Urania Collezione 142: A noi vivi

novembre 3rd, 2014 by Moderatore

viviprev“È a noi vivi che spetta portare a termine il lavoro lasciato incompiuto da quelli che qui combatterono” disse il presidente Abramo Lincoln nel celebre discorso di Gettysburg (19-11-1863), pensando al futuro della nazione. Ed è a noi vivi – lettori di “Urania” e della fantascienza d’autore
– che spetta meditare sul progetto utopico di Robert A. Heinlein, già tutto racchiuso nel primo romanzo scritto dal grande autore americano, rimasto inedito per decenni. Un libro che comincia nel più classico dei modi, quando il 12 luglio 1939 Perry Nelson finisce fuori strada per una gomma bucata e precipita verso il mare. L’ultima cosa che vede è una ragazza con
un costume da bagno verde, ma quando riapre gli occhi c’è un’altra donna con lui, il paesaggio è montano e la data è il 7 gennaio 2086.

ROBERT A. HEINLEIN Autore di romanzi e racconti che si inquadrano in una complessa storia futura, da Requiem (1940) a Universo (1941), dai Figli di Matusalemme (Methuselah’s Children, 1941), a Lazarus Long l’immortale (1973), Heinlein ha dato al cinema la sceneggiatura di film importanti come Destinazione luna (1950) e i soggetti de Il terrore dalla sesta luna e Fanteria dello spazio. For Us, the Living (1938-’39) è un romanzo rimasto inedito in Italia fino al 2005, quando “Urania” lo ha presentato per la prima volta in questa accurata traduzione.

EBOOK DISPONIBILE

Posted in Urania Collezione

22 Responses

  1. heropass

    Come ex abbonato pluriennale sarei interessato ad acquistare testi stampati parecchi anni fa e non capisco perché ripubblichiate testi così recenti visto anche che nella comunicazione fattami da Urania stava scritto quanto segue:

    “(…)Ecco dunque che la normale programmazione di Urania, finora composta da 12 novità all’anno, subirà un significativo cambiamento, proponendo un volume inedito alternato alla ristampa di quelli che per la redazione sono considerati capolavori del recente passato della fantascienza (MAI COMUNQUE PIÙ RECENTI DI VENT’ANNI). Sei ristampe all’anno per rendere nuovamente disponibili dei romanzi chiesti a gran voce dagli appassionati e che non possono mancare dalla libreria degli amanti del genere.”

  2. Armando

    Prossimo U.C. sarà nientepopodimenoché ….. “POLVERE DI LUNA” di Arthur C. Clarke …..
    http://www.mondourania.com/urania/u281-300/urania281.htm
    Lo lessi nel 1962 e lo trovai affascinante.
    Lo rileggerò molto volentieri ….. nella speranza che, dopo ben 52 anni, abbia mantenuto tale fascino.
    Quanto a quella finissima polvere ….. non mi pare che, sulla Luna, ne sia stata poi trovata tanta ….. almeno per ora …..
    😉

  3. Giuseppe Lippi

    Dev’esserci stato un errore di battuta, perché il testo era “ma comunque più recenti di vent’anni”.

  4. Golgoth9

    Sarebbe bello, ogni tanto, nella sezione commenti di un romanzo leggere dei commenti sul romanzo in questione..piuttosto che richieste e commenti su vecchie e prossime uscite. Sarebbe utile, ecco.

  5. Silver Apple vive ancora

    Heinlein e Clarke, due mostri sacri con cui non sono mai riuscito ad entrare in sintonia, con Heinlein ogni tanto mi va di riprovarci (“Il mestiere dell’avvoltoio” l’ho preso, ripubblicassero “La porta sull’estate” lo comprerei anche domani, l’oscar credo degli anni ottanta di “Terrore della sesta luna” al mercatino l’ho comprato genuinamente convinto che possa piacermi, questo sinceramente non so, gli esordi perduti non sono mai miracolosi… quello realistico di Dick era davvero notevole ma è un caso più unico che raro il più delle volte c’è un motivo se uno non lo rende pubblico, in più dalla quarta di copertina mi sembra una roba proprio ingenua ingenua). con Clarke no. Mai più.

  6. AlexUltraviolet

    Ho letto l’articolo su Jeff Hawk e ho pensato quanto sarebbe interessante inserire un articolo sulle uscite a fumetti a tema fantascientifico che la stessa Mondadori sta pubblicando nella collana Fantastica.

  7. Stefano

    Purtroppo è uno dei romanzi meno riusciti di Heinlein! Ci sarà un motivo se è stato pubblicato postumo pur essendo uno dei primi lavori…

  8. AleK

    A Noi Vivi è un’opera da leggere.

    Non è il miglior Heinlein.
    Non è neppure un bel romanzo. Forse non è neanche un romanzo.

    A Noi Vivi è una raccolta di idee dell’autore sulla società e sull’economia estremamente interessante.
    Soprattutto considerando che è stato scritto alla fine degli anni ’30. Certe idee sono fantascientifiche ancora oggi.
    E’ il massimo esempio di fantasociologia. Anzi, è fantasociologia pura. il che lo porta ad essere un saggio utopico romanzato.

    Se nella fantascienza cercate avventura e sense of wonder statene alla larga, se cercate spunti di riflessione e (come me) pensate che questo sia il vero generatore di sense of wonder, acquistatelo.

    Tra l’altro è il romanzo che dà il nome al mio blog. ^^

  9. heropass

    @ Giuseppe Lippi
    Mi permetto di fare notare che in questo modo la frase non ha molto significato.

    Il contesto recita così:

    “Gentile abbonato,

    in considerazione delle numerose richieste pervenute dai nostri lettori, che sentivano l’esigenza di recuperare grandi libri del passato ormai non più disponibili, Urania da oggi prevede anche delle ristampe di capolavori del recente passato, che sono da considerarsi delle piccole pietre miliari della science fiction e che non sono più reperibili sul mercato, se non a prezzi esorbitanti in quello dell’usato.

    Ecco dunque che la normale programmazione di Urania, finora composta da 12 novità all’anno, subirà un significativo cambiamento, proponendo un volume inedito alternato alla ristampa di quelli che per la redazione sono considerati capolavori del recente passato della fantascienza (mai comunque più recenti di vent’anni). Sei ristampe all’anno per rendere nuovamente disponibili dei romanzi chiesti a gran voce dagli appassionati e che non possono mancare dalla libreria degli amanti del genere.”

    Il “mai” assume più senso di “ma”, a mio avviso perché sta a contrapporsi ai due aggettivi “recente” come a voler dire: “non preoccupatevi che non saranno TROPPO recenti”; consideriamo che questa comunicazione è rivolta agli abbonati, cioè a persone che presumibilmente hanno già romanzi abbastanza recenti.

    Comunque ognuno puo’ interpretare da sé.

  10. Anacho

    A noi vivi è un bel romanzo, se si può parlare di romanzo per quest’opera.
    Certamente un interessante pun to di vista su un uomo complesso come Heinlein, tuttavia credo che sarebbe stato meglio ripubblicare operetta come La porta sull’estate o La via della gloria.
    In ogni caso un Heinlein va sempre bene.

  11. Daniele B.

    Concordo con Golgoth9.

  12. Riccardo

    Non lo trovo ancora in edicola (Roma), può essere?
    Un saluto,
    Riccardo

  13. daniele

    Io non lo trovo nelle edicole, è normale?
    Le altre due uscite del mese si.

  14. antosimov

    Questa mattina trovato in edicola.
    Lo leggerò al più presto, è uno dei pochi romanzi di HEINLEIN che mi manca.

  15. Edoardo

    Scusate ma l’ “A noi vivi” di Heinlein uscito su U.Collezione questo mese è lo stesso “A noi vivi” di Heinlein uscito nel 2005 su Urania? Son sicuro di no, perchè non avrebbe alcun senso, ma attendo conferma.

  16. antosimov

    Penso proprio che sia lo stesso. Ha però senso averlo ristampato.
    Primo perché chi non c’è la (come me) può finalmente leggerlo.
    Secondo perché il formato di urania collezione è molto meglio del vecchio URANIA. Terzo perché se non ci fosse la collana di urania collezione che ci porta in edicola vecchi capolavori a 5,90 euro, dove andremmo a trovarli a questo prezzo.

  17. Armando

    @ Edoardo …..

    http://www.mondourania.com/urania/u1501-1520/urania1505.htm

  18. Sissio

    @Edoardo
    E’ lo stesso…

  19. Massimo Luciani

    @Edoardo ovviamente è lo stesso. Certo, c’erano altri romanzi di Heinlein non ristampati da ben più tempo e migliori di questo, che ha un valore soprattutto “storico” (nel senso di storia della carriera di RAH).

  20. diego

    Ma ristampare “il terrore dalla sesta luna” noo?

  21. zecca_2000

    Ma ristampare “C’era una volta in America, di Barrett….no???
    Che poi ci sarebbe anche il seguito che attende traduzione…

  22. carlo

    Forse era l’idea di un romanzo, una bozza lasciata incompiuta. Un interrogativo rimane irrisolto per tutto il corso del romanzo. Nessuno si interroga come diavolo abbia fatto il protagonista a piombare dal passato al futuro senza battere ciglio. Lo si accetta in tutta tranquillità. Poi in questa società evoluta del 2088 pare che esiste un efficientissimo sistema di posta “pneumatica”. A parte queste pecche ed incongruenze, c’è però un’idea interessante, quella di una estrapoloazione socio economica di una futura società. E qui bisogna dire che Heinlein è stato un veggente. La società da lui ipotizzata è una sorta di socialismo in cui il lavoro non è più necessario. Lavora chi vuole. Il denaro viene emesso quanto basta per tutti, di co seguenza no ha più valore. Tutto è libero, ma in un certo senso controllato da un rigido distema etico. Non c’è nessun obbligo morale e nessun vincolo, e neppure reati o prigioni. Ma quando il protagonista sferra un pugno in un attacco di gelosia , non viene messo in galera, ma in istituto di recupero per correggere il suo mofo di pensare atavico. Insomma sulla scia di Orwell ed Huxley, fa pensare

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