Come nasce un Professionista? “Matrioska”! Dietro le quinte

luglio 5th, 2019 by Redazione
Stephen Gunn, "Il Professionista: Matrioska"

Stephen Gunn, “Il Professionista: Matrioska”, Segretissimo 1647, luglio 2019

Come nasce un Professionista? Matrioska! Dietro le quinte

di Stefano di Marino

Arriva l’estate e il Prof vi accompagna dove volete, magari anche se restate a casa. Per questo ho selezionato alcune ambientazioni inedite perché il set è sempre importante. Bengasi, in Libia, è uno scenario attuale e, per dirla tutta, non è stato facilissimo trovare materiale utile per rendere l’atmosfera della città. Lo so che sembra un campo di fuoco molto trattato dai media ma, non esistendo guide (ci credo!) la tv riporta solo scenari di guerra e io invece cercavo un altro contesto dove l’azione spionistica fosse un po’ più rilassata, insomma dove si potesse sparare (certo!) ma non con i carri armati.

In effetti la Libia del Dopo Gheddafi è un interessantissimo campo d’azione. Per documentarmi ho fatto ricorso a diversi film in cui se ne vedono degli scorci realistici, anche se ricostruiti, ma soprattutto a un libro molto interessante “13 Hours, the Secret Warriors of Benghazi” di Mitchell Zukoff da cui è stato tratto l’omonimo film di Michael Bay. A me non interessavano le sequenze d’azione (che comunque al cinema sono godibilissime) quando una descrizione della città. Nel romanzo, che è comunque un memoir di fatti reali, quando il protagonista arriva, un compagno d’arme gli fa una descrizione (corredata da una mappa sul libro) della città con i suoi quartieri e le zone calde. Da quella base mi sono messo a cercare mappe dettagliate e, in particolare, pezzi giornalistici sulla situazione delle katibe, ossia le milizie private, e dei gruppi di ex miliziani di Gheddafi. A questo proposito ho recuperato anche uno degli ultimi e più famosi romanzi di Gérard de Villiers che da sempre è un mio maestro e un ispiratore. “Le Fou de Benghazi” (“Follia a Bengasi”, Segretissimo SAS n. 65, maggio 2013, NdR) risale a diversi anni fa, ma contiene alcuni dettagli giornalistici di grande interesse che mi hanno permesso di recuperare su Geopolitique, rivista francese che sicuramente il grande Gérard conosceva e consultava, notizie interessanti.

E poi… be’ stiamo sempre scrivendo romanzi di fiction e d’intreccio per cui ho aggiunto un po’ della proverbiale farina del mio sacco per uniformare l’ambientazione ai “canoni” del Professionista che sono diversi da quelli di SAS quanto dal libro di Zukoff. Non dimentichiamo che “Matrioska” è una vicenda spionistica d’azione che parte dalla figura di un criminale di guerra serbo che, non molto nascostamente, si rifà al famigerato comandante Arkan. Tra le mie fonti c’era un libro espressamente su di lui che ho consultato assieme al volume di Chuck Sudetic “La Caccia sul giudice Carla Del Ponte e la sua crociata contro i criminali di guerra”. Per alleggerire un po’ l’atmosfera ho trovato ispirazione anche in un film d’avventure certamente escapista ma ben fatto con Sullivan Stapleton che, sempre più, assomiglia al Prof.

A questo punto mancava una capitale europea inedita o quantomeno molto poco visitata negli episodi correnti. Da anni raccoglievo materiale su Sofia, in Bulgaria, città che fu un crocevia di spie durante la Guerra Fredda ma che ebbe gli onori della cronaca negli anni ’80 in seguito a un affare che mi entusiasmò all’epoca perché era uno spunto spionistico che passava anche per l’Italia. L’affare Beckir Chelenk in cui un faccendiere turco scambiava carri armati (di fabbricazione italiana, almeno in parte) con signori della guerra mediorientali che lo pagavano con eroina turca. Avevo già fatto ricerche in merito per un altro romanzo (che verrà ristampato tra non molto) e sapevo che Sofia, in questi anni un po’ fuori dall’occhio del ciclone, offriva ottimi scenari per sequenze d’azione ma anche di spionaggio classico. In particolare ho recuperato alcuni articoli sul famoso hotel Vitosha che fu palcoscenico proprio di alcuni incontri clandestini del suddetto Celenk. Dai cassetti della mia memoria è emerso un nome. Tatiana K. Chi era costei? Un’agente protagonista di alcuni fortunati episodi a fumetti negli anni 2000 sul mercato francese. Visto che i testi erano di Corteggiani e, soprattutto, i disegni di Meynet che è uno dei miei disegnatori preferiti, è stato un piacere rileggersi gli album in questione da cui ho trovato scorci molto interessanti di Sofia. Non è stato semplicissima ma neanche un’impresa procurarmi notizie e immagini della capitale bulgara, scovando un paio di indirizzi non esattamente su tutte le guide… cosa mancava?

Be’, in una storia del Prof, le donne proprio non possono mancare. Sensuali, aggressive, letali. Perciò ho attinto al mio immaginario e… dalla mia videoteca e ho fatto un casting stellare. Per la Regina Nera del crimine balcanico ho scelto Lisa Ann che, come molti di voi sanno, ha già prestato viso e curve (ehm…) ad Amanda Farris che è comparsa nella serie del Prof ma è la protagonista di Dream Force. E, accanto a lei, rispunta un viso amatissimo dagli appassionati del genere. Elisha vi ricorda qualcuno? Be’, avete ragione, è proprio l’incarnazione di Sarah Young che, qualche decennio fa infiammava l’hard core. La ricordate? Certo che sì… ovviamente dovremmo parlare della storia…ma questa ve la lascio seguire sulle pagine di Segretissimo. Vicenda d’avventura ma anche di complessi intrighi, basta dire che c’è il Progetto Loki e tutto si fa più oscuro.

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2 Responses

  1. stefano galliena

    Questi ‘dietro le quinte’ sono il modo migliore per rendere partecipi i lettori del paziente lavoro di documentazione che sta dietro la stesura di un romanzo.
    E testimoniano la passione dell’autore per il proprio lavoro.

  2. il professionista

    Il lavoro di preparazione è gran parte del divertimento

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