“Io ti sposo” di Amanda Quick – Classic 974

ROMANZI_974La strada per l’amore
passa per l’avventura

Non è facile guadagnarsi da vivere come dama di compagnia, specialmente se si possiede una mente acuta e una lingua affilata. Emma Greyson ha già cambiato tre datori di lavoro in sei mesi, e il suo attuale impiego si sta rivelando una noia mortale… almeno fino a quando non fa la sua comparsa il leggendario Edison Stokes. Sulle tracce di un ladro che ha trafugato un antico libro di pozioni magiche, Edison teme che il malfattore stia cercando una donna speciale sulla quale testare un particolare elisir. Una donna come Emma! Per proteggerla decide allora di assumerla come assistente, ma non è facile tenerla fuori dai guai. O dal suo cuore…

    Note:

IO TI SPOSO ( I Thee Wed ) fa parte della serie Vanza, così chiamata dall’antica congregazione di filosofi guerrieri a cui appartengono i protagonisti dei romanzi. A questa stessa serie appartengono GLI ANELLI PROIBITI ( With This Ring ) e IL GIARDINO DELL’AMORE ( Wicked Widow ), nr. 44 della collana I Romanzi Oro e nr. 521 della collana I Romanzi rispettivamente. La serie si chiuderà con “Lie by moonlight”, di prossima pubblicazione.
Tra gli altri romanzi di Amanda Quick già pubblicati in precedenza da Mondadori ricordiamo CHARLOTTE ( Affair ), L’INGANNO ( Deception ), SEDUZIONE ( Seduction ), DOLCI SEGRETI ( Slightly Shady ), L’ISOLA DEI DESIDERI ( Desire ) e L’AMANTE ( Mistress ) nella collana I Romanzi, oltre a UNA NOTTE DA RICORDARE ( All Night Long ) nella collana I Romanzi Emozione.

    Ambientazione:

Inghilterra, 1810 circa ( periodo regency )

Commenti
  • GIUSY73

    L’unico romanzo della Quick che non mi è piaciuto. Troppa avventura,un giallo per niente interessante, scarse e superficiali scene d’amore. Ridicoli alcuni dialoghi,(per es. tra Edison e John Stoner) trama inconsistente.Peccato, perchè di questa autrice mi piacciono i dialoghi e i personaggi (specialmente le eroine) e io che cerco in un libro anche l’azione mi sono annoiata; solo il mistero da risolvere mi ha fatto completare la lettura. Poi che c’entra una nonna considerata suocera?,una nipote acquisita considerata nuora? svista dell’autrice o del traduttore?
    La delusione è cocente quando si tratta di autrici considerate tra le migliori e, per quanto mi riguarda,
    adotterò la Strategia della Memoria e dimenticherò questo romanzo!
    Copertina bella e adatta:i modelli sono proprio Edison e Emma.

  • matesi

    Sulla base di quanto dice Giusy73 (quindi è una ristampa?), non mi pare uno dei Quick da me preferiti.

  • GIUSY73

    @ matesi

    Ho l’edizione “rilegata” e l’ho riletta di recente. Conoscendoti, non credo che l’apprezzerai,è quasi interamente avventura, ma non si sa mai…decidi tu.
    CIAO

  • JOGGER

    se non sbaglio è una ristampa. non l’ho ancora visto in giro e spero mi piaccia come il precedente della serie VANZA. Ce ne sono/saranno altri?

  • matesi

    Molto meglio di quanto mi aspettassi. Non rammento nulla dei Vanza, ma siamo di fronte ad un giallo-rosa molto gradevole, tenuto su un ritmo leggero. Tanto per capirsi si tratta di un romanzo molto simile a “Charlotte” (che però resta inarrivabile): protagonisti un figlio illegittimo che è un uomo d’onore, un uomo moderno, capace di vedere i limiti della filosofia vanza, tormentato dall’assenza di rapporti con la sua unica parente viva, e una donna volitiva e intelligente in anticipo sui tempi, responsabile di una sorella più giovane. Poche le scene d’amore, ma, tutto sommato, non mi sono annoiata mai.
    P.S.
    A proposito di traduzioni, da dove salta fuori l’espressione “romanzo orrido”, invece che gotico o nero?

    SPOILER
    @ Giusy73
    Secondo me, la nonna chiama Emma nuora perché ormai considera Edison come un figlio.

  • GIUSY73

    @ matesi

    Nella mia edizione c’è una nota dove viene spiegato che la

  • GIUSY73

    @ matesi

    La Quick stessa ha inventato il termine, in un suo prcedente libro.

  • GIUSY73

    Naturalmente nel mio precedente commento mi riferisco al termine “orrido”…

  • matesi

    @ GIUSY73
    Ovviamente, nell’attuale ristampa la nota non c’è. Nella tua edizione la Quick spiega la ragione per cui ha usato questo termine, a mio avviso, inadatto?

  • GIUSY73

    @ matesi

    La nota dice: I ROMANZI “ORRIDI” DI CUI PARLA L’AUTRICE SI INSERISCONO ALL’INTERNO DEL GENERE GOTICO, E POSSONO ESSERE DEFINITI UNA SAPIENTE MISCELA FRA IL RACCONTO GIALLO E QUELLO SENTIMENTALE.Il genere, coniato dalla stessa Quick, ha come sua autrice di spicco Amelia York, di cui EMMA parlerà in seguito, personaggio fittizio già presente in un altro libro della Quick,WITH THIS RING.

  • matesi

    @ Giusy73
    La nota, a mio parere, è necessaria per giustificare l’uso del termine. Non so come suoni in inglese, ma nella traduzione italiana fa pensare ad un giudizio negativo della Quick su questo tipo di romanzi. Il che non è vero.

  • Lory

    @ Matesi

    in originale il termine è “horrid novels”, e non l’ha inventato la Quick, l’ha usato per prima la Austen in Northanger Abbey per indicare i gotici dell’epoca.

  • franca

    In effetti nei romanzi gotici(la Austen in Northanger Abbey ne fa una parodia stupenda ) erano pieni di castelli infestati da fantasmi, assassini,rapitori, turpi individui e famiglie terribili, tutti a vessare la povera eroina, ed ecco perchè “horrid novels”. Oggi ci farebbero ridere a crepapelle ma nel settecento sarà stato tutto un tremolio di ginocchia per le fanciulle a cui erano destinati.

  • daniela

    E’ un romanzo già pubblicato nel 2003 con Euroclub: il titolo e la traduttrice sono gli stessi

  • matesi

    Confesso che non mi ricordavo il precedente della Austen. Del resto Northanger Abbey è l’unico libro di quell’autrice che ho letto una volta sola. Resto però convinta che l’uso del termine che fa qui la Quick (e quindi non la traduttrice) sia improprio, perché al di fuori del clima parodistico di Northanger Abbey.

  • franca

    @ Matesi
    Io credo invece che sia una svista della traduttrice che avrebbe dovuto tradurre “romanzi dell’orrore” e non in modo letterale “romanzi orridi”, che in italiano dà adito ad una interpretazione errata. Erano proprio così definiti quindi non credo che la nota sul libro rilegato sia corretta nell’attribuire alla Quick la definizione, credo che anche attribuirla alla Austen non sia corretto. Nelle ricerche fatte, per una tesi, sulla Austen non abbiamo trovato alcun riferimento alla primogenitura della definizione “horrid novels”. Naturalmente questa è la mia versione che non vuole assolutamente essere una verità inconfutabile e sono aperta a qualsiasi correzione.

  • manu

    intrigante,divertente,accattivante sin dalle prime battute.
    veramente una piacevole lettura
    non ricordo di aver letto i precedenti vanza,ma provvedero’ sicuramente al recupero!

  • alisa

    libro già letto edizione euroclub molto bello e romantico spero che nelle prossime uscite ci sia avventura romanzo delle stessa autrice che si riesce a trovare solo nell usato a prezzi troppo cari…

  • JOGGER

    ciao, sono d’accordo con ALISA.
    E spero di poter leggere anche il 3°.

    a quando, per favore?
    grazie

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