Perché cadiamo?

8 commenti

  1. Pubblicato il 9 novembre 2008 at 23:11 | Permalink

    Cadiamo perchè proviamo a volare…
    ma è meglio provare a volare
    che rimanere a terra no?
    Magari prima o poi ci riusciamo,
    a spiccare il volo…
    P.

  2. Pubblicato il 10 novembre 2008 at 01:07 | Permalink

    Credo ci sia di più. :)
    Ma voglio ragionarci un po’ su prima dire qualcosa.

  3. Pubblicato il 10 novembre 2008 at 11:21 | Permalink

    Ho messo questo video perché riflettevo sulle reazioni dei mie alunni a voti negativi. Reagiscono come fossero tragedie personali. Invece si tratta solo di cadute che insegnano a rialzarsi per migliorarsi e farsi meno male la volta dopo… Ma i vostri commenti vanno oltre e questo mi piace. Grazie!

  4. Pubblicato il 10 novembre 2008 at 12:12 | Permalink

    Certo ,la caduta dovrebbe servire a rialzarsi..il punto è, come ciascuno di noi ne elabora il senso.. molti non si sono rialzati.

  5. Pubblicato il 10 novembre 2008 at 14:46 | Permalink

    Perchè ti meravigli?

    La tragedia (ad esempio il pianto) può essere per orgoglio e/o per frustazione… “tanto lavoro per poi prendere un 5″?
    Io arrivavo a piangere anche per un 7.5 (e non è che nella mia classe andavano tanto più in là con i voti), ma soprattutto negli anni in cui la scuola “era tutto il mio mondo” l’unico feedback di qualità sull’esistenza eran i voti.

    Poi magari qualcuno si dispera perchè sa che a casa gli piantano grane anche per un 6 accidentale (a me per fortuna non capitava ma ho conosciuto genitori che se non era il massimo non andava bene)… e il giudizio di uno di loro o di entrambi può essere fondamentale per un figlio.

    Nonchè l’atteggiamento dei prof… su cui non mi soffermo o non si finisce più :).

    Insomma non puoi pensare che tutti la vedono come una semplice caduta perchè per molti è quello il loro unico universo :)… ciò non toglie che ci vuole chi gli spiega che c’è un futuro, che non finisce tutto là, che si sbagliano a pensare di aver veramente dato fondo a tutte le loro risorse e che non ha senso fermarsi ma bisogna andare avanti.

    O comuqnue, qualcuno che capisce per quale motivo la vivono in quel modo (ognuno hai suoi motivi) e gli fa vedere “guarda che non è così, vai per questa strada e ce la farai di nuovo”.


    Circa “l’andare oltre” sul senso del post… Io pensavo ti riferissi al qualcosa del tipo: “chi conta solo su se stesso prima o poi cade…” ma ovviamente mi sbagliavo.

  6. Pubblicato il 10 novembre 2008 at 15:09 | Permalink

    franca maenza: forse perché è mancato qualcuno che aiutasse a rialzarsi e a comprendere il senso di quella caduta? o forse perché a volte non abbiamo pietà di noi stessi e dei nostri limiti? o forse ancora perché abbiamo dimenticato Dio?

    Nightowl: è vero a 15 anni la scuola sembra l’universo e viceversa. E la scoperta di quello che vali si gioca sui voti. Ma è come quando scrivi. Se scrivi una cosa brutta non sei tu che fai schifo, ma quello che hai scritto. Semplicemente devi provare a farlo meglio…

    inoltre non ti sbagliavi affatto sull’andare oltre. Quello lo do per scontato… 😉

  7. Pubblicato il 10 novembre 2008 at 15:59 | Permalink

    Sicuramente l’una e l’altra cosa, ma non solo.
    Quanto a Dio, non me la sento di esprimere un giudizio in questo ambito.E taccio.

  8. Pubblicato il 10 novembre 2008 at 22:15 | Permalink

    franca: perché non solo? Se ti va di dire qualcosa è gradito.

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