Robert J. Sawyer

luglio 9th, 2008 by Admin Urania

Un profilo dell’autore canadese de La genesi della specie tracciato da Giuseppe Lippi.

robert_j_sawyer.jpgRobert J. Sawyer, canadese nato nel 1960, è considerato uno degli autori di punta dell nuova sf tecnologica. Di lui “Urania” ha pubblicato numerosi romanzi, tra cui Apocalisse su Argo (Golden Fleece, 1990), Starplex (id. 1996, giunto in finale al Premio Nebula), Mutazione pericolosa (Frameshift, 1997), I transumani (Factoring Humanity, 1998), Mindscan (2005).
Apocalisse su Argo, il suo primo libro, è stato proclamato da Orson Scott Card “miglior romanzo del 1990″ (su “Fantasy and Science Fiction”). Sawyer è l’unico scrittore canadese di SF a tempo pieno e vive a Tornhill, nell’Ontario, con la moglie Carolyne. Starplex è giunto in finale al Premio Nebula. Anche Mutazione pericolosa ha vinto un premio, questa volta in Spagna. Tra i suoi romanzi segnaliamo ancora Illegal Alien (1997), Far Seer (1992), Fossil Hunter (1993), Foreigner (1994), End of an Era (1994). Sono in opzione i diritti cinematografici di Illegal Alien e The Terminal Experiment, che, come anche Golden Fleece, sono una mescolanza di giallo e fantascienza. Far-Seer, Fossil Hunter e Foreigner compongono la cosiddetta “Quintaglio Ascension Trilogy” e raccontano le storie degli equivalenti extraterrestri di Galileo, Darwin e Freud rispettivamente. Con questo Hominids (2002, Premio Hugo 2003 per il miglior romanzo dell’anno) prende il via l’entusiasmante ciclo del Neanderthal Parallax, lasciato incompiuto dal precedente editore italiano e che “Urania”completerà prossimamente.

La bibliografia italiana completa è sul Catalogo SF, Fantasy e Horror a cura di Ernesto Vegetti.

G.L.

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17 Responses

  1. Tiziano

    A proposito della “Quintaglio Ascension Trilogy” citata nel posto: avremo in futuro la possibilità di vederla pubblicata da Urania? Mi viene il dubbio che non sia considerata adatta come genere visto che è rimasta inedita in Italia (eppure dovrebbe aver avuto un certo successo se è diventata una trilogia).

  2. Riccardo

    Chiedo scusa, ma cosa vul dire “non adatta come genere”? E’ fantascienza, no? e delle migliori! Urania dovrebbe essere un canale attraverso il quale fruire della fantascienza in tutte le sue declinazioni. Ma spesso forse si fanno a monte troppi ragionamenti più o meno giusti che di fatto ci portano “meno” di quanto i lettori di Urania potrebbero avere/acquistare. Per esempio: passi la questione del prezzo dei diritti, ma perchè evitare i grossi libri quando abbiamo visto Hamilton su 10 volumi di Urania con la stessa storia? E perchè tagliarne altri come la bellissima antologia di Di Filippo, invece di proporla in due volumi? Quali sono le ragioni editoriali alla base di una operazione come questa? Forse sono un pò troppo polemico nei miei interventi e me ne scuso, d’altra parte è da tempo che attendo di poter porre i miei quesiti allo staff di Urania e nel contempo capire se sono condivisi. Spèero di cominciare a leggere qualche risposta. Buon lavoro e buon week-end a tutti! R

  3. Tiziano

    Ma guarda io non credo affatto che non sia adatta e mi piacerebbe prorio vederla pubblicata dato che Sawyer è uno dei miei autori preferiti; facevo delle ipotesi visto che è l’unica parte della produzione di questo autore che è stata ignorata in Italia (non solo da Urania tr l’altro).

  4. Riccardo

    L’avevo capito Tiziano figurati, ponevo la domanda retoricamente a chi eventualmente se tra i curatori se la pone in relazione alle scelte dei romanzi da opzionare ;)R

  5. Attilio Funel

    Mah… io la gestione di Lippi come curatore la trovo mediocre e confusionaria. Cicli che inziano senza finire, romanzi davvero pessimi alternati ad altri eccelsi, icongruenze ovunque (anche se credo che il buon GL sconti, oltre a un eccessivo entusiasmo da parte sua, l’ingerenza delle alte sfere Mondadori che spesso lo costringono a rimangiarsi le sue stesse parole o scelte). Montanari, da questi e altri punti di vista, è stato senza dubbio il miglior curatore di Urania di ogni tempo.

  6. Riccardo

    Quali sono i cicli non conclusi di cui parli?

  7. Giovanni De Matteo

    Attilio, senza considerare il fatto che Lippi è in carica ormai da quasi 20 anni (e una ragione dovrà pure esserci), mi limito a farti notare che:

    1. Lippi è il curatore che ci ha traghettati dal fascicolo al libro;

    2. Lippi ha regalato ai lettori autori come Egan, M. John Harrison, Shirley, Watson, Sawyer, solo per citare i primi nomi che mi vengono in mente.

    3. Lippi ha rilanciato la riscoperta dei classici grazie a Urania Collezione.

    Un cordiale saluto,
    X

  8. Giovanni De Matteo

    Una precisazione: in romanzi pessimi io non mi sono imbattuto. Nella serie storica della collana ci sono naturalmente alti e bassi, ma la loro valutazione si basa solo sul gusto personale: un autore come Harrison, che io giudico eccelso, a molti è risultato indigesto.

    La bravura del curatore contempla anche (o forse soprattutto) la capacità di fornire uno spaccato a 360° della situazione del genere.

    Quanto a eventuali cicli iniziati, a rigor di logica ci sarebbe sempre il tempo per terminarli…

    Ciao,
    X

  9. Bibliotecario

    Senza entrare nei gusti personali, la precisazione di De Matteo è più che esauriente, rimane in sospeso il discorso sui cicli.
    Secondo quanto si legge sui vari siti dedicati ad Urania la completezza dei cicli sembra essere cosa molto importante per i lettori affezionati.
    Ma anche su tale questione noto che siamo sulla strada giusta, visto che finalmente Lippi ha annunciato che nel 2009 uscirà su Urania l’ultimo volume del ciclo “Preludio a Dune”.
    Finalmente il ciclo arriverà alla sua conclusione, l’ultimo volume per ora pubblicato su Urania, risale a Maggio 2005.
    Anche il ciclo della Compagnia del Tempo di Kage Baker vedrà pubblicati su Urania quei romanzi ancora inediti in Italia, spero io, anche quelli scritti da Elizabeth Moon.
    In conclusione come ho già detto da qualche altra parte su questo Blog, bisogna essere un pò più ottimisti e soprattutto pungolare la “redazione” con le nostre richieste, prima o poi almeno in parte saranno esaudite :-)

  10. Gundam70

    Da quando ho scoperto Sawyer, ho cercato e ho letto quasi tutti i suoi romanzi e ancora oggi non finisco di stupirmi di quanto sia bravo.
    Attualmente considero “L’equazione di Dio” il suo miglior romanzo apparso su Urania.

    Oggi come oggi, considero Sawyer seguito da Dan Simmons i miei autori viventi preferiti di Fantascienzae.

    Anche io aspetto con ansia di poter leggere la trilogia del Quintaglio. Ma se Urania pubblichera’ 1 Sawyer all’anno (ricordo Mindscan nel 2007 e ora questo La genesi della specie nel 2008), ebbene vuol dire che fino al 2011 non si vedranno arrivare, perche’ prima bisognera’ finire questa trilogia di Neaderthal Parallax.

    Spero vivamente di essere smentito dallo staff di Urania, vedendo pubblicare altri Sawyer con scadenza piu’ ravvicinata.

    Dal sito dell’autore, apprendo che sta ora scrivendo una nuova trilogia “W W W” basata sul tema di Internet che prende coscienza.

  11. marco milani

    Buongiorno gente.
    Finalmente un punto blog di ritrovo ufficiale per noi Uraniani. :)

    Concordo con gli ultimi due post: la qualità è indiscutibile, il resto è solo questione di gusto personale.

    Saluti a tutti, sperando in un po’ di tempo per fare un saltino ogni tanto.

  12. Kronos H

    Sui cicli non terminati:
    bisogna andare indietro nel tempo, personalmente sono rimasto un po’ deluso nel non trovare la conclusione del ciclo dell’ “Universo di Asimov”, iniziato con “La galassia di Asimov” (Urania 1186 del 1992) e proseguito con “Le fasi del caos” (Urania 1220 del 1993). Manca il terzo volume. Si tratta di antologie di buoni e divertenti racconti di autori diversi ambientati in un universo immaginato di Asimov.
    Un altro ciclo non concluso è quello di Fred Pohl (The Eschaton Sequence- Ciclo della Fisica dell’Immortalità): Urania 1324, 1997 Gli Ostaggi dello Starlab, Urania 1338, 1997 Assedio all’Eternità. E’ ancora inedito il terzo volume (The Far Shore of Time).
    Non so quando avremo la possibilità di veder conclusi questi due cicli, forse è più probabile che entro qualche decina di anni siano inclusi in qualche Millemondi (come è stato fatto recentemente con Vance con Lurulù…)

  13. tehom

    Sommessamente, in tema di cicli non ultimati, vorrei segnalare la mancata pubblicazione da parte di Mondadori del terzo volume della strepitosa trilogia di Morrow (the eternal Footman) che vede come primi due volumi “L’ultimo viaggio di Dio” e “Abaddon”. Il Saggiatore è pur sempre una casa editrice collegata…
    Mi associo anch’io nel sollecitare la pubblicazione
    dell’ultimo Pohl del ciclo dell’Immortalità.
    Lancio un’idea:tra poco più di un anno il Nostro compirà 90 (!) anni. Gli si potrebbe dedicare uno speciale con l’inedito far Shore of Time e in aggiunta materiale già edito.

  14. Giovanni De Matteo

    @ Gundam70: possiamo sbilanciarci e considerare Sawyer una istituzione, visto che su Urania sono già apparsi molti titoli e molti seguiranno. Per fortuna però ci sono in circolazione anche molti altri autori altrettanto validi. E almeno altrettante, come dimostra l’annata in corso, sono le chicche seppellite nella storia della fantascienza che meritano di essere riscoperte. Con un po’ di pazienza, l’arca di Urania ha spazio a sufficienza per proporre ai lettori un’offerta che sia la più variegata possibile, tenendo fede al suo proposito di tracciare uno spaccato fedele e accurato della fantascienza, com’è e come è stata.

    @ Kronos H: una raccolta di racconti, per quanto divisa in 3 parti, fatico a considerarla un ciclo. Per quanto riguarda Pohl, la sua produzione è sterminata. Ci saranno state delle valutazioni editoriali che hanno portato alla sospensione del progetto intrapreso, ma con una punta di ottimismo mi sento di poter dire che, se la Eschaton Trilogy dovesse essere considerata meritevole di una riproposizione ai lettori italiani, “Urania” si ritrova oggi con nuovi strumenti editoriali (leggi: disponibilità di spazio) per completarne la pubblicazione.

    @ Tehom: il Saggiatore e “Urania” non condividono né il ruolo di curatore né il resto della redazione. Ma mi sento di abbracciare incondizionatamente la proposta di un 2009 nel segno di Pohl (forse la personalità più influente – o, se non altro, la più presente – nella lunga storia della SF) 😉

    Cordialmente,
    X

  15. Kronos H

    Ancora su Pohl:
    @ Tehom:
    Non sarebbe male neanche leggere l’ultimissimo romanzo scritto nientemeno con Arthur C. Clarke
    The Last Theorem.

    E poi su cose vecchie da ripubblicare:
    – L’anno del Presidente, scritto assieme a Kornbluth, che se non sbaglio è stato pubblicato l’ultima volta negli anni ’60 (!)
    e che ben si addatterebbe all’attuale campagna presidenziale negli USA.

    – La trilogia Undersea, scritta assieme a Williamson, di cui due volumi sono stati pubblicati da Urania negli anni ’50 e il terzo da un’altra casa editrice.

  16. tehom

    @ Kronos H :
    -Del romanzo di Pohl scritto con Clarke non so nulla, dal sito di Wikipedia in inglese su Pohl leggo che sarebbe stato iniziato da Clarke e poi proseguito dal Nostro.In genere queste operazioni non depongono mai molto bene sul risultato finale…
    -“L’anno del Presidente” NON è fantascienza, e nemmeno fantapolitica, ma qualcosa di molto vicino al Mainstream. E’ un’opera valida, ma sono molto perplesso sull’accoglienza che gli riserverebbe il pubblico di Urania.
    -Quanto al ciclo delle città sottomarine credo che lo stesso Pohl lo lascerebbe al suo posto, vale a dire in fondo al mare :)
    Per x : ci mancherebbe addossare alla redazione di Urania la responsabilità della mancata pubblicazione del Morrow mancante, volevo solo rimarcare la stramberia di una casa editrice che ritiene prioritaria la pubblicazione su Urania del romanzo d’esordio di un grosso scrittore ma NON il completamento di un trittico che nelle prime due sue parti è, indiscutibilmente, quanto di meglio il fantastico tout court abbia prodotto nell’ultimo mezzo secolo.
    Cordialità.

  17. Kronos H

    @ Tehom
    – Non ho letto L’Anno del Presidente, per cui non posso ribatterti. E’ però l’unico romanzo della coppia Pohl-Kornbluth che mi manca. Tutti gli altri libri scritti dalla coppia, sono (a mio modesto parere) eccezionali. Sul fatto che non sia fantascienza… boh, avrai ragione tu, fatto sta che è stato pubblicato da una collana di fantascienza, e secondo la definizione di uno scrittore famoso (ma non ricordo quale), “la sf è tutto ciò che viene pubblicato nelle collane di sf” :-). Per quanto mi riguarda lo comprerei subito …e ricordiamoci che siamo in campagna presidenziale…
    – Non conosco neanche il ciclo delle città sottomarine, ma visto che gli autori sono Pohl e Williamson (autori che non mi hanno mai deluso), anche questo lo comprerei ad occhi chiusi…

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