Un buon professore va a letto presto.
Tranne quando deve preparare la lezione…
Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie non protetta che speri si estingua presto”.
Cosí, quando arriva un nuovo supplente di Storia e Filosofia, il protagonista si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva.
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4 commenti
Caro Prof.2.0,
ormai per me l’età della “scuola” è finita e da poco mi sono affacciata nel mondo del lavoro.
Il tuo blog è molto ben fatto e sinceramente non so cosa darei perchè mio fratello e mia sorella (tutt’ora liceali) avessero una persona che, come te, li stimolasse a riflettere sulla vita e soprattutto sulla bellezza della conoscenza.
Ma come fai?Per me è difficilissimo riuscire a comunicare con loro!
Mi dico sempre che io alla loro età non mi sarei MAI sognata di vivere e pensare come loro pensano ora!
Capisco che ora non è facile trovare qualcuno con cui instaurare un rapporto vero, anche solo di amicizia!
Però sai, io se non ho rapporti profondi con le persone, mi sento “sola” e mi rendo conto che è importante darsi agli altri…
Loro no!L’ottica predominante rimanane sempre quella utilitaristica!Tu lo fai solo perchè hai un fine (perchè vuoi qualcosa da me)!
Insomma, a volte, mi mettono molta tristezza questi giovani adolescenti che comunicano con le abbreviazioni della nostra “povera” lingua e pensano di poter vivivere sulla superficie delle cose in eterno.
Scusa per il post lungo, ma ci tenevo a scriverti!Anche perchè ogni giorno spero, e prego che crescendo diventino persone VERE!
Ecco perchè la lezione di oggi è stata bellissima!
E fare tardi leggendo…?
😉
è proprio così!
ps: complimenti sinceri per l’intervista rilasciata al mio giornale preferito( Vanity Fair)! perchè sei tu vero?
e naturalmente in bocca al lupo per il libro!!!!!!!!!!!!!!