I Capolavori di Urania 1621: Millennium

luglio 29th, 2015 by Moderatore

vsrleyNel cielo della California stanno per scontrarsi un DC-10 e un 747 e il destino di centinaia di persone sembra ormai segnato. Ma in un futuro lontanissimo, una speciale squadra temporale è già pronta a intervenire per recuperare i passeggeri e i membri dell’equipaggio. Le conseguenze dell’operazione potrebbero lacerare il tessuto della causalità e Louise Baltimore pensa che si debba tornare ancora una volta nel passato. Qui dovrà affrontare l’uomo chiamato Bill Smith, capo di una squadra d’investigazione che sta per scoprire una verità “impossibile” attraverso i pochi indizi disponibili sull’incidente. Il romanzo di John Varley è un affascinante esercizio sull’arte di “salvare il tempo” da cui è stato tratto l’omonimo film
di Michael Anderson, con Chris Kristofferson e Cheryl Ladd.

JOHN VARLEY Nato ad Austin, Texas, nel 1947, ha studiato fisica e poi
letteratura inglese. Interrotti gli studi, ha cominciato a lavorare e negli anni
Settanta ha raccolto i suoi primi racconti di fantascienza nell’antologia The
Persistence of Vision. I suoi romanzi maggiori, contraddistinti da un solido
retroterra scientifico, sono Linea calda Ophiucus (1977), Titano (1979), Nel
segno di Titano (1980), Millennium (1983) e Demon (1984).

EBOOK DISPONIBILE

Posted in Urania Capolavori

19 Responses

  1. Il Trasfigurato

    Spero che non sia off topic, ma per la serie leggo/rileggo ciò che già possiedo, sto ri-leggendo “Millenium people” di J.G. Ballard; è del 2003, ma come spesso accade agli scrittori di FS, ha pre-figurato i tempi: descrive una società del futuro in cui la classe media, impoverita da crisi bancarie, tasse, e deficit pubblico, si ribella e forma “nuove aggregazioni sociali”. Vi ricorda nulla del nostro 2015 ? Mi permetto un suggerimento, J.G. Ballard è stato di fatto scoperto da URANIA, perche non provare a ri-pubblicarlo in UC, magari “Condominium”, visto che, ora, esistono veramente le torri altissime che egli visionariamente già descriveva negli anni ’70 …..

  2. heropass

    Gran bella scelta, spero si possa pubblicare anche altro di Varley.

  3. Steve Rizzo

    L’assenza di Ballard in Urania Collezione è motivata solamente, credo, dal fatto che i diritti sono attualmente di Feltrinelli (che ha appunto in catalogo la versione INTEGRALE di Condominium) e quindi potrebbe essere pubblicato solo su licenza (e non so se sarebbe conveniente). Stesso motivo per P.K.Dick…

  4. lino

    E’ il Varley meno pretenzioso ma a mio avviso il più riuscito. Buona lettura a chi non l’ha mai letto…

  5. Stefano

    A proposito di Ballard, per chi fosse interessato, Feltrinelli sta ripubblicando alcune sue opere fuori catalogo da un po’…

  6. anacho

    Su Ballard sono stradaccordo, oltre a Condominium mi piacerebbe veder ripubblicato Vento dal nulla (che manca dal 1986) e una mega antologia sul tipo di quelle dedicate a Brown e Leiber.

  7. Riccardo

    @Steve Rizzo; @Stefano: ho tutti i libri di Ballard ristampati da Feltrinelli, che tuttavia tiene stranamente fuori da sempre “Terra bruciata”, me ne sono sempre chiesto il motivo. I racconti (spesso sconvolgenti, la parte forse migliore di questo titanico autore)di cui Urania in passato ha fatto incetta, sono stati ripubblicati in due o tre volumi da Fanucci.

  8. Stefano

    @Riccardo:
    Hanno ripubblicato quest’anno Crash e il mondo sommerso, magari proseguono con Terra bruciata, a meno che i diritti non siano ancora in mano a Mondadori…
    Comunque manca da parecchio anche Il vento dal nulla!

  9. ophiuchus75

    Ehm… esiste già in tre volumi una raccolta completa di tutti i racconti di Ballard. Per restare nel topic mi auguro di veder ristampato pure il primo, eccellente romanzo di Varley, come una degna raccolta della sua narrativa breve, da noi suddivisa in miriadi di pubblicazioni. Probabilmente trattasi dell’anello di congiunzione tra new-wave e cyberpunk, nonché di uno dei maggiori scrittori di idee mai apparsi. La sua prima raccolta originale contiene talmente tanti spunti che sarebbe sufficiente come un’intera bibliografia e molti romanzi successivi non sono che rielaborazioni di tali idee. Ottimo recupero comunque, spero si continui su questo versante, magari con Bishop, Shepard e altri del periodo.

  10. Silver Apple

    L’ultima volta che ho guardato i libri di Balalrd non reperibili erano “Vento dal nulla” che è una trascurabile falsa partenza, “Hello America”, che secondo me è un gioiellino avant pop ante litteram il confuso “Il giorno della creazione” e il volume autobiografico sulle donne della sua vita.
    L’ultimo Ballard però lo trovo fiacco e viziato dalle tesi, anche giuste per carità, che coi suoi romanzi voleva dimostrare.
    Anche come gialli li trovo proprio deboli e mi spiace molto.
    Quando sui mercatini trovo le raccolte di racconti originali con la copertina di Karel Thole inizio a sbavare.

  11. Riccardo

    @Stefano: già, hai ragione! Vento dal nulla e Terra bruciata, i grandi assenti…

  12. marsun90

    Ottima uscita lo inizio oggi. Il prossimo numero però mi suscita dei dubbi. Dovrebbe essere di Bruce Sterling con il none di Bruno Argento che , da quanto si capisce, è una trovata pubblicitaria del cyberpunkista che si immagina un alter ego in altra dimensione (lol come se non ne bastasse e avanzasse uno di sterling.) Pare che siano racconti ambientati in Italia e il volume è una esclusiva Mondadori perché non ho trovato traccia di tale antologia su web , il titolo “Utopia Pirata”. Boh. Invece ottima l’uscita collezione urania con Colin Wilson “Specie Immortale”.

  13. heropass

    @Ophiucus75: sottoscrivo, soprattutto Shepard che merita assai.

  14. Silver Apple

    @ marsun90: sì ha tutta l’aria di un divertissement e va preso così ma non è detto che invece funzioni meglio dei romanzi maggiori.
    E’ pur sempre materiale inedito di un gigante del cyberpunk!

    Visto che tanto siamo fuori tema:
    “Ex Machina” lo avete visto tutti vero?
    Lo hanno buttato nel cesso ad agosto, con grande lungimiranza e tempestività, come pure “The babadook”
    “Predestination” che è la terza perla non sono proprio riuscito a scovarlo… certo che se continuano a trattare così le poche cose belle che fanno poi per forza trionfa il letame.

  15. Stefano

    Stando alla sinossi, la raccolta di Sterling dovrebbe contenere “Black swan” (racconto in cui si parla del memristor), apparso anche nello Year’s best SF n.15, ancora inedito. Quindi vien da chiedersi: quando verrà recuperata quella raccolta?
    Siamo a un anno dalla seconda parte del n.14, quindi in teoria il n.15 dovrebbe essere imminente…

  16. Kirth Gersen

    Vado a recuperarlo domani! Varley mi piace abbastanza, spero non mi deluda. Molto bene Wilson sul prossimo!
    “Ex machina” merita assai, “Predestination” m’ha proprio stupito, “Babadook” pattume immondo, finto horror…

  17. Silver Apple

    @ Kirth Gersen:
    Uh. Peccato che non ti sia piaciuto. Il mio insignificante parere è che sia l’antidoto a vent’anni di mockumentary horror brutti, stupidi, noiosi, giovanilisti e fatti coi piedi.
    Solo Rob Zombie (Il mio regista horron non morto e con meno di novant’anni preferito) cura la messa in scena con una simile maniacalità.

    Urania in questo ultimo periodo a me sta piacendo a parte il troppo Clarke, le ristampe ed il molto Herbert, i millemondi ed i connettivisti in arrivo.

    @ Ophiucus75:
    Già, c’è un gran bisogno di una ristampa di “Settore giada”.
    Chissà… magari uno di quegli Urania Collezione bomba che ogni tanto capitano.

  18. ophiucus75

    Io ce l’ho SETTORE GIADA, non riesco invece a mettere le mani sull’antologia AI CONFINI DELLA TERRA (letta però grazie al prestito interbibliotecario e pure della provincia di Varese 😉 ). Beh parecchi Altri Mondi li hanno ristampati… tocchiamo ferro :)

  19. Riccardo

    Ho notato un cambio di passo interessante: per i famigerati Capolavori, Urania non ripesca più dagli ultimi 10/15 anni di pubblicazioni proprie ma ha cominciato a spaziare nei cataloghi di Tribuna, Nord, Fanucci etc. Forse una perdita di lettori storici vi avrà fatti correre ai ripari, dirottando nei benedetti Capolavori opere forse un tempo destinate alla Collezione. Adesso pur confermandosi per Urania una politica come quella recente del giallo (dove finchè è stato quindicinale non c’era più una vera differenza tra classici e collana regolare) il gioco si fa più interessante, o comunque decisamente meno monotono. E sopratutto si può sperare in opere senza tagli, pubblicate in traduzione integrale…

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