Cuore di Prof

Un’alunna si lamenta perchè dopo essersi fatta avanti con un ragazzo lui è sparito.
Un alunno si lamenta perchè nello stesso giorno gli hanno sfondato il vetro della macchina e il lavandino si è otturato.
Un’alunna si lamenta perchè a casa qualcosa non va per il verso giusto.
Un alunno si esalta perchè ha avuto un pagellino da 8,2.Prof 2.0 raccoglie mille pezzi di vita dolente o gioiosa. Prova a spiegare lo stile dei ragazzi timidi, ripara lavandini a distanza, asciuga una lacrima, raccoglie un sorriso… e quando non può o non deve fare nulla… ascolta.

Torna a casa con un puzzle da ricostruire e quando lo ha ricomposto, scopre che è l’immagine di un cuore. Un cuore che ogni giorno è costretto a dilatarsi… anche suo malgrado.

30 commenti

  1. Pubblicato il 10 aprile 2008 at 22:27 | Permalink

    dai! il resto va alla grande! :-)

  2. Pubblicato il 10 aprile 2008 at 22:51 | Permalink

    Non cercavi il Paradiso nella città?
    Credo che tu l’abbia trovato!
    E’ nel tuo cuore…

    :-)

    Charles

  3. Pubblicato il 11 aprile 2008 at 07:47 | Permalink

    Per Giovanni: lo so bene! E ne sono felice.
    Per Charles: “happiness is real if is shared” (Into the wild). Grazie!

  4. Pubblicato il 11 aprile 2008 at 16:30 | Permalink

    Lascia un pò di spazio nel tuo cuore anche per me ciao

  5. Pubblicato il 11 aprile 2008 at 16:56 | Permalink

    l’anonimo dell’11 aprile 2008 delle 17.30 sono io

  6. Pubblicato il 11 aprile 2008 at 17:45 | Permalink

    Per te, mamma e il resto della banda ho un cuore a parte…

  7. Pubblicato il 11 aprile 2008 at 22:44 | Permalink

    Thank you to share your happiness with me and the others friends of this extraordinary blog. (Always into the wild, always shine!).

    Bye and… never close your eyes!
    Charles (the wild boy :-) )

  8. Pubblicato il 12 aprile 2008 at 09:22 | Permalink

    Never loose…

  9. Pubblicato il 13 aprile 2008 at 11:13 | Permalink

    riflessione non mia: ogni relazione umana autentica è dialogo: con il mondo (ed è poesia), con gli altri (ed è amore), con la cultura ( ed è intelligenza), con la natura (ed è contemplazione) con Dio ( ed è preghiera),ma aggiugo io, ha bisogno di un cuore

  10. Pubblicato il 13 aprile 2008 at 21:03 | Permalink

    Grazie… Rimando al post del 13 aprile che raccoglie la suggestione…

  11. Pubblicato il 15 aprile 2008 at 15:43 | Permalink

    il tuo cuore è grande ma come ogni cuore va sostenuto ascoltato ricaricato e se ascoltare capire amare e donare è vita anche il tuo cuore ha bisogno di ricarica . saper amare è un dono prezioso come lo è la semplicità e l’ umiltà di chiedere aiuto.sono un papa di 55 anni e sento di dirti: Dio ti bendica, ma aggiungi alle frasi di lato al tuo scritto la parola confidenza o condivisione. ti abbraccio alberto

  12. Pubblicato il 15 aprile 2008 at 16:35 | Permalink

    Alberto grazie delle tue parole. Se il mio cuore è grande è, come ho scritto, a volte suo malgrado. E sperimento giorno per giorno che se riesco ad allargarlo un po’ è proprio perchè cerco e, spesso, trovo questa ricarica. Ho aggiunto le parole che mi hai suggerito. Ti ringrazio… di cuore!

  13. Pubblicato il 25 aprile 2008 at 14:29 | Permalink

    caro prof ha ragione, però secondo me bisogna riflettere prima sulla parola AMORE che cosa significhi e che valore spesso la gente gli atribuisce. infatti secondo me prima bisogna fare un’accurata analisi dando al termine e al suo significato un valore oggetivo e assoluto nel quale tutti diano la propria condivisione. Se questo passaggio è a tutti chiaro, il resto viene da se.

  14. Pubblicato il 25 aprile 2008 at 16:27 | Permalink

    Dai Anonimo aiutami a definire questo amore universale che tutti possano condividere…
    (Se riusciamo credo che diventeremo famosi!)

  15. Pubblicato il 5 maggio 2008 at 14:23 | Permalink

    sono l’anonimo del 25 aprile. dicerto la definizione non pesno sia presente sul vocabolario… o forse potremmo inventare insieme un vocabolario non che spieghi il significato delle parole ma come appliccarle e matterle in pratica sarebbe un colpaccio… e cmq penso che la risposta qualunque sia sarà soltanto un utopia da raggiungere per l’uomo, pur rimanendo dell’idea che non si smette mai di crescere e di migliorare…

  16. Pubblicato il 5 maggio 2008 at 17:06 | Permalink

    sono d’accordo con te. I pensieri pensano le cose come dovrebbero essere e non come sono. Poi la vita cerca di imitarli…

  17. Pubblicato il 5 maggio 2008 at 18:46 | Permalink

    Quindi che definizione da alla parola amore?…

  18. Pubblicato il 6 maggio 2008 at 21:27 | Permalink

    Dalle origini del mondo si cerca la definizione… non riesco in un commento ad un post di un blog a risolvere il problema… Partiamo però da qualche ingrediente e proviamo ad andare avanti: che ne dici se partiamo dal grado zero, amore come antidoto alla paura della solitudine?

  19. Pubblicato il 9 maggio 2008 at 15:21 | Permalink

    Non sono molto d’accordo con questa definizione: amore come antidoto alla paura della solitudine. Un amore che nasce dalla paura rischia di incatenare…e di lasciarci più spaventati di prima se finisce. asterope

  20. Pubblicato il 9 maggio 2008 at 15:39 | Permalink

    Sono d’accordo. E allora tu che proponi come grado zero? Cosa spinge l’uomo ad amare? O meglio cosa cerca l’uomo quando ama?

  21. Pubblicato il 9 maggio 2008 at 15:54 | Permalink

    Forse superare il proprio limite di essere finito…
    credo che amare sia una pulsione naturale ad uscire da sè stessi,
    nasce dal desiderio di infinito non da una paura. (almeno per me)
    La persona amata è il punto d’appoggio con cui sollevare il mondo.
    asterope

  22. Pubblicato il 9 maggio 2008 at 16:06 | Permalink

    Mi piace…

  23. Pubblicato il 11 maggio 2008 at 17:13 | Permalink

    si piace anche a me( anonimo del 25 aprile)

  24. Pubblicato il 11 maggio 2008 at 17:16 | Permalink

    Ma allora se è tutto così naturale e entusiasmente perchè ci mettiamo tanta fatica?

  25. Pubblicato il 12 maggio 2008 at 20:52 | Permalink

    Che sia naturale ed entusiasmante non escude che sia difficile.
    Ci innamoriamo perchè questo desiderio di infinito ci fa anelare ad essere più di quello che siamo…ma nella fase dell’innamoramento non possiamo sapere se il sentimento diventerà amore, ed è questo che ci destabilizza…
    sbagliarsi equivale a soffrire, ma è necessario correre il rischio se vogliamo arrivare all’amore.
    “la felicità non è mai la metà di un infinito…”
    Ma queste sono solo le mie idee, voi cosa ne pensate anonimo e prof?
    asterope

  26. Pubblicato il 13 maggio 2008 at 07:53 | Permalink

    è bella e accogliente questa stanzetta rimasta protetta dalal ridda degli altri post, dato che ormai questo post non è più nella pagina principale.
    quindi se capisco bene innamorarsi è il rischio dell’amore, ma se l’amore sboccia quel rischio è ripagato, altrimenti rimane l’aver provato e scoperto che di amore non si trattava. o sbaglio?

  27. Pubblicato il 15 maggio 2008 at 16:34 | Permalink

    Non so…
    forse innamorarsi è la scintilla dell’amore, più che il rischio…
    e poi non credo che il “rischio venga ripagato se l’amore sboccia” non credo si possa parlare di risarcimenti in amore…
    innamorarsi è bello in sè… così, anche se scopriamo che “di amore non si trattava”, rimane l’aver provato un bel sentimento, l’essere stati capaci di dare ad un altro la cosa più bella che possediamo…

    In ogni caso mi accorgo di aver circoscritto il discorso all’amore tra uomo e donna, certo Amare vuol dire molto di più…
    credo che sia una disposizione dell’anima…
    voi che ne pensate?
    asterope

  28. Pubblicato il 23 maggio 2008 at 17:36 | Permalink

    Ecco allora quale è la base che vale per tutti i tipi di amore e di legami?

  29. Pubblicato il 23 maggio 2008 at 21:26 | Permalink

    Credo in ogni caso che amare sia una pulsione naturale ad uscire da sè stessi… anche nell’amicizia… Quando non ce la facciamo da soli l’Amico ci accompagna fin sulla soglia della nostra solitudine…
    Ma l’Amico è anche quello che ci permette di vedere il mondo attraverso i suoi occhi e di afferrare qualcosa che da soli non possiamo comprendere…
    è dal dialogo con le persone che amiamo e ci amano che scopriamo il mondo e noi stessi…
    che ne dite?
    asterope

  30. Pubblicato il 27 maggio 2008 at 16:36 | Permalink

    Ho provato a rispondere nel post sullo specchio, che devo in parte alla tua riflessione. Grazie!

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