Una vera e propria Odissea

Ulisse e le SireneProprio così. Oggi alla terza ora si è conclusa l’avventura: lettura integrale dell’Odissea dal primo all’ultimo verso in prima scientifico.

Siamo stati dentro un mondo, verso per verso: guidati, accompagnati, trasformati, annoiati, esaltati…

Il viaggio ha funzionato. I classici funzionano sempre, basta dar loro voce.

Proprio questo è il punto: renderli presenti, a voce alta. A più voci: ciascuno interpretava volta per volta un personaggio.

Sono arrivate, in questi giorni, le nuove linee guida dei licei: nulla di nuovo sotto il sole. Si continua a perorare la causa di letture quantitativamente significative, ma non integrali. Di Dante si chiede di leggere almeno 25 canti su 100. Povero Dante, si sarebbe risparmiato la fatica di 75 canti se l’avesse saputo…

Logica illogica della scuola: leggere i pezzi. Leggere a pezzi. Fare a pezzi: testi. E poi: menti e cuori.

A questo mi sono ribellato: letture integrali, ad alta voce, dalla prima all’ultima riga, costi quel che costi.

Perchè? Perchè mi fido dei classici: hanno dentro il mondo intero.

Nella discussione finale il libro più amato sembra essere il sesto: Ulisse e Nausicaa.

Le ragazze preferiscono la seconda parte: Ulisse a casa.

I ragazzi preferiscono la prima: Ulisse fuori di casa.

Alla fine ho chiesto:

– Proviamo allora a definire cosa sia un classico, dato che dopo tremila anni siamo qui a leggere Omero.

Risposta di alunnosveglio:

– Una cosa che ti tiene i piedi per terra.

Cosa intendi?

– Ciò che nonostante il passare del tempo resta fermo e ci costringe a guardare l’essenziale.

4 commenti

  1. Pubblicato il 31 marzo 2010 at 08:44 | Permalink

    certo è vero che l’Odiessea letta a brandelli è praticamente inutile. Così come la Commedia di Dante..la tendenza a frammentare ogni cosa, ogni discorso, è ormai diffusa, basti pernsare agli SMS..non sono che brandelli di discorsi, pezzi di ragionamento. O anche i pensieri isolati e momentanei sulle pagine di Twitter, di FaceBook, o dei Blog. Tutti zibaldoni basati sul frammento. Un discorso intero non si trova più..
    E adesso la tendenza a ridurre tutto a briciole è arrivata anche nelle scuole, e forse c’è già da un pò. Non ai “miei” tempi (anni ’90 del secolo scorso..) quando la prof di Lettere ci costrinse alla lettura integrale delle tre cantiche dantesche.
    Ma forse..tu fai bene a fare di testa tua..e auguri, visti i tempi che corrono :-)
    i ragazzi ti ringrazieranno, un giorno, anche se oggi sbuffano un pò…ma speriamo non tanto..
    tu fai il mestiere più bello del mondo…(beh, almeno io la vedo così)

  2. Pubblicato il 31 marzo 2010 at 21:08 | Permalink

    furbo il ragazzino…. la prenderò a prestito per definire i classici grazie
    Paolo

  3. Pubblicato il 31 marzo 2010 at 23:33 | Permalink

    anche io oggi ho finito l’ odissea…un po’ sono rimasto deluso dal finale…però tutti i libri più belli che io ho letto nella mia giovane vita avevano un finale un po’ deludente,se un libro mi cattura e mi fa affezionare ai personaggi comunque finisca non è quasi mai il finale che sogno…

    PS Prof controlli la posta

  4. Pubblicato il 10 aprile 2010 at 20:05 | Permalink

    Salve prof =)
    Sono PURTROPPO anche io vittima della “Lettura-frammento”…Sono una studentessa universitaria diplomata al liceo classico che ha letto metà Iliade,metà Odissea,metà Divina Commedia,parti dell’Eneide,parti dell’Orlando furioso che però ha ardentemente sempre sperato in un prof come lei e che mangiucchiando tempo un pò qui e un pò là ha letto da sè alcuni classici…non avendo avuto però un insegnamento riguardo a come approcciarsi alla lettura (cosa che credo indispensabile per apprezzare al meglio i libri) si è ritrovata a rileggere più volte alcuni libri che le sono particolarmente piaciuti come ad esempio “I Miserabili” senza però capire,allora,le varie sfaccettature di un romanzo,così come di una poesia…Oggi che ho deciso di riavvicinarmi alla lettura a capofitto mi rendo conto di quanto veniamo privati con la “lettura-frammento”…

    Ogni volta che leggo qui un post è come se mi sentissi letta dentro…Ho scoperto di lei grazie ad una ragazza su Facebook che entusiasta al max mi raccontava del suo libro(che è già nella lista dei libri da leggere che annoto sulla mia Moleskine xD) nella mia pagina fans e mi sono subito documentata…Sarà che lei è giovane come me(io sono prossima ai 22 :P) e quindi la vedo come il giovane che ce l’ha fatta ma sarà soprattutto per il fatto che prende nel segno,insomma ogni volta è un piacere leggere qualcosa di suo…davvero complimenti per la sua voce fuori dal coro,ce ne sono poche.

    p.s.=visto che comunque la moda del “frammento” è quella prevalente faccia leggere parti de “L’insostenibile leggerezza dell’essere” …l’ho letto di recente e davvero mi ha cambiato modo di vedere alcune cose ….

    Spero di non aver annoiato o confuso con il vortice di parole xD(è una mia pecca …prolissa e contorta :P)

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Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie non protetta che speri si estingua presto”.

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