Urania 1551: La chiesa elettrica
All’esordio su “Urania” un nuovo autore che fa della commistione di generi il cardine della sua produzione: thriller e fantascienza si fondono in una miscela esplosiva, in questo primo volume della trilogia della Avery Cates che la nostra collana pubblicherà integralmente.
La Chiesa Elettrica è il nuovo culto che va per la maggiore. Il suo obiettivo: rendere immortali. Non nell’anima, però: nel corpo. Per farlo, il fondatore Dennis Squalor raccomanda l’inserimento del cervello umano in un guscio da cyborg, con tutte le conseguenze del caso. A questo punto, c’è chi pensa che Squalor sia diventato troppo potente e debba morire. Chi è più adatto a eseguire il compito di Avery Cates, l’uomo che non sbaglia mai la mira? Una storia del futuro prossimo, un noir sul destino della specie.
Americano della costa orientale, Jeff Somers ha al suo attivo tre romanzi che “Urania” pubblicherà in sequenza: La chiesa elettrica (2007), The Digital Plague (2009) e The Eternal Prison (2009). Da giovane ha scritto anche un romanzo alla Tolkien, mentre attualmente si divide tra fantascienza e mystery. Vive a Hoboken, New Jersey.
Posted in Urania Collana
settembre 30th, 2009 at 15:18
Sono molto curioso. Tanto più che, essendo io valdese, la fantascienza “teologica” mi stuzzica assai e più audace è, più mi affascina. La copertina mi pare ottima e le serie (se non fabbricate only for the money) permettono di sviluppare a fondo idee e personaggi. Penso a cicli come IL TORTURATORE di Gene Wolfe (che nel corso degli anni ho letto e riletto, scoprendoci sempre aspetti nuovi). Insomma, bravo Lippi.
settembre 30th, 2009 at 16:28
Anche io plaudo all’ uscita 😀
Sono cattolica dissidente, educata dai Gesuiti, e anche a me, come a Luciano/idefix, la fantascienza teologica appassiona.
Complimenti a Lippi.
settembre 30th, 2009 at 16:36
Mi associo al coro di W la teo-SF ! da parte di un ex cattolico dissidente, buddista impenitente 😀
settembre 30th, 2009 at 16:59
Wow, ma che c’entrano le Sentinelle di Matrix della copertina?
http://www.mwctoys.com/REVIEW_111703a.htm
settembre 30th, 2009 at 17:18
Complimenti. Ennesima bellissima uscita di quest’annata fantasmagorica, speriamo si vada avanti così o sempre meglio!
@Katy: gli illustratori di Urania soprattutto Brambilla hanno sempre fatto citazioni nelle proprie illustrazioni.
settembre 30th, 2009 at 17:43
@ Riccardo, grazie ma questa copertina non è mia, è di Togliani.
settembre 30th, 2009 at 20:01
Mio. Domani vado e lo cerco. Inizialmente non ero molto interessato, però leggendo qua e là ho visto che potrebbe meritare… e poi vedere la copertina ha dato la spinta finale all’interesse: davvero bella. Complimenti a tutti i disegnatori di Urania.
settembre 30th, 2009 at 21:24
Sul tema dell’immortalità (ma senza Chiese di mezzo) ottenuta tramite inserzione cerebrale in un cyborg, si è cimentato anche Robert J. Sawyer, quello dei Neanderthal, nel romanzo “Rollback” prossimamente su questi schermi. Anche lì l’immortalità crea un sacco di guai, ma per motivi poco fantascientifici, anzi ben concreti.
Forse l’aspetto più fantascientifico di questo genere di romanzi è che chi inventa i più strabilianti marchingegni tecnologici non sa prevedere una conseguenza che sia una…
L’idea che intelligenza = elettricità ha delle interessanti “applicazioni” (è il caso di dirlo) anche in E. A. Poe.
settembre 30th, 2009 at 21:29
Sawyer ne aveva già parlato in Mindscan, no? Bellissismo libro.
settembre 30th, 2009 at 21:39
Oddìo, scusate l’ora tarda e le meningi ancora più ritardate… ma certo, era Mindscan. In Rollback c’è un “trucchetto” di diverso tipo per allungare l’esistenza… ma non anticipo nulla, anche perché non ha collegamenti con Somers.
Per Franco B. aggiungo solo che Rollback probabilmente è ancora più affascinante. In Mindscan trovo deludente il finale: fino a un certo momento si salta da un punto di vista all’altro (e questo è davvero formidabile) ma a un certo punto ci si fissa su uno dei due identificandolo con quello “buono”, e l’altro diventa il “cattivo”. Soluzione troppo sbrigativa. E’ vero però che quello “buono” avrà solo una vittoria di Pirro.
settembre 30th, 2009 at 22:02
@dhr L’ho letto tempo fa… non capisco, secondo te chi era il “buono”? Quello in carne ed ossa o il sintetico? Io tifavo per l’umano e mi è spiaciuto quando è morto ma l’altro anzi gli altri hanno raggiunto l’immortalità no?
settembre 30th, 2009 at 22:17
Per definizione, il “buono” era quello sintetico, perché alla fine uccideva il “cattivo” senza che lo scrittore versasse una lacrima. Beh sono contento che anche tu tifassi per l’umano… prima non osavo dirlo perché sembrava poco SF-cally correct
Gli altri in effetti hanno raggiunto l’immortalità, però sono stati costretti a fuggire su un altro pianeta perché la politica terrestre li ha banditi.
settembre 30th, 2009 at 23:17
E’ possibile avere qualche informazione su come proporsi in qualità di traduttore/traduttrice per Urania e le altre testate category?
Ringrazio in anticipo!
ottobre 1st, 2009 at 10:37
ma i tre libri sopracitati (La chiesa elettrica (2007), The Digital Plague (2009) e The Eternal Prison (2009) ) fanno parte di una stessa saga o sono solo tre libri che U pubblicherà “in sequenza” ?
ottobre 1st, 2009 at 11:36
Francesco, sono la serie di Avery Cates.
ottobre 1st, 2009 at 12:11
Mi aspetto molto dalla pubblicazione di questa trilogia, segno evidente dell’interesse di Urania nei confronti della SF di ultima generazione…
ottobre 3rd, 2009 at 12:47
E’ possibile sapere se in novembre vedremo il nuovo Millemondi? E l’altra parte del meglio della Fantascienza di Dozois? Grazie!
ottobre 3rd, 2009 at 17:41
La copertina è fenomenale.
Corro a comprarlo.
ottobre 3rd, 2009 at 20:27
@Katy
Bisognerebbe chiederlo a Togliani… :-). Comunque l’ipotesi della citazione è plausibile.
Non ho in mano, al momento, il romanzo, ma dalla presentazione non darei per scontato che si tratti di fantascienza “teologica” in senso stretto.
Vedo con piacere che dhr è riemerso dalla faccia nascosta della Luna…
ottobre 3rd, 2009 at 20:52
@Riccardof
Il prossimo Millemondi invernale, ha detto Lippi in un recente incontro a Milano, sarà la seconda parte di Best of The Best a cura di Gardner Dozois (Il meglio della fantascienza – L’olimpo dei maestri), la cui prima parte è uscita come n. 38 dei supplementi di Urania.
ottobre 3rd, 2009 at 21:51
@Antonio F
Bentrovato anche a te. Ero giovialmente su Giove, poi un umore saturnino mi ha portato su Saturno, dove non c’era… Nettuno. Indi sono tornato sulla Terra.
ottobre 4th, 2009 at 10:07
Sula Terra, intanto, dopo i mercuriali interventi su Bad Prisma, l’atmosfera si è fatta più venerea e conviviale, e al tempo stesso scoppiettante di transuraniche radiazioni elettromagnetiche, mentre procediamo senza fretta verso i plutoniani rigori dell’inverno, che hanno in serbo per noi il meglio del meglio raccolto su Millemondi!…:-)
ottobre 4th, 2009 at 19:10
Plutoniani eh? Plutone era un pianeta precario, ha perso il posto.
ottobre 4th, 2009 at 19:12
@X
chiedendo scusa per lo svergolamento OT…
ottobre 4th, 2009 at 23:57
Plutone è stato declassato nel 2006, ma quest’anno c’è stato qualcuno che voleva riabilitarlo. Al momento, c’è qualche dubbio sul suo statuto: non si sa se è un pianeta (sia pure “nano”), un planetoide, una cometa, o che altro. Questo dubbio classificatorio ripropone quell’incertezza sul reale di cui si è parlato in altre occasioni su questo Blog: Plutone è, e al tempo stesso non è, un pianeta… con buona pace di Aristotele e del principio del terzo escluso (A o è B, o non è B).
ottobre 5th, 2009 at 11:58
Certo che io e te facciamo una “chiesa” che in confronto quella elettrica è roba per sani di mente
😀
ottobre 5th, 2009 at 12:04
Tornando a tema: secondo me, è pazzo chi vende l’immortalità, e ancora più pazzo chi la desidera. Il tema, con i suoi risvolti tragici, era al centro del primissimo romanzo che ebbi modo di tradurre per Urania, “Gli immortali” di James Gunn.
ottobre 5th, 2009 at 13:29
Tra un mesetto dovrebbe uscire la seconda parte del George Martin.
ottobre 5th, 2009 at 14:47
Approposito, è possibile sapere se l’anno prossimo uscirà il quarto volume?
ottobre 5th, 2009 at 17:31
L’accordo tra gentiluomini era quello.
ottobre 5th, 2009 at 19:56
Gli Immortali di Gunn l’avevo preso (ottima traduzione, ovviamente). Sulla battuta della “chiesa” sono d’accordo per la seconda parte, ma credo che nessuno dei due sia particolarmente “chiesastico” (non uso “clericale” perché non lo intendo in senso religioso)…
ottobre 5th, 2009 at 22:16
@Antonio F
Perbacco, perbacco, certo, “chiesa” nel senso greco del termine: adunanza.
Grazie per Gunn. Traduzione corretta ma un po’ legnosa, in base ai miei gusti attuali.
In ogni caso è sbalorditivo, in una manciata di titoli, il numero di opere dedicato all’immortalità (fisica). Come chicca aggiuntiva, una citazione da John Lloyd & John Mitchinson, “Il libro dell’ignoranza”, Einaudi 2009: “Cartesio credeva che ogni essere umano avrebbe potuto vivere quanto i patriarchi biblici – circa mille anni – ed era convinto di essere sul punto di svelare il segreto, quando morì nel 1650 a cinquantaquattro anni”.
ottobre 5th, 2009 at 23:27
Sì, come quel contadino che era quasi riuscito ad insegnare al suo asinello a fare a meno del cibo, quando, improvvisamente, quel dispettoso di un somaro era morto…
ottobre 6th, 2009 at 08:06
Davvero penso che sei paranormale: era la battutina che avevo in mente!
Salvador Dalì inventò un altro metodo per l’immortalità, prendendolo da alcuni invertebrati (collemboli, mi pare) fossili, disidratati, che dopo essere estratti dalla roccia erano tornati in vita. Così, l’anziano pittore surrealista catalano cercò di disidratarsi… con il risultato che venne salvato per un pelo dagli amici; e da quel momento il suo organismo devastato dovette essere nutrito tramite tubicini.
ottobre 6th, 2009 at 19:27
Beh, Salvador Dalì, si sa, era un genio… :-). Su Dalì, Ballard raccontava (in “Which Way to Inner Space?”) di quando a Londra aveva indossato uno scafandro da palombaro per tenere una conferenza. Il tecnico addetto al controllo gli chiese a che profondità pensava di scendere. Il maestro, in tono drammatico, rispose: “Fino all’Inconscio!” ed il tecnico replicò saggiamente: “Allora temo che non sia sufficiente.” Cinque minuti dopo, Dalì stava quasi per soffocare dentro il casco… Quanto al “paranormale”, penso si tratti piuttosto di un esempio di armonia prestabilita, alla Leibnitz…
ottobre 6th, 2009 at 21:56
… ma Dalì non si diede per vinto. La sua ultima opera scritta, N.B. introvabile, è il monumentale volume “10 segreti per l’immortalità”.
Ironia della sorte, Dalì non è stato sepolto in sospensione criogenica (come Walt Disney) ma imbalsamato. Un trattamento faraonico, ma che impedisce di essere restituito alla vita biologica. Ammenocché non si recuperi il Dna ecc. ecc.
Insomma questo Squalor con tutta la sua immortalità rischia di essere preso sul serio come i suoi quasi omonimi Squallor.
E fu qui che arrivò un fulmine (elettrico, giustappunto)!! FFFZZZKKKSSSSSSSSS…
ottobre 7th, 2009 at 12:42
Il tema del cervello trapiantato in un corpo meccanico c’era anche nel bellissimo romanzo Urania
RICORDATEVI DI NOI
(1982)
ottobre 7th, 2009 at 13:38
Qualcuno di voi l’ha già comprato? Io non riesco a trovarlo…
ottobre 7th, 2009 at 20:23
Ho acquistato Urania n.1551, un volume di oltre 300 pagine con un bel disegno di Festino e con stupore ho notato che è stampato su una bella carta più pesante.
ottobre 8th, 2009 at 02:35
@Giac: Uscito anche a Parma, l’ho comprato ieri pomeriggio. 😀
L’ho appena sfogliato ma non inizierò, causa molti impegni, per ora, a leggerlo.
Già sgoloso per il Millemondi in uscita a novembre…il meglio della fantascienza anni ’80, *sbav*…. 😛
ottobre 8th, 2009 at 09:02
Comprato stamattina…ho scoperto anche l’aumento del prezzo di copertina (avevo saltato Rivelazioni/1). Certo che questo è un blog di signori: nessuna reazione! Ma solo Urania o anche le altre collane sono aumentate?
ottobre 8th, 2009 at 10:04
@ Quiller: tutte le collane hanno subito lo stesso aumento. Qualche protesta c’è stata, ma i ritocchi del prezzo di copertina non li decide la Redazione.
ottobre 8th, 2009 at 11:53
Ho dovuto fare il giro delle sette chiese (elettriche) per trovarlo.
ottobre 8th, 2009 at 12:24
roseau@: per il Millemondi si parlava di uscita invernale… mi pare che dovremo attendere ben più che novembre. Se ben ricordo invece per fine anno uscirà l’ultimo Urania speciale (oro) di un grandissimo autore italiano. Anzi pugliese. Io non vedo l’ora per entrambe le pubblicazioni, per il romanzo di Vinge, per la conclusione de Rivelazione e per il restiling contenutistico annunciato per Urania Collezione sulle cui pagine erano stati promessi classici più recenti come Bear e altri. Queste cose però potrà dircele Lippi…
ottobre 8th, 2009 at 13:20
@Giac
😀
ottobre 8th, 2009 at 14:24
@RiccardoF
L’uscita invernale del Millemondi così come quella delle Grandi Saghe Fantasy è per novembre, così dice la pubblicità sull’urania attualmente in edicola.
ottobre 8th, 2009 at 17:40
@Bibliotecario: Bene Bene! Grazie di cuore per la bella informazione. In redazione hanno capito che è buona cosa anche restringere i tempi di pubblicazioni dei libri frammentati. Mi ricordo però che si diceva che l’antologia sarebbe stata frammentata in tre parti. Trattandosi di Millemondi che è più gande, spero che la seconda parte sia anche l’ultima!
ottobre 12th, 2009 at 14:43
Questo week-end, appena terminato “Rivelazioni /1″, ho iniziato “La Chiesa Elettrica” e, pur dopo poche pagine, ho già capito che mi piacerà molto più del primo (scusate se a qualcuno potrà sembrare un’eresia, ma, forse per il fatto che è stato necessariamente diviso a metà, l’ho trovato un po’ sconclusionato…): trovo geniale l’idea di un hardboiled fantascientifico!!! Lo divorerò.
ottobre 14th, 2009 at 15:58
Quel diavolaccio di Lippi ha pubblicato, al fondo, un mio racconto senza neanche dirmelo! Gusto della sorpresa, o efferato tentativo di omicidio tramite infarto??
ottobre 14th, 2009 at 16:05
@dhr
Sono felice che tu sia sopravvissuto al tentativo
e complimenti per il racconto, me lo sono gustato come dessert dopo l’adrenalitico romanzo di Somers.
ottobre 14th, 2009 at 16:21
@bibliotecario (purché non sia quello del Nome della rosa…)
Grazie mille. Ma pensa che lo avevo mandato a Lippi solo per curiosità. Era scritto per un concorso (Parole in corsa) in cui non si è nemmeno qualificato per le semifinali…
ottobre 14th, 2009 at 19:29
@dhr
No non quello del Nome della rosa
ma quello di Uraniamania,
quel Bibliotecario: Beato coi libri
Non si è qualificato alle semifinali ma è arrivato su Urania Collezione!
ottobre 14th, 2009 at 20:14
Sono 3 anni che ai concorsi letterari arrivo ultimo… L’ignoranza diffusa in fatto di SF è devastante… (D’altra parte non riuscirei mai a scrivere un racconto che NON fosse SF, perfino se l’argomento fosse la vispa Teresa)
ottobre 14th, 2009 at 20:39
Scusa, ho scritto Urania Collezione invece di Urania….è che stò leggendo Futuro in trance sul l’ultimo U.C. e non riesco a toglirmelo dalla mente.
“…l’ignoranza diffusa in fatto di SF e devastante..”
Escluso i lettori di questo blog ovviamente 😉
ottobre 14th, 2009 at 21:11
Ah sì, questa è un’oasi felice su Alpha Centauri.
(A propò. Di’ un po’, bibliotecario: perché? da che occasione? si usa “Alpha Centauri” quando si vuole indicare il profondo universo. Succede perfino nel romanzo che sto traducendo adesso, non solo nei fumetti per bambini)
ottobre 14th, 2009 at 22:46
Ammetto candidamente di non essermene mai accorto e di conseguenza di non saperlo, illuminami.
Povera Alpha Centauri, nella realtà è il sistema stellare più a noi vicino.
ottobre 15th, 2009 at 09:49
Ah ecco la soluzione: il più vicino. Quindi dovette fare scalpore all’epoca della sua prima scoperta, diventando proverbiale.
In controtendenza Giovanni Pascoli, nelle sue poesie SF, cita l’altrettanto suggestivo (per come “suona”) Aldebaran.
ottobre 28th, 2009 at 17:15
nella zona di Sassuolo (mo) e’ sempre + difficile trovare Urania in edicola…
e’ solo xche il distreto della piastrella e’ in crisi o e’ un problema generale di copie distribuite?
ottobre 28th, 2009 at 19:35
No.La distribuzione è un annoso problema quasi ovunque.A meno che di non vivere in una grande città ogni mese è sempre un’avventura trovare copie disponibili.
ottobre 28th, 2009 at 20:29
Grossi problemi di approvvigionamento anche nel “capoluogo di regione” Perugia. Qualche edicolante manco sapeva cosa fosse Urania, qualche altro da un angoletto buio ripescava numeri del XIII secolo… Alla fine, la copia che ho, l’ho acquistata alla stazione di Firenze.
ottobre 28th, 2009 at 20:39
Si.Di solito le edicole delle stazioni ferroviarie sono i luoghi più sicuri dove riuscire a trovare le copie cercate.
ottobre 28th, 2009 at 21:05
@dhr
acquistata a Firenze?
Non si può prendere un urania a casa mia senza chiedere il permesso
La prossima volta che passi avvertimi, che almeno ci prendiamo un caffè insieme e mi autografi “Lei e Altralei”
ottobre 28th, 2009 at 21:17
@bibliotecario
OK! grazie mille.
Dalla tua bella città passo ogni 2 o 3 mesi quando compio il tragitto Perugia – Savigliano (CN) per andare a trovare mamma e nipotini. Cambio 4 (quattro) treni in 9 ore. Sì, dato il mix di generi, ogni tanto dalla sf passo all’horror…
novembre 3rd, 2010 at 23:40
Lo ripeto anche per la versione che ho effettivamente letto: sono completamente d’accordo. Comunque più divertente questo che il seguito.
Che pure è divertente, in ogni caso.