Urania Horror 13: Cerimonie nere

giugno 29th, 2017 by Moderatore

COP_urania_horror_13.coverQuesto corposo volume estivo offre tre testi ordinati cronologicamente, in
modo da costituire un’ideale galleria dell’horror classico e contemporaneo:

LA CITTÀ VAMPIRA di Paul Féval, con la sua metropoli di tombe: non la
prima ma certo la più godibile variazione europea sulla voga del romanzo
vampirico nata in Inghilterra.

IL VILLAGGIO NERO di Stefan Grabin´ski, una scelta dei più inquietanti
racconti dello scrittore polacco vicino a Kafka oltre che a Poe, con una
serie di terrificanti variazioni sulla malvagità del Tempo.

LA CERIMONIA di Laird Barron, il più amato tra i nuovi autori americani
insieme a Thomas Ligotti. Una storia di pratiche segrete e culti innominabili
che si svolge nel cuore della nostra civiltà.ù
P. FÉVAL (1816-1887), S. GRABINSKI (1887-1936), L. BARRON (1970) Tre grandi dell’horror e del weird, ma non solo. Féval è stato un romanziere prolificissimo anche nel genere storico e di cappa e spada (Il cavaliere di Lagardère); Grabin´ski è un contemporaneo di Lovecraft che sostituisce agli incubi dello
spazio quelli del tempo e della soggettività; Barron il più credibile erede della tradizione nera americana.

EBOOK DISPONIBILE

Posted in Horror

19 Responses

  1. John Titor

    Brambilla for president!

  2. prigioniero

    Un volume monstre …in dimensioni e attitudini

  3. Viaggiatore Del Tempo

    Probabile acquisto..forse leggermente datate come storie?spero di ricredermi

  4. Steve

    Che data di uscita è prevista per il presente volume?

  5. ophiucus75

    Balenottero perfetto, per quanto possegga e abbia apprezzato due opere su tre, davvero di ottimo livello. Peccato per le voci sulla chiusura, perché questa incarnazione di Urania Horror si era mossa molto bene, dalla trilogia di Del Toro agli inediti di Campbell e Howard, alle riproposta di Jean Ray, Keene e Chappell. Sembra impossibile non riuscire a costituire uno zoccolo duro di lettori visto il rapporto qualità prezzo (ma ho il sospetto che la maggior parte delle colpe dipenda dalla distribuzione, spesso schizofrenica e illogica).

  6. Fra

    Ho appena scoperto, leggendo la prefazione, che questo sarà l’ultimo libro pubblicato della serie Urania Horror. :-( mi

  7. andrea dc

    Il volumome mi sembra interessante, è un sicuro acquisto, voglio valutare le prime due storie, che hanno svariati anni alle spalle, anche se so che questo non indica necessariamente una “ingenuità” delle storie.

  8. Andrea

    Davvero sarà l’ultimo? Spero sia da intendere in attesa di un rilancio. Anch’io non mi capacito di come non sia possibile portare avanti in maniera continua un discorso editoriale di questo tipo sul genere horror e/o fantasy. Forse c’è davvero un problema a livello di marketing/distributivo.

  9. ophiucus75

    Assicuro che il Grabinski porta molto bene la sua età, alla fine è un contemporaneo di Lovecraft, e pure buon lettore di Freud…

  10. Mirko

    Ci avrei scommesso che la pubblicazione di The Rising di Brian Keene, annunciato ai tempi di Epix, era una bufala per darsi prestigio. Che tristezza.

  11. FM

    ultimo volume e per questo mi rammarico, ma non capisco come sia possibile non riuscire a distribuire con continuità una serie con così tanto potenziale.

  12. Fabio

    Che dire, lo aspettavo da tempo, da quando ne ho sentito annunciare l’uscita un mese fa; volumone mitico, spiace che per il momento la collana horror si ferma qui, come mi era spiaciuto per “epix” anche se la seguivo molto meno, mentre questa ho acquistato una buona parte delle uscite, vedremo, sono fiducioso che ci possa essere un ritorno, anche nella collana Urania regolare come un tempo furono pubblicati Herbert, Laymon, persino Lovecraft…

  13. stefano galliena

    Non ho mancato un’uscita di Urania Horror, Peccato, ci si sente impotenti di fronte alla chiusura di una collana amata e collezionata con santa pazienza. Speriamo in un arrivederci

  14. Kirth Gersen

    Peccatissimo… io li avevo presi tutti fino ad ora (3 copie del Malpertuis). Spero sia una condizione momentanea e che magari si possa passare a un’uscita semestrale.

  15. ophiucus75

    Ordinato un mese prima dell’uscita presso edicola che mi tiene Urania (quando la mandano) e mai giunto… Poi ci lamentiamo che chiudano collane: il problema è distribuzione (e sono a 70km da Segrate, non 2000).

  16. Salvatore

    Peccato, sono entrato nel mondo di Urania proprio grazie alla collana Horror, poi mi sono appassionato anche alle altre. Ma l’Horror rimane la mia preferita, quindi spero di rivevederlo in edicola. Auguri per l’eventuale nuova proposta, aspettiamo con fiducia.

  17. Francesco

    Oggi ho terminato il primo dei tre racconti, ” La città vampira”. Non sono un amante della scrittura ottocentesca e l’ho trovato abbastanza macchinoso. Lo valuterò nel complesso, dopo aver letto il volume completo.

  18. Roberto

    Ho quasi terminato questa raccolta dell’Orrore che ho acquistato per caso in edicola; che dire: “stupefacente”! Sono rimasto deluso da “La città Vampira” di Paul Feval, una storia troppo sconclusionata, lontanamente terrificante, con alcune idee interessanti che andavano sviluppate meglio e un finale deludente. Mi stupisce che abbiano scelto questo racconto, diciamo “gotico” più che horrorifico, piuttosto che l’altro romanzo, più interessante dello stesso autore, “La Vampira”, storia di un’enigmatica contessa ungherese di una bellezza venefica, primo prototipo di donna vampiro il cui tratto distintivo è l’erotismo. Per quanto riguarda i racconti di Stefan Grabinski, una vera scoperta devo dire, con una scrittura pregevole; alcuni di questi sono racconti di fantasmi; i racconti più belli sono: “Lo sguardo”, un racconto paranoico che conduce nel un vero terrore, sia il protagonista sia il lettore, con finale a sorpresa; “La stanza grigia” la più bella storia di fantasmi; “A casa di Sara” è il racconto più lungo ma il più bello secondo il mio parere con protagonista una donna enigmatica ed estremamente erotica che pare “consumi” gli uomini che hanno la sfortuna di cadere tra le sue grinfie, con riferimenti biblici; nonché interessante e decisamente ironico “La storia di un becchino”, anche questo con finale a sorpresa. Grabinski, scrittore sublime.
    E che dire de “La Cerimonia” di Laird Barron, scoperto il nuovo Stephen King o meglio H.P. Lovecraft. Una storia incredibile che si apre come una favola nera e si divide in archi temporali dagli anni 50, agli anni 80 fino al presente con protagonista Donald Miller che non ha ricordi di quello che gli successe negli anni 50 mentre si trovava con la moglie a Città del Messico e scomparse per 48 ore assistendo a riti cruenti e sanguinosi; che dire un vero “orgasmo letterario”!!!

  19. Basarab

    Questo volume è uno scrigno pieno di gioielli, alcuni estremamente preziosi, come la bizzarra fiaba nera “La città vampira” di Féval e alcuni splendidi racconti di Grabiński, il «Lovecraft polacco». Nessuno dei testi è meno che avvincente, e davvero ottime cura e traduzioni. Ne parlo diffusamente qui:
    http://ilcatafalco.blogspot.it/2017/08/feval-grabinski-barron-cerimonie-nere.html

    È un peccato che questa collana debba chiudere, viene da chiedersi il perché… Mi spiego: molti lettori appassionati di horror neanche sapevano dell’esistenza della collana… graficamente talmente somigliante alla classica Urania da mimetizzarsi e a sfuggire ai non cultori di SF. Ho potuto constatare che molti edicolanti non la conoscevano. Metti poi il riproporre testi già pubblicati in altre collane (come i romanzi di Del Toro/Hogan), la saltuarità delle uscite e la non capillare distribuzione.
    Insomma, nonostante la qualità e le buone intenzioni dei curatori, quanto ha davvero creduto l’editore in questa collana? E se non ci crede l’editore, cosa credete faranno i lettori?

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