Gardner Dozois

dicembre 18th, 2008 by Admin Urania

Celebre come editor, ma anche narratore in proprio, è l’uomo che ha rappresentato la nuova SF americana

E’ uno dei più famosi editor americani di fantascienza. Nato nel 1947, ha fatto in tempo a vivere in prima persona la spettacolare evoluzione della science fiction nel dopoguerra, dalla scomparsa degli ultimi “pulp magazine” alla ventata di rinnovamento di fine anni Sessanta e Settanta. Come narratore ha scritto una certa quantità di narrativa breve, raccolta in due volumi: The Visible Man (1977) e Slow Dancing Through Time (racconti scritti in collaborazione, 1990), ai quali bisogna aggiungere due raccolte che ne compendiano il meglio: Strange Days (2001) e Geodesic Dreams (2002). E’ autore di un solo romanzo in proprio, Strangers del 1978, ma ne ha scritti due in collaborazione con George Alec Effinger (Nightmare Blue, 1977) e George R.R. Martin e Daniel Abraham (Hunter’s Run, 2008). Come editor, ha diretto per vent’anni (1984-2004) la “Isaac Asimov’s Science Fiction Magazine”, facendole vincere più premi Hugo di qualunque altra rivista. Michael Swanwick, un romanziere che i nostri lettori conoscono bene, gli ha dedicato nel 2001 il libro-intervista Being Gardner Dozois. Per quasi un quarto di secolo Dozois ha publicato una corposa vetrina annuale dei migliori racconti di fantascienza, di cui l’antologia del meglio della SF costituisce una sorta di super-scrematura; non a caso nell’originale inglese è intitolata Best of the Best.

Il libro è uscito nel 2005 e prossimamente ne daremo la seconda parte: un appuntamento per ripassare, e tenere a portata di mano, la sf più appassionante dell’ultimo quarto di secolo.

G.L.

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