La seconda puntata del nostro fantasy!!!
scritto il agosto 23rd, 2010 da alphabetcity
Dopo un’inevitabile pausa estiva eccoci di nuovo pronti a partire con la nostra avventura: un fantasy corale per Licia Troisi!
Ho visto con grande gioia che il dibattito sulla scelta tra A e B è stato acceso e pieno di proposte che hanno dato alla mia fantasia delle ali per volare davvero forti!
Vi anticipo fin da ora che data l’effettiva situazione di parità ho scelto di tenere l’atmosfera un po’ oscura e misteriosa di B unendovi però diversi elementi di A (quelli che mi è sembrato colpissero di più la vostra fantasia) che, anche se non saranno tutti in questa puntata, faranno di certo la loro comparsa in seguito a prescindere dell’opzione che voterete per questa seconda puntata. Questo significa, quindi, che nel mini libro che verrà consegnato a Licia all’introduzione seguirà la parte B.
Ora, però, basta chiacchere, è il momento della tanto attesa seconda puntata!
La zia Guglielmina non si fece di certo pregare e, ignorando del tutto lo sguardo stupefatto della nipote di fronte al quadro cangiante, si sedette su una vecchia poltrona e con una lieve nota d’imbarazzo cominciò: “Mia sorella era davvero una donna piena di fantasia, riusciva sempre a stupirmi, fin da quando era ancora una bambina. Pensa, mia cara, che aveva solo tredici anni quando inventò questo congegno per cambiare le immagini nei quadri, sembra una magia ma è una sorta di illusione ottica basata sulla posizione di alcune macchie di colore. Nostro padre all’epoca rimase così sconvolto che le proibì di disegnare, è per questo che solo io ero a conoscenza di questa stanza”. Seguì una risatina nervosa che le orecchie di Tilde non poterono sentire per via dell’assordante rumore che i suoi pensieri stavano facendo in quel momento: “Ho visto perfettamente cos’è successo. È magia, magia pura, fantastica, unica, rara; è magia, me lo sento, quella che ho sempre desiderato esistesse davvero e non solo nei libri. Perché la zia lo nega con tanta dovizia di particolari?”. Ma quello non era affatto il momento di fare domande: la vecchina ava già cominciato il suo racconto: “Questa è la nostra vecchia casa dove trascorrevamo le vacanze, una meravigliosa villa in Toscana che disgraziatamente è stata venduta. A tua nonna piaceva immaginare che di notte le stanze, ma soprattutto il meraviglioso e immenso giardino, si popolassero di fate, vampiri, draghi e creature magiche di ogni sorta. Mi dispiace non riuscirti a dire altro tesoro mio, non ero io quella piena di fantasia”. Pronunciò queste ultime parole di fretta, mentre con un solo scatto, alquanto insolito alla sua veneranda età, lasciava cadere il quadro sulla poltrona e spingeva la ragazzina fuori dalla stanza. Un dubbio cominciò a turbare l’animo puro di Tilly: quello che aveva visto nei suoi occhi era davvero rancore misto a invidia?
A
Poche ore dopo Tilly prese a girarsi e a rigirarsi nel letto. Non aveva mai sofferto d’insonnia, mai un incubo o un brusco salto avevano turbato le sue notti, mai un pianto, neanche da piccola. E ora proprio non riusciva a dormire. L’immagine della culla la tormentava e aveva ancora addosso la sensazione spiacevole provocatale dalle parole della zia.
Si alzò di scatto, a piedi nudi e senza neanche indossare vestaglia e pantofole uscì dalla stanza e si ritrovò a camminare con passi lunghi e rapidi verso il corridoio. Una volta entrata nella camera dei dipinti, un istinto inspiegabile la guidò fino all’esatto centro della stanza dove scorse una piccola macchiolina di colore bluastro. Si chinò per toccarla e al primo contatto della sue dita con il gelo del pavimento sprofondò in un sonno profondo. Il freddo del marmo si trasformò ben presto in una strana sensazione di umido: era acqua. Si trovava sotto la superficie di un fiume ma riusciva perfettamente a respirare. Quasi distrutta da un’incomprensibile quanto improvvisa stanchezza non riuscì a muovere un solo dito e, così, si limitò a guardare. Scorse sulla superficie una creatura orribile e inquietante che, accingendosi ad entrare nell’acqua si illuminva di una luce pallida e accecante trasformandosi in una ragazza dai lineamenti ancora non perfettamente percettibili ma bellissimi. Intanto una musica dolce suonava, sembrava provenire da una radura lontana. Tilde aprì gli occhi di scatto.
B
Poche ore dopo Tilly prese a girarsi e a rigirarsi nel letto. Non aveva mai sofferto d’insonnia, mai un incubo o un brusco salto avevano turbato le sue notti, mai un pianto, neanche da piccola. E ora proprio non riusciva a dormire. L’immagine della culla la tormentava e aveva ancora addosso la sensazione spiacevole provocatale dalle parole della zia.
Si alzò di scatto, preda di un’irrefrenabile necessità di agire. Via la camicia da notte da scolaretta, via le due trecce che la mamma si ostinava a farle portare per ordinare le onde dei suoi lunghi capelli. Scarpe da ginnastica, leggings e un maglietta lunga a pois, la sua preferita, uscì nel corridoio e corse a perdifiato fino allo studio del nonno, forzò la serratura e, come posseduta da un istinto irrefrenabile, si lanciò ai piedi della gigantesca cassettiera in mogano senza neanche accendere la luce. Un pallido raggio di luna la aiutò a raggiungere l’interruttore della lampada della scrivania. La ragazzina cominciò a rovistare con forza all’interno dell’ultimo cassetto: “Trovato!” quasi urlò per l’emozione mentre rovesciava per terra decine e decine di fotografie e pezzi di carta contenuti in una cartellina viola con su scritto “proprietà”. Dopo una ventina di minuti di ricerche un brivido le percorse la schiena: la villa in Toscana esisteva davvero. Foto, indirizzo, vari documenti dell’acquisto, bollette, curriculum vitae della servitù, non mancava niente. Tilde si alzò e aprì la finestra per fare entrare un po’ d’aria, un’ombra si mosse nel giardino sotto di lei. Incredibile: sembrava la zia Guglielmina, e non era sola.
Come potete vedere non sono presenti tutte le creature magiche dei quadri, ma vi assicuro che compariranno! Intanto vi anticipo che il sugerimento riguradante la culla è stato accolto (mi è piaciuto tantissimo!)
Prima di salutarvi e di darvi appuntamento a lunedì prossimo vi lascio con due domande: oltre a scegliere tra A e B e a suggerire eventuali evoluzioni, chi ha voglia di provare a dirmi qualcosa su questa zia Guglielmina? E chi di voi se la sente di provare a realizzare qualche disegno?
Scatenate le vostre testoline!
Tags: book, draghi, fantasy, La ragazza drago - La clessidra di Aldibah, la ragazza drago 3, libri, Licia Troisi, magia, mondadori
Pubblicato in Contest | | 27 Commenti »
agosto 23rd, 2010 at 15:01
Sono molto indecisa… il secondo è molto interessante ma la sirena mi affascina… devo rifletterci, ci sono anche un sacco di spunti
agosto 23rd, 2010 at 16:05
Direi B. Mi piace pensare che zia Guglielmina sia “la cattiva” però senza magia e avendo invidiato quelli della sorella vuole ora rubarli a Tilde. Il gohul si offre di aiutarla ma poi diventa amico della ragazza. Bho… Vorrei che Tilde avesse un gatto se possibile.
agosto 23rd, 2010 at 16:05
Ah scusate intendevo -avendo invidiato I POTERI dellaa sorella…-
agosto 23rd, 2010 at 22:36
Decidamente “B”! è più intrigante, ti prende di più.
agosto 23rd, 2010 at 22:48
scelgo A… mi piacerebbe provare a fare qualche disegno…ma come posso fare per mandarli?
agosto 24th, 2010 at 10:54
Scelgo B…
Mi piace sempre la parte più oscura e intrigante….XD
cercherò di trovare qualche idea innovativa…anche se quelle precedentemente dette nn sono male..e anche a me piace pensare come la Zia Guglielmina come la cattiva.
Diamo poteri anche alla ragazzina.
Cercherò di mandarvi anche qualche disegno degli episodi avvenuti fino ad ora.
agosto 24th, 2010 at 14:00
Giusto! Silvia ha ragione! Cm faccio a mandare un disegno?? devo per forza farlo sul pc??? Cmnq penso A. Mi piace la sirena…
agosto 24th, 2010 at 17:58
Scelgo A…. e dopo, quando Tilly si risveglia innesterei B, con Tilde che trova conferma dell’esistenza della villa in Toscana.
Zia Guglilmina in realtà vuole solo proteggere Tilly perchè ha capito che possiede il dono della nonna, dono che non consiste solo nel poter disegnare quadri in movimento ma dare vita a veri e propri mondi, ogni volta che si disegna. Un dono che è un grande potere, ma come ogni grande potere anche questo richiede un prezzo…
agosto 25th, 2010 at 11:21
B, la parte A è troppo confusa.
agosto 25th, 2010 at 14:15
Bello!!! mi piace l’idea di Fabio V. !!!
agosto 28th, 2010 at 17:00
Voto B. Molto più misterioso…
agosto 29th, 2010 at 13:49
Io sono d’accordo con Fabio per l’unione delle due parti.
…come ogni grande potere richiede in prezzo e ha dei rischi. Bisogna infatti stare attenti a non farsi incantare troppo da quei magici mondi, o ci si può restare imprigionati come potrebbe essere successo, un tempo, alla nonna, che viaggiando in quei regni magici ha scoperto un’inquietante verità: esiste un luogo, una villa in Toscana, che ospita l’unico passaggio esistente fra i due mondi, una semplice porta di legno e pietra coperta dai rovi di rose viola. Chi è stato a crearla? La nonna non l’ha certo dipinta e Guigliemina cerca di entrarci di nascosto, per scrutare il mondo segreto di sua sorella.
E
agosto 29th, 2010 at 13:51
Stavo scrivendo: è solo un’idea ovviamente 😀
agosto 30th, 2010 at 10:51
anche se il commento arriva tardi vorrei esprimere un parere..mi piace l’idea di fabio e quella di carmela.. guglielmina sa dov’è la porta perchè lei e sua sorella sono uscite da lì molto tempo fà per sfuggire al cattivo di turno..e poi sono rimaste bloccate nel mondo degli umani.. la nonna ha riversato i suoi ultimi poteri nei quadri in attesa che nascesse un predestinato che sarebbe tornato indietro per unirsi al manipolo di eroi,la mutaforma, l’elfo cieco, la strega, il drago.. che combatte contro i malvagi..
agosto 30th, 2010 at 15:14
io scelgo b
magari la zia guglieelma potrebbe parlare con qualche personaggio che è fuoriuscito dal quadro che ha visto tilly
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aprile 1st, 2012 at 03:09
che combatte contro i malvagi..
aprile 1st, 2012 at 03:10
Bello!!!
aprile 1st, 2012 at 03:10
confusa.
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