Urania Collezione 243: Charles Eric Maine, “L’ultima marea”

marzo 25th, 2023 by Redazione
Charles Eric Maine, “L’ultima marea”, Urania Collezione n. 243, aprile 2023

Charles Eric Maine, “L’ultima marea”, Urania Collezione n. 243, aprile 2023

Charles Eric Maine, “L’ultima marea”, Urania Collezione n. 243, aprile 2023

 

Esce in nuova traduzione integrale “L’ultima marea”, già pubblicato in Italia come “Il vampiro del mare”, capolavoro della fantascienza catastrofista.

Mentre oggi temiamo l’innalzamento del livello del mare dovuto al riscaldamento globale, il romanzo di Charles Eric Maine ipotizza uno scenario diametralmente opposto, con un misterioso, inesorabile deflusso delle acque del pianeta.

Ma quando Philip “Phil” Wade, direttore del settimanale inglese Outlook, cerca di far luce sugli avvenimenti, si scontra contro il muro impenetrabile della censura governativa.

Per Wade è chiaro che qualcosa sia andato storto: in seguito all’Operazione Schiaccianoci, una serie di esperimenti atomici di dimensioni colossali nel fondale dell’Oceano Pacifico, il livello dei mari ha iniziato inesorabilmente ad abbassarsi, e tra i due eventi deve esserci una correlazione.

Chiamato a lavorare per i servizi segreti sotto l’egida dell’ONU, presto il giornalista scopre dei risvolti ancora più agghiaccianti dietro l’enorme cover up governativo, che continua a negare la verità.

E mentre gli oceani si asciugano e la Terra viene scossa da continui terremoti, una marea di terrore inizia a diffondersi tra la popolazione, scatenando violenze e barbarie in una disperata lotta per la sopravvivenza.

Ma la sfida più grande, per chi sopravvive, sarà mantenere integra la propria umanità.

Ed ecco cosa racconta il traduttore, Stefano Tervanasio:

Un aspetto interessante dell “ultima marea”– forse non così frequente nel genere catastrofico – è la cura per il dettaglio che Maine impiega nel descrivere la vita di ogni giorno nella Londra a lui contemporanea, appena prima che l’apocalisse la sconvolga: la quotidianità del lavoro giornalistico, i passatempi mondani, fino alla toponomastica cittadina. Dal punto di vista traduttivo, ho cercato di riprodurre lo scarto stilistico tra la prima fase della narrazione e le immagini più crude delle pagine successive. In questa prima versione integrale italiana, i capitoli iniziali riacquistano il respiro che avevano nell’originale, e ritengo che anche l’impatto emotivo della devastazione ne esca rafforzato.
Una curiosità: nel libro non troverete il “vampiro” che dava il titolo alla precedente edizione, semplicemente perché questa immagine, per quanto evocativa, non appartiene a Maine ma è un’interpolazione della prima edizione italiana, ragione per cui si è reso necessario trovare un nuovo titolo.

Traduzione di Stefano Tervanasio. Copertina di Franco Brambilla.

Charles Eric Maine (Liverpool, 1921 – Londra, 1981) – Pseudonimo di David McIlwain, è stato uno scrittore e sceneggiatore britannico. Autore di Timeliner (1955), Crisis 2000 (1955) e The Isotope Man (1957), ha iniziato a interessarsi alla fantascienza in giovane età, frequentando associazioni di appassionati del genere insieme a John Burke e Sam Youd. Autore per radio e tv, è riuscito a trasporre molte delle sue storie sulla carta stampata. In Urania Collezione sono usciti: “Luna chiama Terra” (1956, High Vacuum, n. 221) e “L’uomo che possedeva il mondo” (1961, The Man Who Owned the World, n. 230).

Il volume contiene un’introduzione di Mike Ashley.

E all’interno, per la rubrica Approfondimenti di Salvatore Proietti, “Charles Eric Maine, la fantascienza britannica e la distruzione del mondo”; Gli imperdibili di Mauro Gaffo con una puntata dedicata all’anno 1955, e per Oscar Vault il fantastico in libreria, l’articolo “Anche i gioielli sognano” a cura di Beppe Roncari.

 

Buona lettura!

 

EBOOK DISPONIBILE AD APRILE

Posted in Ebook, Urania Collezione

13 Responses

  1. Federico

    Uno dei miei preferiti.

  2. Giuseppe D.

    Redazione, come faccio a farvi una comunicazione che non interessa gli altri partecipanti senza passare per il blog? Grazie.

  3. Redazione

    @Giuseppe,
    puoi scrivere a: urania@mondadori.it.
    Buona giornata!

  4. Anacho

    Charles Eric Maine appartiene alla cerchia dei catastrofisti inglesi, niente eroici salvataggi del mondo ma persone comuni travolte da una apocalisse che fa emergere i tratti peggiori dell’animo umano.
    Il vampiro del mare (io lo conosco così) è un romanzo cinico e affascinante, ottima scelta.

  5. Maurizio

    Imperdibile. Copertina deliziosa a di poco e che invita già da sola all’acquisto di un bel classico. …ci vediamo in edicola!

  6. Roberto Tamaro

    @Anacho
    Sono d’accordo e aggiungo che Maine appartiene a quella schiera di scrittori dal solido mestiere che, sena raggiungere alte vette di letteratura, sanno raccontare una storia in modo avvincente. La prima vicenda sui viaggi temporali che lessi fu proprio un suo romanzo, e ricordo che ne rimasi alquanto angosciato (ero un ragazzino allora…)

  7. Silver Apple

    Di solito gli inglesi si riconoscono anche per la classe con cui scrivono, spesso e volentieri si permettono anche di mettere qualche riflessione un pochettino più profonda sulla società e non si limitano a raccontare la lotta per la sopravvivenza.
    Anche Ballard ha iniziato con un romanzetto catastrofico abbastanza anonimo se non bruttarello ma poi è andato oltre riportando tutto alla psiche.

  8. D.

    l’ho comprato perché mi è tornato in mente il primo Urania che lessi da ragazzino non appena mio padre decise che potevo avervi accesso: scelsi a caso “l’uomo che possedeva il mondo”….un _rosso_

  9. Astrofilo

    Lettura tuttora impressionante: molto ben scritto!
    Ottima l’idea di fornire una nuova traduzione integrale ma, anche in questo caso, avrei apprezzato un commento di poche pagine del traduttore sulle differenze rispetto alle edizioni precedenti (al posto dell’inutile riproposizione de “Gli imperdibili”, già letto in Urania 1713 e Jumbo 42).
    Infine: Karel Thole (copertina Urania 513) è sempre lassù, nell’Olimpo, inarrivabile e più sincero del coetaneo Fabrizio Clerici.

  10. MarioP

    Mi associo alla richiesta di @Astrofilo relativamente all’inserimento di una nota del traduttore. Nel caso di scritti pubblicati decenni prima, una nuova traduzione potrebbe cambiare radicalmente il testo e sarebbe utile sapere perche’ sono state fatte certe scelte lessicali.

  11. Redazione

    @Astrofilo, @MarioP,
    vi ringraziamo dei feedback.
    Buona giornata!

  12. Uranianelcuore

    Inizialmente stavo valutando di saltare questo mese del collezione. Poi un po’ per via dell’ottima presentazione fatta sul blog, un po’ per alcuni commenti, mi sono convinto a prenderlo e mai scelta fu più azzeccata. Davvero una bella storia che si legge in maniera scorrevole e che mi sento di consigliare a tutti.
    Penso che con una trama del genere al giorno d’oggi ci avrebbero tirato su una serie tv da almeno 4-5 stagioni. E se lo facessero non sarebbe neanche male considerati certi polpettoni che ci propinano.

  13. Giuseppe de santis

    Lo conoscevo,come scrittore,ma non ricordo se ne ho letto qualcosa,ho letto la trama e perciò l ho preso,così dovrebbero essere i romanzi di fantascienza,per esempio la Baker,la conosco,ha una scrittura pesante e non dice niente,per cui la evito Proponete,poca fantascienza italiana,con tutti gli scrittori che hanno vinto il premio urania,solo Valerio evangelisti e stata un eccezione

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