Tags: Antonio Benvenuti, Beppe Roncari, Luca Fagiolo, M. Maponi, Martina Scalzerle, Mauro Gaffo, Premio Urania Short, racconti di fantascienza, scifi italiana, vincitore del Premio Urania 2023

Antonio Benvenuti, “Quando lottano gli dei”, Urania n. 1731, ottobre 2024

Antonio Benvenuti, “Quando lottano gli dei”, Urania n. 1731, ottobre 2024

Una spaventosa guerra tra divinità ha sparso morte e distruzione nel cosmo, e il titanico cadavere di una dea viene ritrovato alla deriva nel vuoto tra le galassie.

Migliaia di anni dopo, il pianeta Tzeonghe è stato ricostruito e la sua popolazione di mortali vive a un livello tecnologico medievale sotto lo sguardo attento degli angeli, umani potenziati nella mente e nel corpo, al servizio degli dei.

Ser si è appena guadagnato le ali all’Accademia per Angeli quando entra al servizio di Sua Potenza Thean, potente Arcangelo di stanza alla Base di Qom, e gli viene assegnata una missione ben al di sopra del suo rango, nel ruolo di Delegato alle nozze della principessa del regno Arimme. Una perfetta occasione per distinguersi… a patto di stare alle regole, per una volta nella sua vita!

Peccato che l’incarico si rivelerà molto più complicato del previsto. Invece di starsene al suo posto, poi, Ser ha la bella idea di mettere alla prova le proprie abilità furtive, finendo per origliare una conversazione su una certa “maledizione degli Arimme”… solo per venire colto sul fatto da una misteriosa e affascinante spia imbucata alla festa, che gli sguscia fra le dita come se niente fosse.

Su loro si abbatte anche un attacco dei Demoni, pericolosi Angeli ribelli, che danno una svolta decisamente esplosiva alla festa. Ser lotta contro gli intrusi, ma non riesce a impedire delle morti e il rapimento della sposa.

Il giovane Angelo ha agito ancora una volta di testa sua e ora ne deve pagare le conseguenze. I superiori lo mettono davanti a una scelta: accollarsi la colpa della débacle, fungendo da caprio espiatorio… o indagare sulla misteriosa piega presa dagli eventi.

Ha così inizio un’epica avventura ricca di enigmi e di colpi di scena, dal sapore mitologico e un pulsante cuore spaziale.

Ecco cosa ci racconta Antonio Benvenuti, autore del romanzo vincitore del Premio Urania 2023:

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Tags: distopia, fantascienza cinese, guerra fredda spaziale., Hao Jingfang, Marte, Silvia Pozzi, umanità futura

Hao Jingfang, “Vagamondi”, Urania Jumbo n. 60, ottobre 2024

Hao Jingfang, “Vagamondi”, Urania Jumbo n. 60, ottobre 2024

Quanto è sottile il confine tra utopia e dittatura? E siamo davvero sicuri di riuscire a distinguere l’una dall’altra se ci siamo nati dentro?

Sistema solare, XXII secolo. Dopo una lunga guerra civile, le colonie di Marte si separano dalla madre patria, la Terra, chiudendosi in un cocciuto isolamento e dando vita a una nuova, silenziosa guerra fredda spaziale.

Ci vorranno decenni perché si tenti un riavvicinamento tra le due società umane estraniate.

Luoying, nipote del governatore di Marte, viene inviata sulla Terra insieme a una delegazione di giovani marziani come lei, nella speranza di riallacciare un dialogo, prima che si scateni una nuova, distruttiva guerra interplanetaria.

Sul nostro pianeta, Luoying trova una società molto diversa da quella rigida e severamente organizzata di Marte, individualistica e capitalistica, e la sua convinzione di aver vissuto fino ad allora in una utopia viene scossa dalle fondamenta. La gente della Terra, infatti, accusa suo nonno di essere uno spietato dittatore. Ma quale parte starà la verità?

Il romanzo di Hao Jingfang non dà facili risposte, si colloca nel filone della fantascienza speculativa e parla del presente e della generazione cinese attuale che trova difficile coniugare la cultura e la società del paese di origine con quella dei paesi di adozione, sentendosi per sempre esuli, nomadi… “Vagamondi”.

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Tags: Beppe Roncari, Dan Simmons, G.L. Staffilano, Hyperion, Mauro Gaffo, saga dei Canti di Hyperion, Salvatore Proietti

Dan Simmons, “La caduta di Hyperion”, Urania Collezione n. 261, ottobre 2024

Dan Simmons, “La caduta di Hyperion”, Urania Collezione n. 261, ottobre 2024

[***SPOILER ALERT – Questo romanzo è il seguito di “Hyperion”***]

Può Dio giocare con la sua stessa creatura un gioco significativo? Può, un creatore anche se limitato, giocare con la propria creatura un gioco significativo?

È la citazione di God and Golem, Inc di Norbert Wiener che apre il secondo volume dei Canti di Hyperion di Dan Simmon, “La caduta di Hyperion”.

I sette pellegrini, che abbiamo già incontrato e imparato a conoscere in “Hyperion”, sono finalmente giunti alle Tombe del Tempo, e stanno per confrontarsi con l’apparizione dello Shrike.

La creatura semidivina fatta di metallo e lame affilare, non coscritta alle normali leggi del tempo e dello spazio, secondo il patto ucciderà tutti loro… tranne uno, a cui garantirà l’esaudimento di un desiderio.

Nel frattempo, nei cieli del pianeta si sta per combattere una battaglia campale tra le forze dell’Egemonia e gli Ouster ribelli, nomadi transgenici altamente progrediti, il tutto sotto l’occhio vigile delle IA.

Le Intelligenze Artificiali, tuttavia, non sono quello che sembrano, e in segreto sembrano favorire un loro progetto segreto…

A narrarci le vicende è un cìbrido, ovvero un essere per metà organico e per metà artificiale: l’artista Joseph Severn, che dimora all’interno del TecnoNucleo delle IA e “sogna” ciò che succede ai pellegrini grazie al suo legame speciale con un altro cìbrido, l’alter ego del poeta John Keats.

Si può paragonare l’immaginazione al sogno di Adamo: si svegliò e scoprì che era la realtà.
(John Keats, quello “vero”, in una lettera a un amico.)

“La caduta di Hyperion” è un grande romanzo epico, che ha fatto incetta di premi, aggiudicandosi l’Hugo, il Locus e il BSFA.

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Tags: Andy Weir, Beppe Roncari, Cixin Liu, Ryan Gosling

Oscar Vault

a cura di Beppe Roncari

Una preghiera lanciata nello spazio

Andy Weir, “Project Hail Mary”

«Quanto fa due più due?» È questa la prima frase che Ryland Grace si sente chiedere al suo risveglio, accanto ai cadaveri dei suoi compagni d’avventura, attaccato al supporto vitale di un’astronave in viaggio verso lo spazio profondo. Peccato che lui non ricordi affatto perché si trova lì. Anzi, a dirla tutta, non ricorda nemmeno di chiamarsi Ryland Grace…

Comincia così “Project Hail Mary” (letteralmente Progetto Ave Maria), il nuovo romanzo di Andy Weir, l’acclamato autore di “L’uomo di Marte”, che atterra in Italia sulle pagine dei Miti Urania di Mondadori. Anche quest’opera, come la precedente, parla di una situazione estrema e della lotta per la sopravvivenza di un essere umano rimasto solo nello spazio. Un novello Robinson Crusoe con a disposizione soltanto il proprio ingegno e le risorse contenute nella nave per salvare la pelle.

Man mano che affiorano i ricordi, tuttavia, grazie a briciole di indizi che spalancano finestre sulla memoria del suo passato sulla Terra, le cose cambiano e Grace si rende conto che la posta in gioco è molto più alta di quanto immaginava. Non è in ballo solo la sua, di sopravvivenza, ma quella dell’intera razza umana.

La Hail Mary, il vascello spaziale su cui si trova, è stato lanciato nello spazio per far fronte a una minaccia planetaria di dimensioni devastanti. Delle creature monocellulari chiamate astrofagi, in grado di viaggiare a una frazione della velocità della luce, hanno creato un grandioso ponte tra il Sole e Venere e si cibano dell’energia della nostra stella.

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Tags: Becky Chambers, Dan Simmons, Peter F. Hamilton

A settembre, non c’è limiti all’immaginazione per l’equipaggio di Urania!

Per Urania Jumbo, con la seconda parte di “Pandora” di Peter F. Hamilton, si continua il viaggio alla scoperta di un evento cosmico impossibile insieme all’equipaggio della Second Chance.

Sulla pagine di Urania Collezione arriva “Hyperion”, il primo capitolo dell’epico Ciclo di Hyperion di Dan Simmons.

E per Urania, con “Un salmo per l’universo”, di Becky Chambers, continua il viaggio di un monaco e un robot alla ricerca di piccole grandi verità esistenziali al ritmo rilssato del cosypunk.

E voi, verso quale sistema stellare propellerete?

Peter F. Hamilton, “Pandora – Seconda parte”, Urania Jumbo n. 59, settembre 2024

Dan Simmons, “Hyperion”, Urania Collezione n. 260, settembre 2024

Becky Chambers, “Un salmo per l’universo”, Urania n. 1730, settembre 2024

Tags: fantascienza italiana, italian sf, Premio Urania short 2025, racconti di fantascienza

Bando Premio Urania Short 2025

PREMIO URANIA SHORT 2025

REGOLAMENTO

Urania bandisce il premio letterario per il miglior racconto breve inedito di fantascienza.

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Tags: Beppe Roncari, civiltà aliene, Commonwealth Saga, Davide De Boni, Mauro Gaffo, Peter F. Hamilton, space opera, wormhole

Peter F. Hamilton, “Pandora – Seconda parte”, Urania Jumbo n. 59, settembre 2024

 Peter F. Hamilton, “Pandora – Seconda parte”,  Urania Jumbo n. 59, settembre 2024

La civiltà era una benedizione che nessuno apprezzava mai veramente finché non minacciava di crollargli attorno.

Tenetevi pronti a tornare nell’anno 2380, nel vasto e sconfinato Commonwealth InterSolare, tra le fila di un’umanità futura tecnologicamente avanzata, in grado di affrontare le vastità ignote del cosmo…

…e allo stesso tempo divisa da laceranti lotte idiologiche intestine.

La spedizione esplorativa capitanata da Wilson Kime, a bordo della Second Chance, sta per giungere a destinazione.

L’obiettivo del team di scienziati è indagare le cause della misteriosa scomparsa della Coppia di Dyson, due sistemi stellari inglobati in una barriera che nessuno scienziato terrestre è stato in grado di spiegare. A distanza.

Alcuni ritengono che la barriera sia stata costruita a fini protettivi, altri sospettano che possa servire a contenere, o a nascondere, un’orrenda minaccia.

L’unica certezza è che l’umanità sta per scoperchiare un gigantesco, irreversibile vaso di Pandora…

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Tags: Dan Simmons, Franco Brambilla, G.L. Staffilano, Hyperion, Mauro Gaffo, Salvatore Proietti

Dan Simmons, “Hyperion”, Urania Collezione n. 260, settembre 2024

Dan Simmons, “Hyperion”,  Urania Collezione n. 260, settembre 2024

I racconti di Canterbury di Chaucer nello spazio. Solo così si può descrivere il primo dei romanzi del Ciclo di Hyperion di Dan Simmons, che 34 anni fa ha innestato l’epica nella fantascienza, facendo incetta di premi (Hugo, Locus, BSFA).

In un universo in cui gli umani dominano diversi mondi, uniti dalla tecnologia dei portali di teletrasporto, controllati dalle Intelligenze Artificiali, c’è un pianeta misterioso, Hyperion, dove sopravvivono ancora antiche superstizioni.

In un luogo remoto del pianeta esiste il tempio di un essere semidivino e sanguinario, lo Shrike, che a ogni ciclo di apertura delle “Tombe del Tempo” riceve sette pellegrini.

Sei sono destinati a una fine orribile, ma il settimo avrà esaudito il suo più grande desiderio.

Mentre navi da battaglia bloccano le rotte per Hyperion, per questo ciclo sono partiti sette pellegrini molto particolari, dai destini intrecciati, al di là della loro stessa conoscenza: il Console, un sacerdote, un militare, un poeta, un filosofo, un’investigatrice privata e un templare.

Chi di loro sopravviverà? E quali saranno le conseguenze del loro viaggio?

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Tags: Becky Chambers, Beppe Roncari, cosypunk, Franci Conforti, Franco Brambilla, Mauro Gaffo, Monk & Robot, Robot

Becky Chambers, “Un salmo per l’universo”, Urania n. 1730, settembre 2024

Becky Chambers, “Un salmo per l’universo”, Urania n. 1730, settembre 2024

In un mondo utopico in cui le persone hanno già ciò che vogliono, possedere di più ha ancora importanza?

“Per Fratello Dex era stato importante – di importanza vitale – vedere il mondo com’era senza costrutti del genere per poter comprendere in maniera viscerale che nella vita c’era infinitamente più di quello che succedeva fra quattro muri, che ogni persona era in effetti soltanto un animale con indosso dei vestiti, assoggettata alle leggi della natura e ai capricci del caso come qualsiasi altra cosa che viveva e moriva nell’universo.”

Il monaco Sibling Dex e Cappello di Muschio, il robot ossessionato dallo scoprire ciò di cui l’umanità ha veramente bisogno, continuano la loro ricerca e dopo aver visitato le zone rurali di Panga, rivolgono la loro attenzione ai villaggi e alle città della piccola luna che chiamano casa.

Preparatevi a un viaggio esistenziale, morbido ma non privo di spine, nella complessità delle relazioni umane, per smarrirvi nella natura entropica dell’universo e ritrovare la speranza e il senso di meraviglia.

Un capolavoro del genere cosypunk, seguito del vincitore del premio Hugo 2022 per il miglior romanzo breve “Un salmo per il robot” (Urania n. 1722) .

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Tags: Draghi Urania, Gianluigi Zuddas, Lois McMaster Bujold, Maria Cristina Pietri, Urania in libreria, Vorkosigan Saga, Vorkosiverse

“Vorkosigan – L’inizio” di Lois McMaster Bujold

L’uscita estiva dei Draghi Urania Mondadori è dedicata a una delle saghe più premiate nella storia della fantascienza: il Vorkosiverse.

“Vorkosigan. L’inizio” contiene i primi tre romanzi del ciclo: “Gravità zero”, “L’onore dei Vor” e “Barrayar” di Lois McMaster Bujold, che partono dalle origini della famiglia di Miles Vorkosigan, futuro capo dei mercenari Dendarii, e sono qui raccolti secondo l’ordine di lettura che la stessa autrice della saga suggerisce per avvicinarsi al suo universo narrativo.

Il primo romanzo, Falling Free (“Gravità zero”), è nella traduzione di Maria Cristina Pietri, mentre i due successivi,  Shards of Honor (“L’onore dei Vor”) e Barrayar sono stati tradotti da Gianluigi Zuddas.