Urania Collezione 128: Storie marziane

settembre 4th, 2013 by Moderatore

brackettprevC’è un genere di fantascienza che gli specialisti chiamano planetary romance, e che si svolge su pianeti esotici ideali per ambientare magnifiche avventure. Al genere appartiene, per esempio, il ciclo di Tschai del compianto Jack Vance, ma la sua rappresentante più nota è Leigh Brackett, che dieci anni dopo aver raccolto in volume queste Storie marziane avrebbe scritto la sceneggiatura del secondo capitolo di Star Wars, L’impero colpisce ancora. Brackett ci trasporta su un Marte favoloso come i più lontani pianeti della galassia, forse improbabile eppure necessario. Risalenti all’epoca d’oro delle riviste americane, i capitoli di questa odissea a episodi possono fare concorrenza alle celebri Cronache di Ray Bradbury, ma i loro eroi ed eroine hanno una passione per l’azione e il pericolo che è seconda solo al loro amore per un mondo perduto.

LEIGH BRACKETT Nata nel 1915 e morta nel 1978, è stata romanziera, autrice di racconti nonché sceneggiatrice per il cinema (Il grande sonno, Rio Bravo, Il lungo addio di Robert Altman e L’impero colpisce ancora). È stata anche la moglie di Edmond Hamilton, un’altra star della fantascienza classica. Si può dire che i suoi romanzi abbiano inaugurato la nostra collezione, da La legge dei Vardda (The Starmen, 1952; “Urania” n. 26) a La spada di Rhiannon (The Sword of Rhiannon, 1953; n. 131) e La città proibita (The Long Tomorrow, 1955; n. 122).

 

EBOOK DISPONIBILE

 

Posted in Urania Collezione

21 Responses

  1. Riccardo Larosa Falcetta

    Adoro questa autrice, e il romanticismo dello Science Fantasy dei vecchi pulp, per quanto non mi sia mai filato Guerre Stellari. Oggi poi il genere é in gran spolvero come dimostrano tanti racconti nei Best of estivi e le uscite di diversi autori. Speriamo di averne di piú, una antologia completa di Eric John Stark per esempio.

  2. Pasquale

    Possiedo l’edizione Galassia delle Storie marziane della Brackett. Si tratta dello stesso libro?

  3. Ezio G.

    E sempre un piacere leggere Leigh Bracket,scrittrice della prima generazione, quando la fantascienza era
    considerata una faccenda da maschi.Qualche anno fa avevo letto un
    commento spocchioso su di lei e il marito da parte di una frazione estrema
    di reduci chiamati “ambigui utopisti”.
    Liberi di leggerla o meno, non sanno cosa si perdono.

  4. Silver Apple

    @ Riccardo Larosa Falcetta: infatti preferisco ricordarla come sceneggiatrice di “Il grande sonno”, vuoi mettere: Howard Hawkes + Huphrey Bogart + Lauren Bacall + Raymond Chandler + William Faulkner + Leight Bracket + Max Steiner. MA QUANDO TI RICAPITA?!!!
    (Alla fotografia non so chi c’era ma come minimo c’era Dio in persona e sfigurava pure.)

  5. paolo francolini

    vorrei sapere, se possibile, quando e’ prevista l’uscita di Demon, terzo e conclusivo titolo della trilogia di Gea di John Varley

  6. Attilio Funel

    Bella la copertina col Monolophosaurus!! 😀

  7. Silver Apple

    @ Ezio G. : Sì ma guarda che quelli di Un’Ambigua Utopia erano fighissimi! Gran parte dei loro giudizi critici ed estetici non fanno una piega a distanza di trentacinque anni (E non era da tutti, in Italia la sinistra ha ignorato, travisato o capito con immenso ritardo forme d’arte e istanze sociali che non riusciva ad interpretare con la sua ottusa ordodossia e intanto la roba veniva dimenticata, rimossa quando non capitava che venisse cooptata dalla destra come i “poliziotteschi”). Bisogna contestualizzare, oggi puoi leggere di tutto a cuor leggero (A volte un po’ di revisionismo per riparare a certi torti ci vuole), ma probabilmente ai tempi muovere certe critiche era giusto se non necessario, a maggior ragione perché non esisteva una critica letteraria di fantascienza e bisognava piantare delle banderine.
    Non liquiderei così una delle esperienze più interessanti e misconosciute della controcultura italiana.

  8. Mario S

    Ciao a tutti! Per caso qualcuno ha già comprato questo libro? Vorrei solo sapere se è già uscito in edicola…

  9. maspe

    @Pasquale
    Anch’io avevo il tuo stesso problema.(Io ho il bigalassia)
    Un veloce confronto in edicola di questo
    http://www.fantascienza.com/catalogo/volumi/NILF100792/storie-marziane/
    con l’indice di urania collezione mi dice che e’ lo stesso.
    Anche la traduzione corrisponde (Montanari)

  10. Ezio G.

    Il giudizio che hanno dato i signori
    di Ambigua Utopia su Leigh Bracket e
    sul marito Edmond Hamilton mi è sembrato
    per usare una loro definizione ” una
    sbrodolata galattica”. Per il resto il
    discorso si farebbe troppo lungo, ad ogni modo certi giudizi di 35 anni fa
    oggi fanno sorridere.

  11. paolo francolini

    a Firenze uscito (e preso) stamattina

  12. Pasquale

    @Maspe
    Grazie! Anch’io ho il biGalassia.
    Ma sono un tale debole per la Brackett che sarei tentato di prenderlo per avere una copia anche sul mio Kindle.

  13. Silver Apple

    @ Ezio G.: Vero, soprattutto per il cinema.
    Se vuoi giudizi esilaranti ti consiglio “Sbatti Bellocchio in sesta pagina” di Steve Della Casa e Paolo Manera, si stroncava senza pietà con un oggi spassoso linguaggio da processo politico il meglio del meglio del cinema del tempo.

  14. Armando

    E’ in edicola anche dalle mie parti è l’ho acquistato poche ore fa.
    Vi si annuncia l’uscita di Ottobre: “Luna d’inferno” di John W. Campbell ….. romanzo già noto come …..

    http://www.mondourania.com/urania/u21-40/urania30.htm

    Il fascicolo conterrà anche tre racconti dell’autore dell’indimenticabile saga di Aarn Munro ….. “Sette milioni di anni”, “Notte” ed il celeberrimo “La cosa da un altro mondo”.

  15. Massimo Luciani

    Wow, dopo 60 anni ripropongono “Martirio Lunare”! :-O

  16. anacho

    @Silver Apple:
    Nel collettivo Un’ambigua utopia c’era molta gente preparata, altri da lasciar perdere, pochi in verità.
    Tra la gente preparata c’era una parte arrogante e supponente, che dava giudizi trancheant senza pensarci un attimo.
    Quello sulla Brackett e su Hamilton era comunque del tutto fuori luogo, fatto da uno impreparato e supponente.
    Certo, tutti ci mettevano molto entusiasmo, ma a volte andavano decisamente sopra le righe.
    E a trenta anni di distanza vengono ancora ristampati racconti e romanzi della Brackett e di Hamilton… vorrà dire qualcosa?

  17. Giuseppe Pinto

    Non avendo nè Galassia n. 132 nè Bigalassia n. 21 ho acquistato con curiosità questo romanzo.
    Sempre straordinarie le cover di Brambilla.

  18. Silver Apple

    @ anacho: Guarda non ricordo nel dettaglio cosa è stato
    scritto e da chi, ricordavo che era gente che parlava in tempo
    reale di autori capiti dal “grande pubblico” (Fra virgolette grosse
    così) solo dopo molti anni ed in generale li inserisco nel clima di
    grande creatività di quelli che sono passati alla storia come gli
    anni di piombo (Che non saranno stati certo una passeggiata ma
    forse erano un pochino meglio di questi che passeranno alla storia
    come anni di merda). In questo caso specifico forse sarebbe stato
    meglio pensarci un po’ di più ma credo sia una caratteristica di
    quegli anni, si scriveva d’istinto e l’arte suscitava grandi
    passioni, si sente che si viveva davvero un disco, un film, una
    performace, si parlava di roba grandissima ed automaticamente si
    faceva la storia della critica, nel mucchio qualche cantonata ci
    sta, per dire, Lester Bangs che dovrebbero farlo santo subito ha
    scritto di “Kick out the jams” degli MC5 che era ridicolo,
    prepotente e pretenzioso (?!) e gli voglio ancora bene. Nonostante
    tutto, i giudizi lapidari, la supponenza, gli errori clamorosi, un
    po’ mi manca questo gonzo journalism (Raccoglieresti mai in volume
    dellle recensioni di adesso, così pallide e obiettive di
    libri/film/dischi così… piccoli?), almeno quanto invidio quei
    libri/film/dischi (Mi capita di recensire dischi, posso scrivere
    quello che voglio solo dei dischi che voglio (e pago) ma mi capita
    così raramente di trovare un disco che bruci di vita in quel
    modo… Il mese scorso mi è capitato coi miei adorati Drones – dei
    giganti in mezzo ai nani – chissà quanti anni di mediocrità mi
    aspettano!)

  19. Jerome

    Lo sto leggendo ora, in genere non amo molto la “retro-SF”, però devo ammettere che è una lettura davvero piacevole, molto suadente nelle descrizioni, sullo stile “vanciano”, per capirsi.
    Pollice su ! :)

  20. Capitanklutz

    @ Silver Apple

    Ma chi sei ? Il mago Zurlì del Rock ? Non conoscevo i The Drones : spettacolari !!!!!!! Grazie !!!!!!

  21. Silver Apple

    @ Capitanklutz
    Oh, ti ringrazio molto.
    Non mi stanco mai di ripetere quanto ha regalato alla causa del roc’n’roll l’Australia, generosamente e senza mai ricevere niente in cambio (Ti prego, recupera il cofanetto quadruplo dei Feedtime, che erano in anticipo sui Chrome Cranks – tu non hai idea di quanto mi costa dirlo – e sono stati barbaramente ingorati… quante lacrime sul cuscino ho versato!)
    Non so se posso permettermi (Casomai cancellerete questo post) comunque qui.
    http://www.vivamag.it/PDF/ViVaMag_Settembre_2013.pdf
    a pag. 39/40 una recensione con parole di miele sui Drones scritta con le mie manine.
    Mentre qui http://www.vivamag.it/PDF/VivaMag_Maggio2012.pdf
    a pag 28/29/30 una retrospettiva sui Feedtime sempre mia.
    Scusate, sono sempre off topic!

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