Paura degli stranieri (1572)

luglio 7th, 2011 by Moderatore

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Per chi ama il “cosmo profondo” e le trame fitte d’intrigo con una punta di mystery, ecco due inediti romanzi a tema. Paura degli stranieri apre su un’astronave interstellare che torna verso il nostro sistema portandovi un morbo pericolosissimo; quando l’equipaggio deciderà di sfuggire alla quarantena, ci vorranno fior di segugi per dargli la caccia. Sulle orme degli angeli affronta il tema del contagio da un’altra angolazione: il sospetto è che questa volta il “male” sia il frutto di un piano terroristico destinato a sconvolgere la vita nel Sistema Solare. Un volume che è anche un tributo al maestro della fantascienza d’azione.

e.c. tubb Nato il 15 ottobre 1919, scomparso il 10 settembre 2010, Edwin Charles Tubb è stato il più noto autore inglese di space opera dopo Eric Frank Russell. A cominciare dai Pionieri di Marte (“Urania” n. 157 del 1957) per finire con Terrore nell’iperspazio (n. 1004 del 1985), molti sono i suoi romanzi pubblicati con successo in “Urania”.

(vai alla visualizzazione completa del volume)

Posted in Urania Collana

13 Responses

  1. Anacho

    Grande grande Tubb, alla fine lo si è riscoperto, prima con Perseo, poi con le Edizioni della vigna e infine con Urania, era tempo.

  2. Giuseppe Lippi

    Be’, Urania ha stampato la sua opera omnia o quasi!

  3. valis66

    Il grande TUBB grazie ad urania ci possiamo godere questi due ottimi romanzi di fantascienza ad un prezzo popolare …stendiamo un velo pietoso per le altre edizioni …che scambiano i lettori per imprenditori….

  4. Anacho

    Certo, Urania ha pubblicato una decina di romanzi e parecchia racconti di Tubb, senza contare il bellissimo speciale Cosmo profondo. Ma sono passati 25 anni dall’ultima apparizione, e c’è stato un periodo in cui Tubb sembrava sparito, per cui credo si possa parlare di riscoperta.
    Quanto al prezzo popolare è quello che rende Urania unica nel panorama mondiale, gli altri editori hanno altre tirature e prodotti differenti, del resto Elara fa pagare 35 Euro un volume con quattro romanzi, per cui il prezzo credo sia giustificato.
    Della Vigna ha a catalogo un romanzo e 5 racconti, tra cui uno dei migliori di Tubb (e il mio preferito) a 15 Euro, prezzo accettabile per chi ama il prodotto libro, e quelli della Vigna amano e curano i loro volumi, altrimenti c’è l’e-book.

  5. andrea-tortellino

    Lo devo ancora trovare in edicola…ma lo prenderò.

  6. Valentino

    Premetto che non faccio l’imprenditore…a mio parere il rapporto qualità/prezzo dei volumi dedicati al ciclo di Dumarest non è niente male, guardiamoci in giro e diamo un’occhiata a cosa ci viene proposto in libreria da altri editori…poi fate vobis…

  7. Marius

    Ho letto il primo romanzo: ha più di quarant’anni e li dimostra tutti.

  8. Massimo

    La mia impressione del primo romanzo più che altro è che sia stato scritto frettolosamente per cui i temi affrontati non hanno alcun approfondimento.

    Mi ha fatto ricordare alcuni libri in inglese che c’erano nella biblioteca della mia scuola superiore che erano condensati, tagliati brutalmente. Ad esempio Dune era ridotto a un centinaio di pagine. Il paragone è forte ma la banale avventura di Paul Atreides senza alcuno degli approfondimenti del romanzo sarebbe più o meno al livello di Paura degli stranieri.

    Mi è venuto anche da pensare a come sarebbe venuto fuori Paura degli stranieri se fosse stato uno dei romanzi delle metamorfosi di Robert Silverberg raccontato dal punto di vista degli astronauti.

    Comunque Sulle orme degli angeli è decisamente migliore!

  9. Millepattes

    Da qualche parte ho “La corsa del manichino” e “Cosmo Profondo”, letti da ragazzo, che dovrei rivedere. Pero’ questi due lavori di Tubb sono illeggibili: noiosi, scritti male, pieni di comicità involontaria. Ne viene fuori il ritratto di un autore di western iperprolifico, misogino, antiscientifico (la tirata a pagina 300 é tutto un programma).

    Ma sul serio Tubb viene dopo Russell? A me qualche dubbio rimane – piu’ che “Spazio in una stanza” mi verrebbe da dire “Spazio in una scatola di scarpe”.

    Se proprio vogliamo fare degli omaggi, io vorrei proporre Bob Shaw, Brian Aldiss, D.G. Compton, R. Holdstock, J.P.Hogan, C.E.Maine, C. Priest, K. Roberts e – per uscire dall’ambito inglese – il grande Serge Brussolo…E qualcosa di Ron Goulart!

  10. Anacho

    Paura degli stranieri non è cranché, in effetti, ma Sulle prme degli angeli è notevole.
    Perché la tirata a pagina 300 sarebbe antiscientifica?
    Spiega semplicemente perché a volte l’essere umano arriva a una soluzione prima di un computer.
    Bob Shaw è già apparso su UC (come pure Maine), Aldiss ha scritto cose bellissime ma anche vaccate illeggibili come Rapporto sulla probabilità A e In testa apiedi nudi, Compton… porta un pochino sfiga, Holdstock è più uno scrittore fantasy, anche se il suo I viaggiatori è splendido, Hogan è bravo, e la sua serie dei giganti non è stata pubblicata tutta da Urania, Priest è un must (Mondo alla rovescia, ovviamente), Roberts… già. Pavana manca da 20 e passa anni dalle librerie/edicole italiane, uno scandalo.
    Brussolo aveva il magico potere di far calare paurosamente le vendite di Urania, mentre Goulart non mi piace proprio, rigorosamente imho, ovviamente.

  11. Giuseppe Lippi

    Aldisss, Compton, Holdstock e Priest torneranno sicuramente, su Urania o nella Collezione. Anche Brussolo, nonostante tutto: gli anatemi che lo riguardano sono roba di vent’anni fa e ritengo che ormai possiamo passarci sopra. Vittorio Curtoni mi spinge amiche volmente (e in maniera un poco interessata: il traduttore era lui!) di fare un omaggio a Goulart ma ci sto ancora pensando.

  12. Jerome

    Questa uscita di Tubb, un autore del quale non avevo mai letto niente, è stata un po’ bistrattata e passata sotto silenzio.
    Personalmente l’ho trovata invece interessante, con il primo dei due romanzi (brevi) scritto con uno stile secco e conciso, un impianto molto classico ma di piacevole lettura, solo il finale appare stringato ma comunque risolutivo.
    La seconda storia, scritta 35 anni dopo, ha uno spunto molto intrigante ed una scrittura assai più florida del precedente, ferma restando l’estrema scorrevolezza che credo sia un punto cardine di questo autore…purtroppo sono arrivato a circa metà e non posso esprimermi oltre…se non, sulla fiducia, invitare gli indecisi a recuperarlo prima che scompaia dalle edicole, tra un giorno o due…e maledirmi nel caso non vi piaccia ! ;))

  13. Il Trasfigurato

    Siccome leggo bene il francese, ho avuto l’occasione di leggere Brussolo in originale, e posso dirvi che che è un vero visionario, forse più di Spitz…

    Serge Brussolo

    In Francia è molto apprezzato, spero in suo “ripescaggio”

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