Alle prese con la correzione di una versione relativa a Tirteo, ho trovato un patrono dei professori 2.0. Un maestro di scuola zoppo che con le sue parole rese coraggiosi uomini ormai sfiduciati.
Tirteo vissuto nel VII secolo a.C., di probabile origine ionica era un maestro di scuola. Secondo una leggenda, gli Spartani, messi in crisi dai nemici, su consiglio dell’oracolo di Delfi, chiesero un capitano agli Ateniesi, i quali, per prendersi gioco degli Spartani, mandarono un maestro di scuola, zoppo, ma che si rivelò capace d’accendere gli ardori dei soldati, sconfitti e sfiduciati, con i propri canti e condurli così al trionfo in battaglia. L’ascolto delle sue poesie da parte dei giovani divenne legge. Bastarono le parole di un maestro zoppo a rinnovare la speranza.
Molti prof oggi si sentono come l’antico maestro di scuola: inutile e zoppo. Mandati in classe per uno scherzo del destino. A costoro la società non dà una lira (euro), metaforicamente e di fatto… Ma con le loro parole, i tirtei moderni, sono capaci di riaccendere speranza nei cuori giovani per una guerra non cruenta, ma una coraggiosa guerra per la ricerca della propria identità, della propria storia, di un’esistenza piena e felice. E io questo lo vivo tutti i giorni ed è uno dei motivi principali per cui ho scelto di fare questo lavoro.
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O giovani, suvvia, combattete resistendo gli uni accanto agli altri e non date inizio nè alla fuga vergognosa nè al panico, ma fate grande e coraggioso entro il petto il vostro cuore.
Tirteo, frammento 10
2 commenti
“I will try again tomorrow”…forse questa potrebbe essere la risposta a tante domande.
Sul coraggio, ma anche sul resto della vita.
Per non arrendersi.
Carmen
Ma anche questo da solo non basta. Ciò che conta è il motivo per cui provare ancora…