Michael John Harrison

giugno 3rd, 2010 by Admin Urania

Dopo il successo di Luce dell’universo, torna su “Urania” il maestro dell SF britannica

Michael John Harrison è nato il 26 luglio 1945. Ha pubblicato il primo romanzo, The Pastel City, nel 1971: “Urania” lo ha tradotto nel n. 809 con il titolo La città del lontanissimo futuro. Nel 1982 il successivo romanzo In Viriconium ha vinto un premio indetto dal quotidiano “Guardian”. Dopo due raccolte di racconti, The Ice Monkey e Viriconium Nights, sono usciti Climbers (1989) e il graphic novel The Luck in the Head in collaborazione con Ian Miller. Del 1992 è il nuovo romanzo The Course of the Heart, e del 1997 Signs of Life; nel 2000 è la volta della raccolta di racconti Travel Arrangements.

Light (2002, tradotto con il titolo Luce dell’universo nel supplemento n. 26 di “Urania” del febbraio 2006) ha vinto il premio James Tiptree 2003. Harrison vive nella zona occidentale di Londra e scrive critica per il “Times Literary Supplement”. Il suo sito internet è qui: http://www.mjohnharrison.com/index.htm

Se Light era il più bel libro di sf che ci fosse capitato di leggere quell’anno, e degno di un “Urania” speciale, questo secondo romanzo, che non è un seguito ma si svolge nello stesso universo, è altrettanto intelligente e maturo. Bello per il fascino delle ipotesi e del paesaggio cosmico da cui trae la propria forza, per l’ingegnosità con cui è narrato e la creatività dello stile. In breve: un classico moderno della fantascienza inglese.Qualche lettore si sarà accorto del nostro continuo interesse nei confronti degli scrittori briannici: da Peter F. Hamilton ad Alastair Reynolds, da Kim Newman a M. John Harrison, ci sembra siano questi i più caratteristici innovatori di un genere del romanzo che è sempre più difficile distinguere dalla sua controparte letteraria o mainstream

 G.L.

Posted in Fantascienza, Fantasy, Profili

11 Responses

  1. Riccardo Falcetta

    Grazie Sommo! Si spera che il vostro interesse nei confronti degli scrittori inglesi diventi sempre più continuo.
    Attendiamo con fervore McAuley, McDonald, Greenland, Robson e gli altri. Intanto ci godiamo questo Nova Swing che mi pare da dicembre sia già il terzo britannico in uscita sulle nostre collane :)

  2. Riccardo Falcetta

    (Tra l’altro, già all’epoca, in coda a Luce dell’Universo erano stati promessi altri romanzi, anche più datati, di Harrison. Vale ancora quella promessa?)

  3. Bernardo Cicchetti

    Perché non pensare a una pubblicazione ragionata del ciclo di Viriconium? Lippi?

  4. Antonino Fazio

    Intanto, l’abbiamo preso. Pluralia maiestatis, ovviamente… No, a pensarci bene è un vero plurale, visto che non sono l’unico… :-)

  5. Danilo Arrigoni

    Mi associo nella richiesta del ciclo di Viriconium, magari in Urania Epix; La Città del lontanissimo futuro mi piacque molto!

  6. alessandro

    Non dimentichiamoci di The Centauri Device (1975), la più bella space opera del tardo New Wave! Un romanzo fantastico, che sarebbe bello avere anche in italiano…

  7. zoon

    cerco conforto: qualcuno a roma l’ha preso? grazie :)

  8. Salvatore Proietti

    Assolutamente si’, e’ arrivato con perfetto tempismo e l’ho visto tuttora reperibile in alcune edicole!

  9. zoon

    cavoli… ne ho girate tre e non è proprio arrivato. eppure lì solitamente arriva… vado verso il centro… grazie salvatore :)

  10. zoon

    trovato. e preso pure hal clement. grazie a tutti… :)

  11. Marcello

    A tutti gli amanti della SF brittanica e di Urania, chiediamo in coro altri autori brittanici (come Ian McDonald). :)

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