Retief ambasciatore galattico (1577)
Insettoidi intelligenti, ondine che si chiamano Nudine, razze di tutte le specie e un branco di esseri umani niente affatto addomesticabili: è la fauna di U-784-a, pianeta dimenticato dalla burocrazia per un banale errore di classificazione. Oggi, duecento anni dopo, il Corpo diplomatico terrestre manda i suoi uomini migliori a scoprire cosa sia successo e ad allacciare rapporti costruttivi con il pianeta. Ma forse è troppo tardi: non per nulla U-784-a è anche detto Spookworld, Mondospettro, e per Jame Retief, Magnan e gli altri terrestri comincia un’avventura che rischia di degenerare in un incubo. I lettori di “Urania”, invece, rischiano una ricca dose di suspense e intelligenza grazie al ritorno del maestro Keith Laumer.
Keith Laumer Americano, nato nel 1925 e scomparso nel 1993, è noto soprattutto per la sequenza dei Mondi dell’impero (1961) e le avventure del diplomatico spaziale Retief, numerose delle quali pubblicate anche in italiano. Questo Reward for Retief (1989) è un inedito assoluto.
(vai alla visualizzazione completa del volume)
Posted in Urania Collana
dicembre 5th, 2011 at 23:42
non conosco l’autore, ma mi dà l’idea di avventura fantasiosa e coinvolgente, sicuramente da provare.
a proposito, ci sono notizie quanto ai seguiti della serie della chiesa elettrica di Jeff Somers? mi pareva di aver letto che i diritti erano già stati acquistati.
dicembre 6th, 2011 at 15:31
Avevo deciso di passare oltre questa volta, perché non tanto mi interessava la trama e Laumer lo trovo un pò compassato. Se lo acquisterò sarà merito di una copertina che incanta e che questa volta ha echi Tholeiani…
Sei un miracolo Bramby! 😉
LIppi, qui si aspetta il suo editoriale, mò non ci faccia arrivare al panettone, please! 😛
dicembre 6th, 2011 at 17:48
Laumer compassato?
Oibhò, è sempre una Questione di protocollo, forse non è un Signore della guerra, ma Retief è un Gran diplomatico.
Comperate questo inedito, vale la pena.
dicembre 6th, 2011 at 19:02
Il Ciclo di Retief è vecchio come il cucco. Chiedo : è roba nuova o si pesca del passato ? Ripubblicherete tutto il Ciclo ?
dicembre 6th, 2011 at 20:52
pure io voglio l’editoriale 😉 😉
dicembre 7th, 2011 at 11:27
Ricordo che mi faceva impazzire il dover rincorrere i racconti del l ciclo di Retief un po’ dappertutto….
Lo consiglio ai nuovi lettori, c’è humour, avventura, “sense of wonder”.
Un’ottina scelta da parte del
Curatore Maximo, a cui invio una riflessione: chissà quanti racconti “sciolti” pubblicati in tanti decenni su Urania potrebbero diventare delle vere e proprie antologie….
dicembre 7th, 2011 at 12:28
Il romanzo, come detto nella presentazione, è inedito in Italia ed anche relativamente recente (1989).
Un ulteriore punto a favore è che ogni romanzo di Retief è leggibile a se stante, senza riferimenti agli altri della serie. In questo senso si può parlare più propriamente di SAGA (romanzi ambientati in uno stesso universo, come cornice) anziché di CICLO (romanzi in continuity narrativa).
Un riferimento letterario per Laumer nella saga (appunto) dedicata a Retief può essere Jack Vance.
Niente male, direi…no ?..
dicembre 7th, 2011 at 15:59
L’edit. è in fase di pensamento, ma siccome a scriverlo (una volta pensato) di solito impiego non più di una mattinata, prometto che lo avrete molto prima del panettone e forse anzi con l’aperitivo. Grazie a tutti dell’interessamento e per favore, signori indecisi, comprate questo numero di Urania! Vi ritroverete un maestro dell’avventura. (La biografia estesa è in arrivo)
dicembre 7th, 2011 at 18:26
Avete comprato voi i diritti per “River of Gods” di Ian McDonald?
dicembre 7th, 2011 at 18:57
Si potra’ anche leggere a se stante, ma pubblicare un romanzo facente parte di un ciclo(e i cicli davvero hanno stufato)che peraltro mi pare non sia mai uscito su U, e’ una scelta opinabile. Per me resta in edicola. Ma acquistero’ certamente il vol di gennaio, che mi pare una interessante antologia.
dicembre 7th, 2011 at 23:48
Non si giudica un libro dalla copertina (fra l’altro molto bella), datemi pure del presuntuoso ma così su due piedi non m’ingozza… Troppo “star trek”. Se avventra vecchio stile deve essere punteri piuttosto su John Varley.
dicembre 7th, 2011 at 23:49
“punterei”
dicembre 9th, 2011 at 00:10
Tutti i GUSTI sono GIUSTI (beh, quasi)…comunque se pure fosse in stile “Star Trek” (ma a senso non mi pare) non ci vedrei niente di male.
In fin dei conti se son più di 40 anni che se ne vanno a spasso nello spaziotempo qualche pregio le serie ed i film lo avranno, direi.
A parte ciò, ‘sto Retief lo vedrei bene per un eventuale rilancio de Le Grandi Saghe, no ?..Al limite anche fuori delle solite edicole.
Tempo fa s’era parlato di una possibile sinergia tra Urania e le fumetterie/librerie di varia, in particolare per gli arretrati. In effetti sarebbe poi bello provare a riportare un po’ di Fantascienza in libreria, con volumi più corposi, magari poco adatti agli spazi giocoforza limitati ed intasati delle patrie edicole.
Che ne pensate ?..
dicembre 9th, 2011 at 22:39
Si alla sinergia con le fumetterie/librerie di varia. Per le grandi saghe sono d’accordo per un rilancio.
dicembre 10th, 2011 at 21:54
Star Trek, con tutta la simpatia che può suscitare è l’equivalente fantascientifico di roba come “Bonanza”. Se lo trovo in tele lo guardo, certo, al limite riesco anche a non vergognarmene però ecco, diciamo che non pubblicizzo troppo la cosa… “Voyager” però era un attimo più seria e non mi provoca tanti sensi di colpa devo dire.
dicembre 14th, 2011 at 23:51
Effettivamente un po’ di anticipazioni in questo periodo non sarebbero così sgradite, p.es… E’ vera la faccenda di “River of gods”? Marcello dove l’hai letta, su wikileaks?
dicembre 15th, 2011 at 18:19
Volume molto interessante, l’ho preso al volo appena letta la trama!! Mi metto in attesa anch’io dell’editoriale e incrocio tutte le dita nella speranza di un rilancio delle grandi saghe o di una collana corposa che racchiuda grande fantascienza alla Hamilton o grande fantasy alla martin!
dicembre 15th, 2011 at 21:14
Eh, McDonald, quale visione, mamma mia… 😉
Intanto la redazione birba a Gennaio salta già la seconda parte delle “Storie dal Crepuscolo di un Mondo”, che essendo una antologia non credo seguirà a febbraio o a marzo all’antologia italiana annunciata in sostituzione. Speriamo bene…
MI piacerebbe che si recuperasse la bella abitudine di esaurire le saghe a distanza di 6-8 mesi. Questa sarebbe già una bella promessa per i lettori.
dicembre 16th, 2011 at 00:44
Sono arrivato a pagina 100 e piu’ di cosi’ non ce la faccio. Mollo.
L’ho trovato verboso e logorroico. Mi sono sforzato di trovarlo divertente ma si sente che é uscito da un macinino (come quasi tutti i cicli del resto). E comunque é un umorismo tipo sit-com, con applausi registrati di sottofondo.
La fantascienza, diciamo cosi’, umoristica é ben altra cosa (vedi Sladek, ad esempio).
dicembre 16th, 2011 at 10:13
Allora, qualcuno lo ha letto c’è?
che ne pensa?
Forza, commenti.
PS: Retief Star Trek?
Oibhò! 😎
dicembre 16th, 2011 at 14:26
La Delos ha pubblicato “La trilogia steampunk”, un’antologia deliziosa di circa 300 pagine, io ho gli chiesto se avrebbero pubblicato anche “River of Gods” (circa 400-500)e loro (S*, Silvio Sosio) mi hanno detto che gli risultava che un’altra casa editrice ha comprato i diritti per quel libro. Io non so quale però, la sto cercando per sapere quando uscirà il romanzo.
dicembre 17th, 2011 at 16:42
Questo è il mio commento su anobii:
Che fosse un romanzo buono giusto per svagarsi lo si era capito già dalla quarta di copertina, e del resto questo non vuol certo dire che non si possa trattare di un buon libro. Il problema sorge quando le macchiette che dovrebbero essere i personaggi della nostra storia fanno, tra un cazzotto e l’altro, improbabili discussioni con periodi lunghi come la distanza di questo improbabile pianeta dalla terra. Se aggiungiamo la sicuramente poco interessante trama che si regge sul: tu provochi me, io provoco te, fra un cazzotto e l’altro cerchiamo di prenderci diplomaticamente in giro a vicenda….e poi ricominciamo da capo!!!!
beh….una solfa simile si può reggere giusto per 60 pagine, non certo per 330….ed infatti, dopo aver dato uno sguardo random alle pagine successive ed aver verificato la ricorrenza del sistema “provochi tu, provoco io, due cazzotti alla Bud Spencer, ma io non ho fatto nulla, io sono un diplomatico, tu sei un poliziotto e bla bla bal….” che ricorre con precisione svizzera, io decisamente passo….non mi va di sprecare altro tempo su questa robaccia….
dicembre 19th, 2011 at 01:03
@ Marcello: La volevo comprare al banchetto che avevano messo alla fiera del libro usato ma avevano solo roba da collezionisti. Sfiderò la proverbiale inettitudine dell’istituzione postale (Pagamenti che non arrivano al destinatario, pacchi di libri trovati per terra dalla mia vicina mentre io ero in casa, dischi in vinile dei miei adorati Birthday Party tenuti in magazzino per tre settimane IN ORIZZONTALE!!!!) e proverò a farmela spedire.
Mi sembra un po’ arduo far entrare uno dei romanzi più recenti di McDonald in un Urania (Sono romanzi fiume da svariate centinaia di pagine) e non so neanche se c’entra più così tanto. Sono esperimenti che in Italia è difficile proporre ma fa piacere sapere che qualcosa si sta muovendo. Fra parentesi (Appena uscito “Il circo dei gatti di Vishnu” avevo scritto un piccolo speciale su di lui che doveva andare a finire su una piccola rivista cartacea locale ma poi niente. Non so ancora se avrà una seconda chance sul web e come e se mai vedrà la luce)
dicembre 19th, 2011 at 18:40
@Dancing Bonbons: la Delos Books l’ha ripubblicata a 14,90 euro, proprio ora, su Ian McDonald io penso che le case editrici abbiamo una visione troppo conservatirice e/o settaria sulla fantascienza, rimangono legati solo ai soliti nomi, mostri sacri lo so, come Philp K. Dick, Asimov, Douglas Adams, etc… e non si accorgono che esistono altri autori.
dicembre 21st, 2011 at 13:20
Per chi legge fantascienza da trentacinque anni come me, Laumer è un mito, un grande narratore che ha saputo rinverdire certe stgorie alla Jack vance che pochi altri sono riusciti a confezionare con gusto. Adesso prenderò quedsto romanzo, per capire di che si tratta, ma di certo niente a che fare con Star Trek, almeno per ciò che riguarda le altre opere scritte da questo autore (e con protagonista Retief). Secondo me è un’ottima scelta da parte della redazione di Urania.
dicembre 21st, 2011 at 13:47
Confermo l’illegibilità del suddetto romanzo. Veramente noioso e come tanti anche io aspetto la conclusione di un ciglo (hamilton) e di un paio di saghe..
Forza signor Lippi mettiamo in movimento le rotative e noi metteremo in movimento l’economia.
Colgo l’occasione per fare a tutti un augurio di buon natale.
M.
dicembre 21st, 2011 at 13:49
quella “e” congiunzione nel primo rigo in realtà doveva essere un punto
Scusate
m.
dicembre 22nd, 2011 at 13:09
Posso sapere perchè i miei commenti vengono cancellati?
M.
dicembre 22nd, 2011 at 13:10
Non capisco.. ora compaiono.. e poco fa no, anche dopo due refresh della pagina.
C’è forse qualche problema di visualizzazione?
dicembre 22nd, 2011 at 16:24
@ Marcello.
Urania o TIF?
Speriamo solo che lo pubblichino.
dicembre 25th, 2011 at 20:21
E Bud Spencer & Terrence Hill sono meglio o peggio di Star Trek?
@ Marcello: Le editrici “rispettabili” a parte i due o tre nomi noti e stra-sicuri che ci hanno scippato è ovvio che non hanno tanta voglia di osare, però anche chi pubblica fantascienza magari non è in condizione di farlo. Forse è il grosso del pubblico di fantascienza ad essere conservatore e settario. Non puoi contare sul pubblico generalista e se esci dal seminato con cose di confine o troppo sperimentali vieni ignorato anche dai nostri.
dicembre 26th, 2011 at 13:55
@martex: vero, a quanto pare, negli ultimi tempi, la redazione si riserva di controllare/approvare i commenti, prima di metterli on line un tot per volta. Scelta legittima anche se il dibattito un pò ne risente (ma vista l’ottusità di certi commenti ne risente comunque, a volte)
@lippi: al panettone ci arrivammo senza l’editoriale promesso. Speriamo adesso in un Gran Finale, che a quanto pare quest’anno sarà anche l’ultimo…;)
dicembre 27th, 2011 at 14:29
@Iasec: Io sapevo che la Fanucci non vuole più sentire parlare di Ian McDonald, forse la Newton & Compton?
Ma la Fanucci ormai non è più un editore di SF, si è buttato sull’Urban Fantasy e sul radical chic China Mieville (sarà bravo, ma io non lo seguo), forse dovrebbero saper che non esiste solo lui e Philip K. Dick. Lo comprerò in Inglese e in quattro o cinque anni lo leggerò.
dicembre 30th, 2011 at 23:33
Già lo spero anch’io, comunque non so chi dovrebbe pubblicarlo.
gennaio 1st, 2012 at 17:20
Premetto che Laumer l’ho sempre apprezzato ed il ciclo di Retief l’ho sempre letto con divertimento, tanto era fresco e spassoso, ma questo volume francamente è illeggibile, scritto con la mano sinistra e bendato ( si vede che il povero Laumer era agli sgoccioli );
ma la mia curiosità è un altra : il volume è stato scelto dopo che qualcuno l’ha letto o vi siete fidati del nome ? Mi chiedo chi sia che abbia pensato che un simile libro, possa far acquisire un lettore occasionale al nostro genere ? E’ possibile che dopo vari decenni di letture io non capisca più niente e non mi renda conto del valore dell’ opera ? In questa mia mail non vi è nessun intento polemico, è che proprio non riesco a capire, qualcuno mi vuole spiegare per cortesia.
gennaio 5th, 2012 at 23:03
@ Marcello: Il nuovo libro di Will Self però non è affatto male. Hanno inondato il mercato di paccottiglia ignobile e China Mieville non è certo la più immonda, pensa al filone per ragazzine in calore post Moccia o al fantasy per ragazzine in calore post Twilight!!! Il lavoro fatto per Papa Philip I è stato notevole anche se stanno grattando il barile in maniera davvero nociva, comunque rivedere Hyperion fa piacere ma non posso più fidarmi ciecamente di un editore come Fanucci. Non è più speciale, è uno dei tanti. Fiducia incondizionata e ammore solo per Minimum Fax, ISBN e ultimamente la collana “Scatti” di Elliot.
gennaio 9th, 2012 at 06:24
è destino che i racconti di Retief non li debba proprio leggere…..
Sono abbonato ed ancora non mi è arrivato, pare ci siano problemi con Poste italiane spa che in Sicilia ha licenziato 1500 “vecchi” addetti che in base al decreto Fornero potranno andare in pensione nel 2018……
Tonnellate di posta non evasa….
Migliaia di famiglie rovinate…..
Forse l’unico futuro su cui pensare è quello che Urania talvolta benevolmente ci propone…
gennaio 13th, 2012 at 03:06
Ho saputo chi ha comprato i diritti di “River of Gods” per l’Italia: la Mondadori.
gennaio 15th, 2012 at 21:15
@ Trasfigurato: Neanche all’estremo nord siamo messi tanto meglio. Al mio paesiello l’ufficio postale è aperto due giorni alla settimana e con tutta probabilità chiuderà, come il negozietto di alimentari che operava dalla fine dell’ottocento e le corse di pullman che vengono eliminate una dopo l’altra. A dispetto delle villette a schiera e dei capannoni indistriali fatiscenti ancora prima di essere ultimati che si sommano a quelli fatiscenti preesistenti la provincia italiana, che non è mai stata la amena terra di mezzo che si crede ma almeno era viva, così muore.
Io sapevo di non avere futuro molto prima di perdere il lavoro.
gennaio 17th, 2012 at 02:53
Chi non ha potuto leggere questo volume non ha perso proprio nulla: uno spunto poco originale anche per un racconto breve tirato per oltre 325 pagine tra una scazzottata, un bisticcio linguistico e un sacco di fumo per mascherare il nulla. Avvilente a dir poco, temo il peggior Urania che abbia mai letto. Spero di potermi consolare con l’antologia nippo-italiana di questo mese!
gennaio 18th, 2012 at 01:31
@Dancing Bonbons: respect 😐
gennaio 19th, 2012 at 10:16
Confermo che si tratta del peggior libro di fantascienza che mai mi sia toccato leggere, il primo che nella mia pluridecennale carriera di lettore abbia abbandonato
gennaio 19th, 2012 at 20:45
@ Marcello Mori:
Corna metal e gran roteare di chiome (Ad averci i capelli!)
gennaio 20th, 2012 at 15:45
Indecente. E’ la prima volta che abbandono a metà lettura un romanzo di Urania. Pura spazzatura.
febbraio 3rd, 2012 at 22:09
Mi è arrivato oggi, 03 febbraio 2012, con un poco di ritardo a quanto pare dovuto, anche ai blocchi stradali del movimento “Forconi” [ trasportatori, marittimi, agricoltori ].
Nel quotidiano locale di oggi i loro esponenti, che a quanto pare non hanno niente da perdere, hanno dichiarato che da lunedì 6 febbraio bloccheranno “solo” le raffinerie di petrolio ed i terminali marittimi ( il 60% della benzina distribuita in Italia è raffinata in Sicilia), temo che i prossimi numeri di Urania e di UC mi arriveranno chissà quando…
Però, a freddo, forse oggi non è il primissimo problema che mi attanaglia.
DOVE STIAMO VOLANDO ?
febbraio 4th, 2012 at 21:07
E’ da poco che compro Urania e Collezione regolarmente, ma ne ho letti parecchi – ce n’è un centinaio in biblioteca da me e li ho divorati in pochi mesi – e come molti ho avuto la tentazione di mollare a metà, invece ho continuato a leggerlo, sperando in qualcosa che non è mai arrivato.
Spero che i prossimi volumi mi ridiano un minimo di entusiasmo..
febbraio 10th, 2012 at 22:04
Concordo un po’ con tutti…
Che delusione !!!
Intreccio banale, ripetitivo, senza quell’humour che ricordavo…
What a pity…
febbraio 17th, 2012 at 21:39
Ho finito di leggerlo stanotte
Si salvano solo le ultime 10 pagine, e lì c’è il Laumer che conoscevo in gioventù….
In fondo il finale vorrebbe rappresentare quello che , forse, (tutti gli “avventurosi” ? ), desideriamo…
Vivere nel nostro mondo ideale, così come il nostro super-ego lo concepisce.
é stato faticoso leggerlo fino in fondo, ma mi sono impuntato ed ho usato il romanzo come additivo per addormentarmi …
Suppongo sia stato molto faticoso tradurlo.
Per cui complimenti al Sig. Fabio Feminò.
febbraio 23rd, 2012 at 18:43
Io sono a circa 250 pagine e fin qui non mi sta dispiacendo, perlomeno non sto faticando a portarlo avanti; è anche vero che non ho letto altro di Laumer, e non ho quindi termini di confronto.