“Il segreto di un gentiluomo” di Laura Lee Guhrke – Classic 944

ROMANZI_944“Un’autrice capace di scaldare una pagina con un semplice baciamano.”
Julia Quinn

Coronando il sogno di una vita, Maria Martingale torna dalla Francia per aprire in Mayfair una pasticceria. Tutto sembra filare liscio, ma l’altezzoso Phillip Hawthorne, marchese di Kayne, cerca di metterle i bastoni fra le ruote. Così come aveva fatto dodici anni prima, impedendo che il proprio fratello minore avesse una storia d’amore con lei, figlia di un umile cuoco. Ora teme che Maria sia tornata per mandare a monte il matrimonio del fratello con una ricca ereditiera americana. Però le cose non stanno affatto come sembrano, e Maria non è più disposta a subire le interferenze di quell’uomo. Al quale, peraltro, sente di non essere affatto indifferente.

    Note:

IL SEGRETO DI UN GENTILUOMO ( Secret Desires of a Gentleman ) è il terzo romanzo della serie “Girl-bachelors”, le cui protagoniste sono quattro ragazze che si guadagnano da vivere lavorando nell’Inghilterra vittoriana.
La serie, i cui primi due romanzi, E INFINE LA BACIÒ ( And Then He Kissed Her ) e LE MALIZIE DI UN DUCA ( The Wicked Ways of a Duke ) sono già stati pubblicati nella collana I Romanzi ( nr. 883 e 934 rispettivamente ), si concluderà con “With Seduction in Mind”, di prossima pubblicazione.

    Ambientazione:

Inghilterra, Londra, 1895 ( epoca vittoriana )

    Premi e riconoscimenti della critica:

All About Romance DIK ( Desert Isle Keeper )

Commenti
  • GIUSY73

    Quelli letti finora, della GUHRKE, non mi hanno mai delusa….

  • maria pina

    Nemmeno a me mi hanno mai delusa e poi devo finire la saga,che ho trovato davvero bella.

  • Augusta

    La Guhrke come scrittrice mi piace, questa trama mi pare presupponga degli scontri interessanti tra i protagonisti!

  • Augusta

    Mi è piaciuto il giusto, ha i suoi difetti ma la lettura è stata piacevole. … SPOILER…Difetti (per me): la protagonista femminile anche questa volta come la volta scorsa è troppo vecchia per la purezza che ha (sia fisica che come “cinismo” di vita),una ragazza di 29 anni della sua classe sociale nell’800 mi risulta stonato che sia così, esattamente lo stesso difetto della protagonista di “Le malizie di un duca”, ma che gli costa all’autrice calare alle sue protagoniste un 5/6 anni, secondo me risulterebbe tutto più verosimile, lei sui 24 lui sui 26 ( abbasso l’età anche a lui visto che nel romanzo l’autrice ha loro dato 2 anni di differenza, visto che erano compagni di gioco da piccoli….)per l’epoca sono più che adulti mi pare …. poi inizia ad esser un pò strano che ci siano tutte stè ex poveracce sposate con duchi e marchesi nello stesso momento nel ton, una pensa ma le ragazze nobili non se le fila più nessuno ! Piacevolezze: ogni tanto è ancora bello il topos dell’amore inespresso fin dall’infanzia, che lui tenga un ricordo della sua lei negli anni mi ha fatto ancora colpo leggerlo …. le scene d’amore fisico son coinvolgenti, le riflessioni e i ricordi dell’una sull’altro e viceversa mi son piaciuti.

  • franca

    A me è piaciuto senza esaltazioni ma mi è garbato molto. Io ho apprezzato la scelta delle spose “ex poveracce” perchè se devo sognare sogno in grande. E’ altamente improbabile che simili unioni avvenissero in epoca che risente ancora del bigotto perbenismo vittoriano perchè il classismo è sopravvissuto fino agli inizi degli anni sessanta.Anche mia sorella molto più grande di me l’ha subita:lei diplomata e impiegata lui possidente e professore univesitario, osteggiati da colleghi e famiglia di lui non ne fecero niente.Lei chiese il trasferimento e finì per innamorarsi di un bravo ragazzo lui quando andò in pensione ancora non si era sposato,e a me piace pensare che rimpianse tutta la vita la sua “vigliaccheria”.Ecco perchè mi è piaciuto vedere l’ascesa sociale delle poveracce. Per quanto riguarda la verginità di una donna adulta non dimentichiamo che alla fone dell’800 le donne che lavoravano era già rispettate e non più schiavizzate e che andare a letto con qualcuno era solo per amore o per matrimonio (come dice sempre una zia di mio marito ultra novantenne e fieramente nubile).

  • Augusta

    @ Franca Anche io rientro nelle “poveracce”sia chiaro, quello che mi risulta strano è che si conoscano tra di loro, se l’autrice avesse raccontato la storia di ognuna senza stabilire che si conoscessero l’avrei trovato più godibile,così mi risulta inverosimile e mi impedisce di credere alla faccenda, invece quando leggo un romance , intanto che leggo mi piace calarmi nella storia senza esser distratta dalla realtà, poi c’è da dire che ho letto da poco anche i romance della Beverley, pure lì ragazze che lavorano e si sposano nobili e anche lì si conoscono tutti tra loro, così mi è venuto quel pensiero : “ma insomma tutti i nobili adesso si sposano ragazze normali ! E’ solo per il fatto che siano tutti lì nello stesso periodo e si conoscano tutti che alla fine mi ha un pò distratto dalla storia, è stato questo che ho trovato stonato, non che la ragazza singola fosse povera, …. poi mentre leggevo causa questo fatto mi è venuto da pensare che nei romance si leggeva sempre di sfuggita di una nobildonna fuggita con il valletto, ma io non avevo mai letto un romance dedicato a loro, se lui non è nobile è sempre mega ricco e quindi con legami in ascesa sociale, l’unico che mi ricordi di una lei che si sposa con un lui “inferiore” è il Principe Leopardo della Hoyt, ma altri non ne ricordo, nell’ultimo della Holt ( mi pare) la sorella del protagonista ( americana) è attratta dal valletto, e l’autrice ci fa capire che andando lui in america con loro alla fine si metteranno assieme probabilmente, ma non fa un romance su loro ….. insomma tutti questi pensieri nati dall’avere notato un particolare stonato nella storia mi hanno distratta dalla lettura del romance.

  • Augusta

    Retifico : è l’ultimo sempre della Hoyt, uscito nei Passione dove la ragazza è interessata al valletto.

  • franca

    @Augusta. Osservazioni assolutamente legittime ma pensaci un pò, è un retaggio sicuramente atavico: la donna viene mantenuta dal padre prima e dal marito poi, che una donna mantenga l’uomo non era concepito e non è accettato nemmeno nella nostra liberalissima società, noi poi sappiamo che moltissime donne mantengono la famiglia marito compreso, conosci un uomo che abbia lasciato il lavoro per fare il casalingo? certo cominciano ad essercene ma sono mosche nel latte. Nei romanzi poi gli uomini sono: alti, belli, risoluti,orgogliosi, intelligenti,capaci delle più incredibili imprese per affermarsi, leggono sempre nella mente e prevengono sempre i desideri delle loro donne; ma dove sono questi uomini nella realtà? Io adoro mio marito e se gli indico qualcosa in una vatrina lui carinissimo mi fa una sorpresa e me la regala…ma di solito è la cosa che stava di fianco a quella indicata!?!?! Del resto compreresti un romanzo con protagonista un uomo meno di super? si sogna di essere per una volta quel “gran … di Cenerentola” e va bene così: NON E’ VERO MA CI CREDO.

  • Augusta

    @ Franca. Naturalmente hai ragione, se si può sognare meglio farlo in grande, sarà che ha me oltre all’eroe bello come un dio e nobile e ricco ( che non disprezzo per nulla ) piace anche tanto l’eroe con difetti fisici, ( sfigurato, un pò zoppo …) e quindi dato che mi piace l’eroe con difetti fisici, e anche l’eroe ricco ma non nobile, mi è venuto il pensiero e se anche l’ultima caratteristica dell’eroe , la ricchezza mancasse ??? come sarebbe il romance ? Se l’eroina stesse con un povero che si deve ancora costruire la sua ricchezza, e condividesse le sue lotte ….. son tutti pensieri estemporanei che mi son venuti partendo appunto dal fatto che in effetti spesso le eroine son povere, non nobili, e a volte bruttarelle, ma hanno un non so che , che le fa scegliere all’eroe ( potere della fantasia del romance!). Insomma condivido quello che hai detto, ma secondo me resta il fatto che l’autrice ha messo troppe coincidenze assieme ( tutte sono sui 30 anni, tutte son pure, tutte si conoscono, tutte sposano uomini ricchi belli nobili) e questo mi ha distolto dalla fascinazione del romance per ( a causa del troppo inverosimile) farmi ripiombare nella realtà, e questo un romance non lo deve fare, accetto e voglio l’improbabile ma tu (autrice) non mi devi far accorgere che improbabile è ! E questo proprio perchè voglio sognare alla grande, senza rendermi conto mentre leggo che è un sogno appunto. Insomma se avesse mescolato un pò le carte come es. ha fatto la Kleypas con i suoi “fiori da muro”, sarebbe stato più verosimile, ha messo una povera nobile che si è sposata un ricco non nobile, una ricca non nobile che ha sposato un ricco nobile, una nobile ricca con un povero nobile, una ricca non nobile con un non nobile ricco ma non quando lo ha conosciuto con età variabili, basi e alti ecc….. insomma un sogno a cui si crede senza che irritanti pensieri sulla inverosimilità di coincidenze troppo spinte disturbino la lettura … Naturalmente la Kleypas ha anche altre frecce al suo arco ma anche la Guhrke non sarebbe stata malaccio se non mi avesse disturbato con le sue inverosomiglianze.

  • Annamaria

    @ Augusta e Franca

    Sì, le coincidenze sono tante, ma accettiamole. Dopo tutto, quando mai la Gran Bretagna ha avuto tanti duchi? E anche questi, tutti nello stesso periodo.
    Altrimenti, che fine farebbe Cenerentola?
    Perdonate il cinismo, ma Cenerentola, per come la concepisce l’immaginario collettivo, è una bufala.
    Non è mai stata una ragazza povera.
    Maltrattata dalla matrigna e dalle sorellastre, d’accordo, ma aristocratica e ricca.
    Eppure, viene sempre portata a esempio della poveraccia che riesce a far innamorare il principe e a sposarlo…
    Sono sicura che molte di noi hanno già fatto questa riflessione, ma nessuna vuole rinunciare a questo particolare sogno.

  • franca

    @ Annamaria forse non mi sono spiegata bene ma sono d’accordo nei romanzi non cerchiamo la realtà e quindi le coincidenze vanno bene (i duchi non hanno mai superato la decina contando quelli reali ora forse sono solo sei). Per Cenerentola però devo correggerti: era nata ricca ma la matrigna dissipò tutti i beni lasciati dal marito e quindi non avendo più servitù usava la figliastra. Le domande di Augusta però sono legittime ti pare? Leggiamo i romanzi, quindi li amiamo, ma perchè non parlare di come potrebbe essere se fosse così….così o così?

  • Augusta

    E’ vero Cenerentola era tutt’altro che povera, e in più aveva una madrina che noi ce la sognamo !!!
    Ieri ho letto il romance della Holt, “Sarò tua”, e lei è una vera “poveraccia” stile Cenerentola, le piovono addosso tutte le rogne della terra,e lui e un nobile bellissimo che poi la sposa (naturalmente), mi è piaciuto, malgrado la grande improbabilità della fine dei fatti. Insomma ribadisco che nella Guhrke mi piace tutto tranne il punto di partenza della sua quadrilogia, quattro “poveracce” tutte assieme è troppo, una invece l’accetto. :)))))

  • Augusta

    Non era ancora apparso l’intervento di Franca quando ho scritto, non lo sapevo che la matrigna avesse dissipato tutto !!! credevo che fosse solo avida e maligna e avesse voluto tenere tutto per sè !!! Sui Duchi avete ragionissimo, pullulano e questo si che è improbabile ! Ma stranamente non mi disturba ….Eheh eh ! :)))) Mi sa che la mia è la solita rivalità tra donne , applicata alle povere eroine dei romance ! :))))

  • Annamaria

    @ Franca

    Neanch’io sapevo che la matrigna avesse dissipato il patrimonio.
    Ma rimane legittimo il dubbio che il principe l’avrebbe sposata davvero se fosse stata una popolana o una borghese.
    Comunque, godiamoci i nostri romanzi: è così bello sognare!

  • Iris

    Il libro mi è piaciuto anche se ho trovato alcune cose un pò ripetitive tipo il ricordare almeno tre o quattro volte la scena dell’albero dove Maria e Phillip si vedono per la prima volta…a parte questa considerazione la storia si legge volentieri anche se improbabile ma del resto questi libri servono per sognare e allora sognamo in grande!
    Iris
    Iris

  • matesi

    Un buon romanzo, anche se un po’ inferiore ai due precedenti.
    Copertina brutta e, a mio parere, anche volgare.

  • Lallabel

    @ Augusta Franca Annamaria ecc
    Povere noi , donne romantiche rovinate dall’idea , inculcata fin dalla più tenera età , che le donne siano tutte delle principesse!!!(ma io lo sto insegnando anche a mio figlio!) Alle volte penso che Cenerentola ci abbia distorto la visione della vita ma…come è bello sognare con queate storie! Quindi più sono gentiluomini, magnetici , ricchi , sensuali ,affamati d’amore , onniscenti , coraggiosi e innamorati E PIU’ CI PIACCIONO!!
    Spero di trovare presto questo romanzo , per poterlo commentare.
    Buona lettura….buoni sogni a tutte!

  • matesi

    Mi è piaciuto molto il dibattito su questa serie e sul particolare di tutti questi nobili che sposano ragazze povere e lavoratrici. Trattandosi di vicende ambientate nel 1895, si potrebbe avanzare l’ipotesi (non so quanto fondata) che l’autrice voglia sottolineare la decadenza della classe nobiliare, ormai quasi del tutto sostituita da quella borghese. Infatti la maggior parte dei protagonisti maschili lavora (o vuole lavorare).

  • marilulu

    Si legge volentieri. La trama ricorda, con i debiti distinguo, il film Sabrina. Lo avete notato?

  • franca

    @Matesi ben trovata. Ammiro sempre la tua capacità di analisi mirata e stringata e mi trovo ancora ad essere d’accordo.L’autrice avendo a disposizione tutte le epoche ha collocato la storia all’alba del secolo più innovativo della storia, un secolo che è (o dovrebbe) basato sul lavoro delle classi borghesi e, finalmente, sul riconoscimento al lavoro delle donne. Se poi abbiamo peccato di presunzione sulle sue ragioni l’autrice ci perdonerà.

  • Very

    @Lallabell
    Sono pianamente d’accordo con te, del resto leggiamo questo genere di libri proprio per sognare che ci frega se nella realtà certe cose non accadrebbero mai…Buona lettura!

  • Augusta

    Quella di Matesi è una buonissima considerazione! ( penso mi aiuterà ad esser più ben disposta verso l’ultimo libro della quadrilogia), però c’è da dire che anche se i tempi stavano volgendo verso un mescolamento delle classi, ciò avveniva seguendo la ricchezza, il paese da agricolo con grandi fondi appartenenti a nobili che vivevano di rendita, stava cambiando industrializzandosi, i nobili sposavano si la borgnese ma solo se ricchissima,il nobile capace lavora per mantenere la sua ricchezza e per rafforzarla, non perchè gli piace. Insomma tutto gira attorno ai soldi e al loro possesso! Si chiudeva un occhio sull’essere plebee di certe persone e le si sposava solo se ricchissime, i plebei poveri erano tenuti come amanti, non li si sposava …

  • franca

    Augusta ti sembra che a tutt’oggi sia cambiato molto? Con le debite eccezioni naturalmente.

  • Augusta

    @ Franca. Ci ho pensato, ed in verità non lo so,riflettendo sulla mia esperienza mi son resa conto che non ho mai frequentato assiduamente nessuno veramente ricco, conosco tutte persone tipo impiegati , commercianti con un proprio negozietto, laureati o diplomati,che hanno il loro stipendio ma anche il loro bel mutuo da pagare, ecc.. queste sono le persone che mi circondano ( economicamente e culturalmente). Ci vorrebbe proprio una casualità per incontrare un ricchissimo. Quindi ti dò ragione, pure oggi in genere anche a causa della vita quotidiana vissuta da ognuno con ritmi, modi , luoghi diversi è veramente difficile incrociarsi. Per quel che riguarda la volontà poi di mescolarsi stò alla testimonianza da te data,perchè io mi rendo conto di non avere parametri per saperlo.Comunque più ci penso, in questi romance ciò che me li fa piacere così tanto è che sono “storici”, è l’ambientazione diversa in epoche lontane e diverse dalla mia che mi fa veramente sognare, ( infatti amo moltissimo anche gli urban fantasy), se l’autrice è brava anche la storia tra due “in serie difficoltà pecuniarie” mi piace, mi è venuto in mente che “La straniera” di Diana Gabaldon, è un romance che ritengo bellissimo,( ho letto solo questo primo, non tutta la serie) e Jamie non era certo ricco ne potente, si trovava in una situazione assai disperata, ma se la son cavata lo stesso grazie alle loro capacità i due protagonisti…

  • Augusta

    P.S. Un altro esempio di due che quando si sono incontrati e messi assieme non erano certo ricchi e quello nell’ultimo romance “fantasy” di Emma Holly nei Dark Passion, mi è piaciuto molto, e il lui del romance non era nè ricco, nè nobile…

  • Nicoletta

    Romanzo davvero delizioso come i precedenti a me personalmente piace molto questa autrice e spero che la Radazione pubblichi al più presto il quarto romanzo che fa parte di questa serie,nonostante sia stata molto discussa la trama per la probabile veridicità della storia in quegli anni per quanto la storia reale ci riporta io penso che forse essendo il periodo di fine secolo si iniziava già a sentire aria di cambiamenti su tutti i fronti,ma al di là della realtà io devo dire che amo proprio questo genere di romanzi perché hanno il potere di farmi sognare anche se più delle volte si discostano dalla realtà,questa rimane una mia opinione naturalmente non vorrei fossero diversi forse mi piacerebbe che ci fossero anche alcune storie al contrario povero lui e ricca lei ne ho lette alcune ma intrigano di meno perché è più piacevole che il personaggio maschile sia un vero principe nero che poi diventa azzurro magari molto mascalzone e poi si redima con il potere più forte del mondo cioè l’amore.. tornando alla storia come a già detto Marilulu anche a me ricorda il film Sabrina..

  • Lallabel

    Letto tutto d’un fiato e, come i precedenti , mi è piaciuto tantissimo. Non ha deluso le mie aspettative. C’è una continua tensione-attrazione tra i due e una forte sensualità, a causa della quale non riuscivo a smettere di leggere.Sensuale e romantico al punto giusto , adoro vedere gli uomini così potenti e rigidi , piegarsi all’amore: Phillip ha “bisogno ” di Maria come dell’aria per respirare!

  • Dada

    questa serie mi sta piacendo molto. Promosso anche questo che ho trovato scorrevole e piacevole.

  • patty

    Ciao, l’ho letto, mi è piaciuto moltissimo. Non aggiungo nulla in + a quello che avete scritto.
    L’unica cosa chiedo alla Mondadori di non farci aspettare mesi per il quarto e l’ultimo della serie……. il primo della serie uscito ben nel lontano
    ottobre 2009
    Grazie
    PATTY

  • GIUSY73

    bellissimo, mi e’ piaciuto piu’ dei primi due..non vedo l’ora di leggere l’ultimo della serie.

  • lucia g

    Sorvolando sul fatto di cui si e’ dibattuto sopra, un po’ inverosimile che tutte le protagoniste vanno a finire con dei nobili, quello che piu’ mi rimane di questo romanzo e’ Phillip, fantastico e commovente nella sua tenacia a rimanere aggrappato per cosi’ tanto tempo alla sua passione per Maria anche credendo di non poterla avere. Ma quando ci ricapita un uomo che conserva nella tasca per quattordici anni un semplice nastro per capelli?

  • LadyAileen

    La trama, per alcuni aspetti ricorda molto il film Sabrina, è semplice e lineare (incentrata solo ed esclusivamente sull’evoluzione del rapporto tra i due protagonisti) peccato però per il finale.
    Seppur con l’immancabile lieto fine, mi ha lasciato un po’ perplessa l’evoluzione di Maria (fino a quel momento viene presentata con una grande passione per la pasticceria, dodici anni di duro lavoro e tanti sacrifici e poi abbandona tutto così).
    Tutto sommato, un romanzo scorrevole, romantico, coinvolgente e con la giusta dose di sensualità.
    Di sicuro, completerò la serie.

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