Generi letterari

Ieri e oggi una lezione tanto impegnativa quanto meravigliosa.

Da dove vengono fuori i generi letterari? Donde traggono origine il giallo, il noir, il rosa, l’epica…
Perché li chiamiamo generi come il maschile e il femminile?
Basta con i discorsi esclusivamente storico-sociologico-letterari a cui ci ha abituato la scuola di Gentile (fatta tutta di “storia del…”), e dopo 100 anni questa sarebbe pure una cosa da riformare?! Basta!I generi vengono fuori, come la letteratura tutta, dalle domande fondamentali dell’uomo sulla realtà e su sé stesso. Domande a cui l’uomo cerca, come ha sempre fatto e fa sin da bambino, di dare risposte narrative.
E così non ci sarebbe giallo se l’uomo non si chiedesse: quale è la verità? dove si nasconde?
Non ci sarebbe epica se l’uomo non volesse sapere: chi e come salverà il mondo dal male?
Né horror senza chiedersi: di cosa ho paura? quale il limite tra l’umano e il non umano?
Né commedia romantica senza domandarsi: cosa è l’amore? come si impara ad amare?
Nè biografia senza il quesito: è stata una vita felice o no?
… e via di seguito.

La letteratura non è un passatempo, non è un gioco.
La letteratura è disporsi alle domande giuste e dai generi che amiamo di più potremo intuire cosa stiamo cercando.
Leggere i libri giusti è custodire l’uomo.

***

ps. i miei alunni si sono scandalizzati quando ho detto che Kung-fu Panda e il Gladiatore appartengono al genere epico tanto quanto l’Iliade. I miei alunni sono molto più accademici di me. Mi devo preoccupare?

pps. quando un alunno ti interrompe e ti chiede assetato: perché non ci dà dei libri da leggere? Allora te ne torni a casa tranquillo: non sapete quello che vi aspetta!
Cominciamo da quello dell’immagine. Poi vi spiegherò perché.

5 commenti

  1. Pubblicato il 12 novembre 2008 at 18:59 | Permalink

    il libro in questione è stato oggetto del mio percorso di maturità;lo trovo terrbilmente attuale,e proprio per questo molto ma molto inquietante.
    Bella scelta.Ciao,Claire.

  2. Pubblicato il 13 novembre 2008 at 15:11 | Permalink

    claire: d’accordo con te!

  3. Pubblicato il 13 novembre 2008 at 17:24 | Permalink

    Anche io al liceo chiedevo spesso ai miei professori libri da leggere, a volte come i bambini pretendono il latte della mamma… Ero un inquieto prematuro… Ricevevo il più delle volte delle non risposte e ricordo che pur non chiedendoli, desideravo tanto che un prof me li consigliasse lo stesso…
    I prof non devo esimersi mai dal consigliare libri.

  4. Pubblicato il 13 novembre 2008 at 20:32 | Permalink

    Sono completamente d’accordo riguardo alla questione di Gentile. Quando tutto è studiato partendo sempre e solo dall’aspetto storico, a parer mio, succedono due cose molto gravi:
    I) Non si riesce a entrare con il cuore e con passione in quello che si sta studiando, poichè si rimane in superficie e non si entra nella “materia”, ma solo nella sua descrizione.
    II) Il punto di vista storico come punto di partenza per ogni disciplina è un punto di vista molto riduttivo.

    Cmq, in caso non l’aveste capito, io odio la riforma gentile.. se proprio volete saperlo, secondo me tutti i problemi della scuola derivano proprio da questa… ma è tutto molto opinabile

  5. Pubblicato il 14 novembre 2008 at 11:36 | Permalink

    nicola dp: ma devono esimersi dal consigliare libri brutti o libri che non piacciono neanche a loro…

    bibbi: ecco un motivo per andare in piazza…

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