Urania Collezione 70: Errata corrige

novembre 12th, 2008 by Admin Urania

A causa di un inconveniente occorso in fase di impaginazione dell’ultimo numero di Urania Collezione Caino dello spazio, antologia dedicata alla produzione di Sandro Sandrelli, nel volume in edicola in questi giorni è stato erroneamente riportato l’indice del Millemondi 47, Psychon e altri simulacri. Scusandoci con i lettori per il disguido, riportiamo qui di seguito l’indice corretto di Caino dello spazio.

9 Caino dello spazio
99  I ritorni di Cameron Mac Clure
199 Nuovo viaggio per Cithera
209 La selva oscura
221 La falce
237 Il ladro trascendente
265 Le ultime trentasei ore di Charlie Malgol
279 Avventura di due nobili cuori
299 Bio-bibliografia di Sandro Sandrelli

Rinnoviamo a nome della Redazione di “Urania” le scuse ai nostri lettori.

Posted in Urania Collezione

61 Responses

  1. Darkyo

    Avevo notato qualcosa di strano… Spero che il responsabile sia condotto al patibolo e punito in maniera esemplare. Attendo le foto dell’evento sul blog. 😉

  2. LupodeiCieli

    xDarkjo
    dai non esageriamo anche 299 frustate a pelle nuda e sale sulle ferite potrebbero bastare.

  3. Yeah

    Ma ragazzi! Siete proprio crudeli… lasciamolo semplicemente marcire a testa in giu` sul baratro legato per le caviglie fino alla fine dei Tempi!

  4. Wu

    Ma de kèèèèè (come si dice dalle mie parti). Quest’errore è come l’errore sul Gronchi rosa. Il numero 70 di Urania Collezione andando avanti negli anni acquisterà un valore inestimabile, dovuto proprio all’errore in questione. Quasi quasi me ne vado a comprare altre 10-20 copie.
    Comuqnue 2 o 3 frustate ben fatte non si negano a nessuno :)

  5. HelRick

    L’ho notato oggi in edicola…non ho parole… un libro rovinato (sghangherato?)diventa migliore di un libro normale? Macchè èe…assumete gente che ami il proprio lavoro e lo faccia con passione.

  6. Stefano

    Per HelRick. I libri senza refusi non esistono e NON SONO MAI ESISTITI. Ho dei saggi Einaudi di 25 anni fa pieni di refusi. Trovo refusi nei saggi pubblicati da Il Mulino e da Laterza. Il tuo commento è un insulto gratuito a tutte le persone (tra le quali ci sono anch’io) che lavorano in editoria che denota anche il fatto che non sai niente di questo mestiere e delle condizioni lavorative dei lavoratori del settore. Se vuoi degnarti di capire cosa voglio dire leggiti il mio post sul forum di Uraniamania.

  7. Ernesto

    Tutti si erra.
    Le punizioni invocate erano ovviamente scherzose.
    L’analisi di Stefano, che ho letto su UM, è semplicemente sbagliata. La redazione di Urania esiste e lavora con estrema competenza. La procedura di licenziamento dei testi è rigorosa e di norma più occhi vedono il lavoro prima che vada in tipografia. All’indice ed al colophon magari si da un’occhiata, tanto per vedere se c’è tutto e spesso su queste due pagine si concentrano le sviste. Altro punto dove si può annidare l’errore sono le rubriche. La redazione di norma si fida dei collaboratori (non potrebbe essere diversamente) e si fa un controllo formale alla ricerca di eventuali refusi. Degli errori che rimangono (Lippi in genere ha l’occhio lungo ed una lunga esperienza, non dimentichiamolo) si accorgono in pochi (o meglio pochi si fan vivi con la redazione o il curatore), magari solo l’interessato.
    Sulle considerazioni di HelRick non vale la pena di controbattere, visto che arriva dopo l’ammissione tempestiva dell’errore (e pochi ammettono) da parte della Redazione.
    Io personalmente mi sono preso un colpo: quando ho visto Simulacron 3 in indice ho sudato freddo. Non mi risultavano inediti di Sandrelli e quindi significava che avevo sballato la biblio. Il sollievo nell’accorgermi come si trattasse di un errore ha fatto aggio sull’irritazione per l’errore stesso. Ho preso comunque il telefono…

  8. Quiller

    @HelRick, suvvia che virulenza! E’ comunque un’imperfezione che non inficia il godimento del testo.
    Il giudizio sulla sostanza dovrebbe prevalere su quello sulla forma.

  9. Ferdinando

    Ma che problemi ci sono? Io i Collezione li compero e li metto via senza aprirli. Mi volete dire che non avete la serie completa di Urania ?(In questo specifico numero unione dei libri di Sandrelli di La Tribuna Fantascienza, e non ci sono nemmeno tutti i racconti perchè servivano almeno due pubblicazioni).

  10. Quiller

    @Ferdinando: ma tu così dicendo apri un intero mercato: Mondadori potrebbe pubblicare una edizione “per collezionisti da scaffale”, identica alla normale ma con pagine bianche. Anche il prezzo di copertina dovrebbe essere stampigliato identico, ma su un cellophane esterno sarebbe indicato il prezzo vero, ovviamente ridotto. Merita una valutazione 😉

  11. HelRick

    Non volevo offendere nessuno, e se è successo chiedo scusa, ma un intero indice spostato mi pare francamente un pò eccessivo. Se sbagliate la copertina che fate dite la stessa cosa? Cmq errare è umano e no, non so (QUASI) nulla del tuo mestiere Stefano, non ti conosco e non ho nulla di personale contro di te. Ci sono certo cose più iomportanti nella vita. Secondo me però ultimamente ci sono troppe disattenzioni in merito ai dettagli tecnici delle nostre collane (dobbiamo elencarli?). I libri li acquistiamo, non li abbiamo gratis per cui i refusi sono anche accetti ma non si deve esagerare. Cmq tutt’ok! :)

  12. Ferdinando

    Caro Quiller, e gli alberi? spero che dopo almeno ogni 100 libri tu poi pianti un alberello 😉
    Comunque non solo il solo che colleziona libri.

  13. Quiller

    @Ferdinando: figurati, la mia era autoironia essendo un folle accumulatore di libri e fumetti, con intere serie che aspettano di venire lette…però i “redazionali” prima di riporre il volume sullo scaffale, li leggo sempre.
    E rimango in argomento dicendo che l’errore sull’indice dell’Urania Collezione sarebbe sfuggito anche a me.

  14. LupodeiCieli

    @HelRick, Urania è riuscita a sbagliare anche le copertine. Ma noi l’amiamo lo stesso.

  15. Attilio

    Eh eh… ricordo con affetto le copertine sbagliate, i nomi pieni di refusi (Gordon K. Dickson, Robert H. Heinlein,
    etc etc). Cose del genere, cialtronerie comprese, FANNO Urania.

  16. Giovanni De Matteo

    Attilio, ti prego, indicami qualche esempio di cialtroneria. Non valgono le cose che già hai citato, essendo queste INSIEME alle cialtronerie (quindi estranee ad esse) le “cose del genere” che FANNO Urania.

    A tutti: potrà capitare di sbagliare, no? Finché non avremo una nanotecnologia opportuna, o libri elettronici di diffusione popolare, emendare su carta resterà un problema. Si fa quel che si può. Il blog, in questo, dà una mano alla trasparenza.

    X

  17. marco milani

    In effetti e sulla mia pelle, mi sto rendendo ancora più conto della complessità redazionale che sta dietro un libro. E gli errori, nonostante tutte le attenzioni, capitano.
    E non ho ancora dato il là ai primi due volumi… :)

  18. HelRick

    Scherzetto o Lucchetto? Io agli insulti personali gratuiti non ci sono arrivato e ho motivato le mie (pur dure) critiche.In questi blog ci si attacca per meno e in maniera molto più gratuita. Come fa, per esempio, il nostro American Boy (più che texano non poteva dirsi).

  19. Marcello

    Queste sono inezie, state attenti agli errori di traduzione piuttosto (tipo quello in “Hominids” che era risultato in un’osservazione involontariamente omofoba)

  20. Gundam70

    @ HelRick: se non sbaglio sei lo stesso Rick che qualche mese fa stilo’ una lista di titoli che ti piacerebbe leggere su Urania.

    Ebbene, volevo ringraziarti per aver segnalato The Rosetta Codex di Richard Paul Russo. Me lo sto leggendo (in inglese, ovviamente) e mi sta piacendo.
    Non sapevo nemmeno che esistesse questo libro.
    Grazie dunque Rick, o HelRick.

    Ti ricambio il favore segnalandoti Old Man’s War di John Scalzi, il miglior libro di fantascienza che mi sia capitato negli ultimi anni.
    E io di libri…. ne leggo taaanti.

    Buone Letture
    Gundam70

  21. Wu

    Mi kiedevo, visto la moltitudine di gente appassionata al mondo della fantascienza e + in particolare a quello di Urania, se ci fosse un forum dedicato. Altrimenti quale migliore occasione per suggerire agli addetti ai lavori tale iniziativa.

  22. Giuseppe ora Giuseppe P.

    IDEA! IDEA! IDEA!

    Prossimamente, su Urania Collezione, la casa editrice potrebbe allegare un adesivo da sovrapporre all’indice del numero 70.

  23. Giovanni De Matteo

    Ok, ragazzi, odio questo ruolo, ma invito i facinorosi che capitano da queste parti a meditare per bene prima di lanciarsi in insulti o provocazioni gratuite.

    Ho appena provveduto a rimuovere un nuovo commento di tale Texan Boy. Mi scuso con HelRick e con tutti per l’episodio increscioso.

    Confido nella collaborazione di tutti per non vedermi costretto a istituire un regime di supervisione per ogni nuovo commento, procedura che rischierebbe di rallentare di molto le nostre comunicazioni.

    Cordialmente,
    X

  24. Den Heb

    Come LupodeiCieli amo Urania comunque. E che sarà mai successo!? Ma per favore! La rettifica sul blog è stata fatta; ai collezionisti basta allegare alla copia del libro la stampa della rettifica, i più esigenti allegheranno al volume il computer e se ne compreranno uno nuovo, così incentiveranno anche i consumi, il che non guasta visti i tempi. Piuttosto… un volume non perfettamente sano ce l’ho io ed è cosa recente. Parlo del n. 1536 “La genesi della specie”. Alla mia copia mancano quattro pagine poiché dopo la prima pagina col titolo, passa direttamente a pagina sette. Ho qualche compagno a duolo? Qualche suggerimento? Lo do in cambio di un bilocale in centro o lo metto in banca aspettando tempi migliori? Fatemi sapere…

  25. HelRick

    Mitico Dan Heb! :)
    Mi permetto di ricordare come sin dai primordi i padri del cyberpunk abbiano sottolineato e sostenuto la natura “di confine” e assolutamente anarcoide della rete. Il web è ormai uno degli ultimi bastioni a difesa della libera espressione (che non è l’insulto ma l’espressione soggettiva e creativa), e ben vengano i dibattiti accesi e infervorati, a patto che siano sostenuti da valide argomentazioni e non si scenda nell’insulsaggine delle invettive personali che, essendo gratutiti, ne colpiscono più di tanto nè tantomeno evolvono il dibattito. Sbagliano i blog master (e non mi riferisci al bravo Giovanni, che ringrazio) che cercano una forma assolutamente abbottonata di dialogo e lo chiudono brutalmente senza che si possa sviluppare un discorso sulla questione (che riguardi una copertina piuttosto che un errore di stampa o un titolo he nessuno aveva chiesto) appena intravedono focolai di tensione. In tal modo questi blog rischiano di diventare dei siti civetta che servano da vetrine per i nuovi prodotti Mondadori. E tanto varrebbe chiuderli ma verrebbe a mancarci qualcosa.
    Ringrazio Gundam 70: Ho amato alla follia il romanzo L’Astronave dei dannati di R.P.Russo, e ovviamente non si può sapere il motivo per cui la nostra collana adesso non se lo fila più. Leggere è per me da da qualche tempo davvero un problema, dati i ritmi del mio lavoro e se riesco a leggere le traduzioni italiane, devo davvero ringraziare qualche nume :)
    In un recente passato in lingua ho letto: Carver, Leonard, Bradbury, Vonnegut e qualcos’altro tipo Reynolds e devo dire che è una esperienza assolutamente meravigliosa per chi ama la lettura e ti verrebbe voglia di scriverti le tue traduzioni personali. Quindi sono contento che Rosetta Codex (che non ho letto in lingua ma ho visto frequentando le informatissime pagine di Amazon) ti sia piaciuto, a me per ora non rimane che sperare di poter leggere questo ed altri grandi libri inediti nel nostro idioma. Compreso Scalzi (che mò se trovo però lo prendo perche mi hai incuriosito:). Lippi, Lippi…potrebbe esserci tutto questo? dai rispondici…:)
    Un salutone a due amici, Giuseppe P. e 7di9 che spero di rivedere presto e di sicuro entro Natale. Io sono a Roma, se c’è qualcuno che vuole scrivermi per discutere, incontrarci, organizzare spedizioni in libreria e tutto il resto, lascio qui il mio indirizzo mail: hammerheart@libero.it. Connettivisti della città imperiale, adò siete? :)
    HR

  26. Gundam70

    @ HelRick: spero di non rovinare un amicizia sul nascere ma… sebbene lombardo di origini, il mio cuore e’ giallo rosso. E in questi giorni… so tempi cupi per i lupi.
    Scoprire che sei di Roma, mi lascia ben sperare.

    buone letture.
    Gundam70

  27. Hel Rick

    Però guardando guardando, il Galouye e il Sandrelli, qualcosa ancora non è chiaro e val la pena di approfondire il discorso, non fosse altro che per capire. Si è dunque parlato di errore di fotocomposizione. Ora la fotocomposizione, mi pare sia quel procedimento in cui la composizione di pagine di testo è ottenuta attraverso l’esposizione di una pellicola fotosensibile sulla quale si impressiona il disegno dei caratteri, e la successiva stampa di fogli di carta patinata, che vengono montati sul layout. Il montaggio dei testi e delle immagini viene nuovamente fotografato per produrre le pellicole necessarie alla stampa offset.
    Ok. ma la pagina incriminata non è uguale nei due libri. Forse sono duro io ma l’indice del Sandrelli riporta la dicitura INDICE laddove il Millemondi riporta IN QUESTO VOLUME. E se quest’ultimo contempla una introduzione di Lippi, quell’altro riporta una postfazione di Curtoni… Mi spiegate per favore? :)

  28. Quiller

    HelRick, attingi a fonti a noi precluse. Dov’e’ che si è parlato di fotocomposizione? L’articolo lassù in alto parla di impaginazione.

  29. Hel Rick

    Ok, allora è segno che comincio a risentire dei miei ritmi iperluce e devo darmi, una frenata ma ciò spiega l’ ibridazione (e non lo scambio) tra i due indici?

  30. Ernesto

    @Hel Rick
    in tipografia viene mandato un testo in formato pdf.
    La redazione impagina copiando e incollando da documenti forniti da chi ha curato o rivisto il testo. Sono stati scambiati ad un certo punto due documenti e si è copincollato da quello sbagliato. Evento raro ma plausibile. Propongo ad Altieri e Lippi di trarre a sorte fra i frequentatori più assidui di questo diario tre appassionati ogni anno ed invitarli (spese a loro carico, ma magari Mondadori potrebbe essere più generosa di quanto io creda) presso la Redazione di Urania, Urania Collezione, Millemondi, Epyx.

  31. Giuseppe

    Il primo “flame” del blog!!
    Restando nel concreto: qualche errore può sicuramente capitare, perbacco.
    Certo che Urania, nei tempi che furono, ha fatto ben di peggio: romanzi tagliati di decine di pagine, traduzioni mooooolto approssimative, ecc.
    Mi viene in mente che c’è una rivista (National Geographic, mi pare) che vantava, o vanta, il fatto di non avere refusi.
    Comunque, ora, Urania è molto migliorata nella sostanza e questo mi basta.

  32. Hel Rick

    Grazie Ernesto pr le utili delucidazioni. Buona idea quella della visita personale alla “fabbrica”. Per caso vi sarà una prequisizione all’ingresso? :)…si scherza, si scherza…:)

  33. Ernesto

    @Hel Rick
    Per quel poco che ne so, la Redazione di Urania è generosa con i visitatori. Di norma bisogna avere un motivo per accedervi. Gli appassionati di Urania sono poche migliaia, ma se tutti andassero in Redazione ci sarebbero ovvi problemi. Però, tre all’anno in mille o duemila anni si possono accontentare tutti. E magari qualcuno rinuncia.

  34. Ferdinando

    Allora il Gundam mi segnala titoli inglesi segnalati da altri? Vergogna vergogna!! Comunque sia…”Rosetta Codex” è molto bello, la trilogia di Scalzi “Old man’s war” e seguiti meglio ancora, ora sto leggendo la serie della E. Moon “Vatta’s war” (Trading in danger il primo) e mi chiedo perchè Urania non li abbia pubblicati, oltretutto iniziando la serie della “Serrano legacy” dal nunero 4 “Once a hero” (Eroe della galassia – Urania 1429) e non dall’inizio. Spero che Ernesto trovi tutto citato correttamente :)

  35. Giuseppe Lippi

    Intervengo per cercare di trarre un minimo di costrutto dai tanti interventi degli appassionati. La considerazione più ovvia è che amano la collana a tal punto da essere quasi dispiaciuti di doverla criticare, e questo non può che allargare il cuore a noi che la facciamo. Su un piano di maggiore obbiettività, però, è evidente il disagio per un errore che può certo capitare (infatti è capitato), ma che va a colpire il libro proprio nel suo “biglietto da visita”, cioè l’indice. C’è chi tenta di tirarsi su pensando ai volumi Einaudi pieni di refusi già venticinque anni fa, ma è evidente che si tratta di una magra consolazione. La verità è che l’editoria lavora oggi a ritmi impensabili quindici o vent’anni orsono, e che, nel caso di un periodico come “Urania”, una sola persona fa la redazione di tutte le uscite, più altre incombenze che non sono propriamente legate all’allegro mondo della fantascienza. Sono questi tempi convulsi, queste lavorazioni sempre sull’orlo della scadenza i principali nemici dell’esattezza e della precisione. Inoltre, da quando i computer sono entrati in tutte le redazioni, importanti figure professionali come il compositore, il proto e il correttore di bozze sono scomparse o quasi, perché in pratica fanno tutto l’autore e il redattore dai loro Mac o PC. Ma chi sovrintende e corregge in modo spassionato? Detto in altri termini, chi controlla? Quasi nessuno: bisogna imparare ad auto-controllarsi. Nelle lavorazioni industriali, come si sa, questo non sempre basta. E allora i libri escono come escono. Un tipografo degli anni Settanta, per dire, lavorava col dizionario italiano sulle ginocchia, conoscendolo peraltro a menadito. Ancora una volta l’elevata automazione e i processi produttivi accelerati rischiano di fregarci. Se il libro deve tornare ad essere un prodotto “senza macchia” (si fa per dire), occorrono due cose fondamentali: maggior tempo e quindi maggior controllo nelle varie fasi della produzione.

  36. Attilio

    Mi è piaciuto molto l’intervento del Lippi. Quando alla richiesta di De Matteo, ovviamente quelle che mi erano venute in mente erano le cialtronerie di un tempo. Per quanto riguarda la gestione Lippi, ricordo:
    – alcune traduzioni scritte coi piedi
    – Una 4a di copertina che si riferiva al volume precedente

    Boh… altre non me ne vengono, anche perché, come specificavo, io gli Urania li compro a scatola chiusa, e poi forse (se non ho un Jorge Amado o un Wallander che aspettano, come adesso… ;-)) li leggo anche.

  37. X

    Visto che le parole hanno un peso, il termine “cialtroneria” implica nel suo significato una sciatteria generale e diffusa, con esempi di tale pigrizia reiterati nel tempo, mentre “alcune traduzioni scritte coi piedi” e n. 1 quarta di copertina sbagliata su qualcosa come 400 volumi editi nell’Era Lippi mi sembrano assimilabili più all’errore fisiologico che affligge ogni umana opera piuttosto che prove della “cialtroneria” che rende tale “Urania”.

    Detto senza astio e sperando di non sembrare pignolo. 😉
    X

  38. Giuseppe Lippi

    Penso che non bisogna aver paura di essere accusati dei nostri errori: perseverare è diabolico, sbagliare è solo inevitabile… Non bisognerebbe neppure aver paura dei termini forti; anch’io, se una traduzione è brutta dico che è scritta coi piedi e non ci penso più. In realtà fare un libro decoroso, o anche solo esente da grossolani errori, non è un compito facile. E’ anzi un processo lungo, costoso e che ha a che fare con una quantità di fattori, non ultimo quello che si tende a dare colpevolmente per scontato: la cultura.

  39. Ernesto

    @X
    691 direi.
    Uno 0,29% di cialtronerie decisamente inescusabile.
    Il limite tollerabile dovrebbe essere 1 su mille.
    :-(
    Ma diamo tempo all’era Lippi: ha ancora la possibilità di rientrare nei limiti.
    :-)

  40. bibliotecario

    Assodato che sbagliare è insito nella natura umana.
    Che qui, comunque sia, errore veniale o “cialtroneria” che sia, noi acquistiamo e acquisteremo tutti gli amati Urania e affini.
    Considerato che l’anno sta per finire.
    Che nè pensa il sig.Lippi per creare quel sano clima di attesa, di passarci qualche anticipazione sui volumi che verranno?
    Sarebbe un bel regalo sotto Natale, no?

  41. bibliotecario

    @Ernesto

    Sei indiscutibilmente un grande! :-))

  42. Den Heb

    Mi inserisco prima della eventuale risposta di Giuseppe Lippi. Al regalo auspicato dal Bibliotecario mi piacerebbe che si aggiungesse anche un minimo impegno per una possibile realizzazione di quello che credo sia il desiderio più vivo dei collezionisti: i numeri delle nuove collane, degli allegati, dei supplementi, degli speciali e di quant’altro ruota attorno a Urania, siano, per quanto possibile, numeri dettati dalla sequenza logica, naturale e progressiva, senza reiterazioni e vacanze incomprensibili. Grazie sin da ora.
    Un cordiale saluto.

  43. Ernesto

    @Den Heb
    Si mormora che i supplementi utilizzeranno solo numeri primi…

  44. HelRick

    Un Lippi che tocca il cuore, questa volta: aperto, onesto, schietto. Belle considerazioni, che tuttavia fanno pensare e molto. Possiamo consolarci, sperando che questa sua apertura, come già auspicato da bibliotecario, si allarghi alla sfera delle anticipazioni prenatalizie. Leggere della pubblicazione a dicembre del primo romanzo della serie Engines of Light di Ken Macleod mi ha sorpreso, attutendo il colpo per la momentanea “perdita” degli annunciatissimi e strarimandati Alastair Reynolds e Michael J.Harrison. In merito al supplemento antologia di Dozois, credevo ad un primo impatto si trattasse di una di quelle super antologie di inediti (tipo Constellation,The New Space Opera, etc.) che in America pare vadano per la maggiore da un pezzo, invece si tratta dell’ennesimo best of che si spera ci offra qualche inedito mentre di sicuro ci offrirà cose già lette altrove. Cmq l’inedito di Macleod riporta per un attimo Urania nei binari sperati e non posso che ringraziare. Auguri a voi e a noi per il futuro…HR

  45. Carmine Treanni

    Tutta la mia solidarietà alla Redazione di Urania. Nonostante un redattore possa guardare e riguardare, controllare e ricontrollare, qualcosa può sempre scappare. È insito nella natura del lavoro editoriale: alla fine si è pressati da molte cose e l’errore è sempre lì in agguato, anche quando tutte le lucine del redattore sono verdi e mentalmente è stato dato un “Go” a tutti i processi ed ai prodotti. Solidarietà, in questo caso, direi cosmica….
    E comunque grazie sempre per il vostro prezioso lavoro che alla fine riempie le nostre grigie giornate con gli sfavillanti colori della Fantascienza.

  46. Otrebla

    @HelRick

    Sono anche io stra-contento della scelta di McLeod (di cui ho letto in inglese le ultime due opere). Anche perché spesso, da europeo, apprezzo la maggiore vicinanza degli autori inglesi alla mia sensibilità.

    Sono molto contento anche del Best of the best di Dozois (se ho ben identificato l’originale). Certo si saranno cose che qualcuno ha già letto in Italia (a livello personale credo che ci saranno molte cose che a me sono sfuggite).

    Segnalo solo che negli USA le antologie inedite a tema sono un fenomeno abbastanza recente (almeno quelle che cercano di avere un grosso profili) e non è chiarissimo se riusciranno a fare numeri e volumi come quelle di materiale “Best of” (che io apprezzo molto). Credo che stiano nascendo per dare spazio ai racconti dopo il progressivo restringimento degli spazi su rivista.

  47. Giuseppe Lippi

    Circa i testi “annunciati e strarimandati”: non ditelo a me! Sembra che una congiura ordita da agenti letterari in perenne ritardo sulla spedizione dei contratti, traduttori inadempienti ed “esigenze di redazione” che talvolta risultano incomprensibili a me quanto a voi, faccia di tutto per rinviare alcuni dei testi più attesi (specialmente inglesi). Per quanto riguarda il nuovo romanzo di Michael John Harison, non so davvero quando potrà uscire (si vocifera nel 2010), perché è stato affidato a Vittorio Curtoni che per il momento non sta bene e non può lavorare. Idem per una nuova antologia di Paul De Filippo. Per Alastair Reynlds, la prima parte di “Revelation Space” uscirà nel 2009, dopo oltre un anno di rinvii, causa complicazioni contrattuali. Traduttore: Valla, e speriamo che faccia il lavoro puntualmente o ci vedremo costretti a rimansdare un’ennesima volta… Amici miei, fare “Urania” è un po’ come cavalcare le montagne russe. Ve lo dice uno che se ne intende.

  48. Quiller

    In effetti, su Nova Swing, mettendo insieme le notizie che circolano e gli editoriali di Curtoni, avevo quel sentore. Che dire? Per 1000 motivi, speriamo che esca il più presto possibile!

    Comunque meglio dover attendere i traduttori bravi che rovinare, praticamente per sempre, le opere con traduzioni inadeguate. Deve, per esempio, ancora uscire una traduzione leggibile di “Pace Eterna” di Haldeman! Altro che indici sbagliati 😉

  49. HelRick

    Finalmente! Così va bene, chiarire le attese i ritardi, così tutto è trasparente. Grazie Giuseppe! Chiedere qualche succosa anticipazione sulle certezze della stagione a venire è troppo? :) Inoltre: di Reynolds avevi annunciato Pushing Ice, che per quanto ne so è un romanzo indipendente dal Revelation Space. Adesso ci dici che nel 2009 uscirà la prima parte del Revelation Space. Io dico: Wow! Ma com’è la cosa? Revelation Space o Pushing Ice? O tutti e due (Valla è una garanzia!)? E, visto che ci siamo, cos’è ‘sta Terminal War, pubblicizzata come la saga sci-fi dell’anno un anno fa ma di cui non vi è traccia da nessuna parte, credo nemmeno su Amazon? Grazie ancora e un doveroso in bocca al lupo per Vittorio Curtoni, che speriamo possa presto tornare alla sua vita e al suo lavoro. Se rispondi, Lippi, avrai vita tranquilla per qualche giorno! Altrimenti Malaparte farà la sua parte :) HR

  50. Ernesto

    @Quiller
    Già, questa traduzione decente di Pace Eterna Lippi ce la deve.

  51. Bibliotecario

    Ora si !!
    Come mi piace questo clima.
    Bei libri arrivati Altomare, bei libri in arrivo McLeod,
    Lippi che spiega, anticipa promette….ma chi è? Babbo Natale?

    Sia chiaro: è una battuta scherzosa, ma ripensandoci bene…infondo, per me amante della fantascienza….un Babbo Natale così andrebbe benissimo :-)

  52. ric valla

    ehi, quanti commenti per un errore.
    Rimedio consigliato (all’errore): prendete l’elenco giusto, lo stampate su un foglio a parte e lo mettete come segnalibro. A quanto vedo, Urania non si è turbata più che tanto per il refuso…
    http://farm4.static.flickr.com/3001/3049167747_5d897b0269_b.jpg

  53. HelRick

    Che simpaticone questo signor Traduttore :) Ma lei non disturbi! Non si distragga! Pensi a lavorare su Reynolds altrimenti poi ritarda le consegne e noi ce la prendiamo e Lippi si incavola :)

  54. Giuseppe Lippi

    Nel mio prossimo editoriale ci saranno le anticipazioni, ma solo per quanto riguarda titoli già calendarizzati nel 2009. Roba sicura, quindi… Circa Alastair Reynolds, il primo che faremo sarà Revelation Space, molto probabilmente in due tomi. Seguirà Pushing Ice.

  55. HelRick

    OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOiissssaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :) :.)

  56. ric valla

    Se vi è piaciuta la precedente Urania, ecco un’altra sua immagine
    http://farm4.static.flickr.com/3018/3052186693_7be419ab60_b.jpg
    e non dimenticate, voi trekkisti, che anche lei è una Sette di Nove (muse)

  57. HelRick

    Signor Valla, parlando di cose serie :) quando pensa di consegnare l’agognata traduzione di Revelation Space? Se me lo dice cercherò di organizzarmi per sopravvivere sino ad allora! 😛

  58. ric valla

    come diceva il Conte di Montecristo, attendere e sperare

  59. HelRick

    Cmq, da quando, un anno fa, quando veniva annunciato Pushing Ice, ad oggi, che con sorpresa leggiamo, in un battibaleno, dell’acquisto da parte di Mondadori dei romanzi del Revelation Space e della pubblicazione di Macleod, le cose si evolvono assolutamente in positivo. è sotto gli occhi di tutti: i vertici ci ascoltano. Stanno in silenzio ma ci ascoltano…io li ringrazio, sperando in una annata piena di fantascienza ai massimi livelli, recente, inedita e priva di ripescaggi-riempitivo che non valgano proprio la pena. Speriamo anche, come da qualcun altro auspicato che le collane trovino pace in un ordine definitivo. In un momento così buono e favorevole al dialogo, lancio un’altra ipotesi: l’intero ciclo della Terra Morente (Intero e non solo i primi due libri!) per Grandi Saghe o i supplementi Fantasy e il recente libro antologico di racconti di eguale ambientazione. Tra gli scrittori c’è George Martin (in libreria questo mese un suo recente inedito SciFi!). Che le cose stiano davvero per cambiare in meglio? Dopo un’annata oltre modo fiacca, per Urania e la fantasceinza in generale nel nostro paese, il prossimo editoriale di Lippi giungerà come un bel regalo natalizio. Confidiamo in un BEL regalo.

  60. klami

    vorrei gentilmente sapere in che periodo del mese esce il numero 71 di urania collezione.
    chiedo scusa se questo non è il luogo adatto per questa domanda, ma non so dove altro scrivere
    distinti saluti

  61. X

    Klami, tipicamente puoi trovarlo in edicola a partire da metà mese. Di recente mi è capitato di trovarlo esposto già dall’inizio della seconda decade del mese. La tempistica, grosso modo, è questa…

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