William Gibson, “Inverso”, Urania Jumbo 7

luglio 27th, 2019 by Redazione

William Gibson, “Inverso”, Urania Jumbo n. 7, agosto 2019

William Gibson, "Inverso"

William Gibson, “Inverso”, Urania Jumbo n. 7, agosto 2019

Essere pagati per testare i videogiochi. È questo il sogno, giusto?

Per Flynne però diventa un incubo. Nel momento in cui accetta di sostituire il fratello Burton in una sessione di gioco, la ragazza si trova scaraventata in una realtà futura molto più “reale” che “virtuale”. E ben presto scopre che in ballo c’è la vita vera.

William Gibson, il padre del cyberpunk, non delude le aspettative e crea un mondo appassionante e realistico, un “mondo dentro un mondo” dove tecnologia e biologia interagiscono a un livello sempre più estremo e viscerale.

Leggendo “Inverso” non sembra di trovarsi in un’opera di fantasia, quanto in un possibile futuro, concreto e neanche troppo lontano. Un mondo fatto di cambiamenti climatici, inquinamento, cementificazione, cinismo e stupidità. Uno sguardo impietoso sulla nostra civiltà e su quello che potrebbe presto diventare.

WILLIAM GIBSON

Nato nel 1948 nella Carolina del Sud, dalla fine degli anni ’70 vive e lavora a Vancouver, in Canada. Insieme a Bruce Sterling è considerato il padre del cyberpunk, della connessione estrema tra uomo e macchina, tra digitale e organico. “Inverso” (The Peripheral) è un romanzo del 2014 con cui Gibson torna alla fantascienza dopo la conclusione della Trilogia di Bigend (“L’accademia dei sogni”, “Guerreros” e “Zero History”). Tra le sue opere ricordiamo anche “Johnny Mnemonic” (1981) da cui è stato tratto il film omonimo del 1995.

Su Urania Collezione n. 121 (gennaio 2013), è inoltre uscito “La macchina della realtà“, scritto da Gibson insieme a  Sterling.

 

EBOOK DISPONIBILE AD AGOSTO

Posted in Fantascienza, Urania Jumbo

38 Responses

  1. Emanuele

    Come mai pubblicare un romanzo ancora in catalogo e perfettamente reperibile invece di continuare a proporre opere inedite? Questa collana mi stava piacendo proprio per questo: vi prego di non iniziare ad imbottirla di ristampe.

  2. AJdPdR

    @ Emanuele …
    Credo che fra l’edizione di Urania in uscita ad Agosto e quella apparsa precedentemente in libreria vi sia una discreta differenza di prezzo …
    O no ?

  3. paolo f

    Capisco benissimo il passaggio da edicola a libreria come, ad esempio,la trilogia dellla Luna di Ian McDonald.Avete spiegato benissimo,qualche tempo fa,la logica dell’operazione. Mi risulta,invece, poco comprensibile il percorso “inverso” (orrendo gioco di parole).
    Ma che posso saperne io,avrete senza dubbio le vostre buone ragioni. Comunque il Jumbo si acquista a prescindere.

  4. GianOsvaldo Orlandi

    Felicissimo dell’uscita che acquisterò sicuramente, compreso l’ebook per leggere con comodo sotto l’ombrellone.
    Tra l’altro ricordo che per l’uscita in libreria a ben altro prezzo, l’ebook non fosse disponibile.
    Bene così,Jumbo come qualità/prezzo non ha rivali :-)

  5. Micronaut

    Una bellissima uscita estiva non mancherò di prenderlo per completare la mia collezione di romanzi di WG.

  6. Irnthi

    Ottima uscita, lo aspettavo e non vedo l’ora di leggerlo! Capisco che chi ha già la prima edizione da libreria storcerà il naso, ma per chi – come me – non l’ha ancora letto, questo Jumbo in ebook costa un terzo dell’edizione da libreria. Viva gli inediti, ma ogni tanto qualche operazione del genere non guasta :)

  7. andrea dc

    Una osservazione/suggerimento per la redazione: perché non inserire un link di acquisto dell’ebook che porti direttamente al Kobo store?

  8. Pietro Paolo

    Spero sempre in un cambio di periodicità della collana Jumbo. Almeno subito in bimestrale e più avanti in mensile.

  9. Silver Apple

    Io ho preso la prima edizione, William Gibson è uno dei pochi autori viventi a meritarsi che gli si comprino i libri appena escono senza aspettare l’edizione economica e a sorpassare scaffali su scaffali di libri in attesa. Non lo faccio più neanche per Don De Lillo! Penso che quando ha smesso di scrivere fantascienza sia addirittura migliorato, perché il cyberpunk è diventato non un genere letterario ma uno sguardo sulla realtà. Però ho accolto con favore la bella notizia del suo ritorno nei ranghi.

  10. giuseppe de santis

    Sono anni che compro urania,non siete cambiati,proponete cose come il ciberpunck,ormai superate e non bella fantascienza,certe volte mi domando se li leggete i libri che pubblicate che alcuni non si possono prorpio leggere,per esempio sfogliai i racconti di clarcke,di un minimalismo,se devo leggere so andato ,qua e la e non c è costrutto,preferisco un saggio

  11. Stefano-B

    Be’, il cyberpunk non mi pare superato, anzi è tornato alla ribalta (secondo me Ready Player One ne è un buon esempio).

    Comunque io trovo una buona opportunità poter leggere questo libro a 10 euro piuttosto che a 24.

  12. Luca

    @Stefano-B
    Complimenti per essere riuscito a capire lo sproloquio sgrammaticato e incoerente di giuseppe de santis. Io pensavo che fosse un scherzo mal riuscito…

  13. Federico

    Grazie Redazione, io lo trovo un libro interessante. Lo comprerò di sicuro. Saluti

  14. stefano galliena

    Carissima Redazione state facendo un lavoro egregio sia nelle proposte che nel puntuale completamento delle saghe.
    Poi è pur vero che ‘de gustibus…’ etc. etc., ma la volontà di Urania di proporre ottima fantascienza e di farlo al meglio è indubbia.
    Continuate così.

  15. Redazione

    Grazie, @Stefano Galliena! :-)

  16. heropass

    Gibson non mi entusiasma ma dopo tanto tempo farò qualcosa che non ho più fatto.
    Acquisterò lo stesso perché per quel che mi riguarda Urania sembra aver recuperato una politica editoriale consistente e da casa editrice di fantascienza invece che esclusivamente (come a me è sembrato) di prodotti da vendere.
    Capisco bene il senso delle ristampe, piacciano o meno, per compensare una ripartenza con maggiore attenzione (non solo sul blog) al lettore.

    Mi spiace solo che siano spariti gli editoriali. Se doveste pensare a inserire rubriche che non siano stanche elucubrazioni riempispazio potrei riabbonarmi.

    Saluti.

  17. TralfaRalfa

    Mi associo pienamente a heropass per quanto riguarda gli editoriali! Inserire qualche articolo o rubrica interessante darebbe il tocco in più ad una rinnovata e positiva politica editoriale. Poi sulle singole uscite ognuno la pensa giustamente a modo suo. Io ad esempio non amo le ristampe perché in genere sono libri che ho già letto ma capisco che ci sono anche le esigenze dei nuovi lettori. Questo di Gibson poi a suo tempo non l’avevo preso ma la sua riproposizione mi stuzzica e quindi va benone: appena esce lo prendo!

  18. Micronaut

    Che giorno dovrebbe uscire di preciso?

  19. Redazione

    Pubblicato oggi un articolo di Beppe Roncari su Nnedi Okorafor e la trilogia di Binti. Buona lettura!
    http://blog.librimondadori.it/blogs/urania/2019/08/05/nnedi-okorafor-trilogia-binti/

  20. AJdPdR

    E’ in edicola …

  21. Jimi Paradise

    Io personalmente trovo che ripubblicare titoli già usciti faccia parte di una collana matura e di successo…

    Mi associo, però, alla richiesta di editoriali e approfondimenti!

  22. Antonio Ardito

    Notizie sulla prossima uscita Jumbo di Novembre ?

  23. giuseppe de santis

    luca,ho cataste di urania che tu non riesci a immaginare,ma io amo i vecchi urania ,quelli con la doppia scrittura su una pagina,ti dico un altra cosa,ti parlo degli anni 90,inviai 4 romanzi al premio urania,uno lo scrissi a mano,si intitolava la storia di er,dato che leggo molto,comprando dei libri belli,grande fu la sorpresa che era una vicenda raccontata dal grande filosofo greco ,platone,mi era venuto in mente sto titolo dopo aver letto il finto cuore di dr,che aveva vinto l anno precedente il premio urania,con atmosfere tipo di dick,l anno successivo scrissi l incubo ricorrente,allora era in atto la guerra in bosnia con la pulizia etnica,l ultimo romanzo che inviai lo intitolai cresim,che raccontava di un gesu su un altro pianeta,ogni tanto mi vengpono in mente storie di fantascienza da raccontare,ma me li dimentico,i tempi sono cambiati,ti racconto un altra cosa,non ricordo il titolo,ma era un autore francese ed ho questa immagine della fine del mondo e lui si salvava sopra un astronave,è come se uno ti facesse rivivere una cosa che pensavi,livello 7,me lo perdo sempre,mi attira sto romanzo,girando in rete,mi ha fatto tanto male leggere miroshades,non lo so scrivere ,i racconti ciberpunk,perchè mi riportano indietro alla giovinezza e timidezza

  24. Stefano-B

    @Giuseppe
    con un po’ di impegno ho capito tutto quello che hai scritto, però qualche altro segno di interpunzione non guasterebbe: ad esempio un punto qua e là, o un paio di parentesi.
    Perché così sembra quasi un flusso di coscienza…
    Capisco che siamo su internet, tutti di fretta, ecc, spero però che tu non scriva così anche i romanzi :)

  25. AJdPdR

    @ Stefano-B …

    Parole sante !!!

  26. AJdPdR

    Altra trasposizione di messaggi!!!
    Il mio sarebbe dovuto apparire dopo quello di Stefano-B.
    Non è la prima volta che succede.
    Temo perciò che il Continuum Spazio-Temporale del Blog si sia irrimediabilmente lacerato …
    :(

  27. Redazione

    @AJdPdR continuum spaziotemporale ripristinato! 😉

  28. Lee

    Ottima uscita per me, ormai leggo solo in ebook e questo titolo era uscito solo in cartaceo e poi Gibson merita sempre secondo me, anche se non è per tutti. Felicissimo anche per la trilogia della Okorafor.

  29. Mbar

    Agosto Urania mia non ti conosco
    Incuriosito dalla disponibilità dell’ultimo titolo di William Gibson in italiano, e con l’intenzione di proporlo a mio figlio (il quale, bontà sua, si rifiuta di leggere libri su Kindle e simili) mi imbarco, in una rovente domenica di Agosto, alla ricerca dell’ultimo Urania Jumbo.
    Abito a Milano e so bene che le edicole son quasi tutte chiuse, ma approfitto della vicinanza del Mondadori Megastore di via Marghera per fare un tentativo, anche se non ricordo di avere mai visto le collane Mondadori in vendita lì. Infatti, nella – relativamente – fornitissima edicola nessuna traccia. Inutile chiedere alle cassiere, devono pure gestire una coda abbastanza sostanziosa. Mi avvio verso la zona libreria, molto vasta, e chiedo a una addetta alla informazioni dove tengano i romanzi di Urania, che non ho trovato al piano di sotto. La signora risponde, ridendo, “Ma sono anni che non ci sono più!”, ribatto, no guardi nelle edicole ci sono, solo nella vostra non si trovano, mi risponde con un “Certo (?), ma se vuole trovare numeri vecchi…” la interrompo, leggermente seccato: “No, cerco il numero di Agosto, di una collana MONDADORI.”. Non risponde, alza gli occhi al cielo allargando le braccia, sicuramente pensando: “Basta turno di Ferragosto, guarda qua che svalvolato…”.
    Morale: l’edicola in fondo a Via Sardegna è aperta e ha Urania in tutte le varianti. Se lo chiedete in dialett milanes l’anziano edicolante vi servirà con un sorriso, merce rara di questi tempi.

  30. AJdPdR

    @ Redazione …

    Grazie !!!

  31. nottolone

    Mbar, davvero gradevole e spassosa, almeno per chi legge, la tua nota di vita quotidiana di volenteroso lettore di Urania.:-)
    Aggiungo, che l’unica collana da edicola di fs italiana non si trovi nel “megastore”mondadoriano è, come dire, straniante…

  32. giuseppe de santis

    10

  33. TralfaRalfa

    Grande Mbar!! Veramente simpatica la tua narrazione di un episodio assai indicativo. Ma soprattutto grande perchè (forse) riesci a far leggere Gibson (e magari SF in generale) a tuo figlio! Io con mia figlia non sono mai riuscito, nemmeno pagando …

  34. stefano galliena

    Certo che anche la commessa che pensa che Mbar stia cercando nel 2019 una collana chiusa dopo 14 numeri negli anni ’50 è surreale.
    Anch’io in un Mondadori Store ho acquistato alcuni volumi e per sbaglio li ho appoggiati in cassa insieme a un Giallo Mondadori acquistato mezz’ora prima in edicola.
    Il cassiere osserva il volume intruso ed esclama:’Ma cos’è sta roba?’, come se avessi mischiato gli Oscar con una fetta di zola.
    Morale nei Mondani Store le collane da edicola non le conoscono.

  35. giuseppe de santis

    Mentre leggevo un articolo scientifico sull’ibernazione,mi è venuto in mente un idea per un racconto di sf, immaginavo un astronave che navigava nelo spazio,verso una lontana galassia e l equipaggio ibernato, si spengono i motori e gli ibernati si risvegliano,lontani dal pianeta terra, di cui hanno nostalgia.

  36. Raffaele

    Ciao redazione,non mi sono perso un Jumbo, sono molto belli, ma aspetto con crescente ansia la pubblicazione degli inediti di Iain M. Banks. Spero arrivino quanto prima, fidatevi che andranno a ruba in ogni edizione.

    A presto!

    Raffaele

  37. Silver Apple

    @ giuseppe de santis: e vengono divorati uno dopo l’altro da una roba piena di denti. Sarà un successo.

    La trama mi sembra un po’ un passo indietro rispetto alla trilogia di Bigend.

    Il cyberpunk è la fantascienza che ho visto quasi in tempo reale, al netto del ritardo con cui le cose arrivano in Italia, gli sono molto affezionato, ed è anche il periodo della veste grafica di Urania un po’ metallara che preferisco… da noi ha avuto un valore anche politico, andavo nelle librerie dei centri sociali… compravo le cose della Shake… Adesso lo trovo ingenuo se non imbarazzante a parte qualche eccezione… uno dei Nabat aveva pubblicato una distopia cyberpunk che mi ricordo scritta benissimo e piena di acume… ma magari me la ricordo meglio di come è. Mi piaceva che le vicende si svolgessero a Milano, alla stazione di Porta Garibaldi, in posti che conosco. Comunque a parte il tanto trash che ha generato… anche al cinema… il cyberpunk secondo me rimane ancora uno strumento valido di analisi della realtà, se uno non si fissa su un immaginario datato e puramente coreografico. Per esempio aborro (con molte “R” come direbbe Mughini) la deriva misticheggiante/induista. Tutti i connettivisti italiani gli devono molto e li trovo molto interessanti… un libro come “La ragazza meccanica” non esisterebbe senza Bruce Sterling. Ha inserito una narrazione compiuta e perfettamente fruibile… e cinematografica all’interno di uno scenario alla Sterling, cosa di cui Bruce Sterling stesso non è capace, perché ha sempre avuto l’occhio lungo ma come narratore è… diciamo… ermetico. Il Neal Stephenson maturo di Criptonomicon. Un po’ di cose belle le ha generate.
    La mia fantascienza preferita in assoluto ora è quella della fine degli anni sessanta/anni settanta… la new wave inglese etc etc, ma se mi capita tipo su una bancarella un Urania versione metallara in odore di cyberpunk, anche minore, anche palesemente trash difficilmente dico di no.

  38. Jimi Paradise

    Mi associo @RAFFAELE

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