Ian Watson

aprile 11th, 2012 by Moderatore

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Ian Watson (n. 1943) è uno tra i maggiori autori inglesi di fantascienza. Notissimo per aver scritto il soggetto cinematografico di A.I. Iintelligenza artificiale (il film di Steven Spielberg tratto dal racconto di Brian W. Aldiss), è stato più volte tradotto nella nostra lingua. Dopo aver esordito, con un racconto, nel 1969 – “Roof Garden Under Saturn”, apparso su “New Worlds” – questo ex-insegnante d’inglese ed ex- professore di futurologia al Politecnico di Birmingham (con annessi corsi sulla fantascienza) si è dedicato alla letteratura a tempo pieno dal 1976. Diversi romanzi e molti racconti sono apparsi anche in italiano, dove la sua opera è stata costantemente seguita da “Urania”, ma molto resta da fare per presentarlo degnamente ai lettori del nostro paese. Il romanzo d’esordio di Watson, The Embedding (1973), è uscito – con il titolo Il grande anello, 1979 – nella collana “Sigma” di Moizzi, che presentò diverse opere notevoli degli anni Settanta; mentre quello stesso anno vede l’inizio delle traduzioni di Watson nella nostra collana, che fa uscire Miracle Visitors del ’78 come La doppia faccia degli UFO. L’anno successivo, 1980, è sempre “Urania” a proporre un’importante antologia apparsa in Inghilterra nel ’79, The Very Slow Time Machine (Cronomacchina molto lenta). Come autore di racconti Watson è originale e prolifico: ne ha scritti oltre cento.
Benché le sue brillanti short stories continuino ad apparire in appendice a “Urania” e su altre pubblicazioni – una per tutte, la pluriristampata “Convention mondiale del 2080″ – bisogna aspettare il 1986 prima di vedere un altro romanzo di Watson nella nostra lingua. E’ Il libro del fiume (The Book of the River, 1983), compendio di quattro parti uscite originariamente sul “Magazine of Fantasy and Science Fiction” e seguito poi da Il libro delle stelle (The Book of Stars, 1984; tr. it. 1988) e Il libro delle Creature (The Book of Being, 1985; tr. it. 1988), tutti apparsi sulle nostre pagine nella traduzione di Laura Serra. E’ il tentativo di Watson di comporre un vasto affresco a metà tra la fantascienza e il fantastico, e gli conquista le simpatie di un pubblico più vasto. Nel 1990 la “Biblioteca di Nova SF” della Perseo Libri recupera God’s World del 1979 (Il pianeta di Dio), un romanzo a sfondo metafisico in cui la nostra razza riceve in dono la propulsione interstellare, ma solo un gruppo ristretto di individui viene scelto per raggiungere il pianeta dei donatori e incamminarsi sulla strada di un’imprevedibile trasformazione. Nel 1997 appare su “Urania” L’ultima domanda (Hard Question, 1996), un thriller tecnologico ricco di sorprese, e nel 2000 Superuomo legittimo (Converts). Intanto, nel 1999 l’Editrice Nord ristampa, nelle proprie collane, Il grande anello e La doppia faccia degli UFO, cambiando i titoli a entrambi: diventano rispettivamente Riflusso e L’enigma dei visitatori. Nel 2002 esce su Urania Il mistero dei Kyber (Under Heaven’s Bridge, un romanzo del 1981 scritto in collaborazione con Michael Bishop). Nel 2004 Hobby & Work fa uscire Draco (id., 2002) e Harlequin (id., 2004). Nel 2005 replica “Urania” con L’anno dei dominatori (Mockymen, 2003), mentre Hobby & Work presenta I figli del caos (Caos Child, 2004).
Tra i romanzi ancora inediti di Watson in Italia, segnaliamo: The Fire Worm (1988) che tradurremo prossimamente; The Jonah Kit (1975), vincitore del premio British Science Fiction; The Gardens of Delight (1980), Deathhunter (1981), Chekhov’s Journey (1983), Queenmagic, Kingmagic (1986), Whores of Babylon (1988) e The Flies of Memory (1990).
Nel giudizio di John Clute e Peter Nicholls, forse i migliori studiosi contemporanei della fantascienza inglese, “la narrativa di Ian Watson, a volte obbiettivamente difficile per la sua complessità, può essere vista come una vivace rivolta contro l’oppressione intellettuale e politica, ma anche come una dichiarazione dei limiti – almeno per quanto riguarda gli esseri umani – del concetto di realtà. Quest’ultimo, essendo stato creato su misura dei nostri ristretti canali percettivi, risulta soggettivo e parziale; il tentativo umano di accedere a realtà più complesse, attraverso metodi che vanno dalle droghe alle discipline linguistiche, dalla meditazione a un’educazione radicalmente innovata, non sarà mai completamente coronato dal successo. L’umanità è troppo limitata, troppo poca cosa per afferrare la realtà nel suo complesso. Ian Watson è forse lo scrittore di fantascienza contemporaneo che meglio sintetizza questi temi, e il meno illuso”.

Giuseppe Lippi

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6 Responses

  1. Gianluca

    A quando gli urania in versione ebook?

  2. Il Trasfigurato

    off topics@ per tutti quelli che vorranno scusarmi…..

    Buongiorno, venerdì 13, oggi , a Palermo, alle 8.20 e poi ancora dopo,diverse altre fino alle 12.00, abbiamo avuto scosse di terremoto,di 4,3 gradi della scala Richter.

    Tutte le scuole ed uffici pubblici evacuati, internet e telefonini BLOCCATI per più di un’ora, digitale terrestre altrettanto….. meno male che c’è la radio….

    Nessun problema alle persone, solo molta apprensione perché l’ epicentro era vicino,
    circa a 17 km nel mar Tirreno, ad appena 10.000 metri di profondità, presso l’isola di Ustica e non tutti sanno che l’isola è la sommità di un enorme vulcano sottomarino per fortuna spento da alcuni milioni di anni

    Mi ha colpito come segno di “futuro prossimo venturo”, se basta così poco per mandare in tilt la tecnologia attuale …..

  3. Marcello Mori

    Quoto Gianluca.
    Il Trasfigurato: i fatti da te riportati sono inquietanti, intendo gli effetti sulla tecnologia.

  4. Saintjust

    Eventi che, se mai dovessero verificarsi in tutti il mondo permanentemente, confuteranno praticità e concretezza degli ebook, cioè nulla..
    Meglio il cartaceo 😀

  5. Marcello Mori

    Se Il Trasfigurato riesce a scrivere allora le cose sono tornate normali. Comunque gli Ebook si scaricano sul computer e non si leggono in rete.

  6. Il Trasfigurato

    É l’ultimo mio post sul tema “sisma”….
    Si tutto è tornato normale, salvo accorgersi che in quell’ora di panico NULLA sembrava funzionare….

    E poi, udite udite ! le ¿ autorità ? si sono stupite poi , che molti edifici pubblici non hanno le scale di sicurezza esterne, e che sono privi dei “certificati di sismicità”….

    Per cui chiudo dicendo che mi sono ” accorto” che c’è una bella differenza tra immateriale e materiale…

    Se Urania diventa ebook , va bene, ma spero che UC possa essere duale, anche un poco più cara se di carta, ma, se, diventa, ancor di più un “portatore culturale della bellezza”. { grafica, solidità rilegatura, carta, ecc…}.

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