Editoriale
Eccoci arrivati al consueto appuntamento estivo con le anticipazioni di “Urania”, “Collezione” e “Millemondi”, cominciando a prepararci fin d’ora all’annus mirabilis che sarà il 2012. “Urania” compirà sessant’anni tra quindici mesi, ma a vederla adesso sembra una ragazza in perfetta forma, sportiva e con la voglia di rifarsi il trucco. Fuor di metafora, una collana che grazie all’elisir della fantascienza guarda al futuro con occhi pieni di stelle e finisce per non avere paura del tempo, restando sempre giovane. I nostri programmi per il secondo semestre sembrano avvalorare l’assunto beneaugurante.
Agosto. I lettori che si erano dispiaciuti per l’improvvisa scomparsa (gennaio 2010) di Kage Baker, l’autrice della Compagnia del tempo, saranno ricompensati dal veder apparire un romanzo ancora inedito: La vita nel mondo che verrà. Nel libro troveranno ancora una volta la protagonista Mendoza, estraniata dalla sua epoca e trasformata in una coltivatrice diretta-cyborg per fare gli interessi della Compagnia. Tuttavia la scoperta più interessante è che la potente consorteria del dr. Zeus ha un tallone d’Achille come tutti gli altri, e sarà questo a dare il “la” al romanzo. Infatti la Compagnia del tempo, pur dominando i secoli, non può sapere nulla di ciò che avverrà dopo l’anno 2355… Ecco perché Alec Checkerfield, diventato pirata e deciso a sabotare una volta per tutte la fortissima multinazionale, crede di aver trovato l’asso che gli mancava.
Nello stesso mese, su “Urania collezione”, potrete leggere uno dei classici del romanzo post-apocalittico: quel Lungo silenzio di Wilson Tucker che disturba ancor oggi per la violenza della tematica e l’originalità del personaggi. Non che l’orrore stia soltanto nella situazione di partenza (una guerra devastante che ha messo in ginocchio l’America); come osserva Lanfranco Fabriani nel ritratto di Tucker che chiude il volume, le nostre residue speranze colano a picco quando ci accorgiamo che l’eroe della storia non è altro che un ambiguo professionista della spravvivenza, cinico e violento al pari degli altri. Il romanzo, inoltre, viene presentato nella versione appositamente ampliata e aggiornata dall’autore e con la prima stesura inedita della conclusione, mai apparsa nelle edizioni americane. Sempre in agosto, grande appuntamento con il “Millemondi” dedicato ai migliori racconti anglo-americani scelti da David G. Hartwell e Kathryn Cramer. Lo Year’s Best SF # 13 è intitolato Vennero dal futuro e contiene racconti di autori innovativi come Ian McDonald, Ken MacLeod, Gregory Benford, Nancy Kress, la stessa Kage Baker, Bruce Sterling e altri ancora. Come dire? Un appuntamento da biblioteca.
Settembre. Nel mese della ripresa – speriamo anche economica – apriremo con il secondo romanzo del ciclo di Infect@ di Dario Tonani, libro molto atteso anche se nel frattempo era uscito il dittico dell’Algoritmo bianco. Pur non trattando gli stessi temi di Infect@, i due romanzi brevi ne ricordavano egregiamente il sapore; ora i lettori ansiosi di gustare non solo lo stile di Dario, ma anche le sue crudeli invenzioni, avranno di che saziarsi. In Toxic@, perché questo è il titolo del nuovo libro, sono passati alcuni anni dal lancio sul mercato dei primi cartoni animati per assunzione retinica. “Il Mescolatore”, un fantomatico killer di uomini e cartoni viventi, comincia a colpire seza pietà: li smembra, li taglia a pezzi e li riconsegna agli inquirenti in “scatole di montaggio”. Come se non bastasse, nella disastrosa Milano del 2032 si moltiplicano i casi del Morbo, una forma di febbre emorragica che passa dai cartoon infetti al sangue umano. Queste tematiche saranno discusse dall’autore nell’intervista a complemento del volume. Dichiara Tonani: “Di Infect@ ho voluto rispettare il formato base: plot investigativo, montaggio cinematografico, azione che sviluppandosi su diversi punti di vista si dipana in poco più di ventiquattr’ore, da un’alba all’altra. Con una difficoltà maggiore, quella di non poter più contare sull’impatto-cartoon, la vera trovata di Infect@, capace da sola di sostenere tutta la storia o quasi. Da qui l’idea di un rilancio che desse ai lettori di Toxic@ quello che i +toon hanno dato a chi ha apprezzato Infect@. Come? Usando il sense of wonder di un ambiente totalmente nuovo, una Milano per certi versi irriconoscibile rispetto alla prima puntata, capace di prendersi sulle spalle una buona fetta di suggestione e di trama. E questo cercando di consentire una lettura chiusa e il più possibile indipendente dal primo romanzo”. Nello stesso mese, ma in “Urania collezione”, ritroverete un grande maestro come Robert A. Heinlein. Starman Jones (1953) è uno dei suoi migliori romanzi “di formazione”, quelli di cui è protagonista un giovane che si forma, appunto, alla vita, allo spazio e all’avventura. Il protagonista, Max Jones, è poco più di un ragazzo quando il libro si apre: rimasto orfano di padre, decide di lasciare i monti Ozark e di studiare un manuale di astrogazione che apparteneva allo zio. Poco dopo il manuale scompare, rubato dal vagabondo Sam Anderson, ma Jones non è tipo da arrendersi e riuscirà a imbarcarsi comunque su un’astronave. Quello che segue è puro Heinlein degli Anni d’argento, compresa un’avventura nel mondo dei centauri che ci sembra un evidente omaggio al maestro John W. Campbell jr.
Ottobre. Mese dell’odio. Con la H di “Hate”, anzi di Hater. David Moody, un nuovo autore inglese, è l’artefice di un romanzo dai toni raccapriccianti che da noi si intitolerà Il virus dell’odio e che piacerà agli estimatori di 28 giorni dopo (il film). La trovata originale di Moody è che si tratta di un virus selettivo, capace di indurci a uccidere soprattutto chi amiamo. Si vede che lassù nello spazio o dietro le quinte del destino qualcuno ha preso molto sul serio i versi di un grande poeta latino, quando diceva: “Odierò se potrò, altrimenti amerò, controvoglia”. Ma ottobre è il mese di Halloween e non bastava che la civiltà venisse spazzata dall’ondata di furia moodiana. No, lassù tra i pianeti i pericoli non saranno meno angoscianti e potrete rendervi conto del perché leggendo il classico moderno che proponiamo in “Urania collezione”, Titano di John Varley. La trama – molto più interessante di quella di Alien, tanto per intenderci: ma anche il cinema ha i suoi limiti! – comincia con una spedizione verso gli anelli di Saturno. L’astronave Ringmaster scopre che il pianeta possiede una dodicesima luna e dallo stupore al terrore il passo è breve. Dal satellite sconosciuto emergono misteriosi tentacoli che distruggono l’astronave e si impadroniscono rapidamente dell’equipaggio. Solo ora inizia il vero viaggio di Cirocco Jones, la testarda e volitiva comandante della spedizione, destinata a vivere un’odissea fra le più grandiose. Perché la nuova luna di Saturno è in realtà una gigantesca creatura vivente di nome Gea, che ospita al suo interno un mondo popolato di centauri e balene volanti, angeli e arpie… né possiamo anticiparvi di più.
In autunno avremo un altro “Millemondi” antologico. Vero e proprio omaggio a un grande della sf e del fantastico come Richard Matheson, l’edizione originale del volume si intitola He Is Legend (e per l’italiano troveremo qualcosa di altrettanto efficace). Il concetto dell’antologia è semplice: alcuni maestri di oggi scrivono il seguito o addirittura il prequel dei più famosi racconti mathesoniani. Così, Stephen King si allea a Joe Hill per darci una variazione sul tema di “Duel”; John Shirley sceglie di esercitarsi su Appuntamento nel tempo; Thomas F. Monteleone si preoccupa di che cosa accadde alla signora Carey quando suo marito cominciò a rimpicciolire Tre millimetri al giorno; William F. Nolan esplora i tragici rituali dei “Figli di Noè”; Joe R. Lansdale si avventura in quella esemplare battuta di caccia che originariamente si intitolava “Preda”; Mick Garris racconta l’antefatto di Io sono leggenda e così via. Un libro che, pronostica l’eccellente traduttrice Laura Serra, “diventerà di culto”.
Novembre. Per avviarci a chiudere l’annata, ecco il Premio Urania di quest’anno: come avrete già letto sul blog, si tratta del Re nero di Maico Morellini, un romanzo di ambientazione italiana, situato in un futuro abbastanza sconvolto da consentire all’autore di delinearne poco alla volta i sorprendenti caratteri e condotto con i movimenti di una partita a scacchi. Seguendo l’impostazione di molta giovane fantascienza, anche quella di Morellini si affida agli stilemi del noir: il protagonista, Riccardo Mieli, è un investigatore alle prese con un caso difficile nella Polis Aemilia, la città-stato sorta dopo una lunga serie di catstrofi e rivolte. C‘è un interessante personaggio femminile nella figura di Claudia, la donna di Mieli, e nella seconda parte c’è molta azione come piace agli amanti del cinema. Il mistero ruota intorno a un delitto di classe e a un complotto politico: che cosa vogliono i Ricombinanti e chi è il loro misterioso capo, il Re nero? Le risposte al libro di Maico Morellini, il cui editing è affidato alla brava Cecilia Scerbanenco, che il nero italiano lo ha… nel sangue.
Di stile completamente diverso il classico che proporremo nella Collezione. L’occhio del purgatorio di Jacques Spitz è, come dire?, un romanzo anch’esso tutto-azione, tutto brivido e mistero. Ma l’azione riguarda un potere straordinariamente macabro, il brivido è metafisico e il mistero investe la natura della percezione. Pura fantascienza non-diluita, come dicono a volte gli anglosassoni, con un pizzico di fatalismo che non guasta (se l’autore ha la potenza di Jacques Spitz). In aggiunta, un dossier-Spitz completerà il volume per mettere a fuoco uno dei più grandi autori europei del genere.Dicembre. Il mese natalizio ci riporta a uno dei piccoli classici di sempre, l’americano Keith Laumer (1925-1993) che non riappariva su Urania da moltissimi anni. Siamo lieti di presentare un romanzo inedito che ha per protagonista il suo eroe più famoso, il diplomatico Retief. Un premio per Retief lo vede alle prese con un mistero ecologico, uno politico e molte incognite umane. Infatti, quando si lavora per il Corps Diplomatique Térrestrien non bisogna pestare i calli assolutamente a nessuno e tantomeno a bizzosi ufficiali o arroganti uomini politici. L’avventura spaziale di Laumer è ingentilita da un tocco di humour, da un fondo di saggezza e dalla capacità di descrivere mondi lontani che affascina i lettori da generazioni. In Collezione, un altro intramontabile per chiudere il 2011: Paria dei cieli di Isaac Asimov, forse il suo romanzo più semplice e umano. “Semplice” un’avventura che si svolge in un lontano futuro della Terra, che adombra la potenza dell’impero galattico e che va avanti a base di schermaglie e complotti? Sì, perché questo è il romanzo di un povero sarto ebreo, della sventura che lo spinge nel mondo di domani attraverso una falla temporale e del suo destino di uomo qualunque in uno scenario fantasmagorico e grandioso. Un capolavoro della Golden Age o poco dopo.Bene, per ora è tutto. In chiusura, permettetemi di salutare quello che negli ultimi sei anni è stato un mio buon collaboratore, Sergio Altieri, e che ritorna adesso alla sua identità di sempre, vale a dire lo scrittore Alan D. Altieri. Settimo editor dei romanzi da edicola da quando mi occupo personalmente di Urania (e cioè dal 1990), è stato il degno successore di funzionari come Leone Buonanno, Franco Amoroso, Stefano Magagnoli, Annalisa Carena, Sandrone Dazieri e Marco Fiocca, mentre lascia il posto a Franco Forte. A lui i migliori auguri e a voi un arrivederci dopo l’estate con le anticipazioni dell’anno nuovo. Buone vacanze e buona lettura a tutti!
Giuseppe Lippi
Posted in Dispacci
luglio 26th, 2011 at 17:28
Bel programma, ottima idea la Baker ma anche Laumer e Tucker. L’horror di Moody si riallaccerà idealmente ai tempi in cui James Herbert era di casa su Urania. Al di là dei gusti, l’unica uscita secondo me “sprecata” è il Paria dei Cieli di dicembre: quel mese sarà possibile acquistarlo in italiano in ben 3 edizioni differenti, essendo stato recentemente riproposto anche da una casa editrice specializzata, oltre che negli Oscar.
Grazie per le anticipazioni
luglio 26th, 2011 at 17:36
Mi pare un programma discreto. ^_-
Unica cosa… niente Grandi Saghe (Fantasy o altro), quest’anno? Dovremo aspettare la traduzione del nuovo volume di R. R. Martin?
Grazie.
luglio 26th, 2011 at 18:35
Prospettive decisamente interessanti.
Tuttavia, non vedo nessun cenno al tanto vociferato cambio di grafica e formato.
Tutta una bufala?:-)
luglio 27th, 2011 at 06:49
Ohi, alcune uscite interessanti, altre mi lasciano molto freddino sopprattutto per i titoli scelti per Urania, quelli in ristampa sulla Urania Collezione son già più interessanti. Di Heinlein, a titolo informativo verranno riproposti anche i libri pubblicati dalla La Sorgente, tanti anni fa? Starman Jones è proprio bello comunque.
luglio 27th, 2011 at 11:13
Paria dei cieli esce in edicola tre mesi dopo lo stesso volume della Elara?
Si rischia una sovrapposizione in cui entrambi potrebbero perderci.
luglio 27th, 2011 at 15:29
Grazie Lippi, per le belle nuove! Però, hai scritto: “cominciando a prepararci fin d’ora all’annus mirabilis che sarà il 2012″, e ti sei fermato a Dicembre 😀 Scherzi a parte, belle notizie, anche se mi sarei aspettato qualche parola sui successivi romanzi di Reynolds, se ven e sarano, come lo straannunciato Pushing Ice o Last Theorem di Clarke. Poi strano che si ripresenti già in ristampa un testo come L’occhio del Purgatorio, rieditato in Millemondi solo qualche anno fa (2004 se non erro). E non perchè sia pessimo, anzi!, ma solo perchè ve ne sarebbero tanti altri mai piu visti da decenni, anche francesi. Cmq i programmi mi sembrano buoni per ora, vi auguro il meglio e una buona estate – aspetto il Millemondi estivo col Best of che, preoccupante, non è ancora uscito.
luglio 27th, 2011 at 23:50
Salve a tutti,
forse mi sono perso qualcosa, ma fra le anticipazioni non vedo alcun riferimento a “Le Grandi Saghe”. Il progetto è per caso chiuso o sospeso in vista del nuovo capitolo della saga di Martin?
luglio 28th, 2011 at 16:25
Che fine ha fatto la seconda parte dei “Miti di Lovecraft” iniziata su Epix?
luglio 29th, 2011 at 11:03
“Tutti i colori del buio” Lloyd Biggle
“Terrore nell’iperspazio” E.C. Tubb
“La porta sull’estate” Robert Heinlein
“Sabbie Mobili” John Brunner
“Eon” Greg Bear
“La collina di Hawotack” Samy Fayad
e per finire magari una bella antologia con tutti i migliori racconti di Robert Silverberg.
luglio 29th, 2011 at 22:07
Che fine ha fatto la pubblicazione di “the last theorem” di Phol e Clarke ????????????????????????
luglio 30th, 2011 at 11:46
Salve a tutti,
sarebbe possibile in futuro vedere una ristampa, anche solo parziale, dei romanzi di Doc Savage o Perry Rodhan?
Penso che molti lettori ignorino tali opere e potrebbe essere un’iniziativa editoriale interessante.
luglio 30th, 2011 at 15:31
molto interessanti le uscite si si… Heinlein è sempre gradito non cè dubbio, ma anche gli altri, anche se personalmente la compagnia del tempo non è uno dei miei cicli preferiti devo dire…
effettivamente di alcune cose da tempo annunciate nemmeno l ombra ma vediamo di goderci cio che ci viene proposto come sempre… io intanto vorrei almeno finire la trilogia di www di sawyer prima di rischiare la pazzia 😉
luglio 31st, 2011 at 10:25
Interessantissimo, c’è molta carne al fuoco che ci aspetta nei prossimi mesi. Ma al di la dei titoli in arrivo non si sa nulla di un eventuale versione ebook di urania magari in abbonamento, ovviamente da affiancare alla versione cartacea, una collana proiettata verso il futuro dovrebbe esserlo anche nel supporto
luglio 31st, 2011 at 10:56
Mi aggrego alla domanda di donato! Anche io sono speranzoso di vedere la seconda parte.
luglio 31st, 2011 at 13:40
qualche tempo per UCZ fa si parlava di importanti novità sul fronte dei diritti, ma ancora non abbiamo aggiornamenti..sono in previsione opere di autori ancora non apparsi in UCZ?
Tucker (ennesimo romanzo post-apocalittico in UCZ), Spitz, un Heinlein minore e un Asimov facilmente reperibile
ma la famosa ‘lista’ compilata con l’aiuto dei lettori che fine ha fatto?
luglio 31st, 2011 at 14:28
aspetto Moody! ^_^
luglio 31st, 2011 at 16:14
ma starman jones è stato posticipato a settembre? Non doveva uscire ad agosto?
agosto 2nd, 2011 at 00:36
Programma abbastanza deludente, almeno per me, lascerò molti titoli in edicola: che senso ha riproporre “Paria dei cieli”? in libreria si trova da sempre, Elara lo ha riproposto di recente nella bella traduzione di Malaguti, davvero non si poteva pubblicare altro? pensateci bene e rivalutate una parte del programma, idem per Spitz, ristampato più e più volte sino alla nausea.
Notevole il ripescaggio di John Varley, ma autori del calibro di Disch, Harness, Budrys, Bear, Zelazny, Pohl, Bova, lo Sheckley de “Il difficile ritorno del signor Carmody”?, i racconti di Lafferty? e…scusate, la mia è forte passione, senz’altro questi autori andrebbero ad arricchire UCZ, ma tra il dire e il fare c’è il vostro sontuoso lavoro, che spesso noi “semplici” lettori non capiamo, come del resto alcuni ignoti meccanismi che muovono l’editoria. Un saluto.
agosto 2nd, 2011 at 21:22
Ciao, urania collezione è veramente una bella collana alla quale aggiungerei un gioiello da molto tempo irreperibile: AAA Asso di Robert Scheckley, è scandaloso che uno dei libri più geniali sia condannato in un limbo incomprensibile. Attendo con ansia notizie positive.
agosto 2nd, 2011 at 22:20
Nell’aria c’è voglia di Thomas Disch! “Campo Archimede” fino a quando l’ho cercato io non era eccessivamente difficile trovarlo nella versione Classici Urania, quelli con la cornice e la costina bianca, “Gomorra è dintorni” ce l’ho ma ci ho paura a toccarlo (Ma a dire il vero l’aumento a dismisura degli alberi a scapito delle persone non mi sembra una catastrofe così terribile), ma la vera bomba(H) sarebbe “334” fuori catalogo da decenni.
Comunque queste anticipazioni mi sembrano decisamente interessanti. Particolarmente benvenuto il seguito di Infect@ (Una delle migliori cose italiane viste ultimamente, ed anche se alla fine era una cyber-caccia all’uomo qualche spunto originale ce l’aveva e non mi sembra poco). Sfiziosissimo il volume Richard Matheson revisited.
agosto 3rd, 2011 at 08:08
A tutte le vostre domande risponderemo presto… con l’editoriale sul 2012. Comunque: la veste grafica verà rinnovata dall’inizio dell’anno nuovo, The Last Theorem è già tradotto e in pole position, gli ebook sono allo studio e decolleranno probabilmente l’anno prossimo, mentre NON ci saranno altri romanzi post-apocalittici in UC fino all’Ultima spiaggia di Nevil Shute, che però è di là da venire. Per “Paria dei cieli”: è vero, è presente anche in altre collane ma volevamo riproporre la mia traduzione (che è poi quella Oscar) a un prezzo più conveniente. Comunque l’obiezione è valida, vedremo il da farsi. Buona estate a tutti!
agosto 3rd, 2011 at 17:50
Come sono contento di essere bravo a leggere l’inglese!! perchè stanco di attendere la pubblicazione ho letto i libri mancanti della Compagni del Tempo in inglese, e quando ho letto l’ultimo uscito in Italia (Urania 1573) non ho potuto fare a meno di notare che il traduttore si è preso parecchie libertà nel suo lavoro, tanto che si può parlare di censura (o di perbenismo accoppiato con incapacità?) che appiattisce la storia ed i personaggi. Dopo tanta attesa mi aspettavo qualcosa di meglio da parte vostra…
agosto 4th, 2011 at 09:36
Mi sembra tutto molto buono: Tonani, l’antologia Mathesiana, Varley, e finalmente riprende il ciclo della Baker!
Peccato per “L’occhio del purgatorio” (un buon romanzo, ma sarebbe la sesta edizione su Urania) e, soprattutto, “Paria dei cieli” (reperibilissimo in qualunque libreria).
Spero davvero che ci ripensiate e li sostituiate con altri due romanzi da collezione!
Buone vacanze.
agosto 4th, 2011 at 11:33
Anch’io aspetto di capire se Urania cambierà formato, magari adeguandosi a quello dei nuovi Gialli, che mi pare formidabile. Immagino non sia una cosa semplice, però magari potreste darci delle tempistiche? Grazie!!!
agosto 5th, 2011 at 19:37
Io non gradisco il nuovo formato (quello dei gialli), mi dispiace. Ci sono dei cicli in corso di pubblicazione (WWW di Sawyer, Dula di Marte di Haldeman) che dunque sarebbero pubblicati in due formati diversi… Il pocket lo trovo più pratico e …simpatico.
agosto 6th, 2011 at 00:52
Sta prendendo forma,alla lontana ma si iniziano a vedere le gambine, l’dea di accattare un e-reader, ma anche nel caso Urania continuerà ad entrare in casa mia solo se fatta di carta. Il risparmio economico è talmente irrisorio che il baracchino che ti sei comprato lo ammortizzi in dieci anni, ma a quel punto sarà già obsoleto da un pezzo. Da portarsi in giro un libretto di questi è più comodo di un e-reader quindi anche questo fattore è da eliminare. E poi pensate alle vostre collezioni che si troncano all’improvviso!
agosto 6th, 2011 at 13:36
Piccola richiesta di ristampa su Urania C. di McAuley e di Transmaniacon di Shirley (sogno di farne una postfazione, anche se non sono nessuno).
Piccolo commento sulla nuova impostazione dei Gialli: secondo me sono un pò troppo grandi, mi sarebbe bastato il formato dei Millemondi o di Urania Collezione, ma più grandi ti fanno comunque respirare meglio durante la lettura. Forse li trovo un po retrò e spero che Urania si mantenga invece proiettata qal futuro senza nostalgismi da recupero. Però le scritte e il cerchio sono troppo compresse nei Gialli, rispetto ai margini generali, date loro aria, allargate l’illustrazione e le scritte! Anche loro devono respirare! Per il resto spero in un 2012 all’altezza della super annata 2010 😉
agosto 6th, 2011 at 23:41
2 cose 2…:
-1) Non credo che sia…materia referendaria…ma anch’io spezzo una lancia a favore del formato Uranico attuale…il pocket compatto mi piace proprio, non capisco molto il volerlo cambiare…come se si raccattassero lettori con un mutar di forma…mah, speramus..;
-2) Ci sono speranze (ma) concrete di veder ristampato il ciclo “Alba della notte” di Peter Hamilton ?..
Grazie, Egr.Sig.Lippi !
agosto 7th, 2011 at 07:45
Ah, i saputelli che leggono l’inglese… Rieccoli! E i nemici di Spitz… Quanto alla traduzione Malaguti di Paria dei cieli, spiacente ma difendo la mia. E che diavolo!
agosto 7th, 2011 at 20:33
Anche la trilogia Eclipse! Hobby& Work millantava la pubblicazione di una versione espansa ma in realtà tutt’oggi l’edizione Urania rimane l’unica esistente (e di difficilissima repiribilità e il terzo capitolo ha l’artwork fastidiosamente diverso dai precedenti), anche se il quadro politico è saltato di colpo rimane un bellissimo incubo tipicamente anni ottanta, mi duole dirlo ma John Shirley è un ex grande. Uno dei guastatori del genere ed anticipatore come pochi. Come il K.W. Jeter di “Dr.Adder”, un altro ex grande. Non ho ancora deciso se sono più squallide le mega marchettone hollywoodiane del primo o i sequel di Blade Runner del secondo.
Tuttavia “Transmaniacon”, “Il rock della città vivente” e la trilogia eclipse (E anche “il Dr. Adder”)sono incisi nella pietra.
agosto 9th, 2011 at 10:26
Purtroppo nelle anticipazioni non ho trovato nulla che mi interessi o che non abbia già letto… che tristezza!!
agosto 9th, 2011 at 20:45
Dov’è finito ETERNAL PRISON di Sommers???
agosto 10th, 2011 at 00:01
Le anticipazioni non sono male, però forse manca qualcosa di grosso per “urania” … e comunque pure io aspetto speranzoso la seconda parte dei Miti di Lovecraft e magari il ritorno del grandissimo Alastair Reynolds, CULT!
agosto 10th, 2011 at 10:11
“Il tronco di Davide” di Mike Resnick
agosto 10th, 2011 at 11:07
Io l’attuale formato l’ho sempre odiato, quindi ben venga quello nuovo che è un mezzo passo indietro. Quanto alle scelte annunciante, sono così così come un po’ la media degli Urania degli ultimi anni (ma in fondo la nostra collana è sempre stata così)
agosto 11th, 2011 at 00:13
Le indiscrezioni parlano addirittura di un cambio di formato? Non so com’è fatto il formato dei gialli, ne leggo pochi, tendo ad essere d’accordo con chi si lamenta del fatto che molti polizieschi soprattutto italiani siano consolatori o addirittura conservatori ma dovrei approfondire un po’ (tuttavia non ho tanta voglia di leggere l’ennesima serie che ha come protagonista uno sbirro di sinistra divorziato frignone che fra l’altro statisticamente quanti ce ne saranno?), ma non è questa la sede, in quanto a formati a me piaceva la serie bianca con la striciolina rossa minimalismo-ed-eleganza alla De Stjil, per non parlare del tocco retrofuturista che dava all’arredamento, ma effettivamente a parte la chiassosa fascia arancione che non ho mai amato e fra parentesi arreda malissimo il formato attuale è molto più pratico, mentre questi passano incolumi da edicole a tasche a borse a scaffali i miei amati libretti bianchi e sottili erano sempre a rischio ruga in mezzo alla copertina e/o orecchi agli angoli e spesso si spaccano in due ma bisogna anche riflettere sulla colla vintage, quella attuale credo sia più elastica ed è sicuramente destinata a traghettare i nostri libretti dritti dritti nell’eternità.
agosto 11th, 2011 at 09:50
Premesso che la tristezza è nell’occhio del lettore (sempre), mi chiedo come si faccia a decidere a priori che una cosa inedita non ci interessi affatto. Fare un esperimento? La cifra da investire non è enorme…:)
Quanto al Millemondi, a quest’ora dovrebbe già essere in mano vostra.
agosto 16th, 2011 at 13:40
Scusate l’ ignoranza, ma pariamo di una collana di fantascienza o di una horror?
Saluti
agosto 16th, 2011 at 16:07
MA….e il terzo volume del Ciclo del Vuoto ?????????????????
agosto 18th, 2011 at 21:48
@ Dr. G. Lippi
Una opinione forse fuori dal coro…
Spero che i prezzi di Urania e di UC restino invariati, la crisi c’è ed è sul serio…
Volevo comprare l’Almanacco FS di Nathan Never per leggere il saggio di G. Lippi su Kurt Vonnegut, ( uno dei pochi autori che riesco a far leggere a scuola in quanto Mattatoio 5 è considerato mainstream dai Proff, ma accidenti, € 7,50…. e pensare che sul sito della Bonelli c’è proprio una illustrazione che riguarda il saggio di Lippi :
ALMANACCO FANTASCIENZA di Nathan Never
Comincia a diventare pesante rifornirsi di letture.
E non c’è solo Urania, i quotidiani, le riviste professionali, ecc…. Ricordo che negli anni cinquanta potevo comprare Urania solo come usato, costava troppo per i soldini che papà mi dava, Lire 150 ( per dare una idea un biglietto di tram era 35 lire, e quelle rarissississime volte che si andava in pizzeria con 350 lire mangiavamo in tre……).
Spero quindi che tutti i lettori del Blog di Urania usino la “macchina del tempo della realtà” e si spostino nel presente difficile che vivono molti italiani.
In effetti non penso di poter, ora, comprare un e-reader e confido quindi in un mix adeguato, ed economico, di Autori Italiani, di Gloriose Ristampe in UC, ed in Novità Significative dall’estero….
Grazie, quindi Dr. Lippi per le scelte fin qui fatte e per le analoghe, si spera, future.
agosto 20th, 2011 at 23:01
Non e’ che i vecchi romanzi (di 5 o6. Anni fa )li avete ancora informato elettronico? Trasformare quelli in ebook e poterne ricomprare uno prima di un seguito o altri numeri mancanti scaricandoli quando uno ne ha voglia, questa si che a mio parere sarebbe una gran bella Cosa! Un sogno mi sa……. piero41
agosto 26th, 2011 at 19:18
Piero hai ragione, non avevo pensato a quando-compri-un-libro-che-fa-parte-di-un-ciclo-ma-non-è-il-primo-e-vuoi-recuperare-gli-episodi-precedenti (Si dovrebbe inventare una parola per questo).
Scaricare un ebook in venti secondi rimarrà sempre più comodo di ordinare un numero arretrato però continuo a trovare inspiegabile la limitazione ad un anno e mezzo per le spedizioni (A meno che i modelli di macchina del tempo attualmente non consentano salti più ampi).
Ultimamente ho visto degli Urania Collezione nel circuito dei remainders, che generalmente vuol dire dare un’ultima opportunità ad un libro prima del mattatoio (n.5 o qualche altro numero).
Non vorrei sembrare melodrammatico, che lo spazio in un magazzino, lo so, come il nostro tempo su questa terra o la memoria dei nostri hard disk (O la pazienza del curatore di questo blog) non è infinito, ma che presto tutti quei colorati volumetti andranno persi per sempre come lacrime nella pioggia la trovo una cosa tremenda.
agosto 26th, 2011 at 19:35
@ Trasfigurato: da compratore compulsivo non posso dire che sia Urania ad incidere negativamente sui miei bilanci quanto piuttosto non avere nessuno che mi da il colpo di Spock e mi porta via quando mi avvicino troppo a negozi/bancarelle/libracci e così via. Da questo mese inoltre sono finiti i dolcissimi accrediti della disoccupazione e quindi nei mesi prossimi comprerò solamente le sei uscite di Urania che mi hanno incuriosito (Salvo raptus dell’ultimo momento) oppure episodi mancanti dei cicli che ho “aperti” in questo momento (Il terzo della trilogia di Bigend di Gibson che danno per imminente già da un po’, il ciclo dell’Ecumene di Ursula K. Le Guin, la tatralogia losangelina di James Ellroy il secondo della trilogia di Eon di Greg Bear e la trilogia africana di Mauro Curradi e due o tre cicli uranici in via di traduzione che sto seguendo…)
settembre 10th, 2011 at 22:02
@Dancing Bonbons
Scusa se solo ora ti ho letto… Anche io sono compulsivo, ma se debbo/posso scegliere, non compro per più giorni nè il “Corriere della Sera”, nè “La repubblica”, nè “La stampa”, e quindi , si ho comprato l’Almancco di FS della Bonelli Editore per leggere il saggio di Giuseppe Lippi…
settembre 12th, 2011 at 22:56
@ Il Trasfigurato
Sì, infatti era bellissimo. Ho inziato a dimeticarmi di comprare regolarmente Nathan Never, la mia collezione ha un buco grande quasi come tutto il 2008 e da lì in poi è un colabrodo ma l’almanacco lo compre sempre, anche se in teoria ha perso la sua ragione di esistere: ci dice quello che altri in rete ci hanno raccontato in tempo reale, ma gli articoli in fondo valgono sempre il prezzo di copertina.
novembre 10th, 2011 at 01:48
Sono abbonato da anni e, in genere, apprezzo quello che fate, conoscendo i limiti del budget a vostra disposizione. Mi piacerebbe vedere qualche altra ristampa da Galassia (mi viene in mente K.M. O’Donnell alias Malzberg); apprezzavo anche Piers Anthony, John Stith, Charles Sheffield, Swanwick, Di Filippo, ristampe di Shepard, Walter Jon Williams. Sono anni che leggo e ho digerito quasi tutto (anche Pelle d’acciaio della moglie di Asimov che era davvero indigeribile) e oggi devo dire che gli ultimi autori italiani non li reggo proprio, eravate partiti ottimamente con Grasso, Catani, Fabriani ecc. ma gli ultimi mi sembrano succedanei di uno stile rimasticato tra Chandler, cyberpunk e linguaggio giovanilistico francamente ridicolo. Molti effetti speciali lessicali e stilistici ma poco da dire nella sostanza. Magari costeranno poco e non c’è altro in giro. Come mi arrivano nella cassetta della posta li infilo direttamente di costa nella libreria.
Vi prego, fate leggere loro Sheckley, che imparino la sintesi: se hanno delle buone idee non ne soffrirà il romanzo!