Adamo

Siamo alla nona edizione del grande fratello (minuscolo). Da 9 anni siamo tutti conniventi. I giornali ormai dedicano una rubrica fissa alle vicende della “casa”, che tutti sanno cosa è: “la casa” per antonomasia. Peccato sia finta! E quest’anno il senso di realtà ci investe con forza perché nella “casa” entrano – oltre alle curve debordanti di sempre, per il lupo affamato di carne che è in noi – il cieco, il rom, la volontaria… Quanta realtà nel reality!

In ogni vita, in ogni epoca è importante il rapporto con la realtà, è l’unica cosa che conta. Una persona è un io situato in precise circostanze spazio-temporali con tutto quello che contengono. Uno diventa quello che frequenta. Uno diventa le parole che ascolta. Uno a partire dai 30 anni è responsabile della faccia che ha. I ragazzi dopo 10 anni di grande fratello che faccia avranno?Realtà viene dal latino: c’è dentro la res, la cosa, la concretezza, il toccare, il vedere, la fisicità. Cosa intendiamo dire quando affermiamo che “una cosa è reale”?
In ebraico realtà “terrestre” si dice “adhàm” (adamo): colui che è fedele alla terra, alla realtà. Questo è l’unico modo che abbiamo di essere davvero persone umane: recuperare il rapporto con la realtà. Il rischio è quello di confondere finzione e realtà. Il rischio è quello di non vivere: stare davanti al gf9 non è vivere. E non vivere è un peccato: il peccato, di qualunque tipo sia, è sempre una perdita di tempo. Sempre.

Se tutti per due serate spegnessimo il gf sarebbero costretti a rimborsare un sacco di soldi e a chiudere il programma. Sarebbe così semplice. Ma noi sotto sotto vogliamo quella realtà, perché è comoda, perché la realtà vera, quella di Adamo, ci fa paura, ci fa schifo. Puzza!
Nella casa di Adamo si lavora e nella casa del gf non fanno un cazzo dalla mattina alla sera. .. Nella casa di Adamo la gente muore (di malattia, di guerra, di vecchiaia…) e nella casa del gf la morte non esiste e neanche i vecchi… Nella casa di Adamo la gente nasce, cresce e fatica ad arrivare a fine mese a causa della crisi e nella casa del gf tutti giocano a vivere dalla mattina alla sera come nel paese dei balocchi. Salvo poi trasformarsi in asini. E noi da casa votiamo l’asino più asino di tutti. L’Adamo meno adamo di tutti.

Spegni il gf e vivi Adamo! A questo sei chiamato! Il cieco, il rom, l’amico, l’amica, la sorella, il fratello, il collega sono accanto a te! Li puoi toccare. Sono reali. Reale è il tempo che dedichi loro. Ne va della tua felicità. Solo chi è fedele alla terra vive. Solo chi è fedele alla terra trova la felicità.

10 commenti

  1. Pubblicato il 15 gennaio 2009 at 22:20 | Permalink

    Ho trascorso alcuni dei miei anni di scuola seduta al banco di fianco a persone di quella realtà che puzza, che colpisce, che fa male: rom, delinquenti ancora minorenni, “ragazzi di vita”, forse li chiamerebbe Pasolini.
    Sento di aver capito molto da quell’esperienza, quel contatto con la vera realtà che mi circondava,e anche io, allora come oggi, voglio spegnere la tv.
    Ciao,Claire.

  2. Pubblicato il 16 gennaio 2009 at 08:34 | Permalink

    ops noi non abbiamo mai guardato il grande fratello ….e non ci sentiamo speciali o emarginati!!!
    Preferiamo vivere nella nostra casa!!!

  3. Pubblicato il 16 gennaio 2009 at 11:05 | Permalink

    Che novità sarebbe, se imparassimo ad odorare la puzza insopportabile del nulla…
    Il blog mi piace parecchio, e fa tutto un’altro odore.
    Lo seguirò

  4. Pubblicato il 16 gennaio 2009 at 14:41 | Permalink

    Claire: spegnere forse non è necessario, ma scegliere sì!

    Vanda: vedo ragazzi ignorare ciò che succede a Gaza e sapere tutto delle abitudini sessuali di un perfetto sconosciuto del gf…

    vincenzo: ben venuto da queste parti e grazie! Shit city per definizione puzza… ma profuma anche!

  5. Pubblicato il 16 gennaio 2009 at 17:56 | Permalink

    Wow, che tema che affronti Prof!
    Ci sarebbe da dire e da scrivere fiumi di considerazioni.

    Concordo pienamente con la tua analisi.

    Non possiamo estraniarci dalla realtà “adamo”; talvolta purtroppo, talvolta per fortuna.

    Confesso che a me piace molto, concedermi delle pause in cui lasciare sfogare la fantasia e crearmi un mio mondo.
    In tal senso, se cerco programmi per “staccare” dalla realtà, guardo delle fictions. Che comunque hanno sempre dei messaggi e delle correlazioni con la quotidianità.

    Giammai il gf! Perchè? Non perchè voglia fare lo snob chic, bensì perchè non c’è peggior fiction di un programma studiato a tavolino, dove ogni scena è artificiale quanto “Love Boat”, ma spacciata come REALE !

    Queste trasmissioni non sono prodotte solo per ricavare utili. Sono diffuse planetariamente perchè esiste un progetto “culturale” di “deculturizzazione”.
    Il fine, di questo e altri prodotti dei mass-media, è quello di far diminuire la capacità di ragionamento delle persone.

    Mi spiego meglio: la “casta” (un giorno ne parleremo), vorrebbe una società “colta”, istruita, nel senso che sappia rispondere a tutte le domande di “Chi vuol essere milionario?”, però, non vuole che gli individui o i gruppi sappiano andare in profondità in un’analisi.

    Conrollare le menti vuol dire controllare grandi ricchezze.
    Capite ora chi è il vero gf?

    Mi spiace se forse ti deludo, caro Alessandro, poichè non penso rinuncerebbero a queste trasmissioni solo perchè cala l’odience.
    Anche se il programma fosse diffuso in perdita… i guadagni (lauti) arriverebbero da ben altre sponde.

    La gente comunque guarda questi e altri programmi, non per il contenuto, ma per il tam tam mediatico-sociale che fanno emergere attorno.

    Gf: 10 ragazzi chiusi in una casa. Il tuo cervello è chiuso con loro. Anche quando il tuo corpo si muove per la città come un… automa.
    Non pensare. Pensa gf per te!

    Bye,
    Charles

  6. Pubblicato il 16 gennaio 2009 at 19:44 | Permalink

    si puo’ sempre cambiar canale e’ vero..ma ci sta pure un po’ di curiosita’ che ti fa sbirciare e poi dire:allucinante!chi lo fa..chi lo crea..ma e’ possibile che si faccia tutto per un tornaconto?no non e’ possibile..la realta’ e’ un’altra..attacchiamoci ad essa..viviamo per essa..ci son cose tristi..ma ce ne sono altre belle e vale la pena viverle..

  7. Pubblicato il 18 gennaio 2009 at 11:01 | Permalink

    charles: rimango sempre perplesso di fronte alla lettura “dietrologica”. Un progetto così oscuro fatto a tavolino, non lo so. So solo che gli effetti sono quelli. E io combatto la battaglia quotidiana contro gli effetti, o almeno ci provo…

    antonella: proprio così!

  8. Pubblicato il 18 gennaio 2009 at 23:56 | Permalink

    Per combattere gli effetti… bisogna conoscer le cause.

    Il discorso è vasto e potrebbe ancor più ampliarsi.

    Sono disponibilissimo a parlarne in ogni occasione con citazioni, testimonianze e documenti. A meno che siano tutti dietrologici…

  9. Pubblicato il 19 gennaio 2009 at 12:06 | Permalink

    Charles: con piacere!

  10. Pubblicato il 19 gennaio 2009 at 21:37 | Permalink

    Questo articolo mi ha molto colpito e credo che lo farò leggere a molti miei compagni di classe. Chiunque lega questo articolo, diffonda queste idde nelle scuole…

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