James E. Gunn: biografia di un fabbricante di felicità

marzo 13th, 2009 by Admin Urania

Il ritorno di James Gunn su “Urania Collezione” ci offre l’occasione per passare in rassegna le sue opere attraverso l’interessante panoramica tracciata da Giuseppe Lippi.

James E. Gunn è nato nel 1923 a Kansas City, Missouri, ed è stato professore d’inglese all’Università del Kansas. Ha pubblicato romanzi notevoli come Questo mondo inespugnabile (1955), Si garantisce la felicità (1961), The Immortals (1962), Tempo di streghe (1970) e Progetto stelle (1972); insieme a Jack Williamson ha scritto Un ponte tra le stelle nel 1955. In seguito si è interessato attivamente alla diffusione della fantascienza in ambiente scolastico e universitario. Oltre ad essere autore di una notevole Storia illustrata della fantascienza (1975), la più ricca dal punto di vista iconografico, Gunn ha curato una serie in più volumi intitolata The Road to Science Fiction che costituisce una antologia della SF dalle origini ad oggi, inclusi tutti i precursori. Solo il primo volume della serie è stato tradotto in italiano, con il titolo Le vie della fantascienza.

La riproposta di The Joy Makers su “Urania collezione” restituisce al romanzo il suo titolo originale ― nella precedente versione italiana era stato ribattezzato Si garantisce la felicità ― e appare in una traduzione riveduta. Questo tipico romanzo degli anni Sessanta segue altri notevoli testi di Gunn che abbiamo ripresentato su “Urania” o in “Collezione” un paio d’anni fa: Gli immortali, offerto  in una nuova edizione accresciuta dall’autore, Un ponte tra le stelle scritto con Jack Williamson e Gli ascoltatori (Progetto stelle). Lo scopo è di rendere disponibili testi che ben rappresentano le qualità della fantascienza di ieri, e che per fortuna continuano ad influenzare quella scritta oggi.  G.L.[Per una bibliografia italiana completa di James Gunn si rimanda al Catalogo SF, Fantasy e Horror a cura di Ernesto Vegetti.]

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One Response

  1. IL TRASFIGURATO

    ho cercato su wikipedia italia e non c’è proprio nulla !!

    Motivo di più per ringraziare sempre più il Curatore Maximo Giuseppe Lippi.

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