WW1:Risveglio (1571)

giugno 5th, 2011 by Moderatore

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 “Se le porte della percezione venissero pulite, tutto apparirebbe come è in realtà: infinito.” Ma lo sforzo di guardare le cose con occhi nuovi non è solo dei visionari come William Blake: dopo una rischiosa operazione a Tokyo anche Caitlin Decter scopre di vedere un mondo terribilmente diverso dal normale, un mondo cui dovrà tentare di dare un nome. La risposta arriva attraverso un suggestivo “rumore di fondo”: quella che Caitlin vede è la fantasmagoria del World Wide Web, e il suono che lo abita non è affatto come tutti gli altri, ma annuncia il risveglio di un essere cosciente.

Robert J . Sawyer È nato in Canada nel 1960 e ha vinto il premio Nebula con il romanzo Killer online (1995). Tra i suoi libri “Urania” ha pubblicato: Apocalisse su Argo (1990, n. 1369), Starplex (1996, n. 1332), Mutazione pericolosa (1997, n. 1346), I transumani (1998, n. 1379), Mindscan (2005, n. 1525), La genesi della specie (2002, premio Hugo 2003, n. 1536), Fuga dal pianeta degli umani (2003, n. 1542), Origine dell’ibrido (2004, n. 1547) e Rollback (2007, n. 1563). WWW 1: Risveglio è apparso nel 2009.

(vai alla visualizzazione completa del volume)

Posted in Urania Collana

26 Responses

  1. Massimo

    Per curiosità come avete tradotto “websight”?

  2. andrea-tortellino

    Appena esce lo prendo subito, anche se Rollback non mi piacque questo non volgio farmelo scappare.

  3. Giovanni

    Faccia notare una cosa nella traduzione: come per molte parole di ambito informatico, anche la parola “patch” non viene tradotta in italiano, sebbene il senso sia proprio quello di mettere una “toppa” al software, si preferisce continuare ad usare il termine originale.

  4. andrea-tortellino

    Trovato e comprato, inserito nella pila da leggere

  5. Dancing Bonbons

    Io aspetterò di avere la trilogia completa prima di leggerlo. E’ la mia parte ossessivo-compulsiva che sta prendendo il sopravvento. Sto diventando rituale anche nelle trilogie e nelle saghe…figurati se riesco ad iniziarlo senza sapere di avere i successivi! Spero ci sia qualcun altro che fa così o se sono il solo mi basta sapere che non è niente di grave.

  6. Marius

    Sono un po’ fuori tema ma vorrei fare una richiesta alla Direzione.
    Dopo aver letto quegli assoluti capolavori che sono ‘Il sogno del vuoto’ e ‘Il tempo del vuoto’ vorrei leggere anche gli altri dieci numeri di Urania di Peter Hamilton del 2002 e 2003.
    Ci sono speranze che vengano ristampati in qualche collana di Mondadori? Magari in volumoni come il ciclo del Vuoto?
    Grazie.

  7. Tiziano

    Mi associo alla richiesta di Marius.
    Anch’io ho scoperto Hamilton con “il sogno del vuoto” e ho cercato di recuperare il ciclo precedente. Non è facile però in quanto si tratta di 10 volumi. Sarebbe veramente il massimo riproporli in una veste tipo “Le grandi saghe”.

  8. Dancing Bonbons

    Sto facendo un po’ fatica a rispettare la mia waiting list (starò mica guarendo?), comunque la quarta di copertina mi sembra “terribilmente” anni ottanta. Ho l’impressione che R.J.S. abbia coscientemente deciso di ricreare in laboratorio il cybepunk più kitch. E’ un divertissement o il cyberpunk ultra ortodosso spiega ancora efficacemente la realtà? E poi “divertissement” si scrive così?A qualcuno glene frega? Da come ne parlava a Milano (Il William Gibson di “Neuromante” + il William Gibson di “Anna dei miracoli”) uno è portato a considerarla un’operazione postmoderna (Senza offesa) tipo Philip José Farmer che riscrive Tarzan di E.R. Burroughs alla maniera di William Burroughs. Sapete quegli esercizi di stile che fai quando sai di essere veramente bravo. A volte divertono a volte devi iniziare a preoccuparti.

  9. staaaak

    Marius, mi unisco alla tua richiesta!
    (scusate il fuori tema)

  10. massimo g.

    Anche io mi associo a Marius e Staaaak !!!!

  11. Dancing Bonbons

    Sinceramente Hamilton non l’ho letto. Penso di andare in controtendenza ma quando vengo a sapere di saghe spropositate generalmente passo oltre (Perdendomi sicuramente delle grandi cose). Che cosa può mai avere da dire uno che non si esaurisce compiutamente in tre-quattro volumi? Ho la sensazione sgradevole di assistere ad una soap opera. Senza contare che devi essere uno scrittore immane per fare una saga che tiene per dieci volumi.
    I fuori tema sono inevitabili dal momento che non c’è uno spazio apposito dove fare domande del genere o proposte (P.es “La mano sinistra delle tenebre” su Urania Collezione è così improponibile?), che oltre ad essere aggregante di brutto credo abbia anche una certa rilevanza dal punto di vista biecamente commerciale…

  12. Jerome

    Mi associo al fuori tema…un bel ritorno delle Grandi Saghe con la riproposta dell’introvabile Hamilton di ormai quasi 10 anni fa’ !..Su, dai…

  13. Giuseppe Lippi

    Ristampare Hamilton è un progetto a cui teniamo anche noi: penso che lo faremo a patto di trovare la formula giusta. Forse nel 2012?

  14. Raviolo

    Per piacere Sig. Lippi, non butti cosi la possibilità di avere del materiale inedito in italiano, sprecando millemondi o numeri di urania collezione, per ristampare un ciclo che è già stato pubblicato in tempi recenti ed è reperibile nell’usato. Vista anche l’esiguita dei numeri stampati delle collane principali, uno di urania collana e uno solo di urania collezione, ogni mese: pubblichi solo cose inedite se possibile. La ripubblicazione di materiale recente, per me sarebbe utile solo in casi come la Fine dell’Arcobaleno di Vinge, pubblicato in forma ridotta.

  15. cicalone

    Per gli amanti di hamilton : con un po di pazienza si riesce a trovare in rete tutti e 10 i volumi del ciclo l’alba della notte a prezzi ragionevolissimi.
    In 6 mesi sono riuscito a rimediarli tutti.

  16. cicalone

    @dancing bonbons:
    L’alba della notte non e’ spropositata in realtà sono 3 libri!

  17. Grey

    Quando è prevista l’uscita del secondo e del terzo volume della saga WWW?

  18. Dancing Bonbons

    @ Cicalone. Ah beh, fermo restando che in attesa ho una pila di libri che supera i duecento volumi (Sono a posto per almeno sei/sette anni ma lo stesso continuo a comprare libri), se il destino mi ci farà inciampare sarò ben lieto di seguire il tuo consiglio, sempre affidandomi al caso e senza sbattermi troppo. Fra l’altro è sistematico che appena hai finito di muovere mari e monti, andare sui siti web, contattare gente – Uno che mi ha venduto un vecchio Urania ha continuato ad importunarmi per mesi invitandomi alle riunioni di un’associazione cattolica o forse a partire per una crociata, non so- per trovare le cose che ti interessano, le trovi a due spiccioli al Libraccio e senza stalking. Fra parentesi (C’è un motivo per cui il servizio arretrati non va più indietro di un anno e mezzo? Se ben ricordo anni fa non c’erano limiti oltre la disponibilità di magazzino e la trovavo una cosa alquanto dilettevole.)

  19. Riccardo Falcetta

    Sono un pò preoccupato per l’annuncio del duetto di Tubb, se non sbaglio previsto su Millemondi, nel prossimo Urania. Questo mi fa immaginare una pessima fine di Millemondi – come avvenuto per gli altri supplementi, del Giallo e di Segretissimo. Spero ovviamente di sbagliarmi e di vedere almeno la fine della trilogia di Hamilton. In bocca al lupo, intanto!

  20. andrea-tortellino

    Letto d’un fiato, molto bello, mi ha tenuto sulla corda tutto il tempo, credo che se mi è piaciuto così tanto un pizzico di merito vada anche al buon DHR (grazie Dario, good job!).
    ciao
    Andrea

  21. Millepattes

    Finito di leggere oggi.
    Di Sawyer ho letto Rollback (che non mi é piaciuto), la cui formula riemerge sostanzialmente qui. Di fantascienza secondo me ce ne é poca: trattasi di un romanzo stiracchiato, probabilmente tenendo d’occhio la possibilità di cavarne qualcosa per la TV. La formula del racconto lungo avrebbe giovato certamente. Detto in altro modo: gente come Greg Egan scrive meglio.
    Per chi ha una cultura informatica pero’ qualcosa di buono c’é: automi cellulari, problemi linguistici, web semantico, intelligenza artificiale, teoria dell’emergenza e della coscienza (i nomi sacri Wolfram, Jaynes, Lenat, Pinker vengono citati spesso) sono temi di ricerca su cui si é scritto molto. Quello pero’ che manca nel positivismo ottocentesco di Sawyer é il contradditorio, vale a dire: non é che mettendo insieme tutto il contenuto della rete (da Wikipedia in avanti) emerga per forza una coscienza, un essere intelligente. Sawyer si guarda bene da citare gente come Searle (ma anche il nostro Odifreddi) che da anni si oppone all’IA intesa come semplice manipolazione simbolica – che non puo’ portare all’intelligenza in sé anche se manifesta un comportamento intelligente (vedi il caso della “stanza cinese”). Ma stiamo al gioco e ammettiamo che questo sia possibile: perché la rete acquista consapevolezza e – credo automaticamente – i concetti etici? Dopotutto, nella rete c’é anche il Mein Kampf. Vedremo nei prossimi romanzi del ciclo (sperando che l’antipatica protagonista migliori un po’!).

  22. dhr

    @andrea-tortellino

    many thanks (espressione intraducibile :-) )

  23. Dancing Bonbons

    @Millepattes: Vedi, anch’io che sono un suo discreto supporter e penso che tutto sommato il successo che sta avendo se lo merita, non posso negare che R.J. Sawyer non sia immune da una certa dose di furbetteria. E’ in grado di garantire quasi sempre entertainment di lusso con una dose variabile di intelligenza, ma Greg Egan è un’ altra partita, un altro campionato, un altro sport! (Ma se è per questo sull’acquisizione di coscienza il Richard Powers di “Galatea 2.2″ è un altro pianeta).

  24. Massimo

    Secondo me Sawyer ed Egan sono troppo diversi per essere facilmente paragonati.

    Per usare una metafora culinaria direi che Sawyer è uno specialista di torte. In ogni nuova torta mette un paio di ingredienti (idee) specifici che mescola ad altri ingredienti che usa normalmente che poi sono certe caratteristiche dei personaggi (lo scienziato, il malato), una certa presenza di citazioni da Star Trek.

    Egan per me è uno chef capace di preparare piatti sofisticati ma anche piuttosto pesanti, ovvero le sue ambientazioni sono ben più variegate di quelle di Sawyer e l’approfondimento scientifico è maggiore.

  25. Lorenzo

    Perdonatemi l’off topic. A breve sara’ in edicola “Il mondo che verra'” di K. Baker. Sapreste dirmi se il romanzo e’ leggibile singolarmente o e’ necessario aver letto i precedenti romanzi del ciclo “La compagnia del tempo” per comprenderne la trama e apprezzarlo interamente?

  26. Achille

    Ma i 2 volumi seguenti??? Da una casa editrice di un certo peso la coerenza mi sembra il minimo o…. no?
    Saluti

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