nel mio cuore, nemmeno la forza del vento è riuscita a cancellarli..erano anzi sono sinceri..non importa se fa male vedere la propria amica perdersi nel duro e sbagliato mondo reale..non mi importa vederla felice con altre persone, si ci sto male; ma amicizia vuol dire "soffrire" in silenzio pur di vedere felice l'amico a cui si vuole bene…io rimango in silenzio, ho paura di compiere un passo sbagliato..immobile veglio su di lei, silenziosamente… l'amicizia è felicità, è amore…basta viverla..ma soprattutto crederci…