Stefano Di Marino ci parla di Volk: L’Ombra del Lupo

Torna il Lupo

Volk il lupo, gigantesca e tragica figura sulle strade di una Russia Nuova con tutti i difetti della vecchia e le piaghe portate dal capitalismo senza freni. Molto più spionistico del precedente questo secondo capitolo della saga di Volk di Brent Ghelfi. Si comincia con un’operazione antiterrorismo nel centro di Mosca. Obiettivo: una presa di ostaggi all’interno di una società petrolifera. Ma qualcosa non quadra da subito e Volk quasi ci rimette la pelle. Poco gli importa. Da quando la sua Valya lo ha lasciato la vita sembra trascinarsi senza reali ragioni. Poi il Generale lo richiama all’ordine allacciando al caso su cui sta lavorando anche l’omicidio efferato di Dubinin,un altro ufficiale della segreta e spesso criminale organizzazione gestita dai sotterranei del Cremlino. Volk si trova al centro di un complesso schema di avvenimenti apparentemente slegati tra loro che comprendono il furto di un uovo di Fabergé, un serial killer di ragazzine e, soprattutto, un’implacabile vendetta scatenata contro di lui da un funzionario dei servizi segreti. Ma seguendo una traccia tra i palazzoni stalinisti della vecchia mosca sino alle montagne del Caucaso, Volk si ritrova a fronteggiare un vecchio nemico. Non solo ritrova Valya lanciata in una sua personale crociata. E dal sangue, dalle ceneri di villaggi di innocenti trucidati emerge uno schema .il petrolio, il controllo sulle fonti energetiche si fonde con follie di ieri e di oggi. Volk si ritrova pedina ed esecutore in una lotta feroce. Una storia che aggiunge tasselli alla saga di Volk riempiendo spazi vuoti e aggiungendo nuovi inquietanti risvolti. Con uno stile secco,che fa della narrazione in presente in prima persona, il suo punto di forza, Ghelfi ci introduce a un nuovo desolante quadro della Russia moderna e rivela nuove sfaccettature di un personaggio crudele che mi piace accostare al Punisher di Garth Ennis. Una storia forte, dunque, inserita nel genere spionistico eppure ricca di suggestioni nere, azione, crudeltà ma non schiva di una capacità di suggestione ed emozione assente in molti prodotti di semplice intrattenimento.