Michael Moorcock

luglio 18th, 2011 by Moderatore

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Nato a Londra nel 1939, Moorcock ha impresso il segno a tre decenni della fantascienza britannica. Negli anni Sessanta ha diretto la storica rivista “New Worlds” – favorendo il decollo della cosiddetta new wave angloamericana – e ha pubblicato i suoi primi romanzi di fantascienza, imboccando nuove strade rispetto agli esordi fantastico-avventurosi. Tra i frutti di questo lavoro vi è I.N.R.I. (1966, premio Nebula ’67), racconto che pur facendo uso di un luogo tipicamente fantascientifico come il viaggio nel tempo, lo sfrutta per arrivare a una narrazione mitologica. I racconti fantasy di Moorcock, del resto, avevano gettato le basi per una concezione unitaria del genere: le avventure di Sojan lo spadaccino e, successivamente, i pastiche burroughsiani di Marte o le gesta del principe Corum hanno in comune, pur nella diversità dei toni, l’idea che tutte le storie possibili siano ambientate su altrettanti piani della realtà: e che miriadi di storie, su miriadi di livelli, formino nell’insieme il Multiverso in cui rientra tutta la produzione moorcockiana. Nella saga fantasy del principe Corum (sei romanzi pubblicati fra il 1971 e il 1974) il concetto viene chiarito in modo definitivo, sicché tutto quanto prende vita in Moorcock è collegato, niente appare casuale.

Negli anni Settanta il nostro crea alcune tra le opere più impegnative: la cosiddetta sequenza del “Campione eterno” – in cui rientrano le avventure di Corum e che vede in I.N.R.I. una sorta di premessa generale, perché i protagonisti della serie saranno tutti uomini del destino, eroi/antieroi dei rispettivi miti – e le Cronache di Jerry Cornelius. Quest’ultimo, personaggio ricorrente in una serie di romanzi ai confini tra science fiction e postmoderno, è una creatura ambigua che si muove in un mondo futuro distorto, apocalittico e grottesco dove i molti problemi dell’umanità sono giunti alla resa dei conti. In Programma finale, ad esempio (da cui Robert Fuest trasse il film omonimo, ribattezzato in Italia Alpha Omega, il principio della fine), un trio di malfattori si impossessa del programma studiato dal padre di Jerry per combattere la fame nel mondo e lo usa ai propri fini, favorendo la nascita di un nuovo, mostruoso messia. Negli anni Ottanta Moorcock è tornato alla fantasy, suo antico amore, e al romanzo tout-court, con opere mature e personali. In questo periodo ha completato il ciclo di Elric di Melniboné, una delle creazioni più originali nel campo della fantasia eroica, ma si è dato anche al fumetto e alla sistemazione della sua vasta produzione in una serie di edizioni accurate e pressoché onnicomprensive. In seguito si è trasferito in America, dove ha portato la sua cultura ed esperienza, senza abbandonare idealmente il vecchio continente: è stato ospite recente di Lucca Comics dove gli appassionati italiani hanno potuto festeggiarlo calorosamente.

Tanto affetto e considerazione poggiano però soprattutto sulla memoria, perché a differenza che sui mercati librari più maturi, oggi di Michael Moorcock in Italia si trova soltanto la ristampa del ciclo di Elric, passata dalla Nord a Fanucci, mentre la lodevole iniziativa di rimettere in circolazione il Programma finale (riproposto dallo stesso editore nel 2006) non ha avuto praticamente seguito. Eppure si tratta di un narratore chiave, senza il quale buona parte della fantascienza degli anni Settanta non sarebbe stata possibile. Un narratore che speriamo di poter proporre anche in futuro, su queste pagine e su “Urania”, per riprendere il discorso che riguarda il versante fantascientifico della sua produzione.

Idealmente, dopo I.N.R.I. (che era uscito da MEB nei remoti anni Settanta), bisognerebbe ripubblicare almeno due romanzi tradotti su “Galassia” quarant’anni fa: Il corridoio nero e Il veliero dei ghiacci. Dopodiché si dovrebbero affrontare i romanzi inediti di Jerry Cornelius, cioè tutti meno uno, il già ricordato Programma finale: i primi titoli sono A Cure for Cancer (1971), The English Assassin (1972), The Condition of Muzak (1977, vincitore del premio letterario indetto dal “Guardian”), giù giù fino a The Entropy Tango (1981), The Alchemist’s Question (1984) e Firing the Cathedral (2002).

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Se questo programma può sembrare ambizoso (e indubbiamente lo è), bisogna aggiungere che servirebbe soltanto a dare un’idea del vulcanico Moorcock. Poi bisognerebbe rileggere i romanzi del lontano futuro che il nostro ha costruito intorno alla figura di un personaggio simile a Jerry Cornelius – anche nel nome – ma forse ancora più ambiguo e “spiazzato” nel tempo: Jherek Carnelian. La serie è composta da tre titoli principali – An Alien Heat, The Hollow Lands e The End of All Songs, rispettivamente del 1972, 1974 e 1976 – più la raccolta di racconti Leggende alla fine del tempo, che ha visto la luce anche in italiano nel n. 7 di “Robot” speciale; infine, dal romanzo del 1977 The Transformation of Miss Mavis Ming. Si tratta di racconti fantastici “dal clima sognante”, come dice John Clute, ambientati in un’epoca lontanissima in cui gli esseri umani hanno poteri semidivini, ma anche, in parte, nel XIX secolo inglese, epoca nella quale Carnelian farà ritorno innamorandosi per la prima volta.

Infine, si potrebbero riesaminare il ciclo bellico di von Bek – solo un titolo apparso da noi, Il mastino della guerra del 1981 – , quello dell’Etere, i romanzi fantasy come Gloriana… In realtà, non è un programma che possiamo sostenere da soli qui a “Urania”. Dovremmo essere fiancheggiati da un editore generalista – ad esempio, i nostri cugini “Oscar” – che ci assicurasse una permanenza in libreria dei titoli migliori. Lo stesso I.N.R.I., con la sua devastante carica polemica ma anche con il suo uso brillante del mito cristiano, meriterebbe di essere conosciuto tra i lettori di narrativa tout-court. Il romanzo descrive una sorta di palingenesi alla rovescia: il protagonista Karl Glogauer arriva all’epoca di Cristo in una macchina del tempo che sembra una placenta e “nasce” al mondo del passato ma anche del mito. Si tratta, all’apparenza, di un mito capovolto, ma in effetti le tappe della tragica odissea di Glagauer ricalcano fedelmente quelle del Messia perché così dev’essere, fino alla conclusione sulla croce e al grido umanissimo che gli esce dalla gola quando si rende conto che sta per morire al posto di nostro Signore: It’a lie! It’s a lie! Let me down! Né c’è da stupirsi che, non essendo stata inventata la lingua inglese, gli astanti scambino quelle parole per aramaico e le traducano mentalmente con Eloi, Eloi, Lama Sabachthani, l’appello più inquietante della storia. Il potente immaginario cristiano è sì “riusato” da Moorcock secondo le proprie esigenze, ma nell’operazione risalta in tutta la sua forza e, quando è il caso, in tutta la sua violenza: vedi l’immagine alterata della Sacra famiglia, vedi lo sfondo storico con la setta degli Esseni, eccetera. Un romanzo iconoclasta? Non soltanto: piuttosto, un romanzo che moltiplica le icone creandone di proprie e facendo riecheggiare l’urlo della vittima – del figlio dell’uomo – attraverso le gallerie del tempo, fino alle estreme conseguenze. Il personaggio di Karl Glogauer tornerà in una seconda avventura, Breakfast in the Ruins – A Novel of Inhumanity del 1972, dando vita così a un proprio mini-ciclo all’interno del più grande mosaico che riguarda il Campione eterno.

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Oltre ad averci dato alcuni tra i più originali racconti fantastici del suo tempo, Michael Moorcock ci ha messi di fronte al fatto che non esiste una vera separazione tra realtà e fantasia, tra “oggi” e “domani”, tra mito e storia. Ogni cosa è parte del Multiverso e può apparire davanti ai nostri occhi in forme cangianti. In un artista visionario, tutto ha rilevanza e ci riguarda. Non saranno gli effetti speciali della fantasy o della sf ad attenuare l’impatto sociale della visione, il realismo che sottende le nuove forme del mito. Anzi, come afferma John Clute nell’Encyclopedia of Science Fiction, “i romanzi di Michael Moorcock mescolano fantascienza, fantasy e verismo sociale inglese. Per questa ragione costituiscono un bel passo avanti rispetto alla narrativa popolare e trascendono i limiti del genere, anche se non abbandonano mai la materia e le preoccupazioni delle origini”.

Giuseppe Lippi

Bibliografia Italiana di Michael MOORCOCK

A cura di Andrea Vaccaro

(I titoli dei racconti sono in tondo, fra virgolette, quelli dei romanzi in corsivo. Le opere sono indicate in ordine alfabetico di titolo italiano, senza tener conto dell’articolo)

“A vele spiegate verso il futuro” (“Sailing to the Future”, The Sailor on the Seas of Fate, Quartet, 1976)

Fantacollana n. 25, Editrice Nord, 1978 [come parte di Sui mari del fato]

“A vele spiegate verso il passato” (“Sailing to the Past”, The Sailor on the Seas of Fate, Quartet, 1976)

Fantacollana n. 25, Editrice Nord, 1978 [come parte di Sui mari del fato]

“A vele spiegate verso il presente” (“Sailing to the Present”, The Sailor on the Seas of Fate, Quartet, 1976)

Fantacollana n. 25, Editrice Nord, 1978 [come parte di Sui mari del fato]

L’amico di Marte (Lord of the Spiders, Lancer Books # 74736, 1971)

Fantascienza n. 5, Armenia Editore, 1980

Cosmo. Collana di Fantascienza n. 255, Editrice Nord, 1995

 

L’amuleto del dio pazzo (The Mad God’s Amulet, Mayflower # 11385-0, 1969)

Fantapocket n. 25, Longanesi & C., 1978

TEADue n. 120, Editori Associati, 1992

“L’avventura dell’inquilino di Dorset Street” (“The Adventure of the Dorset Street Lodger”, The Mammoth Book of New Sherlock Holmes Adventures, Robinson, 1997)

Alia. L’arcipelago del fantastico n. [5.3], CS Coop. Studi Libreria Editrice, 2009

I barbari di Marte (Barbarians of Mars, Compact # F291, 1965) [ps. Edward P. Bradbury]

I Romanzi del Cosmo n. 189, Ponzoni Editore, 1968

Cosmo. I Capolavori della fantascienza n. 100, Ponzoni Editore, 1968

“La base di Pechino” (“The Peking Junction”, New Worlds # 185, dic. 1968)

Millemondi n. [32], Arnoldo Mondadori Editore, 1987

Il campione eterno (The Eternal Champion, Dell # 2383, 1970)

Fantascienza Book Club n. 2, Sevagram, 1985

Urania Fantasy n. 28, Arnoldo Mondadori Editore, 1990

Il Libro d’Oro n. [118], Fanucci Editore, 1999

“Un cantante morto” (“A Dead Singer”, Factions, Michael Joseph, 1974)

Robot n. 24, Armenia Editore, 1978

Raccolta Robot n. 11, Armenia Editore, 1979

“Il canto del lupo bianco” (“The White Wolf’s Song”, Elric: Tales of the White Wolf, White Wolf, 1994)

Economica Tascabile (Nuova Serie) n. 2, Fanucci Editore, 2000

“Il caso del canarino nazista” (“The Case of the Nazi Canary”, McSweeney’s Quarterly # 10, 2002)

in La super raccolta di storie d’avventura, Strade Blu, Arnoldo Mondadori Editore, 2002

“La città sognante” (“The Dreaming City”, Science Fantasy # 47, giu. 1961)

Fantacollana n. 25, Editrice Nord, 1978 [come parte di Il fato del lupo bianco]

“La cittadella che cantava” (“The Singing Citadel”, The Fantastic Swordmen, Pyramid Books #R-1621, 1967)

Fantacollana n. 25, Editrice Nord, 1978 [come parte di Il fato del lupo bianco]

“La cittadella silente della sacerdotessa marziana” (“Lost Sorceress in the Silent Citadel”, Mars Probes, DAW Books, 2002)

Millemondi n. 42, Arnoldo Mondadori Editore, 2002

Il corridoio nero (The Black Corridor, Ace Science Fiction Special # 06530, 1969) [con Hilary Bailey]

Galassia n. 172, Casa Editrice La Tribuna, 1972

Bigalassia n. 41, Casa Editrice La Tribuna, 1978

Gli dei perduti (The King of the Swords, Berkley Books # S2070, 1971)

Delta Fantascienza Fantasia Eroica n. 11, Delta, 1974

Il drago nella Spada (The Dragon in the Sword, Ace Books 1986)

Il Libro d’Oro n. [119], Fanucci Editore, 1999

Ecce Homo! (Behold the Man, New Worlds # 166, set. 1966)

Nova SF* a. I (XIX) n. 1 (43), Perseo Libri, 1985

Elric: La vendetta della rosa (The Revenge of the Rose, Grafton, 1991)

Narrativa Nord n. 116, Editrice Nord, 1998

“Elric alla fine del tempo” (“Elric at the End of Time”, Elsewhere, Ace Books # 20403-1, 1981)

Grandi Opere Nord n. [11], Editrice Nord, 1985

in Fantasy, Euroclub, 1988

Narrativa Nord n. [75], Editrice Nord, 1996

Elric di Melniboné (Elric of Melniboné, Hutchinson, London, 1972)

Fantacollana n. 25, Editrice Nord, 1978

Grandi Opere Nord n. [26], Editrice Nord, 1995

Narrativa Nord n. 98, Editrice Nord, 1997

Tascabili Immaginario Extra n. [3], Fanucci Editore, 2006

Il fato del lupo bianco (The Weird of the White Wolf, DAW Books # 233-UY1286, 1977)

Fantacollana n. 25, Editrice Nord, 1978

Grandi Opere Nord n. [26], Editrice Nord, 1995

Narrativa Nord n. 98, Editrice Nord, 1997

Tascabili Immaginario Extra n. [14], Fanucci Editore, 2006

La fidanzata di Marte (The City of the Beasts, Lancer Books # 74668, 1970)

Fantascienza n. 5, Armenia Editore, 1980

Cosmo. Collana di Fantascienza n. 255, Editrice Nord, 1995

La figlia della ladra di sogni (The Dreamthief’s Daughter: A Tale of the Albino, Earthlight, 2001)

Il Libro d’Oro n. [130], Fanucci Editore, 2001

“La fine del principe dannato” (“Doomed Lord’s Passing, Science Fantasy # 64, apr. 1964)

Fantacollana n. 30, Editrice Nord, 1979 [come parte di Tempestosa]

Il fiume dell’eternità (The Golden Barge, Savoy # 0025, 1979)

Galaxis n. 4, Editrice Scorpio, 1986

Il Meglio della Fantascienza n. 4, Edizioni New Scorpio,  1987

La fortezza della perla (The Fortress of the Pearl, Gollancz, 1989)

Narrativa Nord n. 106, Editrice Nord, 1998

Tascabili Immaginario Extra [41], Fanucci Editore, 2008

“I fratelli della spada nera” (“Black Swords’s Brothers”, Science Fantasy # 61, ott. 1963)

Fantacollana n. 30, Editrice Nord, 1979 [come parte di Tempestosa]

“Fuoco costante” (“Constant Fire”, New Worlds Quarterly # 10, 1976)

Robot Speciale n. 7, Armenia Editore,  1978

Raccolta Robot n. 15, Armenia Editore, 1980

“Il giardino del piacere di Felipe Sagittarius” (“The Pleasure Garden of Felipe Sagittarius”, New Worlds # 154, set. 1965)

Galassia n. 211, Casa Editrice La Tribuna, 1976

Il gioiello della morte (The Jewel in the Skull, Lancer Books # 73-688, 1968)

Fantapocket n. 22, Longanesi & C., 1978

TEADue n. 99, Editori Associati, 1992

I guerrieri d’argento (Phoenix in Obsidian, Mayflower # 11800, 1970)

Fantascienza Book Club n. 2, Sevagram, 1985

Urania Fantasy n. 31, Arnoldo Mondadori Editore, 1990

Il Libro d’Oro n. [118], Fanucci Editore, 1999

“Incendio alla cattedrale. Una storia di Jerry Cornelius” (Firing the Cathedral, PS Publishing, 2002)

Collezione Immaginario. Solaria n. [15], 2004

 

INRI (Behold the Man, Allison and Busby, London, 1969)

Saga n. 8, MEB, 1976

 

Jerry Cornelius: Programma Finale (The Final Programme, Avon # S351, 1968)

Collezione Immaginario n. [30], Fanucci Editore, 2006

“Il ladro di anime” (“The Stealers of Souls”, Science Fantasy # 51, feb. 1962)

Fantacollana n. 30, Editrice Nord, 1979 [come parte di La maledizione della spada nera]

Madre Londra (Mother London, Harmony Books, 1988)

Collezione Immaginario n. [2], Fanucci Editore, 2001

La maledizione della spada nera (The Bane of the Black Sword, DAW Books # 254-UY1316, 1977)

Fantacollana n. 30, Editrice Nord, 1979

Grandi Opere Nord n. [26], Editrice Nord, 1995

Narrativa Nord n. 98, Editrice Nord, 1997

Tascabili Immaginario Extra n. [23], Fanucci Editore, 2007

Il mastino della guerra (The War Hound and the World’s Pain, Timescape Books, 1981)

Fantacollana n. 52, Editrice Nord, 1984

“Mentre gli dei ridono” (“While the Gods Laugh”, Science Fantasy # 49, ott. 1961)

Fantacollana n. 25, Editrice Nord, 1978 [come parte di Il fato del lupo bianco]

“Gli occhi dell’Uomo di Giada” (“The Jade Man’s Eyes”, Unicorn Books # 010, 1973)

Enciclopedia della Fantascienza n. 4, Fanucci Editore, 1979

“Ombre antiche” (“Ancient Shadows”, New Worlds Quarterly # 9, 1976)

Robot Speciale n. 7, Armenia Editore,  1978

Raccolta Robot n. 15, Armenia Editore, 1980

“Osso di Londra” (“London Bone”, New Worlds # 222, 1997)

Millemondi n. 20, Arnoldo Mondadori Editore, 1999

“Per la salvezza di Tanelorn” (“To Rescue Tanelorn”, Science Fantasy # 56, dic. 1962)

Fantacollana n. 30, Editrice Nord, 1979 [come parte di La maledizione della spada nera]

“Il più grande conquistatore” (“The Greater Conqueror”, Science Fantasy # 58, apr. 1963)

Alia. L’arcipelago del fantastico n. [4.2], CS Coop. Studi Libreria Editrice, 2007

“I portatori di fiamma” (“The Flame Bringers”, Science Fantasy # 55, ott. 1962)

Fantacollana n. 30, Editrice Nord, 1979 [come parte di La maledizione della spada nera]

Programma Finale (The Final Programme, Avon # S351, 1968)

Galassia n. 123, Casa Editrice La Tribuna, 1970

Bigalassia n. 31, Casa Editrice La Tribuna, 1976

“Prologo – Il sogno del Conte Aubec” (The Dream of Earl Aubec, DAW Books # 233-UY1286, 1977)

Fantacollana n. 25, Editrice Nord, 1978 [come parte di Il fato del lupo bianco]

La Quercia e l’Ariete (The Oak and the Ram, Allison and Busby, 1973)

Oscar Fantasy n. 12, Arnoldo Mondadori Editore, 1990

“Re nelle tenebre” (“King in Darkness”, Science Fantasy # 54, ago. 1962)

Fantacollana n. 30, Editrice Nord, 1979 [come parte di La maledizione della spada nera]

 

La regina delle spade (The Queen of the Swords, Berkley Books # 51799, 1971)

Delta Fantascienza Fantasia Eroica n. 7, Delta, 1973

I riti dell’infinito (The Rituals of Infinity, Arrow Books # SF488, 1971)

Omicron Fantascienza n. 5, SIAD Edizioni, 1981

“Il ritorno del dio morto” (“Dead God’s Homecoming”, Science Fantasy # 59, giu. 1963)

Fantacollana n. 30, Editrice Nord, 1979 [come parte di Tempestosa]

“Rose pallide” (“Pale Roses”, New Worlds Quarterly # 7, 1974)

Robot Speciale n. 7, Armenia Editore,  1978

Raccolta Robot n. 15, Armenia Editore, 1980

La saga di Gloriana (Gloriana or the Unfulfill’d Queen, Allison and Busby, 1978)

Biblioteca di Fantasy n. [7], Arnoldo Mondadori Editore, 1991

Urania Fantasy n. 58, Arnoldo Mondadori Editore, 1993

Il segreto del talismano (The Runestaff, Mayflower # 11499-7, 1969)

Fantapocket n. 32, Longanesi & C., 1978

TEADue n. 175, Editori Associati, 1993

“Uno sguardo sul Nilo” (“The Cairene Purse”, Zenith # 2, 1990)

in Supernovæ IperFICTION, Interno Giallo/Mondadori, 1993

Millemondi n. 9, Arnoldo Mondadori Editore, 1996

 

Il signore del caos (The Knight of the Swords, Berkley Books # 51971, 1971)

Delta Fantascienza Fantasia Eroica n. [2], Delta, 1973

La spada dell’aurora (The Sword of the Dawn, Lancer Books # 73-761, 1968)

Fantapocket n. 31, Longanesi & C., 1978

TEADue n. 130, Editori Associati, 1993

La Spada e lo Stallone (The Sword and the Stallion, Allison and Busby, 1974)

Oscar Fantasy n. 12, Arnoldo Mondadori Editore, 1990

La sposa di Marte (Barbarians of Mars, Compact # F291, 1965)

Fantascienza n. 5, Armenia Editore, 1980

Cosmo. Collana di Fantascienza n. 255, Editrice Nord, 1995

“Stelle bianche” (“White Stars”, New Worlds Quarterly # 8, 1975)

Robot Speciale n. 7, Armenia Editore,  1978

Raccolta Robot n. 15, Armenia Editore, 1980

Sui mari del fato (The Sailor of the Seas of Fate, Quartet, 1976)

Fantacollana n. 25, Editrice Nord, 1978

Grandi Opere Nord n. [26], Editrice Nord, 1995

Narrativa Nord n. 98, Editrice Nord, 1997

Tascabili Immaginario Extra n. [3], Fanucci Editore, 2006

Tempestosa (Stormbringer, DAW Books # 264-UW1335, 1977)

Fantacollana n. 30, Editrice Nord, 1979

Grandi Opere Nord n. [26], Editrice Nord, 1995

Narrativa Nord n. 98, Editrice Nord, 1997

Tascabili Immaginario Extra n. [23], Fanucci Editore, 2007

“Le terre al di là del mondo” (“The Lands Beyond the World”, Flashing Swords # 4, Nelson Doubleday / SFBC, 1977)

Enciclopedia della Fantascienza n. 6, Fanucci Editore, 1981

“Il tormento dell’ultimo signore” (“The Torment of the Last Lord”, The Sleeping Sorceress, New English Library, 1971)

Fantacollana n. 30, Editrice Nord, 1979

Il Toro e la Lancia (The Bull and the Spear, Allison and Busby, 1973)

Oscar Fantasy n. 12, Arnoldo Mondadori Editore, 1990

La torre che svaniva (The Vanishing Tower, DAW Books # 245-UY1304, 1977)

Fantacollana n. 30, Editrice Nord, 1979

Grandi Opere Nord n. [26], Editrice Nord, 1995

Narrativa Nord n. 98, Editrice Nord, 1997

Tascabili Immaginario Extra n. [14], Fanucci Editore, 2006

“La trappola per il principe pallido” (“To Snare the Pale Prince”, The Sleeping Sorceress, New English Library, 1971)

Fantacollana n. 30, Editrice Nord, 1979 [come parte di La torre che svaniva]

“Tre eroi con un solo fine” (“Three Heroes With a Single Aim”, The Sleeping Sorceress, New English Library, 1971)

Fantacollana n. 30, Editrice Nord, 1979 [come parte di La torre che svaniva]

Il veliero dei ghiacci (The Ice Schooner, Impulse # 9 – 11, nov. 1966 – gen. 1967)

Galassia n. 163, Casa Editrice La Tribuna, 1972

Bigalassia n. 31, Casa Editrice La Tribuna, 1976

Siti di riferimento

Bibliografia italiana completa: http://www.fantascienza.com/catalogo/A0585.htm#3743

Bibliografia inglese completa: http://www.isfdb.org/cgi-bin/ea.cgi?140

Sito ufficiale: http://www.multiverse.org

 

 

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6 Responses

  1. sergio

    Ho già inviato questo commento nello spazio dedicato al romanzo, ma forse qui è ancora più adatto perché faccio riferimento proprio alla bella scheda sull’autore scritta da Lippi.
    E’ stata un’emozione vedere l’interesse di un curatore come Lippi per l’opera di Moorcock.
    INRI è un romanzo scritto benissimo, del resto come molta fs di quegli anni, in cui sono emersi autori importanti non solo per gli argomenti trattati (spesso provocatori per quei tempi), ma anche per lo stile straordinariamente innovativo, geniale, suggestivo e raffinato. Penso ad alcuni autori come Samuel Delany, Ursula LeGuin, Thomas Disch, Roger Zelazny, Joanna Russ, Harlan Ellison, Norman Spinrad, John Brunner, James G. Ballard e, ovviamente, Michael Moorcock.
    Il “programma ambizioso” di Lippi, che richiederebbe di essere fiancheggiato da un “editore generalista”, mi ha fatto rimpiangere la collana “I massimi della fantascienza”.
    Oggi, per limitare i costi di stampa e di distribuzione e rendere più facilmente reperibili opere importanti, ma introvabili (perché mai tradotte o mai ristampate) come quelle di Moorcock elencate da Lippi, l’e-book potrebbe essere una soluzione? Non sono del tutto sicuro che sia una buona alternativa, però se non si prova non si può sapere. Voi cosa ne pensate?

  2. Dancing Bonbons

    Sergio, Sergio, hai elencato tutti i miei autori preferiti uno dietro l’altro! Ma era un periodo irripetibile, pieno di fermenti in cui tutti erano in stato di grazia.
    Sarebbe una cosa bellissima se tutte queste ristampe si realizzassero veramente, metterebbero un po’ di ordine nell’opera così complessa di un autore da noi pesantemente sottostimato (Ma immagino che in questo momento un’impresa del genere non sia fra le priorità di nessuna casa editrice)
    Il formato e-book per gli editori piccoli,piccolissimi, minuscoli da sempre penalizzati dalla distribuzione sta funzionando piuttosto bene, editori come Delos Books o Kipple nelle loro newsletter annunciano record di vendite che difficilmente “nel mondo reale” potrebbero realizzare.
    Io però rimango legato al feticcio di carta e non ho poi così tanta voglia di mettermi in casa un altro baracchino elettronico da far funzionare.

  3. sergio

    Eh, sì, Bonbon. L’abitudine, la familiarità e una sorta di rispetto per la pagina stampata, l’attrazione per le copertine, per l’odore della carta e gli scaffali pieni di libri che ci ipnotizzano e, a volte, ci spingono ad acquisti compulsivi… è inutile negarlo: la carta ci appaga. Siamo collezionisti della carta, siamo feticisti della carta.
    Sfogliare le pagine elettroniche accarezzando lo schermo liscio e freddo di una tavoletta è sicuramente meno appagante da un punto di vista fisico, però ha un suo fascino: è come entrare in un film di fantasy. Paradossalmente, effetti speciali ultratecnologici proiettati nel futuro ci riportano indietro alla nostra infanzia: a quel senso ancestrale di magia che caratterizza l’immaginazione dei bambini.
    Al di là delle suggestioni o repulsioni che può suscitare la tavoletta, credo che l’e-book stia diventando una necessità: in appartamenti sempre più piccoli, lo spazio per i libri è troppo sacrificato. E nelle librerie c’è spazio quasi esclusivamente per le novità: i libri escono di catalogo troppo velocemente. L’idea più stimolante viene da quelle biblioteche che ti consentono di scaricare sul pc i libri che vuoi consultare: è una soluzione pratica.
    Vedo che in questi giorni la Rizzoli sta cercando di promuovere l’acquisto di e-book. Mi chiedevo se anche Urania non fosse stata sfiorata dal desiderio di sperimentare soluzioni nuove, anche se non so valutare la portata dei cambiamenti che questi nuovi scenari comportano per una casa editrice.

  4. Dancing Bonbons

    Io penso che parteciperò ai mondiali di acquisto compulsivo di libri! Penso di avere sui duecentocinquanta volumi in coda!
    Ho rivalutato seriamente l’ebook dopo che mi è venuta la malsana idea di portare in giro per mezza Italia “Contro il giorno”.
    In teoria la diffusione di ereader potrebbe essere un ulteriore balzo verso la completa…beh sì… democratizzazione dei mezzi di produzione, ma dovrà essere accompagnata da ebook store indipendenti, dove un racconto di un disoccupato di Varese e il nuovo polpettone di Dan Brown sono messi sullo stesso piano (P. es. Le etichette indipendenti che vendevano su Itunes la propria musica praticamente ci perdevano! E la famosa coda lunga che fine ha fatto?), o meglio ancora produttori di ereader slegati dai venditori di ebook che non facciano trucchi da quattro soldi coi formati.
    E non si è ancora capito cosa si compra di preciso: la proprietà o una licenza, ma qui si entra nello spinoso mondo del diritto d’autore che è al di fuori della mia portata ma il linea di massima e molto terra terra, nessuno ti viene a lucchettare il libro di carta che ti sei comprato come invece può succcedere col malefico “Chindolsorpresa”. Infine non ci tengo proprio a dare il colpo di grazia alle piccole librerie già decimate dal proliferare delle grandi catene.

  5. Luca Besia

    Mi chiamo Luca Besia,
    sono un ragazzo di Parma che ha velleità da scrittore di romanzi fantasy.
    Adoro Moorcock e lo reputo un genio assoluto.
    La saga di Elric la ritengo uno dei massimi capolavori dell’Heroic Fantasy di tutti i tempi.
    Ho appena finito di leggere INRI e l’ho trovato straordinario. Grazie infinite di averlo riproposto.
    So che non sarà rilevante ma sappiate che, se pubblicherete tutti gli altri romanzi e le altre saghe di
    questo per me grande autore, finite più o meno nel dimenticatoio editoriale, troverete in me un sicuro, sicurissimo acquirente ed anche un uomo che vi sarà grato in eterno.
    Grazie e distinti saluti.

  6. Giuseppe Lippi

    Io sono immerso nella quadrilogia di Jerry Cornelius… per l’esattezza nel terzo, The Engliish Assassin (che in Inghilterra, manco a dirlo, NON è pubblicato da un editore di sf!) Buona estate a tutti e grazie dei bei commenti.

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