Urania Jumbo 56: Mary Robinette Kowal, “Il destino del cielo”
Mary Robinette Kowal, “Il destino del cielo”, Urania Jumbo n. 56, giugno 2024
Siamo in un 1961 alternativo, in cui un meteorite ha colpito la Terra e una Coalizione Aerospaziale Internazionale ha stabilito una colonia sulla Luna.
La corsa spaziale è solo agli inizi, i tempi sono maturi perché l’uomo metta piede sul suolo marziano. Ma se fosse invece una donna a compiere il grande balzo?
Elma York, la pilota militare e matematica nota come “Lady Astronaut“, è impegnata nei viaggi tra la Terra e il suo satellite, quando la nuova sfida si palesa all’orizzonte.
La prima missione esplorativa sul Pianeta Rosso è finalmente in programma, ma sulla lista dell’equipaggio non compare neppure una donna astronauta.
Il motivo? Le riserve della Coalizione sulla pericolosità della missione, non certo adatta alle signore.
“Dal momento che le donne erano entrate nel corpo astronauti grazie alle nostre abilità informatiche, era difficile convincerli a farci sedere in un posto diverso da quello.”
Peccato che la tecnologia di calcolo a disposizione non basti per il viaggio: nessuna macchina è affidabile quanto una brillante mente umana. E in questo caso, il “computer umano” che serve per il successo della missione… è donna.
Dopo il successo di “The Calculating Stars” e la conquista della Luna, la Lady Astronaut torna tra le pagine di Urania per una nuova avventura che mescola l’ucronia, la corsa allo spazio e le lotte per la parità dei diritti. Destinazione: Marte!
Traduzione di Stefano Giorgianni.
Mary Robinette Kowal – Autrice di Ghost Talkers e delle serie The Glamourist Histories e Lady Astronaut, presiede la Science Fiction &
Fantasy Writers of America, partecipa al pluripremiato podcast Writing Excuses e ha vinto quattro premi Hugo. Ha pubblicato racconti su Uncanny, Tor.com e Asimov’s. Burattinaia professionista, vive a Nashville.
Dopo “The Calculating Stars” (Urania Jumbo n. 50), questo è il secondo romanzo della serie Lady Astronaut.
All’interno, una Nota storica dell’Autrice e la sua Bibliografia.
Inoltre, per Gli Imperdibili di Mauro Gaffo, il meglio della fantascienza dell’anno 1969, e per Oscar Vault – Il fantastico in libreria, Agency o non Agency? di Beppe Roncari.
Buona lettura!
EBOOK DISPONIBILE A GIUGNO
Posted in Ebook, Urania Jumbo
maggio 30th, 2024 at 13:29
Finalmente! Avendo preso la prima parte con Oscar Fantastica è da tre anni che aspetto.
Purtroppo è anche la conferma che Mondadori ha nuovamente abbandonato la fantascienza in libreria (a parte alcune ristampe, ancora Dick e poco altro). Spero che Jumbo riprenda anche altri cicli abbandonati da Oscar Fantastica.
maggio 30th, 2024 at 15:28
Quoto Giampiero.
Meno male che c’è Urania Jumbo e le sue sorelle in edicola.
maggio 31st, 2024 at 11:19
Gentile redazione,
sempre lieto della pubblicazione di cicli di alto livello. A quando la pubblicazione del terzo libro di questa autrice?
Grazie e buon lavoro.
maggio 31st, 2024 at 12:33
Ciao @Marco,
Mary Robinette Kowal è un’autrice a cui teniamo molto, e per cui stiamo trattando importanti acquisizioni che speriamo di poter annunciare presto.
Buona giornata!
giugno 5th, 2024 at 22:24
Proprio in questi giorni sto terminando la lettura del primo volume. Ad essere sincero, lo trovo noiosissimo. Senza sussulti e con una protagonista davvero tediosa. Spero che le ultime 80 pagine mi facciano ricredere
giugno 6th, 2024 at 19:38
Come mai su amazon non trovo gli Urania di giugno in ebook?
giugno 6th, 2024 at 20:24
Ciao @Dario,
a noi risulta che gli ebook di giugno siano tutti disponibili sugli store online.
Buona serata!
giugno 6th, 2024 at 21:50
Idem come Stefano. Il racconto “La signora astronauta di Marte” era molto bello. “The calculating stars” e probabilmente anche questo seguito “Il destino del cielo” mi sembra siano il classico brodo allungato all’eccesso
giugno 16th, 2024 at 19:31
Doris Day astronauta.
La pseudocasalinga (fa torte fantastiche e risolve crisi planetarie) astronauta è di una noiosità che, nel caso fosse una situazione reale,
invoglia a tifare per la fine della razza umana. Dalle figure femminili di Marion Zimmer Bradley (50 anni fa, per fare un esempio) a questa roba è un bel salto indietro, se l’obiettivo era mettere al centro i una storia le donne.
giugno 25th, 2024 at 23:48
La fantascienza americana di adesso è tutta così: sintassi basic da scuola di scrittura creativa e girl power da due soldi. Ridatemi Joana Russ ma va bene anche una qualsiasi grezzona cyberpunk.