Urania 1683: James Gunn, “Oltre l’ignoto”
James Gunn, “Oltre l’ignoto”, Urania 1683, ottobre 2020
Qual è lo scopo dell’evoluzione del cosmo e della vita stessa?
Per abitanti del futuro immaginato da James Gunn, lo scopo ultimo della vita è un processo chiamato la trascendenza, e umani e alieni di ogni specie s’imbarcano in epici viaggi verso i confini dell’universo per scoprirne i segreti e trovare un misterioso profeta.
“Per tutta la storia dell’umanità, c’erano stati individui, liberati dalla loro normale esistenza grazie a sostanze psicotrope, alla meditazione, all’intervento divino o alla pazzia, capaci di raggiungere la trascendenza.
Toccavano l’infinito e riportavano indietro un segno. Una piuma, le stigmate, una pietra incisa, una visione.
E poi provavano a condividere il tutto, con alterne fortune, con chi non aveva accesso all’esperienza diretta.
A volte, alcuni che non erano capaci di sperimentare la trascendenza la comprendevano e reagivano con abilità sovraumane.
O fondavano una religione”
Come in una versione futuristica dei “Racconti di Canterbury”, Riley, veterano della guerra interstellare, intraprende un lungo pellegrinaggio galattico a bordo della Geoffrey, insieme a umani e alieni di ogni sorta, tutti alla ricerca della trascendenza e del suo profeta.
Ma fin dall’inizio, il viaggio si prospetta irto di pericoli, tra sabotaggi, incidenti e strani omicidi.
Ben presto a Riley appare chiaro che nessuno è come sembra e tutti nascondono un segreto.
Lui stesso non è un autentico pellegrino, ma è in missione segreta: il suo compito è quello di trovare e uccidere il profeta.
James Gunn, nato a Kansas City nel 1923, ha scritto circa cento racconti e una trentina di libri. Vincitore del Premio Hugo per un’opera non narrativa nel 1983 (“Isaac Asimov: The Foundations of Science Fiction”), dirige il Center for Study of Science Fiction presso l’università del Kansas.
Tra le sue opere ricordiamo: “Un ponte tra le stelle” (1955, Star Bridge, con Jack Williamson, Urania Collezione n. 53), “Gli immortali” (1964, The Immortals, Urania n. 1506), “Gli ascoltatori” (1972, The Listeners, Urania Collezione n. 68), “I fabbricanti di felicità” (1961, The Joy Makers, Urania Collezione n. 74) e “Un regalo dalle stelle” (2005, Gift from the Stars, Urania n. 1556).
Il presente Transcendental (2014), Transgalactic (2016) e Transformation (2017) – che seguiranno sulle pagine di Urania – compongono la sua nuova trilogia, un’epica space opera del futuro remoto.
Buona lettura!
EBOOK DISPONIBILE A OTTOBRE
Posted in Ebook, Urania Collana
settembre 28th, 2020 at 09:56
Ottimo autore, trama intrigante! Poi se c’è space opera, io ci sono!
settembre 28th, 2020 at 15:13
Perché stravolgere il titolo?
settembre 28th, 2020 at 15:51
Ciao @Antonio,
alcuni titoli hanno bisogno di un adattamento per incontrare i gusti del pubblico italiano.
Buona giornata e Stay Tuned!
settembre 28th, 2020 at 17:10
Non sono normalmente un patito della space opera, ma la trama mi attira. Sorprendente che l’autore abbia scritto la trilogia a novant’anni suonati!
settembre 29th, 2020 at 19:44
A mio parere non credo serva adattare i titoli… si poteva lasciare benissimo il titolo originale (che richiama un po’ anche il film con Johhny Depp).
Però immagino che dietro ci siano ricerche di mercato, quindi non ci metto bocca
settembre 30th, 2020 at 18:48
A comprare lo compro.Space opera, Gunn. Pero’, questo a 90 anni si mette a scrivere una trilogia! Ma un sano e normale romanzo a se stante nessuno riesce piu’ a scriverlo? Sequel, prequel, cicli, universi narrativi uguali per 23 romanzi. Tutto cio’ sapete perchè?
Perchè gli scrittori di sf di oggi non hanno piu’ fantasia. La sf è narrativa di idee. E loro non ne hanno piu’.
settembre 30th, 2020 at 19:55
@luigi
A volte sono le case editrici a chiederlo. Ricordo il fantasmagorico contratto di Peter F. Hamilton reduce dal successo della Trilogia del Vuoto col quale firmava in bianco per una nuova trilogia: ne è uscita fuori la Salvation Sequence, ancora inedita in Italia..
ottobre 1st, 2020 at 13:02
@Jim Paradise
A proposito… Personalmente, attendo con ENORME impazienza il momento in cui la gentile Redazione ci darà l’annuncio su questi lidi del ritorno dell’immenso Peter F. Hamilton nelle pagine di Urania Jumbo…. 😉
ottobre 1st, 2020 at 13:11
Ah la “Salvation Sequence” pare sia proprio bella bella. La mitica Redazione che ne dice ?
ottobre 1st, 2020 at 16:22
@ Mauro De Santis e paolo f
Mi associo con vigore alla richiesta!!!
PS: ma il Jumbo non doveva diventare mensile o mi son perso qualcosa?
ottobre 1st, 2020 at 16:42
Ciao a tutti, senza sbilanciarci troppo, vi ricordiamo che avevamo già fatto alcune anticipazione nel recente post in cui annunciavamo che Urania Jumbo sarebbe diventato mensile. Confermiamo quanto detto in quella sede, e cioè che Hamilton è senz’altro uno degli autori che ci sono cari e per cui speriamo di poter concludere importanti acquisizioni.
Stay tuned!
ottobre 2nd, 2020 at 17:08
Questa trilogia mi ispira molto soprattutto per i temi trattati..mi auguro che sia completata in tempi celeri
ottobre 3rd, 2020 at 01:10
Purtroppo uccidere i profeti non è sufficiente per affossare una religione. Comunque a dispetto di quel minaccioso “primo capitolo di una trilogia” è riuscito a suscitare un certo interesse… le trilogie se le trovo iniziate non le prendo perché non ho mai voglia di recuperare i capitoli precedenti, se le trovo all’inizio e qualcosa mi dice che mi frega qualcosa di leggere le avventure che ci sono dentro (e di solito sinceramente il segreto del manufatto/chi sono veramente l’antica civiltà scomparsa/ chi fermerà l’invasione/qual è il vero potere del protagonista e perché tutti lo vogliono non mi interessa granché) le prendo ma le lascio lì finché non sono complete e di solito non ho voglia di leggerle. Questa ha un tema intrigante… un po new wave… l’astronave coi pellegrini ed il profeta cosmico sono uno dei temi cardine di certo Philip Dick… (che poi il tipo è in realtà un sicario lo spoilerate così a cuor leggero?) ha delle belle assonanze con la fantascienza del periodo che preferisco ed ha dalla sua che l’autore è veramente vecchio. Non sopporto le giovani rivelazioni che comunque giovani lo rimangono per poco e di solito non rivelano niente.
Anni fa, prima dei libri elettronici, ho fatto carte false per trovare i vecchi Urania con la grafica metallara per completare la trilogia “Eclipse” di John Shirley… uno contattato su ebay mi ha perseguitato per mesi con inviti via email a degli incontri spirituali… o roba di ufi… non ricordo… libri che mi sono entrati sotto la pelle… il primo in particolare… uno sbattimento che adesso non è necessario e nemmeno meritato per tutte ste trilogie in giro.
Un giorno fa sono andato in una libreria per completare la trilogia di Lanfranco Fabriani iniziata con un Urania arancione.
ottobre 3rd, 2020 at 16:24
A proposito di seguiti, i meno giovani ricorderanno quando Arthur Clarke spergiurava che non avrebbe mai scritto un seguito di 2001 Odissea nello spazio. Poi è arrivata un’offerta dell’editore, di quelle che non si possono rifiutare, e sappiamo com’è finita!
Il seguito di un romanzo che ha avuto successo, per valore proprio o per favore del pubblico, lo posso anche capire. Ma un romanzo che nasce già come primo episodio di un ciclo … io istintivamente me ne tengo lontano.
ottobre 3rd, 2020 at 18:51
“Non sopporto le giovani rivelazioni che comunque giovani lo rimangono per poco e di solito non rivelano niente”. SilverApple 😀
ottobre 13th, 2020 at 14:08
Belle uscite. Qualche chance di vedere tradotto Sleeping Giants di Sylvain Neuvel? Grazie.
ottobre 14th, 2020 at 09:31
Ciao @Filippo,
come sai cerchiamo sempre di accontentare tutti i gusti dei nostri lettori, e brillanti autori contemporanei come Sylvain Neuvel sono decisamente nel nostro radar.
Stay Tuned!
ottobre 14th, 2020 at 14:41
Visto che Jumbo diventa mensile ci sarà spazio per vedere finalmente terminati i cicli iniziati e colpevolmente interrotti?
Mi riferisco al ciclo di Dune (Casa Corrino) e di Fondazione (i romanzi di David Brin e Greg Bear).
Naturalmente senza dimenticare i romanzi dell’immenso Peter Hamilton e di Alaister Reynolds.
Alla Direzione la risposta.
ottobre 14th, 2020 at 15:09
Ciao @Gneo, come sai e come dimostrano le recenti uscite gli autori delle saghe che citi sono sempre sotto i nostri riflettori, pur ricordando che la questione dell’acquisizione dei diritti è molto complessa, specie quando si parla di opere da cui sono stati tratti o stanno per essere tratti adattamenti televisivi o cinematografici. Detto questo, la sinergia fra libreria ed edicola permetterà senz’altro di rivedere presto su Urania autori importanti e opere davvero succolente.
Stay tuned!
ottobre 14th, 2020 at 15:22
Io sarei interessato piuttosto al completamento della “Dula di Marte”, di Haldeman e della serie Orthogonal di Greg Egan, di cui avete pubblicato solo il primo libro Il razzo a orologeria.
E poi c’è un ciclo inconcluso (qua parliamo di Urania più vecchiotti) del grande Pohl, Eschaton di cui avete pubblicato Gli Ostaggi dello Starlab e Assedio all’Eternità, ma manca ancora The Far Shore of Time. Ecco, in un Jumbo vedrei piuttosto questa trilogia completa, piuttosto che @gneo la Fondazione di Brin, Benford ecc. che poco ha a che vedere con la Fondazione di Asimov.