Caesar & Jacono
Esce un libro a colori sui primi maestri dell’illustrazione italiana di SF: meraviglie da riguardare
Mentre si avvicina il sessantesimo compleanno della nostra collana, la benemerita Fondazione Rosellini per la Letteratura popolare di Senigallia pubblica un importante volume di ricerca dedicato a Gli illustratori di “Urania”: Caesar & Jacono (a cura di Franco Spiritelli e Antonio Galassi, 152 pagine in grande formato, euro 35,00). L’opera contiene la raccolta completa e a colori delle copertine realizzate dai due artisti per la collana mondadoriana, oltre a numerosi esempi dei disegni in bianco e nero tratti dagli interni. In più, una serie di testi d’accompagnamento, cronologie e bibliografie permettono di inquadrare l’argomento a fondo: tra questi ultimi spiccano gli interventi di Giuseppe Festino, da anni considerato il massimo esperto nel nostro paese di Kurt Caesar (oltre che il suo diretto erede artistico).
Caesar e Jacono sono stati coloro che hanno dato un volto alle prime annate di “Urania” e Caesar, in particolare, è l’uomo che ha permesso l’affermarsi in Italia dell’illustrazione di fantascienza. Fumettista, pittore, illustratore professionista, quel geniale visualizzatore di mondi e macchine, eroi e paesaggi remoti era nato nel 1908 in una località della Lorena allora appartenente alla Germania e sarebbe morto a Bracciano, vicino Roma, nel 1974; poco più di due anni dopo Festino ne avrebbe “continuato l’opera” sulle copertine di “Robot”, “Aliens” e le altre edizioni Armenia. Ma se il grande Giuseppe ha potuto ispirarsi a Kurt (e ai suoi ricordi d’infanzia), a che santo avrà dovuto votarsi Caesar quando gli è toccato il compito di introdurre la fantascienza in Italia, nel lontano 1952? Innanzi tutto al suo talento di prim’ordine nel dipingere figure umane, aerei e mezzi bellici: sganciatosi completamente dall’esempio dei fumetti, ha fatto una scelta pittorica che sta a metà fra il pulp evoluto e la migliore cartellonistica cinematografica. Eppure, se si fosse limitato a questo oggi Caesar non sarebbe ricordato che per motivi di nostalgia seconda. Invece, c’è in lui un’effettiva grandezza da illustratore che trascende sia il poster che il pulp, una qualità sopra tutte che chiameremmo nostalgia primaria. Qualcosa di completamente diverso dal sentimento anagrafico sfruttato dall’industria del collezionismo, e affine, piuttosto, a quello dell’esploratore di terre incognite che attraversando paesaggi remoti rivive impressioni e frammenti di altre vite.
Questo è stato Caesar, su “Urania” ma non solo su “Urania”. Chi legga i suoi fumetti di “Romano il legionario”, chi possieda lo straordinario volume Vallecchi Uomini in guerra, zeppo di decine di tavole belliche, chi insomma lo frequenti come artista e non solo come fantascientista, ritroverà ovunque il gusto preciso del dettaglio, il colore trasognato, le luci che danno splendore alle tavole più diverse quanto a epoca e soggetto. Trascorrendo da un genere all’altro, da un paesaggio all’altro, il legionario scopre non solo nuovi pianeti ma nuove dimensioni, con tutto ciò che di psicologico il termine comporta. Ecco perché le copertine di Caesar non sono semplici visioni ma vite, non puro effetto ma, nei casi migliori, frutto di quelle che sembrano esperienze straordinarie. Al confronto Jacono, che pure è stato un personalissimo artista, sembra quasi un satirista del genere, un abile bozzettista che strizza l’occhio a convenzioni e avventure della fantascienza mettendole un po’ alla berlina. Jacono crede solo in quel che vede, Caesar è come se squarciasse un velo. Entrambi restano due maestri da ritrovare, in un volume che è un po’ la loro casa.
Giuseppe Lippi
Il libro non è distribuito in libreria ma può essere ordinato su internet o richiesto direttamente all’editore (email info@fondazionerosellini.it).
Posted in Dispacci
ottobre 6th, 2010 at 10:36
Visto che si parla di illustratori, lancerei una proposta: perché non dedicare più spazio in questo blog anche alle splendide illustrazioni interne di Festino?
ottobre 6th, 2010 at 10:48
Questo libro è semplicemente meraviglioso.