Gialli Mondadori ottobre 2020

ottobre 15th, 2020 by Redazione

Trittico di misteri al cardiopalma in edicola a ottobre!

“24 ore per non morire” dalla penna del premio Tedeschi Annamaria Fassio, ci porta in una Genova post tragedia del ponte Morandi, sulla scena del crimine di un truculento suicidio-omicidio; in “Il re è morto”, Ellery Queen ci fa volare fino all’isola privata di un plurimiliardario per cercare di impedirne l’annunciato omicidio; mentre in  “Sherlock Holmes. Le ombre di San Pietroburgo”, di Daniel D. Victor, viaggiamo fino alla gelida Russia sulle tracce di un pericoloso assassino… a caccia degli indizi disseminati da un celeberrimo scrittore appena defunto.

E voi, li avete agguantati tutti e tre?

Daniel D. Victor, “Sherlock Holmes. Le ombre di San Pietroburgo”, Il Giallo Mondadori Sherlock n. 74, ottobre 2020

Daniel D. Victor, “Sherlock Holmes. Le ombre di San Pietroburgo”, Il Giallo Mondadori Sherlock n. 74, ottobre 2020

Ellery Queen, “Il re è morto”, I Classici del Giallo n. 1437, ottobre 2020

Ellery Queen, “Il re è morto”, I Classici del Giallo n. 1437, ottobre 2020

Annamaria Fassio, “24 ore per non morire”, Il Giallo Mondadori n. 3196, ottobre 2020

Annamaria Fassio, “24 ore per non morire”, Il Giallo Mondadori n. 3196, ottobre 2020

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4 Responses

  1. Gneo

    Comprati e letti tutti e tre.
    Il migliore è senza ombra di dubbio il Queen.
    Discreti gli altri due.

  2. desi slivar

    Ho terminato da poco il giallo di Annamaria Fassio” 24 ore per non morire”
    Centellinato sera per sera per godere di questa scrittura così cinematografica e immaginifica. La mia Genova, città ferita immersa nell’incertezza e nella precarietà si riflette anche negli stati d’animo di Erica Franzoni. Malinconica e fragile come tutti noi in questo periodo

  3. Redazione

    Grazie per la toccante testimonianza, @desi slivar!

  4. Marina

    “In un’indagine ci sono particolari insignificanti che poi si rivelano fondamentali, ci sono situazioni che si modificano continuamente e hanno mille tentacoli come una Gorgone. In un’indagine ci sono storie e mondi paralleli”. Ancora una volta Annamaria Fassio mi ha fatto vivere questa esperienza attraverso la sua sapiente creazione di mondi. Sullo sfondo di un ponte Morandi ormai crollato, ma ancora presente, si alternano altri contesti, da Carrara alla prigione di Marassi, dalla Cava del Lupo a Brugnato. Inizialmente ti sembrano realtà lontane, poi si trasformano in punti nodali di una stessa ragnatela, in cui Erika si muove con il suo consueto passo determinato, che non accetta le soluzioni scontate. E che dire degli altri personaggi? L’universo donna appare in tutta la sua complessità; da una grandiosa Ida Merenghini, a Bobbi, a Ivana, alla stessa piccola Liv, si compongono fotografie dalla profondità inattesa.

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