Segretissimo: Douglas Lindsay – Stato di emergenza

dicembre 28th, 2011 by Alessio Lazzati

Segretissimo – Douglas Lindsay – Stato di emergenza – N°1583 Gennaio 2011

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Lake Weston, scrittore per bambini: una qualifica che lo ha reso famoso, ma che è anche una prigione. Lui vorrebbe scrivere d’altro, ma per tutti è Lake Weston, scrittore per bambini.
Agli editori interessa solo sfruttare il suo successo. Eppure qualcuno dovrebbe raccontare quello che sta accadendo nel Regno Unito: onnipresenti occhi elettronici che spiano la cittadinanza, intercettazioni telefoniche, leggi antiterrorismo che stanno strangolando le libertà civili… e questi allarmi bomba che diffondono la paura. Qualcuno dovrebbe denunciare che è in atto una cospirazione, e perché non lui? Purtroppo c’è chi pensa che Lake Weston, scrittore per bambini, farebbe meglio a non occuparsi dei grandi. E intende spiegarglielo. Con ogni mezzo.

All’interno, il racconto “El Asesino – Mai più di un colpo” di Rey Molina. La prima avventura di un nuovo, esplosivo personaggio!

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23 Responses

  1. il professionista

    vedo con piacerissimo una cover di Victor anche per la serie Segretissimo…magnifica immagine. come al solito acquisterò il romanzo ma sono anche molto incuriosito da questo Ray Molina…

  2. il professionista

    domanda tecnica(lo so che sono un rompicoglioni)come mai non trovo più il tasto share su FB?

  3. andrea-tortellino

    Domanda: avendo gettato l’amo di un nuovo personaggio, quando lo vedremo pubblicato su Segretissimo?

  4. il professionista

    ah questononsi sa..io è un po’ che ne sento parlare ma credoche sarà nell’anno o al massimo nei primi del prossimo. in ogni caso spero inun ritorno a Segretissimo formula anni ’70 con tante serie.ricordate com’era divertente una settimana SAS, una nNick Carter, una SAM Durell l’altra Matt Helm?

  5. VergaG

    Confesso, ho preso questo libro per la curiosità che il Professionista ha suscitato in me a proposito di Rey Molina, di cui ho letto subito il racconto. Be’, cavolo, se questo sarà un nuovo autore (e personaggio) di Segretissimo, non vedo l’ora di avere tra le mani un suo romanzo. Davvero ben scritto e molto, molto intrigante!

  6. il professionista

    sì, anche io l’ho letto e ho trovato intrigante la storia e soprattutto interessante il ritmo. di Rey Molina poco sappiamo però va a credito di chi lo ha scelto di non aver voluto cercare una copia di altri personaggi già affermati. Segretissimo era, ai tempi d’oro incui ero ‘solo’ lettore, una scoperta ogni settimana. nel format dello spionaggio possono stare cose diverse..purchè..bando alla noia..insomma ci siam ocapiti. benvenuto Rey Molina. Lo aspettiamo alal prova del romanzo…

  7. eg8

    Scusate se mi ripeto (l’ho già scritto su questo blog ma non ricordo in quale sezione): ma che c’entra una trama del genere con Segretissimo? Certo, si tratta di un romanzo intelligente, accattivante, anche con punte di umorismo “british” davvero delizioso, ma – è il mio discutibilissimo parere – per niente in linea con i canoni della spy-story. D’accordissino con il Prof.: nella narrativa di spionaggio possono starci cose diverse… ma sempre spionaggio deve essere. Qui invece abbiamo una trama che tratta di un argomento senz’altro avvincente – il rischio che l’allarme terrorismo si trasformi in un pretesto per restringere i nostri spazi di libertà – ma che è stato sviluppato in modo quanto mai “esagerato”: tutto questo gran complotto del governo britannico per un’opera satirica che ricorda la Fattoria degli Animali? Fino al punto di rovinare un uomo e ammazzarne e incarcerarne altri? Maddài!
    Il punto – spiace dirlo per chi come me chi ha cominciato a leggere Segretissimo a 13 anni e oggi ne ha la bellezza di 45 e conserva, come il Prof., una struggente nostalgia per gli anni d’oro della rivista -che qui ci continua ad arrivare addosso di tutto: alieni, individui geneticamente mutati, spettri che vagano in basi artiche, esperienze paranormali nel bel mezzo della guerra vicile a Sarajevo…
    Francamente, non se ne può più.
    Grazie a tutti e scusate la lunghezza.
    P.S. Bellissimo il racconto di Rey Molina. Speriamo di rivederlo al più presto sulle pagine di Segretissimo.

  8. Alessio Lazzati

    Abbiamo recepito il messaggio. Come avrai visto dalle anticipazioni:

    http://blog.librimondadori.it/blogs/segretissimo/2011/10/18/le-iniziative-di-segretissimo-per-i-lettori/

    in futuro si tornerà a titoli più canonici. Le transizioni tra una linea editoriale che aveva cercato di includere l’avventura a 360 gradi nell’unica collana in grado di accoglierla e un’altra non avvengono dalla sera alla mattina, per cui un attimo di pazienza. Arriveranno gli italiani, tornerà il Professionista, debutterà Molina, tornerà Volk e credo Battles e il ritorno di Kaplan.

    Abbiamo ancora cartucce da sparare, e col racconto di questo mese ne avete avuto un assaggio.

    PS: Nota personale a me le incursioni nell’avventura con contaminazioni sci-fi non dispiaciono. Mi attrae meno il paranormale nel contesto di Segretissimo.

  9. AgenteD

    Sono d’accordo sul tornare a titoli più canonici, che poi, intendiamoci “l’avventura a 360 gradi” e “le contaminazioni sci-fi” vanno anche bene…, però con le giuste proporzioni, uno/due romanzi l’anno…Forse si è solo un po’ esagerato nella loro quantità!

  10. il professionista

    Ecco appunto, colgo l’occasione dell’intervento di Agente D per dire la mia. In questi giorni sono impegnato in un’opera ciclopica, ossia rimettere in ordine la collezione(quasi completa di SEGRETISSIMO) e ho notato che nel corso degli anni- anche quelli d’oro – la rivista ha proposto una grande varietà di prodotti..certamente tutti riconducibili allo spionaggio, almeno come meccanismi narrativi. però alcune contaminazioni..con il giusto dosaggio sono sempre state presenti. per di più anche nelle serie ‘ canoniche’. Ricordate Nick Carter chiamatelo papà?(ok, i vecchi titoli erano terrificanti) in cui si parlava di clonazione in maniera totalmente fantascientifica? Se non ricordo male non solo Nick Carter ma anche OSS117 ha avuto puntate quasi fantastiche(uno dei primi romanzi ambientato in una base futuristica in Yugoslavia), per non parlare di destinazione Samarcanda di Frederic dard che era una guerra tra psicospie.. a me il romanzo con il vermone dei ghiacci(Ghiaccio nero?mi scuserà Alessio che l’ha tradotto ma non ricordo il titolo italiano) non era spiaciuto. e c’era anche un’altra avventura di Nick Carter di cui non ricordo il titolo ma che fu ripresa da Mr. No e che in qualche modo è parente dell’Isola del dottor Moreau e imparentata con il film di Martino L’isola degli uomini pesce. ma sì, lo ricordate..Nick Carter contro uno scienziato Nazi che aveva creato dei super soldati con le branchie. Quanto poi ad ‘avventure tout court’ i romanzi di Sam Durell spesso erano più avventurosi che spionistici. c’era però un realismo di fondo(diciamo una scienza avanzata ma niente di sovrannaturale) e una capacità d’intreccio e coinvolgimento del lettore che erano indispensabili.Vi assicuro che i titoli che ho tradotto quest’anno per Segretissimo e che sono in via di pubblicazione mi paiono perfettamente in linea con la collana. parlo dell’ultimo Brad Thor e del 4° Ghelfi che è veramente feroce e avvincente. una buona miscela, come sempre, garantisce il risultato.

  11. Lucius Etruscus

    Io sono approdato tardi a Segretissimo quindi non posso vantare ricordi o affezioni. Amo le contaminazioni ma devono avere lo stesso requisito che esigo da qualsiasi altro tipo di romanzo: dev’essere una buona lettura.
    Ci sono contaminazioni scritte bene e scritte male: è su questo parametro che andrebbero giudicate, non sul semplice fatto di giudicarle “contaminazioni”. Se mi piace un autore, non sto col bilancino a pesare quanta spy story usi o quanti grammi di sf inserisca: mi godo il suo romanzo e via. Se non mi piace il risultato, non do la colpa alla spy o alla sf, ma all’autore che l’ha scritto male.
    Non ho ancora letto questo Segretissimo, ma dalla trama mi sembra ben inserito nella collana. O almeno… se non su Segretissimo, dove?

  12. il professionista

    Licius, giusto per ricordare qualche romanzo che dovrebbe esserti piaciuto, l’altro giorno rimettendo a posto alcuni vecchi numeri(anni ’80) ho ritrovato karate Killer di Dan Srieb che già pubblicò un serie nella collana Flash che sicuramente rammenti… per la verità la verosimiglianza marziale non era granchè però era divertente.

  13. il professionista

    pardon Dan Streib…

  14. Lucius Etruscus

    Quegli eroi esagerati anni 80 sono deliziosi: mosse di arti marziali improponibili e divertentissime, e tanta violenza talmente paradossale da essere innocua. Immancabile, per gli eroi di Segretissimo/Flash, il colpo con il taglio della mano, da noi marchio di fabbrica di Diabolik 😉
    Se non ricordo male il supercattivo di Karate Killer era un ninja di nome… Ninja! 😀

  15. il professionista

    visto che siamo in argomento(anche se un po’ offtopicma gl iamici ci scuseranno uan volta tanto) ti segnalo il periodo Marziale di Nick Carter con La voce del Cobra e i romanzi successivi in cui il nostro N3 era un esperto di tae kwon do..i favolosi anni 70…

  16. eg8

    Forse non mi sono spiegato bene. Non mi riferivo a romanzi nei quali l’autore arriva, ad esempio, a preconizzare futuri sviluppi di una tecnologica all’epoca ancora agli albori. Parlo proprio di generi letterari diversi. L’esempio che mi torna più spesso in mente, fra li ultimi titoli, è “Assedio” di Vincent Spasaro. Ma se ne potrebbero citare anche altri.

  17. eg8

    … “gli” ultimi titoli….
    maledizione alla tastiera…

  18. il professionista

    sì,ho compreso. in effetti iltitolo che hai citato ha lasciato piuttosto spiazzato anche me. come ho detto in altre occasioni non sono contrario alla contaminazione dei generi, solo Segretissimo di certo non è la piazza adatta. per esempio due ottimi horror spy sono L’ora del lupo di McCammon che era costruito come un James Bond ambientato durante la seconda guerra mondiale e proponeva un protagonista licantropo. veramente ben svolto e in grado di soddisfare sia gli appassionati di un filone che di un altro. interessanti anche alcuni episodi della serie Wamphyri di Brian Lumley con la lotta tra vampiri e sezioni ESP inglesi e russe. certo erano romanzi più horror che spy però li avevo trovati molto divertenti. Adesso, non so però se comprandoli con il marchio Segretissimo ne sarei rimasto deluso. In tutta sincerità penso di no, se inseriti tra altri più tradizionali. però, devo anche dire che erano dei gran bei romanzi. questa, alla fine veramente la linea di demarcazione.penso.

  19. sigfrido

    Ciao, non scrivo mai, in pratica, ma faccio un’eccezione, rubando qualche minuto ai miei impegni…. ho letto il romanzo e lo trovo passabile non entro quindi in merito alle polemiche/discussioni trascorse anche perché vedo che le “soluzioni” sono già in corso. Mi è piaciuto molto il racconto di Molina. anche se in poche pagine non si può capire molto del personaggio.

  20. il professionista

    Ho scroso rapidamente il romanzo- purtroppo non sempre ho tempo di leggere tutto con il giusto rilievo- e letto il racconto. Direi che il romanzo pur non essendo perfettamente rispondente ai miei gustiè pur sempre un Segretissimo della qualità media che hovisto in moltisismi anni nelaltesta. secondo me quindi il cambiamento di rotta volto a riportare le tematiche su binari più consoni a quelli tradizionali è in atto e ne sono felice. su Molina il giudizio è positivo. ovviamente lo aspettiamo alla prova per il romanzo. Trovo comunque interessante la promozione realizzata, presentando il personaggio con qualche assaggio per il lettore.

  21. AgenteD

    Dopo averlo letto, debbo dire che il libro è molto bello, e con una trama attinente a Segretissimo (certo non è una spy-story, ma qui il discorso si farebbe lungo…); si parla di un complotto, anzi di un mega-complotto, che potrebbe riguardare tutti noi… Un libro che fa riflettere.

  22. Marco

    Finito di leggere (un po’ in ritardo lo so), ,,ibro carino ma non da Segretissimo

  23. Kryss

    Eccomi. Letto anche io. Il romanzo non mi ha fatto impazzire, forse proprio perché l’ho trovato poco adatto all’idea che mi sono fatto di questa collana. Ma capisco per quale motivo ci sia dentro. Copertina bellissima, ma racconto di Molina molto molto molto bello. Letto anche il racconto Io sono la fine del mondo dello stesso autore su WMI 28. Non vedo l’ora di mettere le mani – e gli occhi – su altre sue opere. Magnifica scoperta!

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