Paola CALVETTI – Noi due come un romanzo

NOI_DUE_COME_UN_ROMANZO_fronteUn libro può aiutarci nei momenti di crisi? Può guarirci dalla tristezza e dalla malinconia, risvegliare passioni un po’ appannate, regalarci un pizzico di fiducia ed ottimismo?

Chi legge romanzi rosa, risponderà senza esitazioni “sì” a questa domanda. E così fa Emma, la protagonista di NOI DUE COME UN ROMANZO, il nuovo libro di Paola Calvetti appena uscito in nella collana Omnibus Italiani di Mondadori. Ecco perché, arrivata alla soglia della cinquantina, ha deciso di dare una svolta alla sua vita, e ha abbandonato improvvisamente una carriera manageriale di successo per aprire una libreria che vende solo ed esclusivamente libri d’amore. E chissà che, con il loro aiuto, non si possa anche trovare “davvero” l’amore…

Per leggere le prime pagine di NOI DUE COME UN ROMANZO, visitate il nuovo il sito di Paola!
Divertitevi ad esplorare la sua “libreria” virtuale, e a scoprire tutto sui suoi romanzi! Partite da qui:

www.paolacalvetti.it

Questo è invece il blog di Paola, dove potrete vedere il booktrailer di NOI DUE COME UN ROMANZO, e comunicare direttamente con l’autrice :

http://blog.librimondadori.it/blogs/calvetti/  

NOI DUE COME UN ROMANZO

Paola_Calvetti

    La trama:

Vi è mai capitato di svegliarvi una mattina e avvertire, con un’intensità mai provata prima, che la vostra vita è a un punto di svolta? A Emma accade d’improvviso, a pochi mesi dai fatidici cinquant’anni, quando il mondo intorno a lei la considera una donna arrivata, con una brillante carriera, un figlio meraviglioso, un ex marito gentile, viaggi, amicizie e una serenità finalmente conquistata. Eppure Emma sente che qualcosa deve cambiare e accetta la sfida offerta dal destino (che, a volte, non è affatto cieco): rileva la cartoleria ricevuta in eredità da una zia e – sfidando gli infausti pronostici di molti, primo fra tutti il suo commercialista, Nemico Fedele di una vita – la trasforma in una stravagante libreria nel cuore di una piazzetta milanese. Sogni&Bisogni venderà “solo” romanzi d’amore, ma poiché “la letteratura altro non è che un ininterrotto fiume d’amore”, Emma li utilizza come medicine per i suoi clientilettori: pescando da scaffali intitolati ai “Cuori infranti”, alle “Missioni impossibili” o all’erotismo lieve del “Così fan tutte” mozartiano, attraverso le magiche e universali pozioni scovate tra le pagine, cura dalle delusioni amorose, prescrive viaggi romantici, suggerisce come riaccendere passioni sopite.
Sogni&Bisogni diventa presto il rifugio e il luogo d’incontro per una folla di personaggi: Alice, la giovane, vivacissima, aiutante libraia, Mattia, il figlio adolescente di Emma, Gabriella, l’amica di sempre, e tanti clienti-lettori, uomini e donne, giovani e anziani, che portano le loro vite fra i libri e così facendo ne scoprono di nuove. Ma soprattutto, è grazie alla libreria che Emma ritrova Federico, il grande amore della sua giovinezza. Lui è sposato e vive a New York, dove lavora insieme all’architetto Renzo Piano al geniale progetto di ristrutturazione della Morgan Library, biblioteca fondata dal finanziere J.P. Morgan, la cui storia meriterebbe da sola un intero romanzo.
Emma e Federico stringono un patto: colmeranno la distanza che li separa solo scrivendosi lettere di carta, che voleranno veloci fra due caselle postali, Post Box a prova di intruso, scrigni privati di un amore possibile. Una volta l’anno, ogni 10 aprile, la distanza fra i due amanti si annulla anche fisicamente: Federico invita Emma a Belle-île en mer, al largo delle coste bretoni, dove le parole si fanno carne, le emozioni respiro. Ma il delicato equilibrio di questa storia d’amore contemporanea, che solca l’Oceano, il tempo e la fretta del nostro mondo con il fruscio dei suoi fogli vergati a mano, non può durare per sempre. Mentre Sogni&Bisogni si amplia diventando anche un frequentato caffè e una raffinata locanda per scrittori, mentre la Morgan Library svela i suoi segreti e diviene un gioiello architettonico di vetro e acciaio, Emma e Federico si troveranno di fronte a un dolore che, forse, solo gli occhi fiduciosi di un ragazzo potranno dissipare.

Con un grande romanzo che si fa delizioso catalogo di letture e di luoghi del cuore, Paola Calvetti tesse la sua trama amorosa tra Milano, New York e le falesie di Bretagna e ci regala una romantic comedy originale, frizzante, saggia e impertinente da leggere per sognare – ma con occhi ben aperti – tutte le possibilità dell’amore.

    L’autrice:

Paola Calvetti, giornalista, ha lavorato alla redazione milanese del quotidiano “la Repubblica”.
Dal 1993 al 1997 ha diretto l’Ufficio Stampa del Teatro alla Scala. Oggi è Direttore della Comunicazione del Touring Club Italiano e scrive per il “Corriere della Sera” e il settimanale “Io Donna”. Finalista al premio Bancarella con il romanzo d’esordio, L’amore segreto (Baldini&Castoldi 1999), nel 2000 ha pubblicato L’Addio, nel 2004 Né con te né senza di te, nel 2006 Perché tu mi hai sorriso (tutti in edizione Bompiani).
Noi due come un romanzo è già in corso di traduzione in molti Paesi del mondo.

Commenti
  • Lucia

    Bella la libreria virtuale e intrigante l’inizio del romanzo. L’ho già comperato.

  • LadyAileen

    Interessante questa nuova autrice ma finché non esce una versione meno costosa per me rimane in libreria. L’unica cosa che mi chiedo: ma questo non è il blog de I ROMANZI collana creata per i romanzi storici?
    Il blog sarà dunque aperto a tutte le uscite di libri romance? ^_^

  • emma

    Grazie a Lucia. Grazie di avere acquistato il romanzo. Spero che non ti deluda. se vuoi scrivere sul mio blog, ne sarei contenta.
    Paola Calvetti

  • emma

    Cara LadyAileen,
    magari fossi una nuova autrice! Sarei più giovane..Questo è il mio quinto romanzo…
    Paola

  • LadyAileen

    Ciao Emma,
    intendevo nuova per me. ^_^ Mi dispiace, ma non avevo mai sentito parlare dei tuoi lavori né ho letto qualcosa di tuo.
    Comunque ti faccio un grande in bocca al lupo anche per questo romanzo.

    P.S. Comunque questo è il primo romanzo pubblicato per la Mondadori. ^_^ Dunque nuova autrice per la Mondadori lo sei.

  • Carla

    Ciao Paola,
    mi ritrovo tantissimo nel tuo romanzo, sono della tua stessa età ed ho aperto, da un paio d’anni, una bellissima libreria con un angolo caffè, in un paesino di quattromila anime.
    Il sogno della mia vita si è avverato, ma
    quante difficoltà. Dai, vieni a presentare il tuo libro a Noesis (la mia libreria).
    Grazie per aver dato voce a tutte le piccole librerie che hanno un’anima.

  • stefania

    Ciao Paola,
    appena letta una recensione del tuo romanzo ho deciso che dovevo averlo assolutamente e non vedo l’ora che mi arrivi (l’ho prenotato subito!).
    Il tema mi appassiona, mi immedesimerò sicuramente in Emma, insomma credo proprio che vorrei fosse la mia storia.
    Grazie. a presto

  • anna maer

    L’ambientazione fra il ‘sentimento’ dei libri, avvicina la curiosità della lettura. a presto sulle tue pagine.

  • Vale

    Ho appena comprato il libro che ha scritto e non vedo l’ora di iniziarlo… un ottimo metodo per far volare il tempo che mi separa dall’incontrarLa il 15 febbrao in occasione degli incontri letterari abbiatensi!

  • Susanna

    Cara Paola,
    Per uno strano caso del destino (?) i tuoi romanzi mi riguardano sempre. In questo momento mi sta succedendo un po’ come a Emma. Anni fa ho pianto leggendo L’amore segreto…un capolavoro…anche di sensibilità. Il tuo stile è fantastico…non ho altre parole per descriverlo. Mi tieni sveglia fino alle 3 del mattino, scombinando le mie giornate. Ricordo i brani del libro mentre cammino per strada…e mi fanno sorridere o venire le lacrime mentre faccio altro (e dovrei pensaro ad altro) ma non ci riesco…proprio come se fosse un amore travolgente.Vedi…rimango romantica come Emma… Ti ringrazio davvero per le belle giornate che mi stai regalando. Riesci con naturalezza trasmettere emozioni che vibrano nell’anima lettori a lungo.
    Un abbraccio, Susanna

  • anita

    E’ strano , data la mia professione, che non abbia pensato PRIMA a scriverle.Strano per più di un motivo: 1) perché sono una grafomane impunita( oltreché analitica giornalista, rischiosamente logorroica) e ogni occasione è buona per macchiare d’inchiostro un qualche pezzo di carta con frammenti di me e di quello che penso; 2) perché averla segnalata e avere – nel cuore- fortemente caldeggiato ( non potendolo fare praticamente) la sua vittoria al Premio L’Intruso in Costa Smeralda edizione 2007 non è servito – è vero- a farla vincere ma… a meritare una delle motivazioni più belle da me stilate, sì; 3) perché oramai, in tempi di internet, è semplice che venga in mente di interagire o semplicemente comunicare con qualcuno attraverso la posta elettronica, considerando oltretutto l’aggravante che io, con le e.mail, lavoro quotidianamente, essendo , oltre che ufficio stampa, speaker di molte campagne pubblicitarie nazionali che invio costantemente in mp3. Dunque….perché farlo ora, a distanza di oltre un anno ( anzi, direi, a questo punto, DUE) ? Perché l’altro giorno, rileggendo -per l’appunt- su di un foglio all’interno del suo libro “Perché tu mi hai sorriso” la mia motivazione ad una eventuale sua vittoria del succitato Premio Letterario ( che poi altri non è che il mio personalissimo, sincero e schietto sentimento provato senza reticenze nei riguardi dell’opera) E NEL CONSIGLIARE PER L’ENNESIMA VOLTA agli amici di divorare il romanzo, HO AVVERTITO, improvviso, il vuoto che lasciava dentro me il NON AVER COMUNICATO all’Autrice di quali e quanti brividi di passione letteraria poteva essersi resa responsabile, QUANTE valanghe emozionali aveva irreparabilmente scatenato. E lì, fulminante, l’idea: come ho fatto a non averci pensato PRIMA?! Eccomi dunque a renderla partecipe – seppur con indecente ritardo rispetto al mio scritto e anche (a questo punto) al Premio, del soffio Vitale espirato dalle sue pagine. Erano anni che non mi appassionavo alla lettura in maniera così VORACE, ingorda; provando, mano a mano, il crescente desiderio di leggere parola dopo parola, pensiero dopo pensiero; nutrendo emozione dopo emozione. Per poter giungere (con curioso appetito mentale ed emotivo) al compimento dei periodi sintattici non vedendo l’ora di dare l’attacco al capoverso successivo. E, così facendo, appassionarmi, sempre più nel cercare un’insaziabile abboffata letteraria, che non porta MAI all’indigestione ma provoca, assuefacendomi, altro insaziabile appetito.
    Con gratitudine.
    Anita
    P.S.Mi piacerebbe farle avere la mia recensione a “Perché tu mi hai sorriso” , anche se…fuori tempo massimo.
    Grazie

  • SABRINA

    Strepitosa Paola!
    un grazie particolare da un sarda inpiantata in Francia da 4 anni e libraia sempre in Franci da 3…
    non mi sono imedesimata in Emma IO SONO EMMA!
    mi sono venuti i brividi!!!
    Se passi per la France Comtè cerca la libreria L’Encrier a Maiche e vieni a dedicare il tuo romanzo alle mie clienti, lo consiglio vivamente e la mia più grande soddisfazione è quando tornano e mi dicono ma non è la tua storia vero???

    buona vita
    Sabrina

  • Sabino

    Gent.ma Paola,
    noto con stupore che i commenti soprariportati sono tutti al”femminile”, quindi mi sento onorato a rappresentare il mondo maschile e ringraziarla per avermi fatto vivere momenti di intensità emotiva. Mi sono rivisto

  • anita

    LO SO CHE E’ UN PO'( TANTO) IN RITARDO rispetto alla sua pubblicazione; ma avevo un debito, dichiarato nel mio precedente post; ergo lo estinguo. Con la promessa di mettere mano , prestissimo, ad un commento “all’altezza” del suo ultimo, appassionato e appassionante Romanzo.
    RECENSIONE A “PERCHE’ TU MI HAI SORRISO”-ed.Bompiani-( motivazione alla scampata- per poco- vittoria del Premio L’Intruso in Costa Smeralda- ed. 2007):

    “Può un romanzo scalfire la psiche fino alla commozione? Può un fiume in piena di parole, espressioni colorite dell’animo umano, far tremare d’emozione?
    Un intreccio di sentimenti,imbastito attraverso il sottile ricamo di uno stile personalissimo e garbato intriso di sfumature che si corteggiano, ripara con delicata, accorta morbidezza, i lembi “infreddoliti” di rapporti difficili, riscaldandoli con il tepore delle passioni più dirette.
    Amore, disprezzo, rancore, dolore, rimorsi e rimpianti: non ci sono filtri nel fluire del linguaggio emotivo in Paola calvetti, se non quelli quasi impercettibili e dichiaratamente “a tu per tu” tra lei e il lettore.
    Che fa propria ogni lacrima, ogni sospiro, sino all’ultimo straziato/straziante saluto tra una madre ed una figlia, durante un conclusivo, sordo dialogo. “

  • Sara

    Ho appena terminato il suo nuovo libro ” Noi due come un romenzo” …STUPENDO!!!! questa copia l’ho presa in prestito dalla biblioteca pubblica della mia città ma nel pomeriggio andrò a comprarne una tutta per me….è un libro che devo sapere mio e rileggere con calma oltre che consigliare caldamente. STREPITOSA la figura di Emma. Non la conoscevo come autrice e sono stata catturata dalla fluidità e dalla profondità della linguaggio. Leggerò anche gli altri suoi libri. Ancora complimenti e GRAZIE.

  • emma

    Gentile anita, gentili tutti, solo oggi mi sono ricordata che oltre al mio blog, nel sito mondadori ci sono blog dedicati ai nostri romanzi e… ho trovato, che bella sorpresa!- i vostri commenti.
    anita, perchè non visita il mio blog che parla quasi solo esclusivamente di librerie che io ceco in giro per l’italia e che visito e che trovo anche su you tube? comunque grazie davvero a tutti,per le belle parole che avete riservato a emma e alla sua storia.
    paola calvetti

  • emma

    ho copiato i vostri post sul mio blog!
    vanitosa…e anche per avervi con me,
    paola

  • Radiogaga

    Ciao,
    una domanda: ma la musica che accompagna il sito http://www.librimondadori.it/calvetti/ di chi è? Nyman? Potrei sapere il titolo… è bellissima. Grazie mille e complimenti. :-)

  • Vanna

    Cara Paola,
    Mi viene naturale darti del tu e, perché no, chiamarti Emma.
    Siamo coetanee, più o meno, e pur avendo in casa incorniciato e curato come una reliquia l’autografo di Paul Auster, è la prima volta che scrivo ad una scrittrice, guarda la stranezza tu Paola e lui Paul, sarà il nome che fa la differenza.
    Ti posso dire solo …GRAZIE!!!
    Mi sono tuffata nel tuo nuovo romanzo, prima di leggerlo, appena comprato l’ho dato da leggere alla mia vicina-amica che, conoscendo la mia rifornita libreria, è venuta a chiedermi un buon libro che la distogliesse dalla chemioterapia che sta affrontando in questa calda estate. Il tuo libro era appena stato appoggiato sul tavolino del salotto e, io senza alcuna esitazione, gliel’ho dato dicendole che era quello che ci voleva. Letto il titolo me lo stava per restituire, dicendomi che non era più tempo d’amore per lei (ha 60 anni portati alla grande nonostante la malattia) e, soprattutto, non era quello il momento per una storia del genere. Io ho insistito, pur non avendolo ancora letto, perché il mio istinto mi diceva che era di quello che aveva bisogno.
    Non ci crederai, l’ha divorato, è tornata dicendomi di leggerlo subito e che avevo fatto bene ad insistere, non aveva parole per definirlo, continuava a ripetere: – devi leggerlo, è stato scritto per te, non hai idea di cosa ci troverai dentro.
    Ovviamente ha voluto altri libri da leggere, ma mi ha detto che pur leggendoli e trovandoli belli non riesce a trovare la magia del tuo.
    Aveva regione, è incredibile, questo libro è stato scritto per me.
    Lei andrà in libreria a comprarsene una copia, perché dice che è un libro che devi avere per poterlo rileggere ogni tanto, nei momenti bui.
    Sei terapeutica, mi auguro ti faccia piacere.
    Tornando a me ne ho già acquistate altre due copie, una per mia sorella che vive in Calabria, pur essendo nata e cresciuta a Milano, e una per mia figlia che l’esperienza lavorativa l’ha portata a vivere e sposarsi in Irlanda. Ecco qui il primo richiamo al tuo libro, se non avessi mai letto “La parola amore nella terra di Clare” di Williams e, se non avessi detto a mia figlia (si chiama Sara – sempre il caso) che lei che l’inglese lo sapeva bene (laureata in lingue) doveva andare a vederli quei posti splendidi, io forse ora non avrei un genero nativo della Contea di Clare.
    Secondo Paul Auster il caso non esiste, comincio a crederlo anch’io, semplicemente le cose accadono e poi nel corso della vita in situazioni diverse le ritroviamo e così si creano legami particolari e creativi.
    Era un sogno mio e di mia figlia aprire una libreria con caffè come Sogni&Bisogni, e devo dire che avevo nel cassetto anche un altro sogno, quello di aprire un piccolo alberghetto con stanze tutte diverse per colore, nome e non numero e arredamento, dove gli ospiti si sarebbero sentiti a casa e accolti, dove non sarebbero mancati i momenti in comune per condividere letture ed esperienze di vita, insomma dove raccontarsi e sentirsi protagonisti nonostante il mondo vada in senso contrario.
    Ritrovo nel tuo libro gran parte della mia piccola biblioteca di casa, circa un migliaio di libri, ho perso il conto e non li catalogo più da quando Sara è partita.
    Non per pigrizia ma perché era una passione comune, amavamo trascorrere lunghe serate con una cioccolata in mano a chiacchierare di libri letti e film visti scambiandoci le nostre opinioni, devo dire che mi manca molto e nel tuo libro ho ritrovato un po’ del mio mondo perduto.
    Mi sono ritrovata nella Signora Donati, pur non avendo la sua età non ho molta libertà di movimento a causa di problemi di salute, e pur avendo anche un figlio che ama leggere, spesso mi trovo a pensare a chi lasciare la mia adorata raccolta, spedirla in Irlanda sarà poco pratico, anche se spesso mando libri italiani, tanto perché mia figlia non perda lingua e radici. Per cui la tua signora Donati è stata illuminante.
    Sarebbe bello se parlassimo d’amore, considerato un argomento frivolo e banale credo sia l’unico antidoto alla guerra e alla violenza.
    Una buona lettura e la condivisione della stessa unirebbe persone e popoli indipendentemente dalle culture e dall’età.
    Non riesco mai, in questi tempi dove il telegiornale fa solo paura, a dimenticare “Farenheit 451”.
    Vivo in un piccolo paese in provincia di Milano, dove la cultura è una parola quasi sconosciuta, sono circondata da parenti che se non parlano di detersivi spettegolano, e io mi sento un pesce fuor d’acqua.
    Anche il tuo amore per i cani condivido, il 30 Aprile (strano mese) di quest’anno la mia dolce cagnolona Carol ci ha lasciati dopo una lunga malattia, grazie al tuo libro sono riuscita a tornare a leggere dopo quel giorno, ti sembrerà buffo ma le leggevo Dante, fin da piccola, e lei si accoccolava e sembrava mi ascoltasse…mi manca.
    Sono una persona piena di interessi e come mi dice chi mi conosce, ho sempre un libro per tutti e una canzone pronta per ogni argomento o un personaggio di un film da assimilare a qualcuno. Amo fare tante cose che i tempi moderni considerano “out”, per me sono il sale della vita, la mia famiglia dice che io sono la memoria storica e che dopo di me tante tradizioni e storie andranno perse. Non sono così vecchia, ho appena compiuto 55 anni, ma ho sempre amato apprendere, curiosa per natura di tutto ciò che mi accade intorno devo sapere il perché.
    Altra cosa fantastica che ho ritrovato nel libro sono state le città.
    Milano che io adoro, per me è la CITTA’, tu l’hai riportata a quella che è nel cuore di tutti quelli che la amano.
    Parigi, tre vacanze da sogno di cui una con i miei figli (l’ultima tutti insieme sebbene già grandi), e la città dove ho festeggiato i miei “primi 50 anni”.
    New York, ultima ma non ultima, io credo di aver vissuto una vita precedente a questa e vivevo a New York e facevo la bibliotecaria, non ridere ma ho dei ricordi vividi e mi piace e mi ritrovo a girarla nei libri di Auster.
    Non so se leggerai mai questa mia lettera, ma mi piace pensarlo.
    E’ stato un grande respiro, un soffio di vita, anche perché io non ho un’amica come Gabriella alla quale poter raccontare le mie emozioni, perciò il tuo libro è stato anche questo: amicizia.
    A differenza di Emma io il mio amore delle superiori l’ho sposato, l’ho incontrato che avevo 15 anni e giusto quest’anno (per noi il 10 dicembre, un numero a caso?) sono 40 anni di amore e passione ancora oggi, nonostante qualche zona d’ombra durante il percorso.
    C’è la mia vita nel tuo libro!
    Se sei arrivata fino a qui ti ringrazio, ovviamente ora leggerò anche gli altri tuoi libri, questo era il primo, ho cominciato veramente bene e sono certa che non resterò delusa dal resto.
    Un abbraccio anche se non ci conosciamo, ma ormai siamo amiche,

    Vanna

    P.S. a te piacciono i p.s., scusa per come scrivo, ma io sono una lettrice non una scrittrice, e per citare … a ciascuno il suo…

  • emma

    La musica del sito è di Alessandro Boriani ed è stata composta per il booktrailer e per il sito di Sogni&Bisogni
    ciao
    Paola

  • Stefania

    ciao Paola,
    ho letto anche io “noi due come un romanzo” e mi é piaciuto tantissimo.
    Ti conoscevo come giornalista, ma devo dire che da scrittrice te la cavi alla grande. Mi hai talmente
    incuriosito che ho comprato anche i tuoi libri precedenti, ho appena finito “perché tu mi hai sorriso”
    ed ora sto leggendo l’addio.
    Complimenti, mi sei simpatica sarà perché
    siamo coetanee? ciao

  • raffy45

    mamma mia, come è avvincente!!!! Io ho qualche anno in più, ma non smetto di sognare e un libro così non può che aprirti ai sogni!

  • Lorena Daldin

    Gentilissima Paola,
    il suo romanzo mi ha coinvolto moltissimo tanto da leggerlo pubblicamente all’interno della manifestazione “Biblioday” che si svolgerà qui a Treviso il 4 ottobre (H. 11.oo) presso la biblioteca comunale di Carbonera (TV).
    Spero che il pubblico provi lo stesso entusiasmo che ho provato io nel leggere “Noi due come un romanzo”.
    La ringrazio infinitamente,
    un abbraccio, Lorena Daldin

  • Patrizia

    Grazie Paola,
    mi sono ritrovata nelle lettere di Emma e di Olga….mi hanno commossa!
    Grazie ai libri, a lei, alla musica,al suo stile, alla sua delicatezza nel trattare le cose d’amore
    Un abbraccio

  • Corrado

    Forse è un po’ tardi rispetto all’evento dove anche tu sei stata splendida protagonista, ma voglio ribadire quello che già sai perchè già te l’avevo detto quando ti ho scarrozzato tra Carpi e Modena, e cioè che a tutti noi viandanti e amici della festa del racconto di Carpi tu e Catherine avete regalato veri momenti di pura gioia del libero intelletto. In poco più di un’ora, con il vostro stile e il talento per la parola, siete riuscite a creare un clima di confidenziale partecipazione, a trasmettere un feeling complice e spontaneo nel quale tutti noi presenti potevamo scioglierci un po’, al punto che inevitabilmente alla fine dell’incontro ho captato un che di dispiacere abbastanza generale per il dissolversi della magia che si era creata. Troppo breve la giornata e purtroppo breve anche la tua permanenza nel carpigiano per quel piccolo ma decisivo problemino che ti è capitato. E quindi ancora grazie a te e Catherine per averci allietato il pomeriggio con la vostra magnifica capacità di gestire l’arma più seducente di tutte: la parola!!!!
    Corrado

  • annalisa

    che dire ,leggero’ il suo libro ….perche’ io l’ho vissuta davvero una Favola cosi e ancora non si e’ conclusa.Il nostro sentimento nato sui banchi del liceo…una complicita’ silenziosa…un feeling inspiegabile…un amore che allora non ci siamo confessati.
    Poi la scuola finisce e trent’anni ci separano.
    Un’incontro fatto di coincidenze dopo 11.ooo giorni .
    Due vite…due storie, due sguardi che si rincontrano e in 30 minuti azzerano e seppelliscono 30 anni di assenza ingiustificata.
    In 8 mesi di amore e angoscia abbiamo scritto 1500 lettere ….e pubblicarle come un romanzo epistolare sarebbe un grande sogno.
    Del resto a chi non piacerebbe vivere una Grande Storia d’Amore ,magari a 50 anni,come se fosse un romanzo ?….penso a molti.
    Annalisa

  • anita

    Eccomi di nuovo qui, cara Paola, a riversare lacrime di inchiostro miste a perle di sensazioni, crampi di sentimenti che stringono morse di emozioni attorno alla glottide. Niente altro che la rappresentazione FISICA di un vorticoso turbinio interiore. E passo al TU.
    Credo proprio – e mi scuso con il resto dell’universo letterario- che, dai secoli dei più blasonati classici, il “mondo libro” non si muovesse in mezzo ad una folla di “creature cartacee” dal linguaggio tanto coinvolgente. Curando, tra le mie attività , anche uffici stampa, mi ritrovo e mi commuovo nel vagare tra pagine dove riconosco modi di fare, di pensare, di operare, di persone realmente esistenti trattate ( con quel tuo inconfondibile e adorabile stile) come fossero Reali personaggi di un romanzo. I media, le radio, le tv…Ogni riferimento a fatti e individui non è per nulla casuale, anzi…
    E che dire dell’epistolario? Come riuscire a commentare la padronanza emotiva- non solo sintattica- con cui riesci a far scrivere ad un uomo frasi che SOLO UNA DONNA potrebbe scrivere, ma rendendo verosimile che a farlo, invece, sia proprio LUI?
    Sei geniale. E non solo in quanto a bravura, a talento…Ricca di una umana,rara- dunque tanto più preziosa- sensibilità. Una emotività che neanche attraverso una scrittura perfetta riesce ad essere filtrata da un cuore che freme a ritmi vorticosi, tra il claudicante e il precipitoso, e che NE contagia altri. A volte infrangendoli; ma comunque tendone in vita- con tenera e al tempo stesso adrenalinica passione- la vibrazione di ogni più piccola scheggia.
    A presto.
    Anita

    P.S. Una libreria da visitare? La EDISON di Firenze. Magari per un incontro.

  • veronica

    ciao paola è da così tanto che non scrivo! unpo’ per pigrizia e un po’ per varie vicissitudini ho perso la penna. come stai? io bene e costanza benissimo, cresce, parla e parla ed è sempre più una delinquente! ha quasi 3 anni ma se continua così a 13 mi seppellisce!
    purtroppo sono arrugginita sulle letture ma sto leggendo la sindrome di gertrude di lella costa, carino ma a tratti un po’ lento. o forse sono solo io che arranco un po’ di stanchezza.
    intanto un abbraccio
    veronica

  • titta

    cara Emma/Paola,
    sono del parere che noi e i libri ci scegliamo esattamente nel momento in cui ci saremmo dovuti leggere, ne un momento prima ne uno dopo.
    e adesso sono con te, a centellinare le parole perche’ non finiscano mai.

  • maria cristina messina

    ho letto il suo libro dietro onsiglio di un’amica. L’HO TROVATO scontato, politicalmente troppo corretto ed il personaggio di emma è artefatto ed antipatico. non mi ha dato nessuna emozione e leggo una di libri l’anno […]

  • laura

    posso solo ringraziare la mia anima-sorella Viki per avermi imprestato Noi due come un romanzo: colto e delicato, profondo e romantico! mi sono già segnata i precedenti romanzi, che non conoscevo (come mai?),e non vedo l’ora di beneficiare dello spettacolo della parola. Complimenti all’autrice, MITICA!

  • Elisabetta

    Ciao Paola,
    ho letto questo tuo romanzo dopo aver letto alcune tue interviste e l’ho trovato bello, intelligente ed unico nel suo genere. Ti faccio i complimenti per aver “coccolato” con le parole una persona che, come me, ha la passione della lettura ed i libri sono ottimi compagni di vita.
    Buone cose, sempre.

  • MILENA

    TUO FRATELLO SI CHIAMAVA ANDREA?SE SI SAPPI CHE MI E’ TOCCATA LA STESSA SORTE DI TUA MADRE.
    MILENA

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