Urania Jumbo 31: Francesca Cavallero, “Il sangue delle madri”

aprile 26th, 2022 by Redazione
“Il sangue delle madri”, Francesca Cavallero, Urania Jumbo n. 31, maggio 2022

“Il sangue delle madri”, Francesca Cavallero, Urania Jumbo n. 31, maggio 2022

“Il sangue delle madri”, Francesca Cavallero, Urania Jumbo n. 31, maggio 2022

 

Le Terre Erose. Chilometri e chilometri di area desertificata, una terra spremuta fino all’ultima goccia dalla voracità degli esseri umani di un futuro lontano.

È qui, tra le esalazioni tossiche, le miniere e i pochi grumi di umanità, che i destini di tre donne s’intrecciano.

Nebra è una sopravvissuta, una nomade dai bracciali tintinnante e le cicatrici lucenti che vaga tra i campi profughi e le miniere facendo l’unica cosa che sa fare: aggiustare la carne e il metallo. E no, non è certo una buona samaritana: basta rifiutarle il giusto compenso per capire che non è una con cui scherzare, se si tiene alla pelle… e ai propri innesti cybernetici.

Sya le Terre Erose le guarda dall’alto, con la sua uniforme impeccabile da comandante e il suo chignon stretto sulla nuca. Ma sebbene appartenga ai Lawrence, una delle famiglie più importanti di Morjegrad, non si è mai chiusa in una stanza d’oro. Proprio da suo padre ha imparato che le mani bisogna sporcarsele, per mantenersi stretti i privilegi. E che il prezzo da pagare è alto.

E poi c’è Nadja, una cyborg fuggiasca di altissimo livello. Naufraga delle stelle, si risveglia con pochi brandelli di memoria, che dovrà rimettere insieme per capire da cosa stia fuggendo, e soprattutto verso quale meta.

Tra inquietanti esperimenti segreti, deflagranti attentati spaziali, opere d’arte fatte di carne e di innesti e luminose biblioteche della memoria, preparatevi a un’avventura distopica mozzafiato.

Perché al di là della cortina di nebbia bruciata che avvolge Morjegrad si spalanca una geopolitica fantascientifica d’ampio respiro, fatta di città stato in perenne tensione, tra il più bieco sfruttamento umano e bagliori di speranza che solo nel buio più cupo possono risplendere di una fuggevole, commovente bellezza.


Francesca Cavallero – Nata nel 1982, ha un dottorato di ricerca in Arti, spettacolo e tecnologie multimediali. Ha vinto il premio Urania 2018 con il romanzo “Le ombre di Morjegrad” e ha pubblicato i racconti “Dimenticare gli uragani” (apparso su Urania Collezione n. 214) e “Ninfe sbranate” (in Distòpia, Millemondi n. 87).

 

Ecco cosa ci racconta l’autrice:

Da tempo avevo in mente la traccia di questo romanzo. Volevo raccontare un viaggio, perché il pianeta su cui sorge Morjegrad prendesse vita come la città: mi affascinava l’idea di un’avventura on the road. Ma se al primo capitolo ti piomba addosso un lockdown? Come cavolo lo racconti un viaggio, chiusa in casa e con quel caos là fuori?

Insomma, ho dovuto cambiare prospettiva, e rendere viaggio me stessa. Perché si dice così: “racconta ciò che sai”.

Il problema era che con “Le Ombre di Morjegrad” avevo creato un’ambientazione complessa, e non propriamente rasserenante. Ero pronta a seguire quegli incubi e svilupparli a misura di continente? Bella sfida.

E siccome sono le “vere” emozioni a regalare un’anima ai personaggi, ho tentato un esperimento. Ho preso le mie angosce più profonde e le ho shakerate per bene con ciò che mi rende felice: l’arte, la musica, le piante. L’amore, perché no.

Ne è uscito un cocktail piuttosto forte. Ma se è anche buono… me lo direte voi.

 

E all’interno, per i 70 anni di Urania, nella rubrica dedicata alla Storia del premio Urania“I vincitori 2000-2002″, a cura di Mauro Gaffo.

 

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Posted in Ebook, Urania Jumbo

35 Responses

  1. L'Operatore Spaziale

    Grandissima autrice, lo prenderò di sicuro!

  2. Antonio

    Io non sono d’accordo a pubblicare gli autori italiani nella collana Jumbo, fatta per pubblicare i romanzi di grande formato in edizione integrale…
    Se si voleva pubblicare tale Cavallero, la si pubblicava nel normale Millemondi, è solo un uscita buttata della collana a parere mio, che sicuramente non prenderò, agli altri vedere se sono concordi col mio giudizio. Per me è solo una uscita sugli Urania Jumbo sprecata.

  3. Redazione

    Ciao Antonio,
    una simile critica è mal posta, perché si arroga il diritto di giudicare un libro senza nemmeno averlo letto, e perché pretende di considerare una intera collana come qualcosa di relativo ai propri gusti, interpretando la dicitura “grandi romanzi in edizione integrale” come se fosse riferita solo ai romanzi stranieri.
    Non è così: anche quelli italiani che pubblichiamo, a nostro avviso, sono grandi romanzi, e il fatto che ci sia ancora qualcuno che discrimina e critica pubblicamente non in base al contenuto di un libro, ma al pregiudizio, dando per scontato che un autore italiano sia per forze di cose inferiore a un qualsiasi autore straniero, ci reca un grande dispiacere.
    Noi crediamo che gli autori italiani stiano dimostrando sul campo il loro valore, e per fortuna i lettori ci stanno dando fiducia e sembrano concordare con noi, visto che per esempio il precedente romanzo italiano uscito in Urania Jumbo, “Aquarius” di Claudio Vastano, ha avuto un ottimo successo di vendite e moltissimi riscontri positivi da parte dei lettori.
    Noi non censuriamo nessuno e accogliamo tutte le critiche costruttive, ma chi muove critiche del genere ci stimola a continuare per la nostra strada con ancora più certezza di fare la cosa giusta.

  4. Astrofilo

    Brava Redazione!
    Anche nel non censurare le critiche a priori.
    Non ho letto il primo romanzo della serie: questo è abbastanza autonomo da essere letto per primo?

  5. Redazione

    Ciao @Astrofilo,
    sebbene il romanzo sia ambientato nello stesso universo di “Le ombre di Morjegrad”, narra di nuovi personaggi, ed è un perfetto stand alone.
    Semplicemente, chi ha letto il primo romanzo coglierà alcune reference e easter egg in più, ma la storia si muove in modo autonomo e non richiede conoscenze pregresse.
    Buon pomeriggio e buona lettura!

  6. VergaG

    Leggo con vero sgomento le parole di @Antonio, e condivido in pieno la risposta della Redazione. Meno male che i lettori di fantascienza non sono tutti così assurdamente prevenuti ed esterofili. E comunque, giudicare qualcosa senza nemmeno averla letta è un’azione arrogante e pretestuosa, che merita solo biasimo. Io questo Jumbo lo comprerò e lo leggerò, senza alcun dubbio. E me ne farò un parere fondato, non campato per aria come quelli di Antonio, che dovrebbe vergognarsi per certe prese di posizioni arretrate e degne dell’era dei dinosauri.

  7. L'Operatore Spaziale

    @Antonio

    Sinceramente non capisco la critica: come già scritto dalla redazione, le grandi saghe non sono esclusiva di autori stranieri..

  8. L'Operatore Spaziale

    @Redazione

    Una richiesta un po’ fuori tema: pensate di anticiparci a breve i titoli del secondo gruppo della collana Urania 70 annunciata giorni fa da Franco Forte? Grazie in anticipo!

  9. claudio

    concordo con Antonio,
    e un po’ mi spiace per la Cavallero (definita dalle solite cheer “grandissima autrice” per un libro e un racconto?) che viene usata come “tappabuchi” per gli ormai famosi problemi tecnici che la collana ha spesso e volentieri (doveva uscire Ready Player One, ricordiamo)

    saluti

  10. Redazione

    @L’operatore spaziale,
    segui il blog per restare aggiornato!

    @VergaG,
    ringraziando per l’appoggio espresso, ricordiamo cortesemente di moderare il tono dei messaggi, in ottemperanza alla policy del blog.
    Grazie e buona serata!

  11. Bibliotecario

    Le ombre di Morjegrad, il precedente romanzo della Cavallero uscito in Urania, l’ho letto e molto apprezzato, su Uraniamania i commenti sono più che lusinghieri.
    Per cui attendevo questa uscita con molta curiosità e buone aspettative.

    Spazio sulle pagine di Urania Jumbo così come nelle altre collane lo devono avere i romanzi di qualità, indipendentemente dal luogo di provenienza dell’autore.
    E questo, conoscendo le qualità letterarie dell’autrice e la competenza nelle scelte della Redazione, ne sono sicuro ne sarà un ottimo esempio.

  12. Redazione

    Ciao @Claudio,
    questo romanzo era già in previsione, di conseguenza è stato semplicemente anticipato.
    Buona serata!

  13. stefano galliena

    Ho già letto la Cavallero ed è un’autrice che merita la nostra attenzione per la qualità del suo scrivere e delle sue trame.
    La collana Jumbo è il palcoscenico perfetto per darle lo spazio necessario ad un romanzo più corposo.
    Sarò con piacere e nuovamente un suo lettore.

  14. Giovanni

    Di questa autrice ho letto,la settimana scorsa, solo il racconto pubblicato su DISTOPIA e attendo la prossima pubblicazione. Al momento dell’annuncio della programmazione 2022 avevo già deciso di prenderlo, solo per titolo.

  15. Gennaro Cromo

    E’ incredibile come denigratori gratuiti e disinformati non perdano mai l’occasione di fare bella figura stando zitti! @Antonio si (s)qualifica da solo, verrebbe da dargli in pasto qualche sottoprodotto di serie C purché con nome anglofono (tanto solo quello è evidentemente in grado di comprendere). @Claudio è più semplicemente il solito tuttologo da bar di cui è difficile fare a meno.
    Sostegno alla Redazione e ai nostri autori con un “non ti curar di loro e passa”, perché perseverino e non distolgano la loro attenzione dalle scelte di qualità, ovunque si possano trovare!
    Sono mesi che chi legge davvero aspetta questa seconda opera con interesse e curiosità, avendo apprezzato grande tecnica narrativa, capacità evocativa e un’originalità di stile che hanno lasciato un segno profondo già nel primo romanzo. Spazio al coraggio della nuova scrittura e di chi la sa riconoscere e pubblicare. Noi siamo pronti! :-)

  16. L'Operatore Spaziale

    @Claudio

    Grazie per la “cheer”, questa non me l’aveva mai detta nessuno… Ma alla mia veneranda età ormai non mi stupisco più di nulla.. Nemmeno del maschilismo tossico degli italiani che fa definire “tappabuchi” una giovane autrice di talento (meglio così? La prossima volta starò più attento alle parole)..

    Con l’occasione voglio ricordare a tutti che la fantascienza si evolve e se, qualche volta, Urania non pubblica Asimov o Bradbury magari è perché ci sta facendo conoscere autori nuovi, qualcuno magari avrà anche la fortuna di diventare un classico un domani..

    Scusate lo sfogo

  17. Vinmar

    Trovo insopportabile le critiche a priori sia verso un autore sia verso la gestione di una collana. Non amo molto gli autori italiani ma lo dico solo dopo averli letti. Se non mi piace un loro scritto lo dico se mi piace pure ma solo dopo averlo letto. Ho letto Brussolo e ben altri autori che negli anni Urania ci ha fatto conoscere (bontà sua) insieme a capolavori
    ma li ho criticato DOPO averli letti. Per favore non critichiamo per il piacere di farlo. Leggiamo e poi vediamo

  18. Dario Tonani

    Grandissima uscita, il mio pieno sostegno e apprezzamento a Francesca Cavallero, prima autrice di casa nostra a comparire nella collana Jumbo.

    Peccato per il permanere di certi pregiudizi anti-italiani, ora trasferitisi dalla collana madre alla sua filiazione di maggior prestigio.

    Lo dico, con un po’ di amarezza, da lettore prima ancora che da autore…

    Un sincero saluto a tutti.

  19. TralfaRalfa

    Di regola non critico le scelte dell’editore perché ritengo che cerchi di fare del suo meglio e che loro conoscono i numeri (costi, dati di vendita…) e noi invece no. Rispetto il loro lavoro. Poi ovviamente decido io se acquistare oppure no un libro ovviamente PRIMA di leggerlo, cara Redazione. Non si può acquistare tutti i libri che escono quindi bisogna trovare per forza dei criteri di scelta ed ognuno ha i propri. L’editore poi si regolera’. Ad esempio questo libro non lo comprerò, indipendentemente dalla collana di uscita, per criteri miei. Poi in seguito si può anche cambiare idea…

  20. mauro

    non è il mio genere preferito. Piuttosto, visto che è quasi introvabile, spero di poter presto rileggere -l’altro universo- di Iain Banks.

  21. 4NDR34

    Come italiani abbiamo dei grandissimi autori, l’antologia “Distopia” lo dimostra ampiamente (il racconto di Linda De Santi spacca di brutto!). Io ho letto poco della Sig.ra Cavallero ma credo che se ha vinto il premio Urania, uno dei più famosi e ambiti della fantascienza, qualcosa di buono lo avrà scritto o magari mi sbaglio? Non trovo giusto valutare soltanto soggettivamente un’opera artistica perché si cade nel classico errore: “Non mi piace, quindi non è valida” con il rischio di banalizzare anni di duro lavoro di una persona. Se ci sono persone più erudite di noi che ne sanno di letteratura e hanno scritto dei saggi su determinati/e scrittori/ scrittrici è bene leggerli, magari letta qualche opera dell’artista in questione precedentemente, per documentarci sul perché è valido o meno un autore/autrice e poi elaborare un’analisi più pensata e meno, diciamolo pure così, “istintiva”.

  22. Debora

    Premesso che reso basita da questi pregiudizi, io attendo con trepidazione l’uscita di questo romanzo! Trovo la scrittura di Francesca Cavallero di alto livello, l’ambientazione del precedente libro penso sia degna di una grande saga, le idee alla base delle sue storie sono originali e sviluppate con creatività e spessore. Chiamatemi pure cheer se volete ma almeno il mio parere è basato sulla lettura e non su preconcetti dettati da chissà quale rancore o astio…

  23. Silver Apple

    Io trovo questa proposta infinitamente più interessante rispetto a “Ready Player one” anche se è scritto in inglese. Mi parve fuori posto nel catalogo della compianta ISBN che per il resto mi piaceva tantissimo e continua a sembrarmi uno young adult per cinquantenni pieno di riferimenti culturali che ignoro con grande soddisfazione che continua a suscitare il mio più totale disinteresse e a riscuotere un successo per me incomprensibile e forse neanche meritato.
    Uno in base ai propri gusti, ai pareri che sente in giro, alla quarta di copertina o ad un film orribile che si è autoinflitto, fa delle scelte. Non comprerei mai uno young adult fantasy riverniciato di distopia o di cyberpunk (E ready player one ste cose le fa tutte e due), un libro che parla di una cosa di cui non mi intetessa nulla (p. es. ivideogiochi vintage) o una space opera bellica anche se nei loro ambiti sono dei capolavori perché tanto anche se queste cose le compro poi non le leggerò ma non mi scaglio contro chi cura una collana perché una volta ogni tre o quattro mesi si permette di pubblicare qualcosa che non incontra a priori e a scatola chiusa i miei gusti basandosi solo sulle good vibrations pre lettura e non faccio recensioni al nulla, mi limito a constatare che la proposta del mese purtroppo non suscita il mio interesse (ma nel dubbio se proprio non è una cosa per me veramente respingente di solito gli concedo una possibilità) e di certo la provenienza dell’autore non è un argomento valido. Fra l’altro in un momento d’oro in cui le proposte sono più varie e valide che mai.
    Non c’è niente di scandaloso nel pubblicare questo libro in questo mese, anzi secondo me (sempre seguendo le good vibrations pre lettura) con il cambio ci abbiamo guadagnato.
    E non so esattamente cosa è un cheer, ma immagino che prodotti inzeppati di fan service come Ready player one ne abbiano di piu di Francesca Cavallero.
    Negli anni sono rimasto quasi sempre soddisfatto dai quintali di romanzi e antologie della Kipple, della Delos, della Zona 42, della Hypnos, dei premi Urania che sono andati migliorando nel tempo e dei Millemondi scritti da autori italiani e sono perciò predisposto all’acquisto del Jumbo di una scrittrice italiana. Se questo fa di me un cheer lo ritengo una questione irrilevante.

  24. Giuseppe Dabraio

    Mi era piaciuto “Le ombre di Morjegad” per i personaggi, la trama, l’ambientazione. Con Urania Jumbo Cavallero avrà modo di essere grandiosa. Una piacevole sorpresa, brava redazione!

  25. Stefano-B

    Anche secondo me con il cambio ci abbiamo guadagnato (e a dirlo è uno a cui il film non è dispiaciuto).

    Il Premio Urania della Cavallero era un buon romanzo, ben scritto e con un’interessante universo narrativo, perciò sono contento di questa uscita.

    Mi piacerebbe che Segretissimo facesse lo stesso con Scilla Bonfiglioli pubblicando nuovamente qualcosa di suo…

  26. Gneo

    @Astrofilo
    Non so se la persona della Direzione che cura questo blog è la stessa che cura il blog del giallo; ma ti assicuro che su quel blog vengo censurato al minimo accenno di critica all’operato della Direzione.
    E questo mi è successo n volte.

  27. Redazione

    Ciao @Gneo,
    sui blog ufficiali delle collane da edicola Mondadori esiste una Moderation Policy molto chiara. Citandone un estratto:

    ” Lo spazio dei commenti è in prima istanza aperto a chiunque, ma il blogmaster si riserva di rimuovere i commenti che riterrà lesivi dell’immagine delle nostre collane, offensivi, diffamanti o gratuitamente polemici. Trolling, spamming, razzismo, integralismo, fondamentalismo e attacchi personali non saranno tollerati in nessuna misura. ”

    Quella che talvolta viene impropriamente chiamata “censura”, è semplice moderazione, secondo la Policy condivisa.

    Buona giornata!

  28. Federico

    …. Ma cosa è un / una cheer?

  29. Giuseppe Dabraio

    Fede, penso sia stato usato con il significato di cheerleader, nel senso di sostenitori.

  30. Lino

    Di recente ho letto Resurrezione della Di Fazio, acquistato a suo tempo e dimenticato in libreria, e l’ho trovato eccezionale. Un romanzo italiano deve spesso superare la sindrome dell’astronave a Lucca e le donne pregiudizi atavici… ecco perché penso che un romanzo di fs scritto da un italiano, per di più donna, abbia maggiori possibilità di sorprendermi positivamente…
    Naturalmente anch’io amo Banks, Hamilton e così via…

  31. Roberto Tamaro

    @ Lino
    Mi fa piacere scoprire che non sono l’unico ad aver apprezzato Resurrezione della Di Fazio, che reputo il miglior romanzo tra i vincitori del premio Urania degli ultimi 8/9 anni.

  32. Jeve

    Secondo il mio modesto parere RESURREZIONE è stato uno degli assoluti titoli di punta dell’annata 2021, assieme a Brussolo, Scalzi, Mongai, Simak, la Willis e Del Rey…

  33. Fabrizio

    Personalmente scelgo di leggere i libri in base a come scrive l’autore ,
    non in base al genere dell’autore. Non mi vengono in mente autrici di sf che mi abbiano fatto impazzire, mentre invoco il Nobel alla oates da trent’anni. Torniamo a parlare di autori.

  34. Marco Landi

    donna, uomo, italiano, straniero… ecchissene!!!!
    la qualità di questo libro è altissima!! è una sci-fi che può piacere o no a seconda dei gusti, ma è scritto divinamente, una storia emozionante, divorata in tre giorni… spero di poter leggere presto altro di questa autrice…
    grazie Urania, e chi non lo compra non sa cosa si perde!!!!!!!

  35. Lee

    Letto in pochi giorni, dire che merita è riduttivo.

    Anni fa anche io ero molto prevenuto sugli autori italiani ma attualmente abbiamo scrittori di un certo spessore, Viscusi, Farris, Di Fazio, Morellini, Vietti, i primi che mi vengono in mente e ce ne sono altri.

    Ampliate un po’ i vostri orizzonti, fortunatamente la Fantascienza è in continua evoluzione anche da noi.

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