Urania 1539: Apocalisse tascabile

settembre 26th, 2008 by Admin Urania

Dopo l’uscita di Livello 7 lo scorso anno su “Urania Collezione”, torna Mordecai Roshwald con il titolo di “Urania” di ottobre. Siete pronti per l’Apocalisse tascabile?

Sono un pugno di uomini addestrati e pronti a tutto. In caso di attacco del nemico, risponderanno dalle profondità dell’oceano. Ma una notte, uno di quegli uomini indispensabili perde il controllo e uccide il comandante del sottomarino atomico Polar Lion. Si chiama Gerald Brown, e per non affrontare la corte marziale s’impadronisce dell’unità, deciso a ricattare la razza umana. Per la prima volta nella storia, un assassino avrà a disposizione tutte le testate nucleari che vuole. Come nel Dottor Stranamore di Kubrick, forse siamo alla vigilia della “fine di mondo”. 

Mordecai Roshwald, scrittore e professore di origine polacca, è nato nel 1921 e ha vissuto a lungo in Inghilterra e negli Stati Uniti. Il suo primo e più conosciuto romanzo, Livello 7 (1959, “Urania Collezione” n. 57), è stato ristampato nella prestigiosa Library of America ed elogiato da Bertrand Russell, che lo ha definito “uno di quei libri che dovrebbero essere letti da qualunque persona adulta, nel blocco occidentale e orientale”. Il presente A Small Armageddon (1962) era rimasto finora inedito in Italia.

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Posted in Urania Collana

51 Responses

  1. Ernesto

    Bene. Un piccolo classico che esce dagli abissi del mare

  2. Gundam70

    Molto bene. Sono un patito di libri sui sommergibili (Patrick Robinson, Michael Dimercurio).
    Saro’ un attento ma severo lettore di questo romanzo.

    Pero’…. a quando un vero libro di space opera?

  3. marco milani

    Di Roshwald ho letto quello uscito in Urania non molto tempo fa.
    Non mi ricordo il titolo (la memoria è un mio grosso difetto) ma non era male.

  4. Thx 1138

    Naturalmente lo leggerò volentieri come sempre, ma, un po’ provocatoriamente,… a quando un romanzo di fantascienza su Urania? ^_^

  5. Ernesto

    @Thx 1138
    Ma c’è un sostanziale rischio che Urania sia declassata da collana a lista?
    😎

  6. bibliotecario

    @Ernesto

    Stai tranquillo pericolo scampato :-)

  7. Alessandro

    Ciao,
    ammetto di non aver comprato “Livello 7″ perchè le storie “da guerra fredda” non mi intrigano più di tanto, ma questo Urania di Ottobre lo prenderò, per provare almeno un libro del buon Mordecai
    ed ora spazio alle domande:

    1) c’è la speranza di leggere su Urania (o comunque in Italia su una collana concorrente) la conclusione della saga “La compagnia del tempo” di Kage Baker? ora non ricordo quanti ne sono rimasti da pubblicare in Italia dopo “Il futuro in gioco”, “I cavalieri del tempo”, e “Benvenuto nell’Olimpo, signor Hearst”

    2) non è possibile avere ogni tanto un’anticipazione di cosa leggeremo su Urania nei sucessivi 6 mesi?

    3) i libri di Reynolds, Hamilton ed altri citati in uno dei post passati (http://blog.librimondadori.it/blogs/urania/2008/06/30/urania-1536-la-genesi-della-specie/), riusciremo magari a leggerli, se non su Urania, sui “Massimi della Fantascienza”?

    4) per la saga Ilium ed Olympos di Simmon, è prevista una ristampa negli Oscar Mondadori? oppure su Urania Collezione, come avvenuto per “Hyperion”?

    5) ed ora la domanda a cui ogni lettore di Urania (spero) vorebbe una risposta positiva: sìè la possibilità di aumentare la periodicità di Urania (se non quattordicinale, almeno quindicinale)?

    Un saluto a tutti,
    Alex

  8. Quiller

    @Alessandro: in un “messaggio alla nazione” di inizio 2008, Giuseppe Lippi aveva fornito ben 8 anticipazioni sul 2008 di Urania, e finora se ne sono concretizzate solo 5. In tutta serenità dunque, non avendo motivo di dubitare degli impegni presi dal direttore con noi lettori, ti posso anticipare che tra novembre e dicembre vedremo Nova Swing di M. John Harrison, Pushing Ice di Alastair Reynolds e la nuova saga di FS spaziale “Terminal War”….
    o no? 😉

  9. Bibliotecario

    @Alessandro
    Bravo, sottoscrivo in pieno le tue domande, le avrei volute scrivere io.
    Speriamo in una risposta positiva almeno per i punti 1, 2 e 4
    Mi metto in attesa ed incrocio le dita.

  10. Ernesto

    @Quiller
    Non sono Giuseppe, ma azzardare anticipazioni sul lungo termine comporta un certo rischio. 5 su 8 mi sembra una bella percentuale. I programmi si sa, son fatti per non essere rispettati.
    Inoltre bisogna lasciar posto all’imprevisto e all’ispirazione del momento.
    Altrimenti sarebbe l’aridità assoluta.
    Ad esempio tre italiani in due mesi (Cerrino, Altomare, Sandrelli) sono una bella ispirazione.

  11. Quiller

    @Ernesto: hai ragione non c’e’ da lamentarsi, anche se i ripescaggi così antichi come “Apocalisse Tascabile” preferirei vederli tra i classici. Per tornare ai 3 titoli da me citati, credo che Nova Swing lo vedremo davvero, Pushing Ice forse l’anno prossimo in 2 parti (sono 600 pagg), e Terminal War (che immagino sia una specie di “shared universe” di matrice Altieriana) chissà? Non ne parla più nessuno…
    Ma sai che il Sandrelli che citi mi è sfuggito? A che ti riferisci?

  12. Ernesto

    @Quiller
    Ho avuto la sorpresa di trovare Urania di ottobre ieri (che era ancora settembre).
    Vi si annuncia Caino dello Spazio di Sandro Sandrelli; in Urania Collezione ovviamente.
    Che dovesse uscire a breve, l’avevo immaginato, ma chiaramente le anticipazioni non mi competono e non son bravo a leggere le sfere di cristallo…

  13. Quiller

    @Ernesto
    Allora aspetto che lo presentino nel blog per leggere i commenti di chi già conosce questo testo, già il titolo mi incuriosisce…

  14. Alessandro

    ciao,
    riguardo il discorso anticipazioni, non intendevo di voler conoscere cosa verrà pubblicato con esattezza nei mesi successivi, perchè immagino che in questo settore siano molto frequenti i cambiamenti dell’ultima ora (dovuti a ritardi, cancellazioni…) piuttosto sarebbe bello sapere l’insieme di romanzi che potremo leggere con maggiore probabilità nell’arco di tot mesi

    anch’io sonorimasto sorpreso di vedere sull’Urania di Ottobre l’annuncio del libro di Sandrelli: attendo come voi di conoscere maggiori informazioni su questo autore

  15. bibliotecario

    Hai ragione Alessandro,
    ma almeno se hanno intenzione in un futuro prossimo di:

    Concludere il ciclo del prequel di Dune di Brian Herbert e Kevin J.Anderson.
    O il ciclo della compagnia del tempo di Kage Baker.
    Se hanno intenzione di continuare a pubblicare i volumi di Elizabeth Moon.
    O di pubblicare la saga di Ilium di Simmon su Urania.
    O i romanzi di Reynolds e Hamilton.

    Potrebbero dircelo non ti pare?
    In caso contrario che senzo ha questo Blog?
    Solo quello di fare pubblicità alle prossime uscite?
    O di dire come sono belle le copertine di Brambilla?

    Io spero di no e attendo sempre fiducioso una risposta di Lippi bella corposa e precisa, se non per amicizia almeno per dovere professionale :-)

  16. Ernesto

    @Alessandro
    Sandro Sandrelli, giornalista veneziano (la scuola veneta ci ha dato fra l’altro: Pestriniero, Prandin, Gasparini, per citare i più famosi) ha iniziato a scrivere fantascienza negli anni ’50. La sue storie si leggono ancora con un certo piacere, depurate dall’effetto nostalgia che indubbiamente incide su lettori di lunga data.
    Problemi di diritti avevano sempre ostacolato la ripubblicazione degli scritti del nostro.
    Informazioni ampie si possono trovare su:
    http://www.fantascienza.com/delos/delos47/quando.html
    http://www.fantascienza.com/delos/delos59/memories.html

    Con l’impostazione attuale di Urania Collezione per gli italiani il giusto equilibrio vede spazio per 1 o 2 titoli all’anno. Verrà il tempo dei Briatore, dei Naviglio, dei Malaguti. Basta pazientare.

    Eppoi non dobbiamo tralasciare gli autori francesi.

    Anche loro meritano di ritagliarsi un piccolo posto (penso a Carsac ed ai carciofoni di Bruss).

    E certo non mi spiacerebbe veder ristampato La fine dell’eternità o Abissi d’acciaio (che sta benissimo da solo, senza i seguiti tardivi).

    Diciamo che mancano all’appello una cinquantina di testi meritevoli e un centinaio di testi meritevoli. Dopo il 200 se ne riparla, se del caso.

  17. Quiller

    Beh, per quanto io sia patologicamente affamato di anticipazioni, in effetti credo che la funzione di questo blog sia quello di annunciare le uscite e quanto gravita attorno alla collana, seguito poi dai commenti sui numeri della rivista man mano che vengono letti…
    forse è questo che manca, nessuno torna indietro a lasciare il commento all’opera in sè, e commentiamo subito circa l’opportunità della pubblicazione del tal titolo o sulla qualità della copertina.
    Io in primis, che ho una “lista di lettura” lunga chilometri! :-)

  18. Giovanni De Matteo

    Quiller, concordo pienamente con te. L’idea della rassegna stampa che abbiamo messo in pratica a partire da questa settimana vuole rispondere anche a questo spirito: non lasciare che le passate uscite finiscano soppiantate dalle novità e, in questo modo, cercare di tenere in vita il dibattito.

    Un saluto,
    X

  19. Il Blog di Urania » Blog Archive » Mordecai Roshwald

    […] tradusse per la prima volta nel 1960, alla fine della gestione Monicelli, e il presente A Small Armageddon (1962), che lo stesso autore ci ha inviato dopo essere entrato in contatto con il nostro editor […]

  20. Ernesto

    Errata corrige:
    Diciamo che mancano all’appello una cinquantina di testi indispensabili e un centinaio di testi meritevoli. Dopo il 200 se ne riparla, se del caso.

  21. Alessandro

    Grazie Ernesto per le informazioni su Sandrelli

    Anch’io concordo con Quiller e Giovanni (ed approfitto per farti i complimenti per lo splendido romanzo vincitore lo scorso anno del premio Urania) sulla principale funzione di questo blog, presentando i numeri di Urania, aprendo dei dibatitti su di essi ed arricchendoli con tutto ciò che non può trovare spazio sulla nostra amata Urania cartacea

    Buona finesettimana a tutti

  22. HelRick

    Io sono un sostenitore di Urania e delle altre collane, appena posso, nel caos di questi mesi, scrivo su questo blog con passione e noto che molti come me stanno dando molto su questi lidi. Mi irrita un po il fatto che i mstermind si facciano sentire non quando possono, ma solo quando vogliono…Uno non pretende di avere informazioni dettagliatissime su quanto verrà, sarebbe fanatico e ingiusto, ma a qualche domanda tra quelle poste da me e da altri lettori qui sopra si potrebbe una tantum rispondere. Invece solo congetture da parte degli appassionati. Chiederei ai gentili Lippi e Altieri di non intervenire solo con gli sporadici editoriali o per difendere le loro scelte, mma anche per rispondere alle nostre domande, per lo meno a quelle piu sensate o di interesse comune. Se no con chi parliamo noi lettori che spendiamo un po del nostro tempo a scrivere qui? Per settembre, la ripresa, ci si era lasciati con la promessa di anticipazioni per il futuro, chiarimenti. Ad oggi nulla, il mistero si infittisce grazie all’ultimo editoriale di Altieri sul blog dei Gialli ma qui per Urania è buoi totale. Va bene lasciarvi tranquilli, ma non troppo, diavoli dell’Inferno…Su fatevi sentire, dateci anticipazioni, che cavolo! HR

  23. Ernesto

    @HelRick
    Purtroppo non sono disponibili ricerche sui nomi di chi imbuca.
    Quindi posso essermi sbagliato.
    Sfogliando, di tuo ho trovato solamente un intervento, che rimanda ad una imbucatura che non esiste sotto La Genesi della specie.
    Sollecitare una risposta a qualcosa che non c’è pone seri problemi a chi dovrebbe rispondere.
    Per rispondere, le risposte bisogna averle; non sempre si è in condizione di dare risposte.
    Questo diario in linea serve essenzialmente ai lettori che possono così scambiarsi le loro opinioni. Ovviamente la redazione è attenta a quel che diciamo e qualche anticipazione la da. Ma il futuro è certo solo dopo che è diventato passato (Leiber e Asimov permettendo).

  24. Ernesto

    Sono sempre stato curioso di leggere questo libro; non al punto da acquistarlo in inglese.
    La mia aspettativa è stata delusa. Pensavo a qualcosa di più. Probabilmente letto nel 1962 avrebbe avuto un altro impatto. Secondo me non ha retto il passare del tempo.
    D’altra parte anche rileggere Il dottor Stranamore mi ha fatto un effetto analogo qualche anno fa.
    Diciamo che ho archiviato il testo come indispensabile alla mia cultura generale…
    Fortunatamente Urania non è solo il romanzo. I due raccontini (Calabrese e Verrengia)sono piacevoli.

  25. HelRick

    Rispondo al buon Ernesto. Nel post su La Genesi della specie intervengo come Ric e Riccardo con una serie di richieste delucidazioni e proposte e così anche in quello su Lo scontro dei Re e L’Odissea di Glystra. Per ogni collana avevo detto e chiesto, e pochissime sino ad ora le risposte. Chiedo scusa Per il creativo rimbalzo da un nick all’altro. E’ fantasia e gioco, non certo voglia di mascherarsi.
    Ultima cosa: Chi ha notizie di questa fantomatica Terminal War? Non ne vengo a capo manco su Amazon… Rick/Riccardo (ora HelRick:)

  26. Ernesto

    @HelRick alias Riccardo alias Ric

    Da quel che capisco ti stai riferendo alle previsioni fatte dall’Eccelso Curatore (il titolo di Sommo è riservato a qualcun altro)ad UraniaSat un anno fa.

    Di Pushing Ice (2005) di Reynolds nulla so; non mi risulta faccia parte di un ciclo. Le altre previsioni sono state rispettate. Manca ancora all’appello Nova Swing che ha subito qualche ritardo in quanto il traduttore al quale è stato assegnato ha problemi con il carburatore (ma la revisione procede ottimamente e quindi nulla dobbiamo temere).

    Questo per Urania e sorelle varie è stato un anno intenso. Sono stupito che sostanzialmente le anticipazioni che mi sono arrivate siano state rispettate.

    Una volta le anticipazioni erano in calce ai numeri usciti.
    Di prossima pubblicazione recitava la scritta ed a volte gli elenchi riportavano numerosi titoli.

    Il problema è che i titoli magari venivano cambiati, o i testi erano dirottati ad altre pubblicazione o semplicemente svanivano negli antri redazionale per mancato perfezionamento del contratto (per fare un contratto bisogna essere in due).

    E su queste discrepanze c’è gente che ci ha campato per anni.

    Certo è piacevole sapere cosa il futuro ci riserva.
    Ma Urania è come il cicchetto serale; un vizio difficile da perdere (io ce l’ho da 52 anni). Certo che se ti beccano a guidare dopo un cicchetto rischi la patente.
    Con Urania nulla rischi.

    E non è rilevante sapere cosa ci propinerà.

    Discorso diverso è il caso di Urania Collezione. Le anticipazioni sono indispensabili in questo caso.

  27. bibliotecario

    Quindi, se ho capito bene, sperare di avere qualche risposta ai quesiti cui sopra
    è speranza vana?

    A nessuno dei lettori di Urania interessa sapere se gli autori sopra citati saranno prossimamente pubblicati sulla nostra collana?

    Nessuno desidera conoscere quando i cicli cominciati sulle pagine delle nostre collane saranno completati?

    Io una risposta l’avrei gradita, anche se vi avessi letto: ” non nè abbiamo la minima idea, finiscila di domandare! ”

    Stringi stringi i clienti lettori siamo noi.

    Rispettosi saluti.

  28. HelRick

    Giustissima considerazione, alla fine una risposta negativa è pur sempre meglio di una risposta non data. E’ rispetto!
    …Lippi, dove sei? Eddaiii :)

  29. Attilio Funel

    Se uno va a far la conta dei cicli iniziati (o ri-cominciati) da Lippi, e non completati, per non parlare delle attività iniziate (Marziano in cattedra, posta di Urania – al posto del mitico Alieno di Redazione!! -etc) e mai proseguite, è un campo di battaglia…

  30. Ernesto

    @Biblio
    Personalmente:
    Ciclo del prequel di Dune di Brian Herbert e Kevin .Anderson.
    – ne faccio tranquillamente a meno. Una ciofeca di preciclo.
    Ciclo della compagnia del tempo di Kage Baker.
    – I primi due sono carini, gli altri tre lasciamo perdere. Arrivare a sorbirsene 11 è accanimento terapeutico.
    – I volumi di Elizabeth Moon.
    Qui spezzo una lancia a favore.
    Del ciclo di Serrano mancano solo tre volumi. L’ultimo in italiano però è recente.

    Il problema è che se si volessero pubblicare le saghe infinite che stancamente escono in inglese, Urania dovrebbe diventare esasettimanale (con qualche numero speciale alla domenica).
    I cicli che reggono fino in fondo sono pochissimi. Tre è un numero perfetto. Ci sarà pure un motivo, no?

    Sarebbe un peccato non conoscere dei buoni romanzi solo perché fan parte di un ciclo che tira avanti per decine di volumi, fatti con lo stampino (dopo il terzo, in genere).

    Bisogna avere il coraggio di piantarla lì.

    Lippi ha il mio incondizionato plauso.

  31. Giovanni De Matteo

    Rispondo alla questione sollevata da HelRick e da Bibliotecario. Una risposta ai vostri quesiti non è affatto esclusa, non so da dove ne abbiate ricavato questa conclusione, ma potrebbe non arrivare da un semplice commento. Converrete con me che la programmazione futura di una collana come “Urania” non è una questione che può essere liquidata in due battute: questo sì, questo no, quest’altro forse.

    Attilio Funel, ho deciso di lasciare il tuo commento in attesa di vederlo smentito dai fatti. Ti ricordo solo che alla ripartenza del Marziano in cattedra il Curatore non mancò di specificare che si sarebbe trattata di un’iniziativa a cadenza aperiodica. E’ una possibilità che non abbia ottenuto il riscontro sperato da parte del pubblico. Ed è altrettanto possibile che possa tornare a fare capolino sulle pagine di qualche futuro numero. Un po’ come accade con le rubriche e i racconti, la cui presenza è evidentemente vincolata alla paginazione.

    Un saluto a tutti,
    X

  32. bibliotecario

    @Ernesto
    Ti ringrazio per il tuo parere io chiaramente non lo condivido pienamente.
    Il ciclo della Baker l’ho trovato interessante.
    E a suo tempo Lippi disse:” In effetti non abbiamo messo ancora in calendario nuove opere di Kage Baker perché l’editore americano e i suoi agenti hanno improvvisamente smesso di mandarcele: e questo, nonostante avessimo fedelmente pubblicato pressoché tutti i romanzi e racconti fino a quel momento disponibili (l’ultimo è The Graveyard Game – Il futuro in gioco, 2004). Abbiamo quindi deciso di scavalcare le normali vie di trasmissione delle novità e procurarci autonomamente i seguenti titoli: THE LIFE OF THE WORLD TO COME (2005), THE CHILDREN OF THE COMPANY (2006, ma si tratta di racconti non inediti che bisognerà vagliare), THE MACHINE’S CHILD (2007), GODS AND PAWNS (racconti, 2008) e soprattutto THE SONS OF HEAVENS (2007) che sembra essere effettivamente l’ultimo capitolo della saga. Prevedo che, una volta ottenuti i diritti, i primi ad entrare in lavorazione saranno i romanzi, con un’opzione successiva per i racconti. Uscita prevista del primo: fine 2008 o più realisticamente primi mesi 2009. Il lungo silenzio verrà presto colmato e porteremo a compimento il grande affresco di K.B.”
    Da anticipazioni editoriali 06/02/08 su Urania&co

    Il prequel di Dune si sapeva sin dall’inizio quanti volumi erano, TRE. Pubblicati i primi due è doveroso per rispetto di chi lì ha comprati pubblicare anche il terzo.
    Sull’argomento Lippi disse : “Per tornare alle anticipazioni (per le quali ringraziamo peraltro Pierluigi Zaninetti alias Gundam 70 di UM), nel 2009 finalmente verrà pubblicato il 3° e ultimo capitolo della trilogia Preludio a Dune “Casa Corrino” e forse verrà pubblicato su Urania Horror il 7° capitolo di Resident Evil “Zero Hour”. ” dall’ Editoriale del 20/05/08 su Urania&co.

    E sempre Lippi in occasione del 55° compleanno di urania ebbe modo di dire: ” Per il 2008 di “Urania” proseguiremo sulla strada che ben conoscete con alcune rivelazioni e qualche scoperta in più. Il sottoscritto vi raccomanda fin d’ora l’esordio della nuova saga di fantascienza spaziale Terminal War che sarà l’evento avventuroso dell’anno; avremo l’esordio di un autore inglese importante come Alastair Reynolds (Pushing Ice è il titolo originale, un grande affresco che comincia tra le lune di Saturno). Il nuovo romanzo di Michael John Harrison verrà tradotto da Vittorio Curtoni e s’intitolerà Nova Swing (ripresa di temi e luoghi dell’affascinante Luce dell’universo)”

    Quindi come vedi le domande non erano tanto fuori luogo e indegne di risposta.

    Come dicevo all’inizio rigraziandoti, ben venga il confronto di pareri tra noi lettori, ma che vengano anche risposte sui quesiti posti dai lettori dalla redazione, su temi a mio parere importanti come appunto la programmazione futura o il perchè certi programmi editoriali non si siano potuti rispettare.

    Ciao alla prossima.

  33. Attilio

    Si si, concordo che certi cicli finiscono a fischi e pernacchie… però il terzo volume del ciclo del mitico AQUILA di Sucharitkul dove è finito? Se l’è mangiato il MAIALE VERDE?

  34. Ernesto

    @Attilio
    Io conoscevo la storia del MANGIASASSI VERDE.
    Niente so di maiali.
    Il terzo di Aquila è stato un buco in America.
    Grazie Lippi per avercelo evitato.

  35. Ernesto

    Nel 2001 Lippi promise di svelare il terzo segreto di Fatima.
    E non l’ha ancora fatto.
    O era qualcun altro?

  36. HelRick

    Liiiippppiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Esci allo scopertoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo! dacci nuove! che è sto Terminal War??????

  37. Gundam70

    Scusate ma io decido di intervenire per parlare di questo romanzo.
    Sono io fuori topic oppure voi?

    Ebbene, l’ho trovato estremamente deludente!

    I personaggi sono ridicoli con i loro difetti. Impensabile che su un sommergibile nucleare ci siano degli squilibrati tali.
    I dialoghi, pochissimi, sono “falsi” e per nulla vero-simili.
    Il Presidente e i capi di stato maggiore… meglio non parlarne.

    Forse, perche’ abituato a ben altri autori di romanzi sui sommergibili, mi aspettavo troppo.
    Ma qui, restando in tema di sommergibili… abbiamo toccato il fondo.

    Questo lo boccio e lo mando nel dimenticatoio. Avanti il prossimo libro.

  38. Alessandro

    grazie bibliotecario per aver recuperato quegli editoriali: mi ero scordato delle anticipazioni lì annunciate. La voglia di leggere quei romanzi s’impenna!!

    qualche giorno fa’ ho terminato di leggere “Un ponte fra le stelle” (lo so, sono rimasto indietro, penso che nonriuscirò mai a colmare il divario tra la lettura dle momento e l’utimo acquisto): mi è piaciuto, e per certi versi l’ho trovato simile a “Missione su Jaimec”, visto che entrambi i protagonsti dei romanzi sopracitati lottano, ciascuno con le sue modalità e spinto da diverse motivazioni, per distruggere e cambiare il “sistema”

    Ho cominciato a leggere “La genesi della specie” (circa una sessantina di pagine), e mi ha appassionato fin da subito

    Saluti a tutti

  39. Bibliotecario

    @Alessandro
    Prego non c’è di che, un pò di memoria storica non guasta, anchio aspetto con anzia di poter leggere quei romanzi.

    Ho letto sia “Un ponte fra le stelle” che “Missione su Jaimec” e a dire il vero non mi hanno entusiasmato, mi è parso che entrambi risentissero troppo del tempo trascorso dalla loro prima pubblicazione.

    “La genesi della specie” invece è un ottimo romanzo!
    Su Uraniamania ha avuto 18 commenti con voti da 6.00 a 9.50
    per una media di 8.00
    Libro assolutamente da leggere io gli ho dato un 9.50 e non sono stato il solo :-)
    Il miglior Urania del 2008 (per ora) piazze d’onore per “I protomorfi” buon secondo e “Incubi per re John” terzo.

    @Gundam70
    Concordo pienamente col tuo giudizio su “Apocalisse Tascabile”.
    Se una sua lettura aveva forse un senso nel 1962 oggi a mio modo di vedere non lo ha proprio più.
    Romanzo inutile e ancor di più su Urania che dovrebbe pubblicare più novità come Sawyer, Westerfeld, Di Filippo, Haldeman e Morrow. ( per non fare i soliti nomi :-) )
    e meno vecchie glorie come Van Vogt, Russel, Garrett e Roshwald
    Ciao.

  40. Alessandro

    indubbiamente “Missione su Jaimec” ed “un ponte fra le stelle” sono “figli del loro tempo”, se così si può dire, e peccano un po’ di ingenuità: pensa al primo romanzo, che descrive una civiltà interstellare senza cellulare! credo che se ci fossero stati i cellulari, la “vespa” non sarebbe sopravvissuta alla seconda pagina del libro 😀
    io li ho apprezzati per il tema avventuroso ed anche per gli escamotage dei protagonisti per eludere i tentativi di cattura

    chissà se Wu e Lil tenteranno ancora di manipolare la storia…

    nel frattempo mi sto addentrando sempre più nella vicenda de “La genesi della specie”, vediamo se e come Adikold (l’ho scritto giusto?) riuscirà a dimostrare la sua innocenza

    magari a gennaio potremo stilare una classifica dei tre migliori romanzi del 2008, sia per URania che per Urania Collezione, che dite?
    ciao!

  41. AgenteD

    Intervengo anch’io per parlare di questo romanzo…che non ho letto e non ho intenzione di comprare. Sì perchè, approfittando dello spazio di comunicazioni con i lettori che questo Blog consente, mi chiedo e chiedo a tutti, in particolare alla redazione di Urania: ma tale periodico deve o no darci un quadro della FS attuale? Un testo come questo, pubblicato nel ’62, perchè ripubblicarlo oggi? Se ne vale così la pena allora c’è Urania Collezione, mentre se non è tanto valido da meritare il posto in quella collana, allora se siamo vissuti fino ad oggi senza conoscerlo…possiamo vivere lo stesso. Putroppo tutto ciò vale anche per un altro Urania uscito quest’anno a marzo, “Missione su Jamec”..e due volte in un anno mi sembra un po’ troppo…
    Con simpatia (tanta)

  42. AgenteD

    …L’appetito vien mangiando…e allora, continuando ad appofittare del Blog esprimo un parere che già so non condiviso dal curatore della collana, ma provo a ribadirlo…Dunque, se una persona ha 2 figli e li chiama Antonio e Giuseppe, lo fa ovviamente per distinguerli, e gli stessi se ne avrebbero molto a male se li si confondesse uno con l’altro…Poi, se l’uomo da il nome alle cose non lo fa per sovraccaricare la sua memora con nuovi vocaboli, ma che qui per differenziare, catalogare…Allora se un certo tipo di letteratura l’abbiamo chiamata Fantastica, un’altra Fantasy e un’altra ancora Fantascienza un motivo ci sarà, e l’uno con l’altra non si dovrebbero confondere…Ora che questa collana abbia ospitato un testo dal titolo Dracula cha cha cha, sì testimonia la contaminazione dei generi, ma la Fantascienza è un’altra cosa…
    Con la stessa simpatia

  43. Giovanni De Matteo

    AgenteD, UC è riservata per definizione ai titoli da collezione, ai classici che hanno fatto la storia della SF. Ora, non è questo il caso del romanzo di Roshwald in questione, mi pare ovvio. Pur tuttavia, Curatore ed Editor hanno ritenuto opportuno riprenderlo a distanza di quasi mezzo secolo, evidentemente apprezzandone il valore storico in relazione all’epoca in cui venne scritto. Anche volendo procedere per esclusione, restava un’unica possibilità di collocamento. E questa era la collana mensile.

    Non ho poi ben capito se la tua critica a Dracula cha cha cha sia fondata su considerazioni precise inerenti il testo in questione, o se si fermi invece al titolo…

    X

  44. AgenteD

    A Giovanni De Matteo: no, la critica si riferisce al testo, anzi, in particolare, al genere del testo; il titolo ne è una conseguenza…

  45. Bibliotecario

    @AgenteD

    Hai chiesto su altro forum di rispondere hai tuoi post qui sul Blog.
    Ti ho risposto sul forum e ti riporto anche qui ciò che là ti ho scritto:
    “Come la penso l’ho già scritto sul Blog, proprio su Apocalisse tascabile qualche intervento prima dei tuoi.
    La redazione ormai è chiaro non ha nessuna intenzione di aprire un dialogo con i lettori.
    Mi sembra inutile insistere, al dire il vero credo non sia argomento che interessi poi molto neanche ai lettori di Urania.
    Sia sul Blog che qui sul Forum i post interessanti per la discussione si contano sulle dita di una mano.
    Purtroppo.”
    Ciao e buone letture.

  46. Darkyo

    Personalmente, ho apprezzato molto Dracula cha cha cha, un po’ meno la scelta editoriale di non pubblicarlo nella collana Urania Horror (sarebbe stata una cosa utile anche per riqualificare questa collana, dopo una serie non proprio entusiasmante di riduzioni cinematografiche).

    Nel caso di Apocalisse tascabile, invece, non ho apprezzato la pubblicazione in generale. Abbiamo la migliore collana di classici (Urania Collezione) che è il contenitore per eccellenza delle opere più vecchie: se Apocalisse tascabile (anno 1962) non è degna di entrare in UC, allora perché la collochiamo nella collana madre, togliendo spazio alla fs “contemporanea”?

    Ho adorato Livello 7 e non vedevo l’ora di leggere altro di Roshwald, ma se questo romanzo è rimasto inedito per più di 40 anni(!)ci sarà un motivo…

    In ogni caso, mi aggiungo al coro: che ci aspetta nei prossimi mesi?

    Darkyo

  47. Massimo

    …and then there was silence…

    Purtroppo già (non) è stato risposto precedentemente e in altri post: inutile chiedere, si va a lume di naso ripescando materiale stantìo e inutile, probabilmente perchè pagato e in attesa di collocazione da tempo immemore.
    Buone letture

    Massimo

  48. Lorenzo Carnevale

    Ma invece de fare una serie de collane INUTILI come Horror, Fantasy, extra qua ed extra là, perchè non ne fanno una sola, chiamrla tipo “Urania Mix” ed infilarci dentro tutto il resto ? (Horror, Fantasy, Ucronie [già odio sta parola], Fantascienza Umoristica)…

  49. Ernesto

    @Lorenzo Carnevale
    Extra è una invenzione di terzi.
    In effetti Urania, nonostante le numerose sotto etichette e le numerazioni separate è già quel che chiedi: l’ISSN non mente 1120-5288 per tutti.
    L’Ucronia non è un genere ovviamente: è fantascienza e basta. Tutti i romanzi di fantascienza ambientati nel futuro le cui previsioni non si sono avverate diventano Ucronie al superamento dell’epoca nella quale sono ambientati.
    Certo che per apprezzare una buona ucronia bisogna conoscere un po’ la storia (per scriverne la conoscenza deve essere più approfondita). In Italia la storia e la matematica sono materie neglette…

  50. Thx 1138

    @ Ernesto

    Un Ucronia ex post? Non sono d’accordo. Deve voler essere una riscrittura della storia così come la si conosce e non semplicemente la risposta del tempo all’immaginazione ed alle proiezioni sul futuro di uno scrittore. Del resto se lo scrittore invece indovinasse gli eventi futuri, la sua opera non diventerebbe per ciò solo, un romanzo storico, no? =)

  51. Ernesto

    @Thx 1138
    Hai ovviamente ragione.
    Mi è scappata una faccina.
    Il commento era scherzoso.

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