Stephen Gunn, “Il Professionista: Io sono El Gringo”, Segretissimo 1648

luglio 26th, 2019 by Redazione
Stephen Gunn, "Il Professionista: Io solo El Gringo"

Stephen Gunn, “Il Professionista: Io solo El Gringo”, Segretissimo 1648, agosto 2019

Stephen Gunn, “Il Professionista: Io sono El Gringo”, Segretissimo n. 1648 – agosto 2019

 

In questa appassionante avventura del Professionista, Chance Renard sparisce per immergersi nei panni di El Gringo, un feroce pistolero, allo scopo di infiltrarsi nella rete del narcotraffico in Messico. E la compagna che lo affiancherà sarà una belva spietata: Donna Giaguaro, regina della malavita femminile messicana.

Una lettura perfetta per un’estate davvero… caliente!

Lasciamo la parola a Stephen Gunn in persona il compito di raccontarci qualcosa di più sulla storia:

Il traffico di cocaina dal Messico costituisce una economia sotterranea che sfugge a ogni controllo. È la base per più ampie e ancor più pericolose sovversioni. Non è la prima volta che il Professionista varca il confine, ma di certo è quella in cui rischia di più. Dopo una classica storia di spie in Europa, l’estate vi propone una missione che echeggia serie famose e argomenti attualissimi. Ritroveremo personaggi già noti e conosceremo nuovi feroci avversari. In un contesto documentatissimo il Prof si muove con la consueta micidiale efficienza. e qualche volta strizza l’occhio al western

 

Per finire, all’interno del volume trova spazio anche il racconto “Ultima notte a Lisbona”, sempre di Stephen Gunn.

 

EBOOK DISPONIBILE AD AGOSTO

Posted in Interviste, Segretissimo, Segretissimo - ebook

12 Responses

  1. Stefano Rizzo

    Appostamento all’edicola programmato per mercoledì 1 agosto!
    Il racconto breve che origine ha? Scritto appositamente?

  2. Sergio

    Caro Stefano, prima di leggerlo ed a scatola chiusa, da grande appassionato anche del genere western, considerò già questo tua nuova avventura del Professionista una di quelle che leggerò con più piacere! Grazie per questo tuo svariare in generi ed ambienti, come ti ho già detto in precedenza, hai fatto tua una delle più apprezzate doti di De Villiers: farci girare il mondo con i suoi racconti!

  3. andrea dc

    Grandiosa estate con le avventure del Professionista!
    Una osservazione/suggerimento per la redazione: perché non inserire un link di acquisto dell’ebook che porti direttamente al Kobo store?

  4. il professionista

    carissimi amici, buone vacanze, vi aspetto in edicola. @Stefano Rizzo. il racconto Ultima notte a Lisbona vede per protagonista(come è tradizione per i l racconto estivo) un comprimario. Bruno Genovese questa volta in una breve ma intensa avventura che anticipa la ristampa di L’ombra del corvo

  5. il professionista

    da oggi in edicola, così potete prenderlo prima di partire. a breve il dietro le quinte e occhio al racconto con Bruno Genovese!

  6. il professionista

    IO SONO El GRINGO
    Lo straniero ha sempre una pistola. E di certo Chance la porta con sé in questa missione che comincia a New York, ma preso lo porta oltre confine in una varietà di scenari messicani che devono qualcosa a tutta una serie di esperienze personali e narrative che mi è piaciuto riproporre. Ricordo il Messico, quando ci andai dopo la laurea, come regalo e come lavoro, con due amiche di Bologna giù per la carrettera mesoamericana che attraversa il paese da Ciudad de Mexico ai confini con il Guatemala. Cacciavamo emozioni e le trovammo, ai posti di blocco dove i militari ti fermavano perché i gringos portavano la “mosca bianca” (ignoto e pericolosissimo parassita per le coltivazioni americane!) nel loro bagaglio e quindi dovevano pagare la “problina” per poter passare, sino alle piantagioni del Guatemala sorvegliate da uomini armati e infine alle piramidi di Tikal e di Chicen Itza. Ricordi di gioventù, avventure vissute con lo zaino in spalla e il vento in faccia. Erano i tempi di Miami Vice. Cosa c’entra? Be’, Miami Vice c’entra sempre. Era nel 1985 quando le serie tv americane erano tutte un po’ stereotipate e poi ti arriva questo prodotto concepito da Michael Mann, tutto stiloso, con una colonna sonora da urlo edue interpreti che giravano in Ferrari con le famose T shirt indossate sotto le giacche. Affascinanti e violenti, personaggi da film più che da tv, per quegli anni. c’era la violenza, il glamour, la spietata logica dei narcos. E poi Trudy, Gina ma anche Maria McDonald (in un episodio dove Sonny rifaceva mezzogiorno di fuoco in un’isoletta dei Caraibi) ma anche Melanie Griffith che allora era una gnocca da paura. Poi venne il film di Mann ma era un’altra cosa. Un mondo che si affacciava alla mia immaginazione assieme ai primi episodi in cui SAS affrontava i trafficanti sud americani. Importante dirlo perché da sempre la droga aveva un posto importante nella spy story (in quei tempi c’era ancora il Triangolo d’Oro in Indocina e tutti i risvolti dell’operazione Phoenix) ma fu proprio con l’inizio degli anni 80 che il buon GDV iniziò a scrivere una serie di avventure in cui di solito i cubani si servivano dei narcos per destabilizzare(o almeno ci provavano) gli USA. Però c’era l’ambiente di Miami Vice nei romanzi di SAS e sicuramente questo mi influenzò. Al ritorno da quella vacanza scrissi un romanzetto intitolato Tequila Connection che anni dopo pubblicò la Garden editoriale nella collana Top Secret. Insomma l’argomento mi acchiappava e, negli anni mi sono tenuto informato. Certo, non sarebbe giusto negare l’influenza di Il potere del Cane e del Cartello quando ho scritto questo romanzo ( Il Confine no nera ancora uscito) e soprattutto di Sicario di Villeneuve (anche qui Soldado non era ancora uscito) e poi le varie serie Narcos di Netflix, ma anche Pericolo imminente da Clancy. Ma c’era di più. La passione per il western che sapete mi ha infiammato in questi anni. Mi piaceva l’idea di Chance che passava il confine e diventava un bandolero per infiltrarsi nel cartello di Sinaloa, in contrasto con la missione Matrioska che invece è molto classica e mediterranea, sempre variare…. E qui Chance incontra uno degli avversari più feroci. Benicio Waldemar Guzman, lo Scorpione d’Oro non è un semplice avversario. È, nella mia mente, simile a Willhem Dafoe in C’era una volta in Messico. Un personaggio luciferino, completamente folle ma con una sua morale. Un uomo verso il quale Chance prova anche simpatia e affinità. Ma la legge del deserto non permette debolezze. Guzman è un feroce assassino. Intorno a lui si muovono figure venute da diverse suggestioni. Ritroviamo la Oncha, la donna giaguaro che già abbiamo conosciuto in La triade di Shanghai, ma anche una magnifica Lucia che poi ha il viso e il corpo di Salma Hayek. E anche un altro narco che viene da un vecchio film con Kevin Costner, Revenge. E poi indios, mariachi, sicarios, trafficanti colombiani e persino transfughi dei servizi russi. Una storia di spionaggio complessa che si ammanta di western quando deve, ma non dimentica mai l’assunto di queste recenti stagioni del Prof. Lo spionaggio non è solo una questione tra grandi servizi, è una partita tra entità statali ma anche gruppi privati e corporativi. I metodi, gli inganni sono gli stessi ma la battaglia si combatte su fronti differenti.

  7. nicola

    Attenzione, annunciato Montecristo a settembre !!!!

  8. il professionista

    Per me un grandissimo piacere riproporre questa spy story tutta italiana(ma con ambientazioni europee varie)

  9. flavio

    romanzo stupendo! !! grandissimo stephen gunn!!!

  10. Il professionista

    Grazie

  11. Action Cas

    Letto con una voracità che da tempo non avevo, ho trovato una storia del Professionista molto avventurosa, che mi fatto tornare alla mente echi di alcuni film, e delle scene che mi ricordavano alcuni Tex, sopratutto quella del duello con l’indio.
    Poi nelle scene di battaglia ho rivisto Ricercati Ufficialmente Vivi e anche Sicario, con le colonne di humvee e suv a tutta velocità nelle strade del confine mexicano.
    Anche questa volto non hai tradito le aspettative Steve.

  12. il professionista

    Grazie Erni

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